OTTEMPERANZA

Stai vedendo 2328-2160 di 2618 risultati

Il vincolo preordinato all’esproprio

la Pubblica Amministrazione è tenuta ad individuare i beni immobili che sarà necessario acquisire per la realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilità già in sede di pianificazione urbanistica. E la scelta dell’area in cui va realizzata l’opera non può che implicare in maniera molto stretta la programmazione dell’uso del territorio, implicando scelte di natura urbanistica in virtù dell’inserimento dell’opera stessa nel contesto territoriale

La giurisprudenza in materia di vincoli espropriativi e conformativi

La giurisprudenza in materia di vincoli è stata chiamata innumerevoli volte a pronunciarsi su singole tipologie di vincoli, al fine di chiarirne la natura espropriativa ovvero conformativa. Così, i giudici hanno deciso che non costituiscono vincoli espropriativi, e pertanto non è prevista la loro decadenza quinquennale, le destinazioni di zona contenute negli strumenti urbanistici che riguardano intere categorie di beni e che ne prescrivono modalità conformative di utilizzo.

La reiterazione del vincolo decaduto

Dopo la scadenza del vincolo può accadere che la Pubblica Amministrazione constati il perdurare dell’esigenza di pubblica utilità che in origine aveva portato all’apposizione del vincolo stesso e decida quindi di reiterarlo

La dichiarazione di pubblica utilità

La dichiarazione di pubblica utilità è l’atto autoritativo dal quale deve emergere il potere pubblicistico in relazione al bene immobile e costituisce allo stesso tempo il presupposto per la successiva attività giuridica e materiale di utilizzazione del bene stesso per gli scopi pubblici individuati

La determinazione dell’indennità di esproprio

il promotore dell’espropriazione offre al soggetto passivo l’indennità, che deve essere determinata in via provvisoria prima dell’emanazione del decreto di esproprio. Se il proprietario ritiene di accettare l’indennità provvisoria, questa viene pagata; in caso contrario, questa viene depositata presso la Cassa depositi e prestiti e il soggetto passivo viene invitato a comunicare se intende ricorrere alla determinazione dell’indennità in via peritale.

Il decreto di esproprio

La fase conclusiva del procedimento espropriativo è quella in cui viene emanato il decreto di esproprio, fase a partire dalla quale si determina il trasferimento della proprietà a titolo originario, libera da pesi o pregiudizi, in capo all’autorità espropriante o, se soggetto diverso, al beneficiario del potere espropriativo.

La cessione volontaria

La cessione volontaria è un negozio bilaterale concluso tra proprietario del bene immobile e beneficiario dell’espropriazione, avente causa tipica nella realizzazione del procedimento espropriativo mediante una forma alternativa al decreto di esproprio e la forma di uno strumento privatistico

Autorità espropriante e principio di simmetria

L’art. 6, comma 1, del D.P.R. 327/2001 prevede che l’autorità deputata a realizzare l’opera pubblica o di pubblica utilità sia anche l’autorità titolare del potere espropriativo e di conseguenza quella deputata ad emettere gli atti del relativo procedimento amministrativo

Autorità espropriante

L’autorità espropriante è l’autorità amministrativa titolare del potere espropriativo e che cura il relativo procedimento, ovvero il concessionario di un’opera pubblica al quale sia stato attribuito tale potere in base ad una norma. Essa è quindi il soggetto a cui l’ordinamento conferisce il potere di incidere, attraverso provvedimenti amministrativi, sulla sfera giuridica dei privati ovvero di altri soggetti dell’ordinamento stesso.

La delega dei poteri espropriativi

In via straordinaria l’ordinamento ammette che anche autorità pubbliche diverse da quelle contemplate dalla definizione di autorità espropriante data dall’art. 3 del Testo Unico, e pure taluni soggetti privati, possano essere titolari di potere espropriativo. Ciò avviene grazie alla possibilità offerta dall’ottavo comma dell’articolo 6 del Testo Unico.

Il concessionario nell'espropriazione

Il concessionario di opera pubblica, così come il contraente generale, può qualificarsi come autorità espropriante a titolo originale, quando il conferimento del potere espropriativo deriva da una norma di legge, ovvero come autorità espropriante a titolo derivato, quando l’esercizio del potere espropriativo deriva per delega integrale o parziale dell’autorità espropriante.

contraente generale ed espropriazione per pubblica utilità

l’affidamento si caratterizza per l’assunzione da parte del contraente generale dell’onere relativo all’anticipazione temporale del finanziamento necessario per la realizzazione dell’opera, integralmente o almeno parzialmente con mezzi privati, dell’onere di prestazione di idonee garanzie, nonché dell’onere relativo alla partecipazione diretta al finanziamento dell’opera o al reperimento dei mezzi finanziari necessari.

Pagina 180 di 219 40 70 110 150 180