Il titolo concessorio rilasciato in ritardo fa sorgere il diritto al risarcimento del danno

PROCEDURA --> GIUSTO PROCEDIMENTO --> PROVVEDIMENTI SANZIONATORI

Sintesi: È illegittimo il provvedimento sanzionatorio adottato dopo aver irritualmente attivato due volte lo stesso procedimento di autotutela, senza averlo mai formalmente concluso (mancando uno specifico provvedimento di motivata archiviazione) e dunque concludendo un procedimento sanzionatorio in realtà mai formalmente avviato.

PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE

Sintesi: Risulta del tutto non condivisibile la disinvoltura con cui l’amministrazione passi da un vaglio di autotutela riferito all’autorizzazione ad un vaglio di imputabilità riferito al solo soggetto autorizzato: un conto è delineare l’illegittimità dell’atto autorizzativo, ed altro è invece addebitare al beneficiario dell’autorizzazione un comportamento abusivo in spregio della stessa autorizzazione rilasciata.

Estratt... _OMISSIS_ ...meglio esposto in narrativa, il comune di Teramo –dopo aver rilasciato in data 1.3.10 alla società ricorrente tre autorizzazioni per altrettanti impianti pubblicitari- ha sospeso in data 29.12.10 il posizionamento in corso di tali mezzi, preannunciando un possibile autoannullamento sui titoli rilasciati, per paventato contrasto degli stessi con il piano civico degli impianti (quanto a distanze minime dall’intersezione stradale, dimensioni ed altezze); ha poi ribadito il paventato ius poenitendi in data 21.4.11 (ben oltre il programmato termine di 30 giorni entro cui il procedimento avrebbe dovuto essere concluso, a decorrere dalle sospensioni disposte il 29.12.10), ed infine in data 28.7.11 e 6.9.11 ha sanzionato il posizionamento prescelto dalla società ricorrente in relazione a due dei tre impianti autorizzati, assumendo il loro contrasto con i rispettivi titoli di godimento, titoli nei confronti dei quali è stata omessa la misura di autoritiro. In buona so... _OMISSIS_ ...ivica –in evidente violazione delle regole di ordinata e trasparente istruttoria- ha prima, per due volte a distanza di mesi, avvisato la società circa l’intendimento di autoannullare le autorizzazioni per presunti contrasti con il piano comunale di settore e/o con il codice della strada, e poi ha inteso finalmente “concludere” il procedimento con l’adozione però di una misura mai preannunciata nei precedenti avvisi, diretta cioè a sanzionare il posizionamento degli impianti per contrasto con le (legittime) autorizzazioni rilasciate; quanto sopra, senza neanche aver fatto cenno, nella parte motiva dei provvedimenti impugnati, alle ragioni che avrebbero indotto la PA civica –nel bel mezzo di un diverso procedimento di secondo grado per eventuali vizi delle autorizzazioni rilasciate – ad assumere poi queste ultime come valido parametro di riscontro della (difforme) attività societaria di ubicazione degli impianti autorizzati, e sen... _OMISSIS_ ...he nelle comunicazioni ex art. 7 legge 241/90 fossero stati in qualche modo delineati anche vizi propri, imputabili alla società, di esecuzione dell’atto ampliativo (visto che fra l’altro il contestato posizionamento dei mezzi pubblicitari risulta esattamente conforme a quanto indicato nella documentazione versata dalla società all’amministrazione, insieme alla domanda autorizzatoria).Così procedendo, il comune dopo aver attivato due volte lo stesso procedimento di autotutela sulle proprie autorizzazioni non lo ha mai solo implicitamente concluso (mancando uno specifico provvedimento di motivata archiviazione), e nel contempo ha “concluso” un procedimento sanzionatorio in realtà mai formalmente avviato (violazione delle distanze prescritte nei titoli di godimento). Né in contrario può accedersi a quanto sostenuto dalla difesa tecnica della PA intimata, secondo cui si sarebbe trattato di una mera irregolarità formale, poiché nell&rsquo... _OMISSIS_ ...o del procedimento l’amministrazione avrebbe comunque contestato anche l’illecito posizionamento degli impianti pubblicitari per violazione dell’art. 51 del codice della strada, consentendo alla società di interloquire adeguatamente sul punto.Infatti un conto è delineare l’illegittimità dell’atto autorizzativo, ed altro è invece addebitare al beneficiario dell’autorizzazione un comportamento abusivo in spregio della stessa autorizzazione rilasciata; basti pensare ai profili lato sensu sanzionatori a carico del responsabile, in caso di accertati abusi del titolo; come anche agli intuibili riflessi sulla tutela degli affidamenti, in rilievo solo nel caso di ius poenitendi, ove può esigersi l’impegno della PA di rettificare o modificare l’atto autorizzativo in conformità a legge.Nel caso di specie il Comune, nell’avviare il procedimento di autotutela, aveva ritenuto che la presunta violazione delle distanze di legge foss... _OMISSIS_ ...non già alla società ricorrente (mancando qualsiasi contestazione in tal senso), bensì al provvedimento autorizzatorio così come rilasciato, sulla base delle dichiarazioni preventive di posizionamento rese dalla società ricorrente.Solo con i provvedimenti conclusivi la PA civica ha invece sostenuto che i due impianti sanzionati sarebbero stati collocati “in maniera difforme rispetto all’autorizzazione rilasciata”, richiamando di conseguenza i poteri di ripristino ex art. 23 comma 13 bis del codice della strada per la rimozione ex officio del manufatto pubblicitario irregolare (poteri poi in concreto attivati con le successive diffide 13.9.11 e del 28.9.11).Risulta pertanto del tutto non condivisibile la disinvoltura con cui l’amministrazione –in relazione alla lamentata violazione delle distanze legali- è passata da un vaglio di autotutela riferito all’autorizzazione (che avrebbe illegittimamente recepito un posizionament... _OMISSIS_ ... incompatibile con tali distanze), ad un vaglio di imputabilità riferito al solo soggetto autorizzato, il quale avrebbe abusato del titolo collocando gli impianti in posti che sarebbero stati vietati dalla stessa autorizzazione.»

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> IMPIANTI PUBBLICITARI --> SOSPENSIONE

Sintesi: La sospensione dei lavori sugli impianti autorizzati per paventati vizi di legittimità dell’autorizzazione sulle distanze di legge equivale ad una sostanziale sospensione di effetti dei provvedimenti autorizzatori ad opera della stessa amministrazione che li ha rilasciati, in attesa di definire il procedimento di autotutela sui provvedimenti stessi.

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA SOSPENSIONE DEL PROCEDIMENTO

Sintesi: L’omessa tempestiva impugnazione di provvedimenti inibitori (di immediata ed autonoma lesività), senza neanche... _OMISSIS_ ...ermine di centoventi giorni l’azione autonoma di risarcimento prevista dall’art. 30 CPA, determina la preclusione di ogni doglianza risarcitoria direttamente connessa alla legittimità di tali provvedimenti.

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA RITARDI NELL’ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO --> PROVVEDIMENTO FAVOREVOLE

Sintesi: La richiesta risarcitoria per i ritardi procedimentali della PA è tempestiva se proposta entro il termine di centoventi giorni decorrente dalla tardiva adozione degli atti annunciati: ciò vale anche con riguardo ai provvedimenti positivi, poiché l’eventus damni qui non si raccorda al contenuto dell’atto, ma alla tardività con cui quest’ultimo è intervenuto a dirimere una situazione di incertezza (questa si) dannosa

Estratto: «Osserva il collegio che effettivamente nessun danno può essere ora reclamato dal ricorrente in diretta relazione agli... _OMISSIS_ ...gnati) del 29.12.10 e del 21.4.11, in quanto questi ultimi risultano muniti di autonoma rilevanza lesiva e provvedimentale, nonostante il loro apparente tenore meramente interno e preparatorio (sospensione dell’attività di posizionamento, in attesa di verifiche sulle autorizzazioni rilasciate, ed avviso di avvio del procedimento di revoca delle autorizzazioni stesse).Ed invero, la sospensione dei lavori sugli impianti autorizzati per paventati vizi di legittimità dell’autorizzazione sulle distanze di legge, equivale ad una sostanziale sospensione di effetti dei provvedimenti autorizzatori ad opera della stessa amministrazione che li ha rilasciati, in attesa di definire il procedimento di autotutela sui provvedimenti stessi; quanto sopra secondo la tipologia –stricto sensu provvedimentale- prevista dall’art. 21 quater comma 2 della legge 241/90, che consente alla PA un simile potere inibitorio “per gravi ragioni e per il tempo strettamente ne... _OMISSIS_ ..., con un termine che “può essere prorogato o differito per una sola volta, nonché ridotto per sopravvenute esigenze”. A tal proposito, il secondo intervento del 21.4.11 si atteggia a proroga (tardiva) della prima sospensione poiché nei fatti viene ribadita l’inibizione a riprendere i lavori, in attesa della già annunciata verifica di legittimità dei titoli di godimento. Da ciò consegue che la ricorrente ha omesso la tempestiva impugnazione dei due provvedimenti inibitori (di immediata ed autonoma lesività), senza neanche proporre nel termine di centoventi giorni l’azione autonoma di risarcimento prevista dall’art. 30 CPA; ne consegue –in linea con l’eccezione civica- la preclusione di ogni doglianza risarcitoria direttamente connessa alla legittimità dei due citati provvedimenti.»

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> CONDIZIONI --> COLPEVOLEZZA --> ONERE DELLA PROVA

Sintesi: In ... _OMISSIS_ ...o soggettivo, le regole probatorie delineate dalla giurisprudenza amministrativa prevedono un onere probatorio (in deroga alla regola generale dell’art. 2043 c.c.) sostanzialmente rimesso alla PA danneggiante, chiamata a discolparsi dimostrando che l’adozione del provvedimento illegittimo è dipesa da un essere scusabile, ad esempio per l’oggettiva oscurità o la rilevante complessità della fattispecie, per il repentino mutamento disciplina della materia, per la formulazione incerta di norme recenti, per la presenza contrasti giurisprudenziali, per l’influenza determinante di comportamenti di terzi, ovvero per l’illegittimità consegue alla dichiarazione di incostituzionalità della norma applicata, et similia.

Estratto: «Quanto poi all’elemento soggettivo della PA procedente, è noto il dibattito giuridico successivo alla pronuncia della Corte di Giustizia III sez. 30 settembre 2010 n. C-314/09 sulla cd. responsabilità... _OMISSIS_ ...o;amministrazione (responsabilità che prescinde cioè dal dolo o colpa), per violazioni nelle procedure di appalti pubblici che possono essere ristorate solo nella forma dell’equivalente. Trattandosi di materia estranea all’evidenza pubblica comunitaria, può peraltro agevolmente escludersi il delineato meccanismo che svincola la responsabilità dalla colpevolezza, fermo restando che le regole probatorie delineate dalla giurisprudenza amministrativa prevedono un onere probatorio (in deroga alla regola generale dell’art. 2043 c.c.) sostanzialmente rimesso alla PA danneggiante, chiamata a discolparsi dimostrando che l’adozione del provvedimento illegittimo è dipesa da un essere scusabile, ad es. per l’oggettiva oscurità o la rilevante complessità della fattispecie, per il repentino mutamento disciplina della materia, per la formulazione incerta di norme recenti, per la presenza contrasti giurisprudenziali, per l’influenza determinante ... _OMISSIS_ ...i di terzi, ovvero per l’illegittimità consegue alla dichiarazione di incostituzionalità della norma applicata, et similia.Nel caso di specie, nessuna specifica esimente è stata evidenziata dalla PA civica, la quale, in ordine alla richiesta risarcitoria avversaria, ha controdedotto sostenendo l’inconfigurabilità in radice e/o la mancata dimostrazione in giudizio dei danni asseritamente subìti dalla società, ma nulla ha prospettato (sia pure in subordine) circa la sussistenza nella specie di quegli indici rilevatori di errore scusabile, nel senso in precedenza illustrato.»