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Le condizioni per l'insorgenza della responsabilità contabile nell'espropriazione

La sussistenza degli elementi tipici della responsabilità amministrativa si sostanziano in un danno patrimoniale economicamente valutabile, arrecato alla Pubblica amministrazione, nella sussistenza di un rapporto di servizio tra coloro che lo hanno determinato e l’ente che lo ha subito, in una condotta connotata da colpa grave o dolo, nonché nel nesso di causalità tra il predetto comportamento e l’evento dannoso.

L'azione di responsabilità contabile nell'espropriazione per pubblica utilità

L'azione del P.M. contabile è distinta e autonoma nei presupposti e nelle modalità di svolgimento da quella della P.A. danneggiata: l'unico limite di ammissibilità consiste nell’intervenuto integrale ristoro del danno.

Il livellario nell'espropriazione per p.u.

Secondo pacifica giurisprudenza, la posizione di "livellario ecclesiastico", assimilabile sostanzialmente a quella dell'ordinario livellario, costituisce un diritto reale limitato del tutto parificabile al "diritto di enfiteusi". Di conseguenza, attribuendo essa la facoltà di godere di un bene di proprietà altrui nei limiti previsti dagli art. 957 e segg. Cod. civ., soggetto ” espropriato”, ai sensi dall'art. 2 T.U. 8 giugno 2001 n. 327, è il p ...

Il fittavolo nell'espropriazione per pubblica utilità

Non sussistono le condizioni previste dal comma II° dell’art. 17 della legge n. 865/1971 (applicabile ratione temporis), qualora i contratti di affitto dei terreni espropriati risultino sottoscritti in data successiva a quella del deposito della relazione esplicativa dell’opera da realizzare di cui all'art. 10 della norma citata, ancorché all’atto della redazione dei processi verbali di accertamento dello stato di consistenza e d'immissione in possesso degli immob ...

I terzi titolari di diritti minori nell'espropriazione per pubblica utilità

La dizione letterale chiara ed univoca - a differenza di quella, molto più problematica e tale da impedire un'immediata trasponibilità della conclusione anche al regime oggi vigente, del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 26 - della L. del 1865, artt. 27 e 52, impone di escludere l'utile proponibilità - e finanche l'utile proseguibilità - di procedure esecutive fondate sui diritti reali parziali su beni oggetto di espropriazione per pubblica utilità e solo consente ...

L'usufruttuario nell'espropriazione per p.u.

I soggetti necessariamente destinatari della conoscenza degli atti del procedimento espropriativo sono solo ed esclusivamente i proprietari risultanti dagli atti catastali senza obbligo da parte della Amministrazione di ulteriori indagini sulla titolarità, con la sola eccezione dell'ipotesi in cui la stessa abbia sicura ed esatta conoscenza dei proprietari effettivi. E’ legittima pertanto la esclusione dalla notifica degli atti della procedura espropriativa di coloro che risu ...

Soggetti passivi della procedura espropriativa per pubblica utilità: proprietario catastale e proprietario reale

Nel caso in cui il procedimento di espropriazione di un'area sia stato iniziato nei confronti del proprietario catastale e l'area stessa risulti poi al momento dell'esproprio, di proprietà di altro soggetto è legittimo il provvedimento di espropriazione ove sia emanato nei confronti del proprietario attuale e sia a questo notificato.

Soggetti passivi nell'espropriazione per pubblica utilità, diversi dai titolari di diritti reali

Illegittimo il provvedimento di diniego della voltura delle utenze nei confronti del richiedente che sia soggetto diverso dal proprietario inadempiente.

Il coltivatore diretto nell'espropriazione per pubblica utilità

La L. n. 865 del 1971, art. 17 riconosce il diritto alla cosiddetta indennità aggiuntiva in favore dei soggetti che traggono i propri mezzi di sussistenza dalla coltivazione del suolo (fittavolo, mezzadro, colono, compartecipante, proprietario coltivatore diretto), condizionando la concreta erogazione del beneficio alla utilizzazione diretta agraria del terreno, ravvisabile, secondo il combinato disposto degli artt. 2083, 2135 e 2751 bis cod. civ. in tutte quelle ipotesi in cui la colti ...

Soggetti attivi dell'espropriazione: successione tra enti

Alcun dubbio può sorgere in merito all’attuale responsabilità di Poste Italiane S.p.a. per un'occupazione illegittima causata dalla originaria amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni, ove si consideri che quest'ultima fu trasformata ope legis dapprima nell’ente pubblico economico denominato “Poste Italiane”, quindi nell’attuale società per azioni: si apprezza, pertanto, un ininterrotto fenomeno successorio, con ogni conseguenza in pu ...

La sostituzione amministrativa dei soggetti attivi dell'espropriazione

Solo nei casi in cui vi è sostituzione amministrativa, l’ente sostituto agisce per l’esecuzione dell’opera non in rappresentanza dell’amministrazione sostituita, ma per competenza propria e spendendo il proprio nome di persona giuridica diversa, assumendo di fronte all’espropriato o al titolare del bene occupato tutti gli obblighi relativi al pagamento dell’indennità o all’eventuale ristoro dei danni, salvo che non affidi in concessione ad ...

Soggetti attivi nell'espropriazione: enti, uffici e competenze

Deve ritenersi che, ai sensi dell’art. 6, comma VIII, D.P.R. 327/2001 ed in considerazione del D.M. 28.11.2002 citato nel decreto di esproprio adottato, R.F.I., quale concessionario della gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale cui sono stati delegati, in attuazione della legge, specifici poteri espropriativi, spenda, nella specie, poteri propriamente amministrativi (recte, è, limitatamente a tali attività, Pubblica Amministrazione), con connessa valenza fide ...

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