OPERE ED INTERVENTI --> BASE NORMATIVA
Nel concetto normativo di "costruzione" rientrano tutti quei manufatti che attuino una trasformazione stabile urbanistico-edilizia del territorio, con perdurante modifica dello stato dei luoghi, preordinata a soddisfare esigenze non precarie del committente sotto il profilo funzionale e della destinazione dell'immobile, con la precisazione che la stabilità si estrinseca nell'oggettiva destinazione dell'opera a soddisfare un bisogno non temporaneo.
Le previsioni contenute nel Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) e specificamente le definizioni contenute nell'art. 3, comma 1, prevalgono su quelle contenute negli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi, le cui disposizioni devono essere interpretate in conformità di quanto stabilito dal testo unico sull'edilizia.
Nel T.U. edilizia, la defin...
_OMISSIS_ ...tegorie di interventi edilizi a cui si collega il regime dei titoli abilitativi costituisce principio fondamentale della materia concorrente del «governo del territorio», vincolando la legislazione regionale di dettaglio. Cosicché, pur non essendo precluso al legislatore regionale di esemplificare gli interventi edilizi che rientrano nelle definizioni statali, tale esemplificazione, per essere costituzionalmente legittima, deve essere coerente con le definizioni contenute nel testo unico dell’edilizia.
Il D.P.R. n. 380 del 2001, art. 3, comma 1, lett. e) ha, di fatto, codificato la figura giuridica di "costruzione" elaborata dalla giurisprudenza prima della sua entrata in vigore e nella quale rientravano tutti quei manufatti che, comportando una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale, modificavano lo stato dei luoghi in quanto, difettando obiettivamente del carattere di assoluta precarietà, erano destinat...
_OMISSIS_ ...ialmente a perdurare nel tempo, non avendo peraltro alcun rilievo a riguardo la distinzione tra opere murarie e di altro genere, né il mezzo tecnico con cui fosse assicurata la stabilità del manufatto al suolo (o al muro perimetrale di quello esistente), in quanto la stabilità non va confusa con l'irrevocabilità della struttura o con la perpetuità della funzione ad essa assegnata dal costruttore, ma si estrinseca nell'oggettiva destinazione dell'opera a soddisfare un bisogno non temporaneo.
La disposizione di cui all'art. 8, comma 6, della legge n. 36 del 2001 trova pacifica applicazione anche nei procedimenti riguardanti le installazioni di infrastrutture di comunicazione elettronica disciplinati dall'art. 87 del d.lgs. n. 259 del 1° agosto 2003.
Il riparto di competenze legislative fra lo Stato e le Regioni previsto dalla riforma del Titolo V della Costituzione non introduce una rigida separazione di competenze che rende impermeabili l...
_OMISSIS_ ...e alla legislazione regionale residuale a qualunque intervento di tipo statale, atteso che molte delle materie attribuite dall'art. 117 Cost. alla competenza esclusiva dello Stato hanno carattere trasversale e lo abilitano, quindi, ad adottare una disciplina unitaria valida per tutto il territorio nazionale ogni qualvolta reputi che ciò sia necessario in funzione della realizzazione di determinati interessi.
Il legislatore statale può intervenire nella disciplina degli orari degli esercizi commerciali nonostante questa rientri nella materia del commercio attribuita alla competenza legislativa residuale delle regioni.
Non possono avere rilevanza le definizioni di manutenzione straordinaria contenute nel regolamento edilizio comunale, sulle quali, ai sensi dell’art. 3, comma 2°, del D.P.R. n. 380/01, hanno la prevalenza le definizioni degli interventi edilizi poste dal legislatore.
Mentre per le definizioni degli inter...
_OMISSIS_ ...i deve far riferimento alle disposizioni contenute nel T.U dell’edilizia, di cui al D.P.R. n. 380 del 2001, per la tipologia delle opere ammesse nelle singole zone in cui è diviso il territorio comunale si deve far riferimento alle disposizioni urbanistiche comunali.
L'inquadramento di una fattispecie concreta prevista dalla pianificazione locale deve avvenire in una delle categorie indicate dalla legge nazionale, posto che il D.P.R. n. 380 del 2001 detta i principi della materia e come tale non può essere derogata dalle normative locali.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.