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L'omissione dei termini nella dichiarazione di pubblica utilità

A seguito dell’entrata in vigore del T.U. del 2001, che prevede che, in caso di mancata indicazione del termine entro il quale può essere emanato il decreto di esproprio, esso si intende fissato in cinque anni, non è più rilevante la mancata precisazione dei termini nella dichiarazione di pubblica utilità.

La natura dei termini della dichiarazione di pubblica utilità

La natura dei termini (perentori, ordinatori e/o accelleratori), dipende, oltre che dalla loro intrinseca funzione, anche dalla volontà del legislatore e non può essere rimessa all’interpretazione delle parti, tanto più quando non si sia in presenza di un atto negoziale, ma di un provvedimento unilaterale dell’amministrazione (nel caso di specie) dichiarativo della pubblica utilità.

Assolvimento e inosservanza dei termini di dichiarazione di pubblica utilità

La scadenza del termine, cui deve essere riconosciuta natura perentoria, anche con riferimento alla natura giuridica riconosciuta dall’art. 13 della legge n. 2359 del 1865, determina l’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità con la conseguenza che il provvedimento di espropriazione deve considerarsi emanato in carenza dei relativi poteri.

Funzione dei termini della pubblica utilità

I termini di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 13, volti ad evitare che la situazione d'incertezza sulla sorte dei beni espropriandi si protragga indefinitamente, sono posti in funzione di garanzia della proprietà privata.

La certezza dei termini della dichiarazione di pubblica utilità

La fissazione dei quattro termini di inizio e compimento dei lavori e delle espropriazioni ai sensi dell'art. 13 della l. 25 giugno 1865, n. 2359 deve avvenire col primo atto con il quale si manifesta in concreto l'intenzione di esercitare il potere espropriativo, che nella norma è l'approvazione del progetto definitivo, che reca l'indicazione delle opere da realizzare e contiene la dichiarazione di pubblica utilità. Tali termini devono essere chiari e certi fin dall’inizio d ...

I termini della dichiarazione di pubblica utilità: aspetti particolari

La fissazione dei termini per l'inizio ed il compimento delle espropriazioni e dei lavori deve intervenire non solo nei casi di dichiarazione esplicita di pubblica utilità, ma anche nelle ipotesi in cui l'approvazione del progetto dell'opera ne comporti la dichiarazione implicita.

I termini della dichiarazione di pubblica utilità negli accordi di programma

Qualora la dichiarazione di pubblica utilità discenda dalla natura di strumento esecutivo dell’accordo di programma stipulato a norma dell’art. 27 della legge 8 giugno 1990, nr. 142 (oggi art. 34 del d.lgs. nr. 267 del 2000), il termine di efficacia di tale strumento in esso stabilito comprende in sé i termini di inizio e conclusione della procedura di esproprio, essendo ex se sufficiente a esternare la serietà della volontà dell’Amministrazione di reali ...

Quale allocazione dei termini di pubblica utilità

Giammai un decreto ex art. 22 bis DPR 327/2001 potrebbe determinare la durata della dichiarazione di p.u., chiaro essendo il precedente art. 13 nel richiedere che la fissazione di tale termine avvenga solo nell’ambito dello stesso provvedimento che dichiara la p.u., soccorrendo, in mancanza, il termine legale.

Pubblica utilità in Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia

La legge reg. Emilia Romagna 19 dicembre 2002 n. 37, all’art. 12 comma 6 prevede che “nel medesimo caso di cui al comma 5 la delibera di approvazione della variante al POC comporta altresì dichiarazione di pubblica utilità qualora l'autorità competente alla realizzazione dell'opera ovvero il soggetto privato che chiede l'espropriazione ne faccia espressa richiesta trasmettendo all'amministrazione comunale il progetto definitivo dell'opera, in luogo di quello preli ...

Natura (non) recettizia della dichiarazione di pubblica utilità

La mancata notificazione della dichiarazione di pubblica utilità non costituisce vizio di legittimità ma influisce soltanto sul decorso dei termini per l'impugnazione.

La fonte della dichiarazione di pubblica utilità

La dichiarazione di pubblica utilità può configurarsi solo in presenza di uno specifico progetto di un'opera pubblica, non in presenza di accordi aventi ad oggetto mere dichiarazioni di intenti progettuali.

Il dissenso nella conferenza di servizi

Affinché il dissenso possa essere validamente espresso all'interno della conferenza dei servizi, ai sensi dell’art. 14 ter l. n. 241 del 1990, deve essere sorretto da una congrua motivazione e contenere, altresì, la critica costruttiva, volta cioè ad indicare le modifiche progettuali necessarie per ottenere il superamento del dissenso stesso.

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