GIUDICATO

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Giudizio di ottemperanza per inerzia della p.a. in seguito a sentenza accertativa di occupazione illegittima

Stante la persistente e immotivata inerzia di ottemperanza a sentenza accertativa di occupazione illegittima, va dichiarato l’obbligo di provvedere procedendo, previa rinnovata valutazione discrezionale dell’attualità e prevalenza dell’interesse pubblico, all’acquisizione dei beni utilizzati nonché ai risarcimenti e/o indennizzi negli importi indicati ovvero alla restituzione dei beni in proprietà previa riduzione in pristino.

Impugnazione giudiziale di accatastamento e classamento catastale

Il giudicato in materia di accatastamento degli immobili formatosi nei confronti dell'Agenzia del territorio fa stato anche nei confronti della amministrazione comunale, che nell'applicazione dell'ICI non può che attenersi alle risultanze catastali così come modificate dalla sentenza.

Limiti oggettivi e soggettivi nella formazione del giudicato processuale

Ai sensi dell'art. 2909 c.c., nell'esecuzione del giudicato occorre attenersi ai limiti soggettivi ed oggettivi del giudicato medesimo, che fa stato fra le parti (nonché fra i loro eredi e aventi causa), per quanto attenga al titolo dell'azione ed al bene della vita che ne forma oggetto, ivi comprese questioni che – benché non dedotte in giudizio – costituiscano presupposto logico e indefettibile della decisione, con copertura estesa non solo al dedotto, ma anche al deducibile.

L’istituto della penalità di mora nel giudizio amministrativo di ottemperanza

In merito alla natura giuridica del c.d. “astreinte”, il C.d.S. ha stabilito che la penalità di mora costituisce una misura coercitiva indiretta a carattere pecuniario, inquadrabile nelle pene private o sanzioni civili indirette. Trattasi di un ulteriore rimedio processuale posto a disposizione del creditore della P.A onde assicurare l’effettività e la pienezza della tutela giurisdizionale a fronte della mancata o non esatta o comunque non tempestiva esecuzione della sentenza di merito.

Possibili effetti di sentenze passate in giudicato nel processo amministrativo di ottemperanza

A seguito della notifica di una sentenza di accoglimento del silenzio rifiuto l’amministrazione non può applicare le modificazioni dei piani urbanistici successive alla notifica del provvedimento giurisdizionale.

Poteri del Commissario ad acta nel giudizio di ottemperanza

In sede esecutiva l’attività del commissario può anche coesistere con quella del responsabile del procedimento ma, in caso di contrasto, prevale l’attività del primo, il quale sostituisce, e quindi esautora, l’amministrazione nell’adozione degli atti in concreto.

Giudicato autonomo sull'individuazione del criterio legale di stima dell'indennità di espropriazione o di occupazione

Nell'individuazione del criterio legale di stima - riguardi esso la determinazione dell'indennità di espropriazione ovvero di occupazione - non è concepibile la formazione di un giudicato autonomo, così come la pronunzia sulla legge applicabile al rapporto controverso non può costituire giudicato autonomo rispetto a quello sul rapporto, né l'acquiescenza allo stesso, dato che il bene della vita alla cui attribuzione tende l'opponente alla stima è l'indennità, liquidata nella misura di legge.