ULTIMI APPROFONDIMENTI CARICATI

Stai vedendo 3979-3684 di 3852 risultati

La ratio dichiarata e le altre finalità dell'articolo 10-bis della legge 241/1990

è tesa ad introdurre un istituto procedimentale attraverso il quale ci si propone di limitare il contenzioso tra cittadino e pubblica amministrazione mediante la previsione di un ulteriore canale di comunicazione tra le parti precedente alla decisione finale

L’iniziativa di parte: nulla-osta paesaggistici, ricorsi amministrativi, ordinanze propulsive e d.i.a.

Il primo e più importante elemento su cui poggiano le eccezioni al preavviso di rigetto è dato dall’inciso di apertura dell’art. 10-bis che, facendo riferimento ai soli «procedimenti ad istanza di parte» , ha suscitato in dottrina non poche polemiche .

Le limitazioni di cui al quinto periodo dell'art. 10-bis legge 241/1990: i procedimenti previdenziali e le procedure concorsuali

Con l’intento di «trovare un contemperamento tra le esigenze di difesa e [...] di celerità dell’azione amministrativa» , l’ultimo periodo dell’art. 10-bis dispone che «le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali» .

Le differenti forme di patologia delle notifiche

La necessità di accertare immediatamente la regolarità di quel procedimento è, perciò, evidente: ogni sentenza di Cassazione che dichiara la invalidità della notificazione dell’atto introduttivo, comporta lo spreco di molti anni di attività giudiziaria in un sistema che non può permetterselo.

L'inesistenza delle notifiche

Il fenomeno della inesistenza della notificazione, come è noto, non è disciplinato dal legislatore, ed è relegato in limiti molto ristretti da parte della dottrina e della giurisprudenza, le quali reputano che essa possa essere ritenuta configurabile soltanto in quelle (rare) ipotesi in cui la notifica dell’atto sia stata eseguita in luogo od a soggetto che, oltre ad essere diversi da quelli dovuti, non abbiano alcuna attinenza, o riferimento o collegamento con il destinatario

La nullità della notifica

Il giudizio in ordine alla configurabilità di quella incertezza deve essere condotto in relazione non alla sola relata di notifica, ma all’intero atto il cui contenuto può essere utilizzato per desumere le indicazioni mancanti, e colmare eventuali lacune .

L'irregolarità della notifica

E’ categoria i cui confini possono essere ricavati per differenza: costituiscono mere irregolarità tutte quelle deviazioni dal modello legale nelle quali il vizio abbia una gravità tanto lieve da non provocare la nullità (o la inesistenza).

L'istanza della notifica

A partire dalle notissime pronunzie con le quali la Corte costituzionale ha consacrato il principio della scissione tra il momento del perfezionamento della notifica per il richiedente rispetto a quello, diverso, in cui essa si completa per il destinatario , è di intuitiva evidenza che quello della notificazione è un procedimento in senso tecnico, e cioè un insieme di atti collegati funzionalmente, e preordinati al conseguimento di un fine unitario.

La competenza della notifica

La disciplina della competenza è assai semplice: ne esiste una concorrente dell’ufficiale giudiziario addetto alla sede al quale l’atto giudiziario si riferisce, e di quello del luogo in cui la notificazione deve essere eseguita, con la precisazione che quest’ultimo può svolgere i propri incarichi in tutti i modi previsti, mentre il primo può notificare al di fuori del proprio mandamento soltanto mediante posta.

La consegna dell'atto

È quella che costituisce, ovviamente la fase “centrale” dell’intero procedimento, ed è quella in relazione alla quale, naturalmente, è più facile che si celino le insidie; per questo, conviene forse essere pedanti, ed analizzarla dopo averla scomposta nei suoi vari, possibili segmenti

La relata di notifica

Pubblica fede la cui attribuzione, tuttavia, deve essere ritenuta condizionata dal rispetto dell’art. 148 c.p.c., che, come è noto, impone che la relazione di notificazione debba essere redatta in calce all’atto, all’evidente scopo di garantire la consegna di documenti completi, e rendere materialmente impossibile la loro manipolazione successiva alla notificazione

La scissione del momento di perfezionamento delle notificazioni: conseguenze processuali e sostanziali

E’ noto che, sino al 2002, il mancato perfezionamento della notifica non poteva essere considerato una forma autonoma di patologia: la notificazione, o si concludeva con la consegna dell’atto, oppure non poteva essere reputata tale, per cui semplicemente non esisteva.

Pagina 307 di 321 50 110 160 210 270 307 320