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Progetto definitivo e dichiarazione di pubblica utilità

A norma dell'art. 1 L. n. 1/1978 ed art. 12 DPR 327/2001, la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera da realizzare consegue implicitamente dall'approvazione del progetto definitivo.

Progetto dell'opera e dichiarazione di pubblica utilità

L’art. 97, comma 1 bis, D.Lg.vo n. 163/2006 (aggiunto dall’art. 52, comma 1, lett. b, D.L. n. 1/2012 conv. nella L. n. 27/2012), prevede espressamente che, quando vengono accorpate più fasi progettuali, la dichiarazione di pubblica utilità “può essere disposta anche quando l’Autorità espropriante approva a tal fine il progetto esecutivo dell’opera pubblica o di pubblica utilità”; tale disposizione non può essere invocata qualo ...

Abuso edilizio e falsità progettuali

Le false attestazioni contenute nella relazione di accompagnamento alla dichiarazione di inizio di attività edilizia integrano il reato di falsità ideologica in certificati (art. 481 c.p.), in quanto detta relazione ha natura di certificato in ordine alla descrizione dello stato attuale dei luoghi, alla ricognizione degli eventuali vincoli esistenti sull'area o sull'immobile interessati dall'intervento, alla rappresentazione delle opere che si intende realizzare e all'attestazione ...

Titolo edilizio, elaborati progettuali

E' illegittimo il permesso di costruire rilasciato nonostante il progetto non riporti le quote di calpestio dei vari piani rispetto ad un caposaldo fisso, impedendo così di verificare se i lavori saranno eseguiti in modo che la quota del fabbricato realmente costruito rispetti la quota prevista in progetto, nonché di verificare l’effettiva volumetria dichiarata in progetto.

Titolo edilizio, presupposti, competenza del progettista

Rientra nella prestazione dovuta dal tecnico incaricato della redazione di un progetto edilizio, in quanto attività strumentalmente preordinata alla concreta attuazione dell'opera, l'obbligo di assicurare la conformità del medesimo progetto alla normativa urbanistica e di individuare in termini corretti la procedura amministrativa da utilizzare, così da garantire la preventiva soluzione dei problemi che precedono e condizionano la realizzazione dei lavori richiesti dal committ ...

Partecipazione: principio ndi leale collaborazione tra p.a. e cittadini

I rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione devono essere improntati al principio della leale collaborazione reciproca, con la conseguenza che le istanze prodotte non devono riportare dati non veritieri, devono essere chiare ed esplicite in ordine alle richieste formulate, sì da circoscrivere compiutamente l’obbligo di risposta della pubblica amministrazione.

Giusto procedimento: l'art. 21 octies L. 241/90

La pretermissione del momento dialogico scolpito dall’art. 7 della legge n. 241/90, vanamente attivato dall’Amministrazione mediante la tardiva notifica dell’avviso di avvio procedimentale, non ha alcuna ricaduta patologica sul decreto impugnato quando l’apporto partecipativo dei ricorrenti sia sostanzialmente inutile.

L'art. 21 OCTIES L. 241/90 nella dichiarazione di pubblica utilità

In ipotesi in cui il provvedimento comportante la dichiarazione di pubblica utilità non sia stato preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento non può valere il richiamo all’art. 21-octies l. n. 241/90; ciò per la natura non vincolata che assume in questo caso il provvedimento finale, dato che, in carenza delle eventuali possibili osservazioni di parte, non è dato riscontrare come palese che il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da qu ...

L'art. 21 octies L. 241/90 nell'apposiazione e reoiterazione del vincolo preordinato all'esproprio

La mancata comunicazione ex art. 11, d.P.R. n. 327/2001 lede il diritto dell'espropriando a partecipare in chiave difensiva al procedimento, determinando l'illegittimità del provvedimento così assunto, senza potersi invocare neppure la previsione del comma 2 dell'art. 21 octies, della legge n. 241 del 1990, per prevenire la pronuncia caducatoria.

Art. 21 octies L. 241/1990 e acquisizione sanante

Qualora nei fatti il procedimento di acquisizione sanante non poteva che concludersi con l’acquisizione delle aree da parte dell'Amministrazione, può trovare applicazione l’art. 21 octies, comma 2, della legge n. 241/1990, per il quale “Il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da ...

Art 21 octies L. 241/90: natura vincolata dell'opera

Non avrebbe senso attivare un'interlocuzione in ordine ad una scelta urbanistica comportante la previsione di opera pubblica, che per l'nconciliabilità dell’interesse della parte privata non può non essere confermata, a meno di non voler sconfessare la ratio dello strumento urbanistico; ciò può anche spiegare la mancanza di una risposta ad osservazione formulata dal privato che non potrebbe che essere negativa, in ipotesi di assoluto contrasto dei desiderata della ...

I vizi del procedimento privo di un valido contraddittorio

La mancata comunicazione di avvio del procedimento espropriativo vizia i sopravvenuti provvedimenti, tra cui il decreto di occupazione e l'immissione in possesso. Non può tuttavia essere accolta la domanda volta alla restituzione del bene e al risarcimento del danno in quanto l’autorità procedente ha sia la facoltà di rinnovare il procedimento a partire dalla fase colpita dalla portata demolitoria della pronuncia, sia la potestà di adottare un provvedimento di acqui ...

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