Lo studio dell’indennità per la servitù di metanodotto non può prescindere dall’analisi delle servitù prediali, categoria nella quale si ritiene rientri anche la servitù in discussione, pur non essendo esplicitamente regolata dal Codice civile.
La servitù prediale è un diritto reale di godimento su cosa altrui. Il Codice civile la definisce come il peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a un diverso proprietario, intendendo con ciò che la servitù prediale consiste in una limitazione del pieno godimento del diritto di proprietà imposta al proprietario di un fondo (servente) a vantaggio di un altro (dominante) che ne tragga un’oggettiva utilità, sia essa immediata o futura, anche in termini di maggiore comodità o... _OMISSIS_ ...ita della stessa, a differenza di quanto accade nel caso dell’espropriazione.
Il Codice civile disciplina esplicitamente diverse tipologie di servitù, da quella di passaggio, a quelle di acquedotto, di scarico coattivo, di appoggio o infissione di chiusa, di somministrazione di acqua, di elettrodotto e di teleferica, che, specificamente previste dalla legge[1], possono costituirsi anche per sentenza (servitù coattive o legali) qualora non vengano instaurate consensualmente per accordo volontario tra le parti (servitù bonarie o volontarie).
Tuttavia, il Codice civile, entrato in vigore oltre ottant'anni fa, non contempla alcune infrastrutture “moderne”, come i metanodotti, la cui funzione è diventata socialmente indispensabile soltanto in temp... _OMISSIS_ ...o della predialità, in quanto non è individuabile un vero e proprio “fondo dominante”, bensì un soggetto (tipicamente un ente gestore) a favore del quale viene riconosciuta la pubblica utilità della infrastruttura. Nel caso dell’elettrodotto, per esempio, il fondo dominante è rappresentato dall’ente proprietario degli impianti di produzione, trasformazione, trasporto e/o distribuzione dell'energia elettrica, autorizzato ai sensi di legge a trasportare l’elettricità attraverso i fondi altrui. Lo stesso discorso può farsi per la servitù di metanodotto, rispetto alla quale, secondo alcune pronunce di merito, il fondo dominante dev’essere individuato nella centrale o nella stazione di stoccaggio o nell’impianto di distribuzione servito dal... _OMISSIS_ ...scarna e si concentra principalmente sul procedimento di imposizione coattiva della servitù, trascurando la determinazione della relativa indennità dovuta al proprietario del fondo servente.
Modi di costituzione delle servitù prediali
Per quanto riguarda i modi di costituzione delle servitù prediali, è necessario distinguere tra le servitù volontarie e le servitù coattive.
In base all’art. 1031 C.c., infatti, «le servitù prediali possono essere costituite coattivamente o volontariamente. Possono anche essere costituite per usucapione o per destinazione del padre di famiglia».
La costituzione volontaria delle servitù prediali può avvenire tramite atto tra vivi, mediante la stipula di contratto, ov... _OMISSIS_ ...di costituzione consensuale (o mediante accordo tra le parti), esiste la possibilità di costituire le servitù coattivamente, ossia senza il consenso del proprietario del fondo servente, quando la legge riconosce tale diritto. Ad esempio, in caso di fondo intercluso, al proprietario del fondo è riconosciuto il diritto di accesso alla pubblica via tramite costituzione di servitù di passaggio. In questi casi, ove non sia possibile costituire la servitù mediante accordo, la servitù può essere istituita tramite sentenza del giudice, che, se ricorrono le condizioni previste dalla legge, stabilisce le modalità della servitù e determina l’indennità dovuta.
Altra ipotesi di servitù coattiva è quella prevista dall’art. 1032 C.c., che ammette, nei casi espressamente previst... _OMISSIS_ ...agamento è condizione per il suo esercizio, potendo altrimenti il proprietario opporsi al suo esercizio.
Ipotesi di servitù coattive sono, oltre al passaggio coattivo di cui all’art. 1051 C.c., quella di acquedotto coattivo (il diritto di far passare le acque attraverso fondi altrui), le servitù di elettrodotto e di linee telefoniche, la somministrazione di acqua (il diritto di prelevare l’acqua dal fondo servente).
Per quanto riguarda i doveri posti in capo al titolare del fondo servente, il Codice civile stabilisce unicamente che «Il proprietario del fondo servente non è tenuto a compiere alcun atto per rendere possibile l’esercizio della servitù da parte del titolare, salvo che la legge o il titolo disponga altrimenti» (cfr. ar... _OMISSIS_ ... suo fondo.
Occorre, infine, ricordare che i diritti reali, inclusi quelli relativi alle servitù, sono diritti sulla cosa e mantengono la loro validità anche al cambiamento del proprietario, come stabilito dal principio del c.d. “diritto di seguito” (o “diritto di sequela”), che rende il diritto opponibile a tutti i successivi proprietari, a condizione che sia stato regolarmente trascritto.
Le servitù prediali coattive
Le servitù coattive comprendono diversi diritti che possono essere esercitati su fondi altrui in situazioni specifiche. Tra queste, si trovano: il passaggio coattivo, la somministrazione di acqua a un fondo o a un edificio, l’acquedotto, lo scarico delle acque e il passaggio di linee ... _OMISSIS_ ...nza accesso diretto a una strada pubblica oppure quando ottenere tale accesso risulterebbe particolarmente oneroso o disagevole. È richiesto anche in caso di ampliamento di un passaggio insufficiente o non adeguato o nel caso in cui il fondo abbia già un accesso alla strada pubblica ma questo è inadeguato e deve essere stabilito un passaggio alternativo. In ogni caso, per costituire la servitù, deve scegliersi sempre il percorso meno gravoso e più breve per il fondo servente;
- servitù di acquedotto: dà diritto al proprietario di un fondo di far transitare l’acqua che gli è necessaria attraverso il fondo altrui, a condizione che abbia diritto alla stessa. Questa deve essere sufficiente per soddisfare le esigenze specifiche per le quali viene chiesta. Inoltre, il per... _OMISSIS_ ...
- scarico delle acque coattivo: consente lo smaltimento delle acque in eccesso provenienti da un fondo, solitamente per scopi come il prosciugamento o la bonifica di terreni;
- passaggio di elettrodotto, di linee teleferiche, di impianti destinati al funzionamento di apparecchi radio e per analogia televisivi: permette il transito di condutture elettriche, linee teleferiche e impianti destinati a dispositivi radio o televisivi sui fondi altrui. Include, inoltre, la possibilità di eseguire costruzioni, riparazioni o altre operazioni necessarie per garantire il funzionamento degli impianti.
Le indennità per le servitù prediali coattive
Premesso sinteticamente quanto sopra, e senza analizzare nel dettaglio i presuppost... _OMISSIS_ ...e due casi:
- acquedotti esistenti (art. 1034 del C.c.): l'indennità è determinata considerando diversi fattori, tra cui la quantità d'acqua immessa, il valore dell'acquedotto già presente, le spese necessarie per il nuovo passaggio e l'incremento dei costi di manutenzione;
- acquedotti da costruire (art. 1038 del C.c.): l'indennità è calcolata tenendo conto del valore di stima dei terreni da occupare, dei danni provocati al fondo, degli eventuali frutti pendenti e del 50% del valore del terreno occupato dai materiali di spurgo.[2]
Per ciò che concerne la servitù di passaggio coattivo, l'indennità è stabilita considerando il valore dell'area utilizzata, inclusa una porzione adeguata quale area di rispetto. A ciò si aggiungono eventuali dan... _OMISSIS_ ...te e adeguato all'uso previsto, al proprietario del fondo dominante spetterà unicamente l'onere di sostenere i costi aggiuntivi legati alla manutenzione e agli eventuali interventi di riadattamento.
La disciplina specifica relativa alla servitù di elettrodotto coattivo è contenuta nel R.D. 1775/1933, parzialmente abrogato dal D.P.R. 327/2001. Il fondo dominante è rappresentato dall'ente proprietario degli impianti di distribuzione dell'energia elettrica, mentre il fondo servente include qualsiasi proprietà, su cui devono essere collocati gli impianti necessari.
L'indennità da corrispondere al proprietario del fondo servente era, secondo l’art. 123 del R.D. 1775/1933, poi abrogato dall’art. 58 del D.P.R. 327/2001, pari a:
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_OMISSIS_ ... dei conduttori aerei e dalle cabine e da costruzione di qualunque genere, aumentata ove occorra di un’adeguata area di rispetto;
V2 = valore di mercato della striscia di terreno situata entro la proiezione dei cavi e strettamente necessaria al transito per il servizio delle condutture;
Imp = imposte
D = danni al capitale fondiario (ivi compresi quelli eventualmente derivanti dalla separazione o altro deterioramento);
Vs = valore del soprassuolo;
Fp = frutti pendenti eventualmente perduti;
r = saggio di interesse.
Con l’abrogazione, l’art. 123 non è stato tuttavia sostituito, né è stato introdotto un criterio normativo esplicito per la determinazione d... _OMISSIS_ ...consolidato.
Alla luce di quanto esaminato, è possibile affermare che, per tutte le servitù (acquedotto, passaggio, elettrodotto), le norme stabiliscono che la relativa indennità debba reintegrare l’intero valore delle aree che vengono totalmente sottratte alla disponibilità del proprietario, escludendo ogni possibilità futura di utilizzo da parte di quest’ultimo. Mentre, per le superfici in cui al proprietario residui una possibilità di utilizzo solo parziale, l’indennità corrisponde, invece, ad una parte del valore pieno di tali aree.
Come chiarito dalla giurisprudenza, infatti, l’indennità di asservimento non può essere considerata del tutto equiparabile all’indennità di espropriazione, poiché quest’ultima è volta a risto... _OMISSIS_ ...to.
In sostanza, l’indennità di asservimento tiene conto della minore compressione del diritto reale, peculiare dell’asservimento, rispetto all’espropriazione[4].
Deve, infine, richiamarsi l’art. 834 C.c. che concerne, nello specifico, l’espropriazione per pubblico interesse, a mente del quale «nessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà se non per causa di pubblico interesse, legalmente dichiarata, e contro il pagamento di una ‘giusta indennità’. Le norme relative all'espropriazione per causa di pubblico interesse sono determinate da leggi speciali».
La norma afferma, dunque, il principio della congrua indennità che la giurisprudenza costituzionale ha riconosciut... _OMISSIS_ ...
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[1] Codice civile - Artt. 1038, 1039, 1047, 1049, 1053, 1056 e 1057
[2] L’indennità è stabilita secondo la seguente formula:
Ind = (V1 + Imp1/r) + ½ (V2 + Imp2/r) + D + Fp + Vs
dove:
V1 = Valore di mercato dell'area occupata dal canale;
V2 = Valore di mercato dell'area di spurgo;
Imp1 = carichi tributari relativi all'area occupata dal canale;
Imp2 = carichi tributari relativi all'area di spurgo
D = danni al capitale fondiario (ivi compresi quelli eventualmente derivanti dalla separazione o altro deterioramento);
Vs = valore del soprassuolo
Fp = frutti pendenti eventualmente perduti;
r = saggio di interesse.
[3] La formula... _OMISSIS_ ...carichi tributari;
D = danni al capitale fondiario (ivi compresi quelli eventualmente derivanti dalla separazione o altro deterioramento);
Vs = valore del soprassuolo
Fp = frutti pendenti eventualmente perduti;
r = saggio di interesse.
[4] cfr. Cassaz., Sez. I Civ., n. 25011 del 30/11/2007
[5] cfr. C. Cost. n. 338/2011; Cass., Sez. 1^, 14/12/2007, n. 26275; Corte EDU. sent. 29/03/2006, Scordino c. Italia.