La natura dei termini della dichiarazione di pubblica utilità

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> NATURA

La natura dei termini (perentori, ordinatori e/o accelleratori), dipende, oltre che dalla loro intrinseca funzione, anche dalla volontà del legislatore e non può essere rimessa all’interpretazione delle parti, tanto più quando non si sia in presenza di un atto negoziale, ma di un provvedimento unilaterale dell’amministrazione (nel caso di specie) dichiarativo della pubblica utilità.

Per giurisprudenza unanime i termini per l’inizio dei lavori e delle espropriazioni hanno natura ordinatoria e sollecitatoria. Per quanto riguarda invece i termini finali per il completamento dei lavori e delle espropriazioni, una parte della giurisprudenza propende per considerare perentor... _OMISSIS_ ...LF| PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> NATURA --> INIZIALI ORDINATORI FINALI PERENTORI

Mentre i termini iniziali per le espropriazioni e per l’inizio dei connessi lavori sono di natura ordinatoria e/o acceleratoria, per cui la loro violazione non comporta l’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità, il termine del compimento delle procedure espropriative, in attuazione dell’art. 42, comma 3, Cost., ha lo scopo di evitare che i beni di proprietà privata rimangano soggetti alla possibilità di essere espropriati per un tempo indeterminato e devono quindi ritenersi di natura perentoria.

Sulla natura perentoria e non ordinatoria del termine quinquennale entro cui adottare l'atto conclusivo del procedi... _OMISSIS_ ...iale, natura perentoria e tanto con riferimento anche al regime giuridico descritto sul punto dall'art.13 della legge n.2359 del 1865, norma sostanzialmente riprodotta nell'omologo art.13 del D.P.R. n.327/2001.

Non si può ritenere che il termine indicato per il compimento della procedura espropriativa abbia natura meramente ordinatoria: l’orientamento della giurisprudenza è infatti consolidato nel senso che, a differenza del termine iniziale (di natura, questo sì, acceleratoria), il termine finale della procedura ablatoria (e dei lavori) assume il connotato della perentorietà.

Essenziale è il rispetto dei termini di completamento dell’opera mentre l’inosservanza dei due termini iniziali (relativi all’espropriazione ed ai lavori),... _OMISSIS_ ...lativo va riconosciuto, a differenza del termine iniziale, natura perentoria e tanto anche con riferimento al regime giuridico descritto sul punto dall’art.13 della legge n.2359 del 1865, norma sostanzialmente riprodotta nell’omologo art.13 del DPR n.327/2001.

A differenza dei termini iniziali, per loro natura dilatori e acceleratori, i termini finali assumono il connotato della perentorietà.

A differenza dei termini iniziali, per loro natura dilatori e acceleratori, i termini finali delle procedure ablatorie e dei lavori assumono il connotato della perentorietà.

I termini ex art. 13, l. 25 giugno 1865 n. 2359 hanno natura acceleratoria, con riferimento a quelli iniziali, e perentori, con riferimento a quelli finali, con la conseguen... _OMISSIS_ ...rsi come conclusione cronologicamente definita e certa della sequenza.

I termini di cui all’art. 13 L. n. 2359/865 hanno natura acceleratoria con riferimento a quelli iniziali e natura perentoria con riferimento a quelli finali.

A differenza dei termini iniziali, per loro natura dilatori e acceleratori - i termini finali delle procedure ablatorie e dei lavori assumono il connotato della perentorietà.

La natura dei termini ex art. 13 legge n. 2359/1865 (applicabile ratione temporis), che governano la scansione temporale del procedimento espropriativo, è stata ritenuta dalla giurisprudenza amministrativa come acceleratoria, con riferimento a quelli iniziali, e perentoria, con riferimento a quelli finali.

La fissazione del term... _OMISSIS_ ... di pubblica utilità.

Secondo consolidata giurisprudenza, ha carattere perentorio unicamente il termine finale previsto per il completamento delle espropriazioni, con la conseguenza che il mancato rispetto del termine iniziale non comporta l’invalidità delle operazioni espropriative intraprese.

L’esercizio della potestà ablatoria può avvenire solo entro i confini certi dei termini, in specie finali, che corredano la dichiarazione di pubblica utilità, così da escludersi che il proprietario possa rimanere assoggettato a tale potere pubblico a tempo indeterminato; da ciò deriva, a fronte della natura meramente ordinatoria dei termini iniziali delle espropriazioni e dei lavori, quella perentoria dei corrispondenti termini finali.

... _OMISSIS_ ...o a quelli finali. Ne consegue che l’atto conclusivo del procedimento deve essere posto in essere dall’amministrazione procedente entro il termine perentorio indicato nella dichiarazione di pubblica utilità.

I termini che governano la scansione temporale del procedimento espropriativo hanno natura acceleratoria, con riferimento a quelli iniziali, e perentoria con riferimento a quelli finali; ciò significa, dunque, che l’atto conclusivo del procedimento dev’essere posto in essere dall’amministrazione procedente entro il termine perentorio indicato nella dichiarazione di pubblica utilità, in modo tale da concretarsi come conclusione cronologicamente definita e certa della sequenza procedimentale.

I termini iniziali per le espropriaz... _OMISSIS_ ...ali ai fini di tutela delle posizioni soggettive dei privati solo i termini finali di completamento delle opere e delle procedure espropriative.

Ai termini iniziali di cui all’art. 13 L. n. 2359/1865 deve essere riconosciuta natura acceleratoria, mentre a quelli finali perentoria.

Secondo la giurisprudenza consolidata i termini stabiliti per l'inizio dei lavori e delle espropriazioni hanno natura ordinatoria ed acceleratoria e il loro decorso non produce la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, che consegue semmai solo alla scadenza del termine finale di completamento dei lavori stessi.

Solo i termini finali di cui all’articolo 13 della legge 2359/1865 sono perentori.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE ... _OMISSIS_ ...visibile orientamento i termini iniziali per le espropriazione e/o per i lavori ex art. 13 L. n. 2359/1865, sono di natura ordinatoria e/o acceleratoria.

E’ da escludersi che l'inosservanza dei due termini iniziali (dei lavori e delle espropriazioni), ai quali si è riconosciuta natura ordinatoria, possa comportare la decadenza della dichiarazione di PU.

Secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa, i termini fissati per l'inizio delle espropriazioni e dei lavori, in base all'art. 13 l. 25 giugno 1865 n. 2359, hanno natura meramente esortativa e acceleratoria e quindi il loro decorso non fa venire meno l'efficacia della dichiarazione di pubblica utilità delle opere.

L’inutile decorso dei termini inizia... _OMISSIS_ ...efficacia della dichiarazione di pubblica utilità.

La mancata prefissione di termini meramente ordinatori, quali sono sicuramente quelli iniziali, non rileva neppure ai fini della legittimità della dichiarazione di pubblica utilità.

I termini iniziali per le espropriazioni e/o per i lavori sono di natura ordinatoria e/o acceleratoria, per cui la loro violazione non comporta l’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità.

I termini iniziali dei lavori e delle espropriazioni hanno mera natura sollecitatoria, e il loro mancato rispetto non è viziante.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> NATURA --> PERENTORI ENTRAMBI I FINALI

Il principio secondo cui l'inefficacia di cui a... _OMISSIS_ ... il provvedimento contenente la dichiarazione di p.u. e quello finale di compimento dell'opera), sebbene alla scadenza anche dell'altro termine (esterno e finale) fissato per il compimento dell'opera, non significa che sia sufficiente il materiale compimento dell'opera e che il decreto di esproprio possa essere emesso se e quando l'amministrazione voglia, ma significa soltanto che "fino a quando questo termine non sia spirato ben può l'amministrazione espropriante emanare un legittimo decreto ablativo".

L'eventuale compimento dell'opera pubblica nel termine a tal fine stabilito, non esclude la caducazione del potere di completare il procedimento espropriativo, caducazione che deriva dal definitivo superamento dell'altro termine (per l'emanazione del provvedimento ... _OMISSIS_ ...initivo di opera pubblica, è necessario che siano trascorsi tutti i quattro termini previsti dall’art.13 della legge n. 2359/1865, ivi compreso, quindi quello della procedura espropriativa, non essendo sufficiente che sia trascorso quello relativo al compimento dei lavori.

L’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità consegue non soltanto all’inutile decorso del termine fissato per il compimento delle operazioni di esproprio, ma alla scadenza anche dell’altro termine fissato per il compimento dell’opera con la conseguenza che, fino a quando questo non sia spirato, l’Amministrazione espropriante può legittimamente emanare il decreto ablativo.

L’inefficacia di cui all’art. 13, comma 3, L. n. 2359/1865 con... _OMISSIS_ ...quo;opera sicché, sino a quando questo non sia spirato ben può l’Amministrazione espropriante emanare un legittimo decreto ablativo.

La dichiarazione di pubblica utilità diviene inefficace soltanto dopo la scadenza di entrambi i termini per il compimento dei lavori e delle espropriazioni.

L'inefficacia della dichiarazione di PU per scadenza dei termini di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 13, comma 3, consegue non già soltanto all'inutile decorso del termine fissato per il compimento delle operazioni di esproprio, ma anche alla scadenza dell'altro termine fissato per il compimento dell'opera.

Entrambi i termini di fine lavori e fine espropriazioni sono perentori.

Entrambi i termini di fine lavori e fine espropriazion... _OMISSIS_ ...rmini entro i quali devono cominciare e compiersi le espropriazioni ed i lavori, stabiliti dalla L. n. 2359 del 1865, art. 13, comma 1 non hanno eguale rilievo rispetto all'efficacia temporale della dichiarazione di pubblica utilità, in quanto l'inosservanza del termine per il compimento della procedura espropriativa non ne determina la decadenza, qualora non sia ancora perento il termine finale per il compimento.

La giurisprudenza formatasi in materia ritiene che la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità consegua alla scadenza del termine per l’esecuzione dei lavori; si tratta però di una giurisprudenza che si riferisce a fattispecie in cui il termine finale per il completamento del procedimento espropriativo è fissato in epoca anteriore alla scadenza del t... _OMISSIS_ ... espropriativo, appare corretto ritenere che la decadenza si sia verificata solo a seguito della scadenza del termine per il completamento del procedimento espropriativo.

L’inosservanza dei termini di inizio della procedura espropriativa e dei lavori, ai quali è riconosciuta natura ordinatoria e acceleratoria, non comporta la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità, poiché l’inefficacia di cui all’art. 13, comma 3, della legge 25 giugno 1865, nr. 2359, consegue non già soltanto all’inutile decorso del termine fissato per il compimento delle operazioni di esproprio, ma alla scadenza anche dell’altro termine fissato per il compimento dell’opera, sicché fino a quando questo non sia spirato ben può l’amministrazione espropriant... _OMISSIS_ ... che pertanto finisca nel concreto per essere quello perentorio), non esclude comunque, che possa essere fissato, quale ultimo termine, quello relativo alla conclusione della procedura espropriativa e che pertanto in tal caso, l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità debba essere ancorata all'avvenuta scadenza di quest'ultimo.

E’ pacifico, nella giurisprudenza formatasi sotto l’impero della normativa antecedente l’entrata in vigore del DPR n. 327/01, che la dichiarazione di pubblica utilità diviene inefficace quando sono scaduti tutti i termini; legittimo pertanto il decreto di esproprio, ancorché emesso dopo la scadenza del termine per il completamento della procedura espropriativa, purché ancora pendente il termine per il compimento dei lavo... _OMISSIS_ ...sequenziale venir meno del potere ablatorio dell'amministrazione, è determinata solo dal decorso di entrambi gli indicati termini; ciò anche qualora quello per il compimento dei lavori, diversamente da quanto di regola accade, sia fissato anteriormente a quello per le espropriazioni.

Qualora la dichiarazione preveda due diverse scadenze per il compimento delle espropriazioni e dei lavori, non basta che sia scaduto il primo di essi per determinarne l'inefficacia; ciò in quanto l'art. 13 della L. n. 2359/1865 postula che il mancato rispetto dei termini prefissati nella dichiarazione di p.u. comporti la perdita del potere espropriativo solo qualora siano decorsi tutti e quattro, determinando ipso iure la decadenza della dichiarazione medesima.

Qualora la dichiar... _OMISSIS_ ...n il consequenziale venir meno del potere ablatorio dell'amministrazione, è determinata solo dal decorso di entrambi gli indicati termini, con la conseguenza che è efficace il decreto d'esproprio emesso in pendenza del termine per il compimento delle espropriazioni, nonostante sia scaduto quello per l'ultimazione dei lavori.

Con riferimento ai termini fissati ex art.13 legge n 2359/1865 in sede di approvazione del progetto di opera pubblica comportante dichiarazione di pubblica utilità, la inefficacia della pubblica utilità consegue solo alla scadenza dell’ultimo dei due termine finali qualora gli stessi non siano coincidenti.

Non può ritenersi che la scadenza del termine per l’esecuzione dei lavori, fissato in data antecedente a quello concernen... _OMISSIS_ ...ale dell'art. 13 L. n. 2359/1865 induce a ritenere che solo la scadenza dell’ultimo dei termini previsti dalla dichiarazione di pubblica utilità comporta l’inefficacia della stessa e la conseguente illegittimità dei successivi atti della procedura.

Quando il termine per l’esecuzione delle opere scade prima di quello fissato per il perfezionamento della procedura, il decreto di esproprio emesso nel termine a tal fine previsto dalla dichiarazione di pubblica utilità non può essere ritenuto illegittimo se è mancata la tempestiva ultimazione dell’opera.

Qualora la dichiarazione di pubblica utilità preveda due scadenze successive per l'espropriazione e per il compimento dei lavori, l'inefficacia della dichiarazione medesima, ai sensi dell'ar... _OMISSIS_ ...ta solo dal decorso dal secondo degli indicati termini, la cui pendenza, nonostante l'eventuale scadenza del primo, esprime la persistenza dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera.

La perdita di effetti della dichiarazione di pubblica utilità deriva dalla scadenza dell’ultimo dei due termini finali, quale che sia ...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.