L'omissione dei termini nella dichiarazione di pubblica utilità

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> OMISSIONE

A seguito dell’entrata in vigore del T.U. del 2001, che prevede che, in caso di mancata indicazione del termine entro il quale può essere emanato il decreto di esproprio, esso si intende fissato in cinque anni, non è più rilevante la mancata precisazione dei termini nella dichiarazione di pubblica utilità.

La mancata indicazione dei termini entro i quali debba esser compiuta l'espropriazione e debbano essere iniziati i lavori, in violazione della L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 13 non comporta carenza del potere espropriativo con riferimento alle opere previste dalla L. 3 gennaio 1978, n. 1, art. 1 in cui la dichiarazione di pubblica utilità è implicita nell'approvazione del p... _OMISSIS_ ...el termine entro il quale deve intervenire il decreto di esproprio non rappresenta un vizio insanabile dell’atto con cui è approvato il progetto definitivo, atteso quanto previsto dai commi 3 e 4 dell’art.13 del D.P. R. n. 327/01.

La mancata indicazioni dei termini di inizio e fine lavori, non vizia la dichiarazione di pubblica utilità, dovendosi comunque rispettare il termine massimo quinquennale, per l’adozione del decreto di esproprio, di cui al comma 4 del D.P.R. 327/2001.

In tema di dichiarazione di pubblica utilità implicita nell'approvazione dei progetti di opere pubbliche, la L. n. 1/1978, art. 1 prevede solo un ulteriore termine di decadenza per il mancato inizio delle opere nel triennio successivo ma non stabilisce dei termini lega... _OMISSIS_ ...a L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 13, a pena d'invalidità ed inefficacia della dichiarazione.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> OMISSIONE --> ANNULLABILITÀ

L’omissione dei termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori comporta l’annullabilità e non la nullità della dichiarazione di pubblica utilità, non sussistendo una situazione di carenza di potere, con la conseguenza che l’atto deve essere impugnato nei termini.

La violazione dell’art. 13 L. n. 2359/1865 costituisce un vizio di legittimità che deve essere fatto valere entro il termine decadenziale di impugnazione.

Non può configurarsi un'ipotesi di nullità della dichiarazione di pubblica utilità per il ... _OMISSIS_ ... potere amministrativo ablatorio, bensì una fattispecie di illegittimità.

La mancata indicazione dei termini per l’inizio ed il compimento delle espropriazioni e dei lavori nel provvedimento di approvazione del progetto e di dichiarazione della pubblica utilità, non determina l’estinzione del potere espropriativo, con la conseguenza che il soggetto interessato è tenuto ad impugnare i relativi provvedimenti nei termini decadenziali contemplati dall’ordinamento.

Ogni eventuale illegittima omissione dell’indicazione dei termini iniziali e finali dei lavori e delle espropriazioni ex art. 13 L. n. 2359/1865 nel contesto dell’atto deliberativo avente ex lege efficacia di provvedimento dichiarativo della pubblica utilità, co... _OMISSIS_ ...adenziali.

La giurisprudenza è pacificamente orientata nel senso che la fissazione dei termini per l’inizio ed il compimento dei lavori e delle procedure espropriative attiene ai presupposti di costituzionalità dell’espropriazione per pubblica utilità e deve essere indicata nell’atto iniziale, al quale la legge attribuisce l’effetto di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere con la conseguenza dell'illegittimità della dichiarazione che ometta i suddetti termini.

Deve ritenersi annullabile, e non nullo per carenza di potere, l'atto dichiarativo della pubblica utilità mancante della fissazione dei termini previsti dall'art. 13 della legge 25 giugno 1865 n. 2359; tale principio è stato recepito dal legisl... _OMISSIS_ ...mancata fissazione dei termini nel provvedimento dichiarativo della pubblica utilità ed afferma che in tale caso l’atto dichiarativo della pubblica utilità è semplicemente illegittimo.

L'omissione e/o violazione dei termini ex art. 13 L n. 2359/1865 non determina la nullità ex art. 21 septies L. n. 241/90, ma la sola annullabilità della dichiarazione stessa, da impugnare nei termini decadenziali.

La mancanza dei prescritti termini di inizio e fine lavori ed espropriazioni può inficiare la legittimità dell’atto dichiarativo della pubblica utilità, se tempestivamente gravato secondo i termini decadenziali, ma non pregiudica l'esistenza stessa dell’atto sì da renderlo addirittura nullo o inesistente.

Illegittime la deliber... _OMISSIS_ ...e dell’art. 13 della legge n. 2359 del 1865.

E' illegittimo il provvedimento di approvazione del progetto comportante la dichiarazione di PU mancante della fissazione dei termini d'inizio e fine dei lavori e delle espropriazioni ex art. 13 L. n. 2359/1865.

La violazione del precetto di cui all'art. 13 della L. n. 2359/1865, che impone la fissazione dei termini dell'espropriazione e dei lavori, integra gli estremi della violazione di legge in quanto vizio di legittimità dell’atto amministrativo.

Anche alla luce del disposto di cui all'art. 21 septies della L. n. 241/1990, l'omissione dei termini di inizio e fine dei lavori non determina la nullità ma soltanto l'annullabilità della dichiarazione di pubblica utilità, il che ne impone ... _OMISSIS_ ...zione dei termini iniziali e finali per la procedura espropriativa e dei termini di inizio e ultimazione dei lavori previsti dall'art. 13 L. 25 giugno 1865 n. 2359, è atto autonomamente lesivo e va tempestivamente impugnato nel rispetto del termine di decadenza.

La mancata indicazione dei termini previsti dall’art. 13 della Legge n. 2359/1865, non comportando la nullità, ai sensi dell’art. 21 septies Legge n. 241 del 1990, costituisce, ove effettivamente esistente, un mero vizio di legittimità che deve essere fatto valere nei consueti termini decadenziali, in sede di impugnazione del provvedimento contenente la dichiarazione di pubblica utilità.

E’ annullabile e non invece nullo, l'atto dichiarativo di pubblica utilità che sia privo dei ter... _OMISSIS_ ...te la disapplicazione dal giudice amministrativo

La dichiarazione di P.U. mancante dei termini di compimento dei lavori e della procedura espropriativa ex art. 13 L. 2359/1865, risulta viziata e deve essere annullata.

È annullabile, e non nullo per carenza di potere, con conseguente cognizione da parte del giudice amministrativo, l'atto dichiarativo della pubblica utilità mancante della fissazione dei termini ex art. 13 L n. 2359/1865. Tale principio pare essere stato recepito dall'art. 21 septies L. n. 241/1990 che introducendo nella categoria della nullità del provvedimento solo il difetto assoluto di attribuzione, il quale rievoca la c.d."carenza in astratto del potere", fa così implicitamente rientrare nell'area dell’annullabili... _OMISSIS_ ...ni iniziali e finali delle espropriazioni e dei lavori di cui all’art. 13 r.d. 25 giugno 1865 n. 2359, trattandosi di elemento necessario alla sua validità evitabile unicamente se la funzione garantista sia egualmente svolta facendo ricorso ad altre disposizioni (ad esempio, in tema di piani per l’edilizia economica e popolare).

La dichiarazione di pubblica utilità che non rechi l'indicazione dei termini di cui all'art. 13 L. n. 2859 del 1865 non è nulla e/o inesistente ma semplicemente annullabile per violazione di legge.

E' annullabile, e non nullo per carenza di potere, l’atto dichiarativo della pubblica utilità mancante della fissazione dei termini di cui all’art. 13 L. n. 2359/1865.

E’ annullabile e non nullo ... _OMISSIS_ ...3.

L’omissione dei termini di cui all’articolo 13 della legge 2359/1865 nel provvedimento dichiarativo della PU è causa di annullabilità e non di nullità del provvedimento stesso.

La dichiarazione di PU priva dei termini ex art. 13 della legge 2359/1865 è atto annullabile e non nullo, che va impugnato nei termini decadenziali.

L'omissione dei termini di pubblica utilità, non determina la nullità ma l'annullabilità dell'atto

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> OMISSIONE --> CONSEGUENZE SULLA PROCEDURA

Anche in caso di sussistenza di dichiarazione di p.u., tuttavia mancante dei termini di cui agli art. 13 della L. n. 2359/865, si versa nell'ipotesi di "occupazione us... _OMISSIS_ ... fine dei lavori e delle espropriazioni, devono essere necessariamente indicati nell'atto che dichiara la p.u. o, al più, nell'atto di determinazione dell'indennità provvisoria ed a pena d'inesistenza della dichiarazione di P.U.

La dichiarazione di p.u. priva dei termini di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 13 è da decenni qualificata come provvedimento emesso dalla p.a. in carenza di potere, perciò inidoneo ad incidere sul diritto dominicale del privato, nonché a consentire la pronuncia del successivo decreto di espropriazione comportandone l'invalidità derivata ed il potere dovere di disapplicazione d'ufficio da parte del giudice ordinario in conformità al disposto della L. n. 2248 del 1865, art. 5, All. E.

La previsione dei termini di inizio e di completa... _OMISSIS_ ...e di disporre sia l'espropriazione dell'area occorrente per la realizzazione dell'opera che la sua occupazione d'urgenza.

La indicazione dei termini di inizio e fine dei lavori e delle espropriazioni, ai sensi dell’art. 13 l. n. 2359/1865 (applicabile ratione temporis), deve intendersi come obbligatoria (comportando l’omissione l’illegittimità degli atti del procedimento espropriativo) e deve avvenire con il primo atto con il quale si manifesta in concreto l’intenzione di esercitare i poteri espropriativi.

La mancata fissazione dei termini di cui all’art. 13 della L. n. 2359 del 1865, relativi all’inizio e conclusione dei lavori e delle espropriazioni, comporta l'annullabilità e non la nullità della dichiarazione di pubbli... _OMISSIS_ ... la mancanza di potere ablatorio in capo alla P.A.

L'omessa fissazione dei termini di cui all'art. 13 L. n. 2359/1865, comporta la giuridica inesistenza della dichiarazione di p.u.; ciò determina una situazione di carenza di potere che incide (negativamente) sia sull'adozione dei decreti ablatori sia sull'irreversibile trasformazione dell'immobile che si verifichi successivamente.

La fissazione dei termini ex art. 13 L. n. 2359/1865 è necessaria per la giuridica esistenza e validità della dichiarazione di pubblica utilità, con la conseguenza che l'inutile decorso dei termini fissati comporta la cessazione della programmata destinazione del bene all'interesse generale e determina il venir meno del potere espropriativo sul bene stesso.

La dichi... _OMISSIS_ ...priandi; determina una situazione di carenza di potere che incide (negativamente) sia sul decreto di occupazione temporanea (nonché su quello di esproprio), sia sull'irreversibile trasformazione dell'immobile che si verifichi successivamente.

Ove la dichiarazione manchi o sia radicalmente nulla per la mancata apposizione dei termini di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 13, il diritto di proprietà risorge nella sua pienezza, ed all'amministrazione non è più consentito di continuare nel procedimento ablativo; ne consegue il diritto del proprietario di ottenere la restituzione dell'immobile.

La mancata indicazione nel provvedimento di approvazione del progetto, dei termini d'inizio e di completamento dell'opera, priva la relativa, pur implicita, dichiarazione... _OMISSIS_ ...la realizzazione dell'opera stessa, che la sua occupazione d'urgenza.

La mancata apposizione, nella dichiarazione di pubblica utilità, dei termini previsti dall’art. 13 della L. n. 2359/1865, ne determina l'originaria invalidità che si traduce in giuridica inesistenza per carenza di un suo carattere essenziale tipico della procedura espropriativa; ne consegue che la realizzazione dell’opera pubblica, comunque avvenuta in forza di occupazione d’urgenza, configura fattispecie di occupazione usurpativa.

L'assenza, nella dichiarazione di pubblica utilità, dei termini per l'inizio e la fine dei lavori e delle espropriazioni come richiesto dall'art. 13. L. n. 2359/1865, rende illegittimo fin dall'origine il comportamento della p.a. e configura la... _OMISSIS_ ...iva, determina l'illegittimità degli atti del procedimento.

L’approvazione di un progetto per la costruzione di un'opera pubblica che non contenga la fissazione dei termini ex art. 13 L. n. 1865/2359, da fissarsi obbligatoriamente (nel caso di specie per effetto del disposto della L.R. Sicilia n. 35/1978), è inidoneo ad affievolire ad interesse legittimo il diritto di proprietà del privato; nel caso di intervenuta occupazione questi ha titolo a pretendere il risarcimento dei danni integrale non suscettibile di prescrizione quinquennale, trattandosi di occupazione illegittima posta in essere in carenza del relativo potere ablatorio.

La L. n. 2359 del 1865, art. 13 stabilisce che nella dichiarazione di pubblica utilità siano inseriti i termini di iniz... _OMISSIS_ ...ssa inidonea a degradare il diritto dei privati ad interesse legittimo.

I termini per il compimento dei lavori di cui all’art. 13 L. n. 2359/1865 sono indispensabili per la giuridica esistenza e validità della dichiarazione di pubblica utilità; ne consegue che l'omessa previsione dei termini di inizio e fine dei lavori comporta la carenza del potere ablativo e determina l'illegittimità ab origine dell'intero procedimento di espropriazione ivi compresa l'occupazione di urgenza.

La mancata indicazione dei termini di inizio e di completamento dell'opera pubblica, priva la dichiarazione di pubblica utilità della sua idoneità a sottoporre la proprietà privata alla procedura ablatoria e rende l'amministrazione carente del potere di disporre sia l'espropriazio... _OMISSIS_ ... senza contestualmente fissare i termini di inizio e compimento dei lavori e della procedura stessa.

Ai sensi dell’art. 13 della legge n. 2359 del 1865 i termini entro i quali dovranno cominciarsi e compiersi le espropriazioni ed i lavori dovevano essere indicati nel provvedimento di approvazione del progetto che è il primo atto con cui si manifesta in concreto l’intenzione di esercitare il potere espropriativo. I vizi di tale delibera attinenti all'omissione dell’indicazione dei termini si trasmette, per invalidità derivata, agli atti successivi della procedura espropriativa.

L'infruttuoso decorso dei termini di cui all'art. 13 della Legge n. 2359 del 1865, fa cessare gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, rendendo... _OMISSIS_ ...F|
L’assenza dei termini obbligatori di pubblica utilità rende l’atto illegittimo ma non nullo o inesistente, e configura un’ipotesi di occupazione appropriativa...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.