La consegna dell'atto

3.1 Le caratteristiche dell’atto da consegnare: la mancanza di conformità


È quella che costituisce, ovviamente la fase “centrale” dell’intero procedimento, ed è quella in relazione alla quale, naturalmente, è più facile che si celino le insidie; per questo, conviene forse essere pedanti, ed analizzarla dopo averla scomposta nei suoi vari, possibili segmenti, prendendo le mosse da quello – per così dire – “preliminare” della individuazione delle caratteristiche che deve presentare l’atto da consegnare affinchè la notificazione possa essere considerata valida, e delle conseguenze che possono derivare da eventuali anomalie che dovessero verificarsi in tale fase.
È noto che, ex art. 137 comma 2 c.p.c. la consegna deve avere ad oggetto una copia conforme; di tale prescrizione, peraltro, la giurisprudenza ha fatto una applicazione non sempre univoca, tanto da ingenerare il convincimen... _OMISSIS_ ...na volta le decisioni siano state condizionate in misura determinante dalle peculiarità del caso concreto, e che sia difficile, se non addirittura impossibile, stabilire un criterio di carattere generale che consenta di definire, una volta per tutte, quale è la rilevanza dell’inconveniente che, seppure magari piuttosto raro, di certo non è tuttavia impossibile, e che ha dato luogo ad una serie di contrasti: la notificazione della copia di un atto priva del visto di conformità .


3.2 Le difformità tra la copia consegnata e quella restituita: il contrasto di giurisprudenza


Già sugli effetti di una anomalia del genere, come emerge dalle massime riportate in nota, le opinioni non sono monolitiche; ma dove davvero si è registrata una polifonia, è stato in relazione alla ipotesi – peraltro di gran lunga più frequente – in cui erano state rilevate delle difformità tra l’originale restituito al richiedente, e l... _OMISSIS_ ...ata al destinatario, ovvero tra le rispettive relate.
La divergenza di orientamenti, ovviamente, ha riguardato le conseguenze di quelle eventuali differenze, e le modalità attraverso le quali queste ultime possano essere fatte valere.
Un indirizzo più restrittivo, infatti, ha ritenuto che, se la copia restituita al richiedente era completa, occorresse proporre la querela di falso per denunciare eventuali difformità di quella consegnata al destinatario .
Diametralmente opposto, invece, l’insegnamento di altre pronunce che hanno ritenuto che a prevalere dovesse essere la copia consegnata, e che a tal fine fosse sufficiente la sua mera produzione, restando superflua la proposizione della querela di falso, soluzione che, mentre sembra senz’altro da apprezzare per quanto riguarda il rifiuto di considerare quella restituita al richiedente come un termine di paragone destinato a prevalere sempre sull’altro, appare più discutibile, quanto ... _OMISSIS_ ...rofilo sistematico, per la scelta di adottare un rimedio forse un po’ troppo empirico .


3.3. La soluzione delle Sezioni Unite


Per ricomporre il contrasto la questione è stata rimessa alla Sezioni Unite le quali hanno adottato una soluzione che appare oggettivamente (e condivisibilmente) ispirata alla esigenza di tutelare l’affidamento che tanto il richiedente quanto il destinatario della notifica possono avere fatto in ordine alla regolarità della copia di cui ciascuno di loro è in possesso, e nello stesso tempo rispettosa dei principi generali, per i quali la difformità tra copie che risultano essere state entrambe certificate conformi, quand’anche dovesse essere stata conseguenza di un mero errore materiale, deve essere fatta valere con la querela di falso, perché in sede civile quel che rileva è la falsità dell’atto, e non la esistenza di un falsario, in quanto l’interesse tutelato è quello... _OMISSIS_ ...circolazione di atti falsi .
Come si vede, nella situazione data non si può far altro che limitarsi ad evidenziare come sia ovvio che la proposizione della querela di falso costituisca una scelta più prudente, in quanto la natura di atto pubblico della attestazione di conformità rilasciata dall’Ufficiale giudiziario attribuisce ad essa la pubblica fede, per vincere la quale la querela resta uno strumento imprescindibile .