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Condizione necessaria e sufficiente per giustificare l’imposizione del canone ricognitorio ex art. 27 C.d.S. per occupazione della sede stradale è il rilascio di un titolo che abilita a un uso singolare della risorsa pubblica.
Le cave, intese come possibilità di sfruttamento del terreno in quanto inserite all’interno di un apposito Piano Cave, vanno date in affidamento a terzi attraverso l’istituto della concessione e non già dell’affitto.
Il diritto sul sepolcro già costituito nasce da una concessione da parte dell’autorità amministrativa di un’area di terreno o di porzione di edificio in un cimitero pubblico di carattere demaniale.
Nell’esercizio del potere sanzionatorio di decadenza della concessione demaniale marittima, la P.A. ha l’obbligo di ponderare i diversi interessi coinvolti e di giustificare la decisione assunta con un’adeguata motivazione.
Il principio dell’accessione allo Stato delle opere non amovibili sancito dall’art. 49 del cod. nav. va riferito all’effettiva e definitiva cessazione e non alla mera scadenza della concessione demaniale marittima.
La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis, contemporaneamente diverso dal rilascio della concessione (artt. 36 e ss. Cod. nav.), ma anche dalla mera autorizzazione.
La facoltà di non smontare le strutture amovibili al termine della stagione estiva attribuito ex lege ai titolari delle concessioni demaniali marittime individuati dall’art. 1 co. 246 L. 145/2018 ha effetto in via automatica senza necessità di titoli.
L’autorizzazione regionale alla permanenza per tutto l’anno dei manufatti amovibili funzionali all’attività balneare si configura come ipotesi eccezionale e sempre subordinata alla verifica di compatibilità con il vincolo paesaggistico.
In base all'articolo 133, comma 1, lettera b), c.p.a., le controversie concernenti i canoni relativi ai beni pubblici in concessione non rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Poiché La concessione di bene pubblico sottrae il bene alla fruizione della collettività indistinta per lasciarlo all’uso particolare, sta alla valutazione discrezionale della p.a. concedente apprezzare la meritevolezza dell’interesse del privato.
La disciplina dei canoni demaniali marittimi è contenuta in una normativa di fonte primaria e secondaria stratificatasi negli anni, la quale ha stabilito misure e parametri differenti in relazione al tipo ed alla finalità della concessione.
Il diritto al canone Osap trova la sua fonte nel provvedimento concessorio, ma non può essere considerato oggetto di trattativa privata: l'obbligazione di corrisponderlo nasce con l'occupazione del demanio pubblico, con o senza titolo.
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