TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - ACQUISTO ALLA MANO PUBBLICA - ASSERVIMENTO - SERVITÙ
La servitù pubblica di posteggio costituita in forza di convenzione attuativa è riconducibile alla figura giuridica della «servitù di uso pubblico», intesa come diritto collettivo d'uso di beni privati o limitazione della proprietà privata nell'interesse generale.
Non solo il diritto di proprietà, ma anche il diritto reale di servitù presuppone un titolo giuridicamente idoneo alla sua costituzione (ex art. 825 cod. civ.).
La titolarità della servitù attiva di acquedotto postula la proprietà degli impianti e della rete di distribuzione dell'acqua, sicchè tale ius in re aliena non è configurabile sulla base dell'utenza del servizio ... _OMISSIS_ ...vata. I privati risultano in tal senso destinatari di una limitazione del loro diritto in funzione della pubblica utilità segnatamente posta a vantaggio di un bene demaniale, alla stessa guisa dell’istituto della servitù prediale disciplinato dagli artt. 1027 e ss. c.c., e ciò anche se la relativa disciplina è prevalentemente devoluta a leggi speciali e l’imposizione del vincolo servile avviene pertanto mediante l’emanazione di un provvedimento amministrativo (cfr. art. 1032, primo comma, c.c.). In tale ipotesi è infatti la stessa disciplina di settore di diritto pubblico che prevede per talune categorie di beni, in ragione di un rapporto di funzionalità fra bene pubblico e bene privato, la costituzione in favore del primo di un diritto reale parziario, quale servitù coat... _OMISSIS_ ...aeronautiche.
Ai sensi dell'art. 825 c.c. le servitù prediali pubbliche sono particolari diritti reali spettanti alle PA e che gravano su beni di proprietà privata in ragione di un rapporto di funzionalità tra bene pubblico e bene privato e che danno luogo alla costituzione di servitù coattive (ad es. per le funicolari aeree, gli elettrodotti, la servitù di scolo delle acque sui terreni posti ai lati delle strade pubbliche, le servitù militari o quelle aeronautiche).
I titolari della servitù attiva di acquedotto, di gasdotto e di elettrodotto sono non già gli utenti dell'acqua, del gas e dell'elettricità, ma coloro che, fornendo tali beni, sono anche proprietari dei relativi impianti e delle reti di distribuzione, per la cui installazione sono autorizzati dalle leggi ... _OMISSIS_ ...atura autoritaria della fonte quanto piuttosto dalla obbligatorietà legale della sua costituzione. Il diritto di ottenere la costituzione della servitù implica un obbligo legale di contrarre a carico del proprietario del fondo destinato ad essere servente. La servitù assume pertanto natura coattiva quando è costituita in attuazione di un obbligo di legge.
La manutenzione straordinaria della conduttura esistente resta tale, e non integra realizzazione di una nuova conduttura, sebbene sia stata eseguita attraverso la sostituzione e il parziale spostamento del tracciato.
Non costituisce aggravio di servitù la realizzazione di lavori all’interno della fascia di asservimento di cui alla vecchia conduttura.
I modi di costituzione delle servitù volontarie po... _OMISSIS_ ...ero, ai sensi dell'art. 1061, c.c., a titolo originario (usucapione e destinazione del buon padre di famiglia), mentre, nel caso di servitù coattive, mediante un negozio giuridico, con sentenza o con atto amministrativo, in adempimento di un obbligo legale.
A differenza delle servitù volontarie, le quali possono avere ad oggetto qualsiasi utilità, purché volta a vantaggio del fondo dominante (c.d. atipicità contenutistica), le servitù coattive sono caratterizzate dal requisito della stretta tipicità, in quanto i relativi presupposti applicativi e il loro contenuto sono rigorosamente predeterminati dalla legge, e non sono rimessi, né all'autonomia contrattuale dei privati, né alla discrezionalità del giudice.
TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI R... _OMISSIS_ ...2/2009, la domanda di costituzione di una servitù su aree sciistiche va proposta necessariamente all'autorità amministrativa, essendo all'uopo prevista una procedura espropriativa, che assume connotazioni differenziate a seconda che si tratti di piste, o di impianti di risalita, e che comunque porta alla costituzione del diritto reale di un soggetto terzo rispetto al proprietario dell'area sciistica, o attraverso un vero e proprio provvedimento di esproprio, o attraverso un accordo di programma e quindi una cessione volontaria, ma non attraverso lo strumento della costituzione coattiva giudiziale della servitù.
Rispetto alla legge quadro costituita dalla L. 24.12.2003 n. 363, l'art. 14 della L.R. Piemonte n. 2/2009 ha confermato che la domanda di costituzione coattiva di servitù... _OMISSIS_ ...zionato tra i soggetti legittimati ad attivare la relativa procedura amministrativa i gestori degli impianti.
L'articolo 7 della L.R. Piemonte n. 74/1989 ribadisce il principio, conforme alla legge quadro statale, che la costituzione delle servitù anche per gli impianti di risalita deve avvenire attraverso la dichiarazione di pubblica utilità e la dichiarazione di indifferibilità ed urgenza e tramite un provvedimento espropriativo, che può essere anche limitato alle porzioni dei terreni sulle quali debbono essere effettuati gli interventi edilizi relativi agli impianti, e fa espresso riferimento ai soggetti privati e pubblici che intendono promuovere l'espropriazione, senza attribuire alcuna automatica efficacia espropriativa alla dichiarazione di pubblica utilità implicita nell... _OMISSIS_ ...emplicemente abilitato, per esigenze di tutela della sicurezza pubblica, allo svolgimento dell'attività di gestione dell'impianto di risalita (vedi per l'attribuzione di un analogo significato meramente abilitativo alla concessione di impianti di risalita per la provincia autonoma di Bolzano, sia pure sulla base di diversa normativa locale Corte Costituzionale sentenza n.103/2020), ma non per questo ha la disponibilità delle porzioni di terreno privato sulle quali esso è ubicato, che deve procurarsi attraverso una cessione volontaria, o un provvedimento espropriativo.
Il rinvio che l'art. 7 comma 2 della L.R. Piemonte n. 74/1989 fa, solo per la dichiarazione di pubblica utilità e per la determinazione dell'indennità da corrispondere ai proprietari di beni immobili, in relazione ... _OMISSIS_ ...ma 4 dall'attribuzione alla Giunta Regionale della competenza relativa alla dichiarazione di pubblica utilità, non può essere inteso nel senso di rinviare alla L. n. 1110 del 23.6.1927, alla L. n. 403 del 13.6.1907 ed al regolamento 25.8.1908 n. 827 per consentire l'uso di una procedura giudiziale di costituzione coattiva della servitù di impianto.
TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - ACQUISTO ALLA MANO PUBBLICA - ASSERVIMENTO - SERVITÙ - DI ALLAGAMENTO
La "servitù di allagamento" per le sue caratteristiche di temporaneità e di periodicità, mal si inquadra nel novero delle servitù di natura civilistica, per le quali vige il principio della tipicità, ma ben si colloca nell'ambito di quei vincoli alla proprietà privata - indicati... _OMISSIS_ ...tiva con riferimento al principio della acquisizione sanante, in assenza di dichiarazione di pubblica utilità, quest'ultima invece presente nella fattispecie).
TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - ACQUISTO ALLA MANO PUBBLICA - ASSERVIMENTO - SERVITÙ - IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE
La società proprietaria della rete telefonica non è tenuta al versamento di alcun canone, nemmeno ricognitorio, né di alcuna indennità nell'ipotesi in cui i cavi e le apparecchiature siano installati su un immobile demaniale ad uso esclusivo dello stesso, rientrando questa ipotesi nelle "limitazioni legali alla proprietà" di cui all'art. 232 D.P.R. 156/1973.
In tema di impianti di telecomunicazione, vanno distinte le "limitazioni legali alla prop... _OMISSIS_ ... alla cosa comune e persino alla cosa sua propria solo quando si tratti di soddisfare la richiesta di utenza di un inquilino o di un condominio dell’edificio in cui la cosa stessa è situata, ma non quando tale richiesta provenga da un soggetto che nulla abbia a che vedere con detto edificio, cioè dall’inquilino o condominio di altro stabile, sia pure vicino e confinante.
Ai sensi degli articoli 90 e 92 del d.lgs. n.259 del 2003, per l'acquisizione patrimoniale dei beni immobili e per la costituzione su di essi delle servitù, ove necessario alla realizzazione degli impianti e delle opere di comunicazione elettronica ad uso pubblico, può esperirsi la procedura di esproprio, ma solo in mancanza di consenso del proprietario. Quindi, anche secondo le citate disposizione l... _OMISSIS_ ...il privato, che, anzi, è indicato come lo strumento da privilegiare.
Il provvedimento di esproprio finalizzato all'acquisizione patrimoniale dei beni immobili o alla costituzione delle servitù per la realizzazione degli impianti e delle opere di comunicazione elettronica ad uso pubblico, nella misura in cui mira a costituire d’imperio una servitù riconosciuta come già vigente per contratto è nullo, ai sensi dell’articolo 21 septies della legge n.241 del 1990, non solo perché si pone in contrasto con un accertamento giurisdizionale, ma anche perché manca della propria funzione tipica, quindi di un elemento essenziale (come accade, ad esempio, per il contratto di vendita, nel caso di acquisto di un bene già di proprietà del compratore).
Il provvedimento di e... _OMISSIS_ ...e per contratto appare viziato da sviamento della causa tipica, nella misura in cui con esso l’amministrazione non mirasse a costituire una servitù che già possiede ma a risolvere il problema della collocazione dell’impianto, cioè, in ultima analisi, a disciplinare l’uso della servitù, in mancanza di accordo con il proprietario.
Le domande di autorizzazione, finalizzate all’installazione di un impianto di tele radiocomunicazione, si intendono accolte, qualora entro 90 giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda non sia stato comunicato un provvedimento di diniego oppure se entro tale termine un’Amministrazione preposta alla tutela ambientale, alla tutela della salute o alla tutela del patrimonio storico-artistico non esprime un ... _OMISSIS_ ...ari per i servizi concessi ad uso pubblico, costituisce il mero presupposto, in mancanza del consenso del proprietario, per l'imposizione autoritativa della servitù occorrente; quanto sopra era stabilito dall'art. 233 del Codice postale di cui al D.P.R. n. 156 del 1973 ed é sostanzialmente confermato dal vigente art. 92 del Codice delle comunicazioni di cui al D.Lgs. n. 259 del 2003.
L'art. 92, comma 1, del D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259 attribuisce alla pubblica amministrazione il potere, da esercitare nelle forme di cui al Testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilità , di costituire su fondi privati servitù di passaggio di fili e cavi funzionali agli impianti di reti di comunicazione elettronica. La costituzione di tali servitù, imposte alla proprietà privata pe... _OMISSIS_ ...032 c.c. e ss.
In caso di impianti di telecomunicazione, è necessaria l'adozione di un provvedimento ablatorio, impositivo di una vera e propria servitù ove il passaggio sia previsto con appoggio di fili, cavi ed impianti connessi alle opere di cui al D.Lgs. n. 259 del 2003, art. 231, o quando i cavi senza appoggio sia posti in corrispondenza di un lato dell'edificio ove sono collocate aperture, ovvero se quelli in appoggio non servano solo alle utenze del proprietario del fondo su cui essi insistono.
La circostanza che un impianto di telecomunicazione serva non solo l'immobile dell'interessato, ma anche immobili vicini rende indispensabile il suo consenso alla nuova installazione, dovendosi costituire un diritto di natura reale.
La cd. servitù telefonica d... _OMISSIS_ ..., ma "un diritto reale di uso" rientrante "tra i pesi di diritto pubblico di natura reale gravanti su beni".
Il proprietario ha l'obbligo di concedere gratuitamente il passaggio e l'appoggio, sul proprio fondo, delle condutture telefoniche necessarie a collegare il suo apparecchio telefonico (ed oggi anche per l'adeguamento tecnologico della rete volti al miglioramento della connessione e dell'efficienza energetica), mentre detto obbligo non sussiste (e compete al titolare una giusta indennità ) quando il passaggio e l'appoggio siano destinati a collegare anche apparecchi telefonici di terzi proprietari o inquilini di immobili vicini e risulti che l'essere le condutture telefoniche anche al servizio di altri, oltrechè del proprietario del fondo attraverso cui passano, comporti p... _OMISSIS_ ...l concessionario di effettuare gli interventi di adeguamento tecnologico della rete di accesso, volti al miglioramento della connessione e dell'efficienza energetica. Tale adeguamento non si configura come attività avente carattere commerciale e non costituisce modifica delle condizioni contrattuali per l'utente finale, purchè consenta a quest'ultimo di continuare a fruire di servizi funzionalmente equivalenti, alle medesime condizioni economiche già previste dal contratto in essere. Trattasi di disposizione innovativa, che trova applicazione non per qualsiasi intervento, ma - specificamente - solo per quelli di adeguamento tecnologico della rete di accesso.
In tema di impianti di telecomunicazione, il D.Lgs. n. 259 del 2003 distingue le ipotesi in cui l'imposizione di pesi alla... _OMISSIS_ ... costituire una vera e propria servitù (art. 92), e tra le prime ipotesi, rientrano il passaggio di fili e cavi senza appoggio al di sotto o al di sopra della proprietà , purchè non avvenga dinanzi ai lati di edifici muniti di finestre o altre aperture, e il passaggio nell'immobile da parte del personale del concessionario che dimostri la necessità di accedervi per l'installazione, riparazione e manutenzione degli impianti "di cui sopra".
Sono soggetti legittimati all’imposizione di servitù per posa di infrastrutture per comunicazioni elettroniche ai sensi del d.lgs. 259/2003 e ss.mm.ii. gli operatori di servizi di telecomunicazioni incaricati di fornire le prestazioni afferenti al c.d. servizio universale, che si compendiano nell’insieme minimo di servizi di comunic... _OMISSIS_ ...neratività.
L’art. 233 del D.P.R. 29 marzo 1973, n. 156, che prevede la costituzione della servitù di telefonia solo per contratto o per atto amministrativo autoritativo, è superata dal codice delle Comunicazioni elettroniche, che ha legittimato all’imposizione di servitù, anche in sanatoria, gli operatori di servizi di telecomunicazioni incaricati di fornire le prestazioni afferenti al cd. Servizio universale, che identifica un minimo di servizi accessibile a tutti gli utenti indipendentemente dalla loro ubicazione geografica, da offrirsi a prezzi accessibili.
L’evidente finalizzazione del servizio universale a soddisfare esigenze di pubblica utilità - e cioè l’accesso al servizio di telefonia da parte di ogni potenziale utente e senza aggravi di costi - qualifica su un piano pubblicistico la posizione di chi è chiamato a renderlo, con riflesso sui procedimenti di espansione ...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.