OTTEMPERANZA

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Le proroghe delle concessioni demaniali marittime operate dalla legislazione italiana

Il diritto alla proroga automatica delle concessioni demaniali marittime (non consentita dalle norme UE) deve ora allinearsi alle pronunce dell’Adunanza plenaria nn. 17 e 18/2021: le concessioni rinnovate illegittimamente ex lege durano fino al 31/12/2023

Funzioni e competenze in materia di rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo

A seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. n. 112/1998 spettano alle Regioni e agli enti locali le funzioni e le competenze in materia di rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo e di zone del mare territoriale, conseguentemente rientra nella competenza dell’amministrazione comunale e non del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’adozione dei relativi atti.

Procedure amministrative in caso di domande concorrenti di concessione del bene demaniale marittimo

In caso di domande concorrenti di utilizzo riservato del bene demaniale in forza di concessione l'amministrazione è tenuta a dare prevalenza alla proposta di gestione privata del bene che "offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione" e "risponda ad un più rilevante interesse pubblico" (art. 37, comma 1, del Codice della navigazione).

Necessità di evidenza pubblica nelle procedure di affidamento delle concessioni di aree demaniali marittime

La giurisprudenza nazionale - ancor prima dell’affermazione dei principi comunitari di libera circolazione dei servizi, di par condicio, imparzialità e trasparenza per mezzo della direttiva 2006/123/CE (c.d. Bolkestein) - aveva riconosciuto la necessità di esperire procedure concorrenziali anche per il rilascio di concessioni demaniali marittime.

Criteri e presupposti nella scelta del concessionario di aree demaniali marittime da parte della p.a.

L'uso riservato in concessione deve rispondere meglio all'interesse pubblico alla conservazione e gestione del demanio rispetto all'uso generalizzato (cfr. l'art. 36 del Codice della navigazione): pertanto l'amministrazione competente deve effettuare la necessaria comparazione avendo come unico riferimento queste due contrapposte modalità di godimento del bene.

Legislazione regionale relativa al rilascio delle concessioni su beni demaniali marittimi

La disciplina relativa al rilascio delle concessioni su beni demaniali marittimi investe diversi ambiti materiali, attribuiti alla competenza sia statale che regionale, atteso che particolare rilevanza, quanto ai criteri e alle modalità di affidamento di tali concessioni, assumono i principi della libera concorrenza e della libertà di stabilimento, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.

La concessione del bene demaniale marittimo per finalità turistico-ricreative

La concessione del bene demaniale per finalità turistico-ricreative costituisce un presupposto idoneo a far sorgere in capo al concessionario l’obbligo di rispettare le disposizioni della competente Capitaneria di Porto in materia di sicurezza della balneazione.

Concessioni demaniali marittime per porti ed approdi turistici e per punti di ormeggio

È ragionevole e legittimo qualificare un intervento in termini di "porto turistico" e non di semplice "punto d'ormeggio" in ragione del numero dei pontili da allocare, della vastità dello specchio acqueo impegnato dalle opere infrastrutturali programmate e della destinazione degli stessi pontili all'attracco d’imbarcazioni di medie e grandi dimensioni.

Categorie di beni appartenenti al demanio marittimo

Le isole, anche se interne ad una laguna, non appartengono al demanio marittimo, posto che a questo appartengono ai sensi dell’art. 822 c.c. e dell’art. 28 cod. nav.: a. il lido, la spiaggia, i porti, le rade; b. le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell'anno comunicano liberamente col mare; c. i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo.

Compatibilità con il diritto UE delle proroghe ex lege delle concessioni demaniali marittime

Il principio generale della illegittimità di norme interne che consentono la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, senza procedura di selezione - direttamente ricavabile dalla direttiva 2006/123/CE e definitivamente sancito dalla sentenza della Corte di Giustizia 14 luglio 2016, C-458/14 e C-67/15 - opera indipendentemente dal fatto che la concessione in esame rivesta interesse transfrontaliero certo.

Esercizio dei poteri di autotutela della p.a. sui beni del demanio marittimo

L’opera abusivamente edificata sul demanio marittimo, anche se non soggetta a permesso di costruire, è comunque da demolire ai sensi dell’art. 54 del codice della navigazione.

Espropriazione per p.u.: l'accordo di cessione volontaria

L’accordo di cessione volontaria non costituisce un atto conclusivo della procedura espropriativa: al fine del passaggio della proprietà del bene dall'espropriato all'espropriante è necessaria la stipula di un atto di cessione.

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