VINCOLI URBANISTICI

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Il procedimento di reiterazione dei vincoli urbanistici decaduti: condizioni e fasi

La reiterazione di vincolo espropriativo postula la scadenza dell’originario periodo di franchigia ed una nuova scelta di destinazione urbanistica implicante l’apposizione di un nuovo vincolo.

Vincoli urbanistici che decadono e vincoli che non decadono

La durata quinquennale del vincolo preordinato all’esproprio ex art. 9 del DPR 327/2001 si riferisce ai vincoli che producano una pressoché totale ablazione del diritto di proprietà, essendo tanto intensi da annullare o ridurre notevolmente il valore degli immobili cui si riferiscono, ivi compresa l'ipotesi di imposizione temporanea d'inedificabilità fino all'entrata in vigore dei piani particolareggiati, per la cui redazione non sia fissato alcun termine finale certo.

Decadenza dei vincoli all'edificabilità «promiscui» ( uffici, negozi, case-bottega)

Non configura vincolo espropriativo soggetto a decadenza la disciplina urbanistica che consente l’edificazione diretta anche al proprietario, anche se gli interventi edilizi ammessi non sono conformi alle sue aspettative.

La destinazione edilizia realizzabile ad iniziativa promiscua pubblico/privato: natura dei vincoli

Se pure hanno carattere particolare, i vincoli di destinazione imposti dal piano regolatore per attrezzature e servizi realizzabili anche ad iniziativa privata o promiscua, in regime di economia di mercato, anche se accompagnati da strumenti di convenzionamento, sfuggono allo schema ablatorio, con le connesse garanzie costituzionali in termini di alternatività fra indennizzo e durata predefinita

Iniziativa edificatoria promiscua pubblica/privata: le attrezzature annonarie, assistenziali, di interesse comune, per il tempo libero

La classificazione a zona per attrezzature annonarie, realizzabili sulla base del prg anche tramite iniziativa privata ed in mancanza comunque di un'esplicita riserva alla mano pubblica della realizzazione degli interventi ammessi, non comporta un vincolo d’inedificabilità a carattere espropriativo soggetto al termine quinquennale di decadenza, bensì un vincolo c.d. misto.

Vincoli imposti all’esecuzione di opere di interesse generale da parte dei privati: attrezzature pubbliche e sportive

Costituiscono vincoli preordinati all'espropriazione o di carattere sostanzialmente espropriativo soltanto quelli che implicano uno svuotamento incisivo della proprietà, mentre non lo sono i vincoli di destinazione imposti dal piano regolatore per attrezzature e servizi realizzabili anche ad iniziativa privata o promiscua, in regime di economia di mercato, anche se accompagnati da strumenti di convenzionamento.

La destinazione dell’area ad edilizia scolastica: natura dei vincoli urbanistici imposti

La destinazione dell’area ad edilizia scolastica non configura un vincolo preordinato all’esproprio bensì un un vincolo da ricomprendersi tra quelli che importano una destinazione (anche di contenuto specifico), realizzabile ad iniziativa privata o promiscua pubblico - privata.

L'iniziativa edilizia promiscua pubblica/privata e la destinazione urbanistica: casistica

La destinazione a “spazi attrezzati a verde come parchi o giardini connessi ad attività ricreative e di svago” che oltre a prevedere l’eventuale esproprio consenta anche l’intervento di privati previa convenzione con il comune in cui siano stabiliti i criteri di gestione sociale dell’attrezzatura stessa, non configura un vincolo espropriativo.

Destinazioni pubbliche realizzate ad iniziativa promiscua: tipologie degli interventi dei privati

La destinazione a verde pubblico configura un vincolo conformativo qualora la relativa normativa urbanistica contempli attrezzature tipicamente commerciali (teatro all’aperto, fiere) che costituiscono opere il cui utilizzatore finale non è l'ente pubblico di riferimento, trattandosi di infrastrutture poste sul mercato per soddisfare una domanda differenziata.

Vincoli urbanistici promiscui: verde agricolo, verde privato e verde pubblico

Costituisce vincolo conformativo la destinazione a “verde agricolo speciale”, in cui sia accertata la possibilità di installare ad iniziativa privata, distributori di benzina, chioschi, edicole di giornali e simili; trattandosi di limiti non ablatori, ma derivanti da destinazioni realizzabili anche dall'iniziativa privata, in regime di economia di mercato, deve infatti escludersi che si tratti di un vincolo espropriativo soggetto a delimitazione temporale.

Carattere conformativo dei vincoli di zonizzazione del territorio comunale

Il carattere conformativo di un vincolo è configurabile ove tale vincolo miri ad una (nuova) zonizzazione dell'intero territorio comunale o di parte di esso, sì da incidere su di una generalità di beni, nei confronti di una pluralità indifferenziata di soggetti, in funzione della destinazione dell'intera zona in cui i beni ricadono ed in ragione delle sue caratteristiche intrinseche o del rapporto (per lo più spaziale) con un'opera pubblica.

L'obbligo di provvedere alla ripianificazione dell'area incisa da vincolo decaduto e lo spatium deliberandi della P.A.

Va dichiarato l’obbligo dell’Amministrazione di pronunciarsi sull’istanza di riqualificazione di area incisa da vincoli decaduti; deve però escludersi che il giudice possa dare indicazioni concrete circa l'attribuzione di una qualificazione urbanistica al lotto di terreno, data la natura discrezionale della classificazione dei suoli in sede di regolamentazione urbanistica.

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