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Dalla densità edilizia agli indici di edificabilità

i due termini hanno significati pressoché sovrapponibili. Per densità si intende infatti, in via generale, «il rapporto tra una data grandezza [...] e l’estensione su cui essa si distribuisce» . Analogamente, per indice si intende, in linea di massima, il «rapporto, talora espresso percentualmente, fra i valori numerici di due grandezze» .

Definizione algebrica degli indici di edificabilità ed equazione della densità edilizia

Dal punto di vista algebrico non è difficile rappresentare l’indice in una formula matematica. Data infatti la volumetria complessivamente assentibile su di un’area edificabile (V) e data la superficie della stessa (S), si è detto che l’indice di edificabilità (Ie) è pari al rapporto tra queste due grandezze. Ciò è sufficiente per scrivere la formula matematica dell’indice di edificabilità.

Indice territoriale e indice fondiario

L’indice di edificabilità riferito al lotto è detto indice fondiario, mentre quello riferito all’intera zona è detto indice territoriale. Si tratta di contrapposizione classica , che appare recepita anche dal legislatore statale , da quello regionale e dalla giurisprudenza . In dottrina, per vero, si ritrova anche espressa con terminologia differente, ma quasi sempre ancorata comunque alla contrapposizione tra fondo e territorio .

Il concetto di lotto edificabile

Per comprendere esattamente il valore dell’indice fondiario occorre soffermarsi sul concetto di lotto, la cui superficie deve essere messa in relazione con l’indice fondiario per risolvere il problema fondamentale della densità edilizia.

L’asservimento unilaterale

Per asservimento - o meglio asservimento unilaterale - si intende la facoltà concessa al privato di considerare unitariamente tutti i propri appezzamenti di terreno, purché contigui e ubicati in un’unica z.t.o., ai fini del calcolo della volumetria assentibile su uno di essi .

Il c.d. «trasferimento di volumetria» o asservimento intersoggettivo

l’esigenza sottesa all’asservimento è quella di permettere al proprietario di concentrare in un unico progetto tutta la volumetria a sua disposizione, o comunque una volumetria superiore a quella che, in condizioni normali, potrebbe essere sviluppata da un unico appezzamento di terreno .

Il problema di fondo della densità edilizia

Il problema di fondo della densità edilizia, consiste nella determinazione della volumetria che può essere assentita su di una superficie di riferimento. Questo problema discende a sua volta dal fatto che, nel nostro ordinamento, l’attività edilizia è normalmente subordinata al rilascio di un titolo abilitativo.

La notificazione degli atti nelle ipotesi di litisconsorzio necessario

Affinché il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria venga ad esistenza occorre che questo sia ritualmente notificato al contribuente.

Un'altra possibile lettura della sentenza del 2007

Come si è cercato di illustrare, la sentenza del 2007 è stata accolta in dottrina in maniera assai controversa. Il dibattito si è incentrato soprattutto su un punto: la Cassazione ha introdotto il litisconsorzio necessario nelle obbligazioni solidali tributarie oppure no? E se sì, questa è stata una soluzione positiva?

La disciplina del TUIR sul c.d. “regime di trasparenza”

Nel nostro ordinamento esiste una disparità di trattamento, a livello fiscale, tra società di capitali e società di persone: queste ultime, difatti, non sono soggetti passivi d’imposta. Il reddito da esse prodotto viene imputato ai soci, indipendentemente dalla distribuzione, in applicazione del c.d. “principio di trasparenza”

Brevi considerazioni sull’unitarietà dell’accertamento

l’art. 40 del d.P.R. n. 600 del 1973 prevede che alla rettifica della dichiarazione presentata dalla società (dichiarazione mediante la quale si imputa, ex art. 5 TUIR, il reddito della società in capo ai soci indipendentemente dalla percezione e proporzionalmente alla distribuzione degli utili) si proceda mediante l’adozione di un “unico atto”.

Prolegomeni alla Sentenza 04 giugno 2008, n. 14815. Un commento assai peculiare

Cosa accade se è la società a non impugnare l'avviso, mentre i soci propongono gli atti di accertamento loro notificati (o l'unico accertamento cumulativamente notificato)? Anche in questo caso, per l'Autore, deve risolversi nel senso del processo litisconsortile: «nel o nei relativi giudizi dove venga impugnato il profilo dell'accertamento del reddito della società» è necessario coinvolgere anche quest'ultima in quanto in riferimento a tale doglianza «ciascuno dei separati atti»

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