L’applicazione delle norme sull’indennizzo per l'asservimento da gasdotto da parte del giudice

Preliminarmente deve precisarsi che tutte le controversie che non attengono alle questioni indennitarie e che concernono la legittimità degli atti del procedimento ablativo (esproprio/asservimento per pubblica utilità) appartengono alla giurisdizione del giudice amministrativo; in particolare sono impugnabili davanti al Tribunale Amministrativo Regionale quegli atti lesivi dei diritti/interessi dei cittadini incisi dall’attività della pubblica amministrazione, tra cui, in via generale, devono comprendersi:

- l’approvazione del progetto definitivo dei lavori da realizzare che, contenendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, imprime al bene privato quella particolare qualità (o utilità pubblica) che lo rende assoggettabile all... _OMISSIS_ ...- il decreto di espropriazione/asservimento coattivo, che attua il trasferimento coattivo del bene/diritto di godimento dal privato alla Pubblica Amministrazione ovvero all’espropriante/beneficiario dell’esproprio.

Rientrano, invece, nella giurisdizione del giudice ordinario tutte le controversie inerenti alla determinazione dell’indennità di servitù e dell’indennità di occupazione temporanea.

In particolare, per ciò che concerne la giurisdizione civile, occorre specificare che rientrano nella competenza speciale o funzionale in unico grado della Corte d’Appello le controversie sulla “opposizione alla stima delle indennità” e quelle sulla “determinazione” giudiziale delle stesse indennità[1]: in proposito ... _OMISSIS_ ...i atti dei procedimenti di nomina dei periti e di determinazione dell'indennità, la stima fatta dai tecnici, la liquidazione delle spese di stima e comunque può chiedere la determinazione giudiziale dell'indennità».

Le controversie relative alla “corresponsione” o “pagamento” delle indennità, ossia quelle che sorgono da questioni relative all’effettivo pagamento delle somme dovute (in quanto già definite nel loro ammontare) agli aventi diritto sono, invece, devolute alla competenza ordinaria del Tribunale (trattasi per es. di controversie sulla ripartizione tra più titolari di diritti reali sui beni, oppure relative alle pretese dei terzi sull’indennità o alle controversie sulla capacità a ricevere il pagamento, ecc.).

... _OMISSIS_ ...o a quella connesse: ad esempio, nella materia dell’opposizione alla stima dell’indennità di esproprio, è stata ritenuta non rientrare nella competenza della Corte d’appello l’eventuale domanda svolta dalla autorità convenuta che chiami in garanzia un concessionario il quale sia obbligato a corrispondere le indennità in virtù di un rapporto interno, ossia di una convenzione con l’autorità espropriante[2].

Al fine di individuare la competenza territoriale della Corte d’Appello, occorre aver riguardo al luogo ove è situato il bene espropriato/asservito.

Il procedimento prescritto per il giudizio di opposizione alla stima è quello del rito semplificato di cui agli artt. 281-decies e segg. C.P.C. [3], caratterizzato dalla sempli... _OMISSIS_ ... aventi ad oggetto l’opposizione alla stima dell’indennità di espropriazione/asservimento coattivo (o la determinazione dell’indennità in mancanza di stima), sono regolate dal suddetto rito.

La domanda deve proporsi in forma di ricorso da depositarsi presso la Corte d’Appello e presuppone, come condizione dell’azione, la necessità dell’emanazione del decreto di esproprio/asservimento coattivo. Detto decreto può intervenire anche in corso di causa, in quanto è sufficiente, secondo le norme processuali, che la condizione sussista al momento della decisione. Solo il decreto, infatti, fa sorgere il diritto all’indennizzo, il quale si sostituisce al diritto di proprietà del bene ablato/asservito.

Il giudizio di opposizione ... _OMISSIS_ ...porta un’autonoma determinazione, da parte del Giudice, delle indennità dovute secondo le norme di legge.

Premesso quanto sopra, deve chiarirsi che per “stima dell’indennità” si intende l’indennità definitiva stabilita in via amministrativa secondo quanto previsto dall’art. 21 del T.U.E., nel caso in cui il proprietario non concordi sull’indennità provvisoria proposta dall’Autorità Espropriante; in tale ipotesi, l’indennità verrà determinata ad opera di un Collegio di Tecnici, tra i quali uno di fiducia della proprietà (c.d. Terna), ovvero, ove non sia stata chiesta dal proprietario l’attivazione di tale procedura, dalla Commissione istituita dalla Regione in ogni Provincia e composta da funzionari con competenze te... _OMISSIS_ ...aria, non è una vera stima, e non può essere fatto oggetto di opposizione in quanto tale. L’offerta fatta dall’Autorità espropriante nella prima fase del procedimento amministrativo (art. 20 T.U.E.), ove non sia stata accettata, perde ogni sua funzione, e la domanda giudiziale, in mancanza di una stima da impugnare, potrà essere una domanda, non più oppositoria, consistente nella richiesta di ri-determinazione giudiziale della indennità secondo i canoni legali. Detta domanda non potrà comunque essere proposta prima della emissione del decreto di esproprio/asservimento coattivo (che rappresenta una condizione dell’azione di cui si discute, come si è spiegato).

Per ciò che riguarda i soggetti legittimati a proporre l’azione, si deve evidenziare che la l... _OMISSIS_ ...rsquo;espropriazione e che è tenuto al pagamento della relativa indennità - e dal terzo che ne abbia interesse.

Qualora l’azione venga promossa dal proprietario, egli dovrà convenire in giudizio l’Autorità Espropriante e il promotore dell’espropriazione/asservimento coattivo (in quanto soggetto che chiede l’esproprio/asservimento coattivo e che in genere se ne assume l’onere finanziario), e, “se del caso”, il beneficiario della procedura (nel caso in cui il promotore non coincida anche con il beneficiario).

Laddove ad agire sia il soggetto promotore, dovrà convenire in giudizio il proprietario del bene e dare notizia (ossia notificare il ricorso) anche all’Autorità Espropriante.

L’opposi... _OMISSIS_ ...tore dell’espropriazione/beneficiario dell’esproprio).

Per ciò che concerne i termini per proporre l’azione, nel caso di opposizione alla stima effettuata dai Tecnici o dalla Commissione Provinciale, essa va proposta entro il termine perentorio di 30 giorni dalla notifica del decreto di esproprio/asservimento coattivo o dalla notifica della stima peritale, se successiva al decreto di esproprio.

Nel caso di domanda di determinazione giudiziale dell’indennità (ossia in assenza di determinazione definitiva in via amministrativa), invece, il termine per agire corrisponde al termine di prescrizione del diritto (10 anni), decorrente dalla data del decreto di esproprio.

Il giudizio si risolve sostanzialmente nello svolgimento di... _OMISSIS_ ...o di esproprio/asservimento coattivo e di determinare, di conseguenza, la giusta indennità dovuta.

La decisione emessa dalla Corte d’Appello, che ha la forma della sentenza immediatamente esecutiva, accerterà l’indennità dovuta ma non conterrà una condanna al pagamento della stessa da parte del soggetto a ciò tenuto, in quanto tale somma andrà depositata presso la Ragioneria Territoriale dello Stato.

La sentenza conclusiva del rito semplificato potrà essere impugnata, per motivi di legittimità (ossia motivi che concernono la corretta applicazione, da parte del giudice di merito, in questo caso la Corte d’Appello, che si è già espressa sulla medesima questione, dei principi di legge e della normativa che regola la controversia decisa con sent... _OMISSIS_ ...|

I principi desumibili dalle sentenze del Giudice di legittimità

Con riguardo alla concreta determinazione dell’indennità di asservimento, occorre innanzitutto evidenziare che le decisioni più interessanti sul tema dell’indennità per servitù di metanodotto sono quelle emesse dai Giudici di merito, ossia dalle Corti d’Appello, alle quali ci si deve rivolgere nel caso in cui non si ritenga corretta la determinazione dell’indennità di asservimento stabilita in via amministrativa[4].

Ben pochi, invece, sono i casi di servitù per metanodotto rispetto ai quali si sia espressa la Corte di Cassazione, anche in considerazione del fatto che i giudizi di opposizione alla stima dell’indennità di asservimento si risolvono in ... _OMISSIS_ ...sono trarre dalle norme sul tema del calcolo dell’indennità, rispetto alle quali sia possibile prospettare eventuali violazioni di legge/vizi di legittimità davanti alla Corte di Cassazione, la quale, come noto, non può pronunciarsi sul merito dei fatti esaminati dalla Corte d’Appello ma solo sui principi di diritto applicabili a tali fatti.

Come si è visto, il giudizio di merito in cui si discute dell’indennità di servitù generalmente si risolve in una consulenza tecnica d’ufficio in cui un perito, nominato dalla Corte, è incaricato di stabilire la giusta indennità dovuta secondo legge, sulla base delle caratteristiche del bene e dei pesi imposti dalla servitù[5].

Premesso quanto sopra, possono comunque richiamarsi alcuni principi rica... _OMISSIS_ ...i rileva, la Corte di Cassazione ha chiarito che l’indennità ex art. 44 T.U.E. non deve essere commisurata al valore venale del fondo, ma va determinata secondo un calcolo percentuale dell’indennità di espropriazione, con l’unico limite che la misura dell’indennità di servitù non può superare l’ammontare di quella d’espropriazione (Cassaz. I sez civ., 15/10/2012, n. 17644). L’indennità in esame va determinata applicando i parametri previsti per la stima dell’indennità di esproprio, procedendo alla riduzione percentuale, per la minore compressione del diritto reale che si ha nel caso di servitù (Cassaz. n. 25011/2007, Cassaz., I sez. civ., 23/11/2015, n. 23865, Cassaz., I sez. civ. n. 18581/2020).

In precedenza, in ordine alla p... _OMISSIS_ ...deprezzamento subito in seguito alla costituzione di una servitù a vantaggio di un'opera pubblica, va commisurata all'indennità di esproprio; l'indennità di asservimento comunque non può superare l'ammontare dell'indennità di espropriazione, sulla base di quest'ultima va determinata la prima secondo un calcolo percentuale la cui fissazione, implicando valutazioni di fatto in relazione al caso concreto (comprese l'estensione e l'incidenza dell'asservimento), resta affidato al motivato apprezzamento del giudice di merito. La stessa Corte ha precisato che, ove l’indennità di espropriazione sia riferita al valore venale del bene espropriato (art. 39, l. n. 2359 del 1865), allora il valore del bene espropriato funge da parametro base anche per la determinazione dell’indennità di ass... _OMISSIS_ ...ione della proprietà dell’area asservita (secondo il valore venale al metro quadro), identificando l’indennità di asservimento con quella di espropriazione dell’intera area sottoposta alla limitazione impressa dal ius in re aliena, che è un minus rispetto all’intero, atteso che tendenzialmente il bene sorvolato dalle linee aeree conserva pur sempre una possibilità di utilizzazione valutabile economicamente (Cassaz., I sez. civ., 24/06/2015, n. 13095).

Sempre con riguardo alla servitù di elettrodotto, è stato affermato che deve essere valutato se l’asservimento abbia inciso specificatamente sul bene nel suo complesso sotto l’aspetto funzionale ed economico (in tal senso si veda Cassaz. n.16616/2013, nonché Cassaz. n.22148/2010).

... _OMISSIS_ ...a applicabile anche alla servitù il principio o «criterio che, dapprima stabilito in materia di cd. esproprio parziale dalla L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 44 (Cass. SS.UU., n. 10502/2012, Cass. n. 6926/2016), resta successivamente regolamentato dal D.P.R. n. 327 del 2001, art. 33 e secondo il quale si riconosce al soggetto espropriato una indennità commisurata non solo al valore venale della porzione fondiaria ablata, ma anche alla perdita di valore della porzione residua e tanto per effetto del provocato venir meno dell’originaria unità economica e funzionale del compendio» (cfr. infra).

Ai fini della determinazione dell’indennità di asservimento, quindi, si deve rilevare che “la componente dell’indennizzo costituita dalla diminuzione ... _OMISSIS_ ...eprezzamento e comunque il suo documentato verificarsi in connessione alla natura del fondo o all’oggettiva incidenza causale della costituzione della predetta servitù” (Cassaz. n. 13095/2015, Cassaz. n. 3751/2012).

Occorre rilevare che in proposito vi sono anche pronunce nelle quali si afferma che l’art. 33 T.U.E. non disciplina l’indennità nel caso di asservimento del fondo, ma l’indennità in caso di espropriazione parziale e dunque non può trovare applicazione nella fattispecie della servitù di metanodotto (cfr. Cassazione, Sez. I, n. 7291 del 22/03/2013).

Si sono sottolineati tali concetti perché si ritiene importante specificare che non può ritenersi che l’asservimento determini automaticamente un deprezzamento del... _OMISSIS_ ... accade, l’asservimento concerne terreni agricoli, la posa del metanodotto, essendo la tubazione interrata, non comporta alcuna separazione/riduzione fisica della proprietà agricola e, dunque, non preclude né limita la normale conduzione agricola del fondo. Con riguardo a terreni edificabili, invece, l’incidenza potrebbe rivelarsi più significativa, ma in ogni caso la valutazione andrà effettuata in funzione dei limiti concretamente imposti e della collocazione del gasdotto.

Per ciò che concerne la servitù di metanodotto nello specifico due sono le decisioni che vengono in rilievo.

Nella prima (Cassaz., n. 22918 del 09/10/2013) si afferma che per la determinazione dell’indennità di asservimento, a seguito della sentenza della Corte Costituzio... _OMISSIS_ ...ristiche e attitudini dell’area in relazione alle utilizzazioni ulteriori e diverse da quelle agricole, intermedie tra le stesse e quelle edificatorie (quali parcheggi, depositi, attività sportive e ricreative, chioschi per la vendita di prodotti), consentite dalla normativa vigente e conformi agli strumenti di pianificazione urbanistica, previe le opportune autorizzazioni amministrative.

Con decisione 23/11/2015, n. 23865, la Corte chiarisce che “l’art. 46 L. n. 2359/1865 (in quel caso applicabile, trattandosi di vicenda antecedente l'entrata in vigore del D.P.R. n. 327 del 2001, che poi ha riprodotto all’art. 44 quanto previsto dall’art. 46, ndr) disciplina due fattispecie diverse e non confondibili:

a) l'asservimento del f... _OMISSIS_ ...vante dalla menomazione, diminuzione o perdita di una o più facoltà inerenti al diritto dominicale in conseguenza dell'esecuzione dell'opera ...