I provvedimenti inibitori della dia/scia: presupposti, modalità e termini

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI

La S.C.I.A. presentata ed integrata non si può considerare “tamquam non essent”, con conseguente esigenza di previa comunicazione di avvio del procedimento di autotutela, finalizzato alla rimozione degli effetti autorizzativi, conseguenti al decorso del termine prescritto per l'adozione di provvedimenti inibitori.

In materia di DIA/SCIA edilizia il terzo può sollecitare in qualsiasi momento l’esercizio del potere inibitorio.

Il provvedimento amministrativo con cui l'amministrazione comunica l'inefficacia della s.c.i.a. deve scontare i limiti e i presupposti propri che perimetrano l'esercizio del relativo potere, mediante esplicitazione delle sottese ragioni di interesse pubblico e tenendo conto degli interessi del destinatario.

E’ illegittimo il provvedimento repressivo-inibitorio di lavori oggetto d... _OMISSIS_ ...à perfezionatasi ma non previamente rimossa in autotutela.

Con l’autorizzazione paesaggistica l’Amministrazione valuta la compatibilità dell’opera con il paesaggio, per cui la sua assenza ostacola l’Amministrazione nel perseguimento della tutela del bene primario “paesaggio”: rimuovere una DIA per mancata acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica significa tutelare l’interesse pubblico al paesaggio.

L’inesattezza o l’incompletezza della documentazione allegata ad una S.C.I.A. fa si che l'amministrazione possa esercitare i propri poteri inibitori anche dopo il decorso del termine.

La d.i.a., pur conducendo anch’essa alla formazione di titolo edilizio, non muove da una domanda ma costituisce un comportamento, che, ove in contrasto con gli strumenti urbanistici in itinere, non è per sua natura suscettibile non di essere sospeso, bensì di subire le misur... _OMISSIS_ ...eviste dalla legge.

Nel caso di una d.i.a. inesatta o incompleta, il provvedimento con il quale la P.A. inibisce l’esecuzione dei lavori oltre il termine di trenta giorni non è equiparabile ad un potere di autotutela, poiché non vi è alcun provvedimento su cui intervenire, ma è espressione di una potere di verifica della non formazione della d.i.a.., con conseguente ordine di interruzione dei lavori, così come d’altronde normativamente previsto per l’ipotesi di mendacio.

Il potere di controllo non si può considerare esaurito nel termine breve di trenta giorni qualora il progetto allegato alla s.c.i.a. contenga elementi di ambiguità che, pur non essendo qualificabili come dichiarazioni sostitutive false o mendaci, rendano comunque l’esame più difficoltoso, omettendo o non evidenziando a sufficienza eventuali criticità e il percorso argomentativo seguito per superarle, e questo tanto più ove vengano in rilievo in... _OMISSIS_ ...ti comuni dell’edificio.

Allorquando vengano in rilievo interventi su parti comuni, o interventi che alterano il collegamento tra edifici posti a confine, è compito del progettista dare il giusto risalto a queste situazioni, per consentire agli uffici comunali di effettuare una verifica completa del progetto. Se non vi è piena trasparenza, la sanzione appropriata consiste nella (ragionevole) dilatazione dei tempi di controllo della s.c.i.a. e per l’esercizio dei poteri inibitori.

Nel provvedimento inibitorio dell’esercizio dell’attività di cui alla S.C.I.A. si configura un atto confermativo, autonomamente lesivo ed impugnabile.

Quando si tratta di immobile vincolato, la circostanza che il privato non si sia preventivamente munito del parere favorevole dell’organo preposto alla tutela del vincolo non può condurre ex se all’esercizio del potere inibitorio sulla d.i.a., perché la P.A. è tenuta ... _OMISSIS_ ...quo;iter di acquisizione del parere mancante, nelle more del quale nessun termine decorre.

L’annullamento di un provvedimento che ha inibito la realizzazione di opere oggetto di d.i.a. non comporta automaticamente il perfezionarsi del titolo edilizio, ma il decorso di un nuovo termine perentorio entro il quale la P.A. ha un potere obbligatorio di verifica della sussistenza dei requisiti e presupposti normativi per l’esercizio dell’attività costruttiva, con il relativo potere, eventuale, di inibizione, sia pure sulla base di ragioni differenti da quelle ritenute illegittime con la sentenza.

Il silenzio osservato dall’amministrazione nel termine perentorio previsto dalla legge per l’esercizio del potere inibitorio dell'attività oggetto di d.i.a. si distingue dal silenzio-rifiuto (o inadempimento) in quanto, mentre quest’ultimo non conclude il procedimento amministrativo ed integra una mera inerzia improdutti... _OMISSIS_ ...ostitutivi, il decorso del termine previsto dall'art. 19 legge 241/1990 pone fine al procedimento amministrativo diretto all’eventuale adozione dell’atto di divieto e roduce l’effetto giuridico di precludere all’amministrazione l’esercizio del potere inibitorio a seguito dell’infruttuoso decorso del termine perentorio all’uopo sancito dalla legge.

L'art. 23, co. 6, D.P.R. 380/2001 non consente alla P.A., in caso di mancanza dei presupposti per la d.i.a., di adottare provvedimenti conformativi a legge dell’attività del privato, poiché questi può soltanto presentare una nuova d.i.a.; la P.A., nondimeno, può certamente chiedere chiarimenti o delicidazioni, in caso di dubbio sull’esistenza dei presupposti per assentire l'intervento, allo scopo di completare la propria istruttoria con un provvedimento inibitorio in caso di definitivo accertamento dell’insussistenza dei presupposti oppure con l’as... _OMISSIS_ ...;attività del privato.

La sentenza che accerta l'inesistenza dei presupposti della D.I.A. ha effetti conformativi nei confronti dell'amministrazione, in quanto le impone di porre rimedio alla situazione nel frattempo venutasi a creare sulla base della D.I.A., segnatamente di ordinare l'interruzione dell'attività e l'eventuale riduzione in pristino di quanto nel frattempo realizzato

Il potere che ha la P.A. di inibire l'attività edilizia iniziata a seguito di presentazione della d.i.a., a seguito dell'accertamento dell'insussistenza dei presupposti contenuto nella sentenza del G.A., deve essere esercitato a prescindere sia dalla scadenza del termine perentorio per l’adozione dei provvedimenti inibitori-repressivi, sia dalla sussistenza dei presupposti dell’autotutela decisoria. Si tratta, al contrario, di un potere che ha diversa natura e che trova il suo fondamento nell’effetto conformativo del giudicato amministrativo, da ... _OMISSIS_ ...ppunto, il dovere per l’Amministrazione di determinarsi tenendo conto delle prescrizioni impartite dal giudice nella motivazione della sentenza.

In caso di intervento non realizzabile tramite d.i.a., la P.A. può esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall'ordinamento anche dopo la scadenza del termine fissato dall’art. 23, co. 6, D.P.R. 380/2001.

L'ordine di non iniziare i lavori non è assimilabile ad un formale provvedimento di reiezione di un’inesistente istanza di parte, ma altro non esprime se non la mera contestazione della sussistenza dei presupposti per dar corso alle opere edilizie oggetto della previa dichiarazione.

La diffida a non iniziare i lavori è un provvedimento vincolato, in relazione al quale la sintetica enunciazione delle ragioni di diritto poste a sostegno del provvedimento soddisfa l’onere motivazionale a carico dell’amministrazione.

Perché l'... _OMISSIS_ ...oteri inibitori possa considerarsi tempestivo è sufficiente che entro il termine previsto dall'art. 23, co 1 e 6, D.P.R. 380/2001 siano adottati i provvedimenti del caso, restando invece irrilevante la data della materiale conoscenza dei provvedimenti inibitori da parte del privato.

Decorso il termine di trenta giorni dalla presentazione della denuncia di inizio di attività, residua in capo all’amministrazione il solo potere di autotutela, mentre è illegittimo il tardivo esercizio del potere inibitorio, in quanto incidente su un titolo abilitativo ormai formatosi.

Nel caso di presentazione di DIA, l'inutile decorso del termine assegnato all'autorità comunale per l'adozione del provvedimento di inibizione ad effettuare il previsto intervento edificatorio, non comporta che l'attività del privato, ancorché del tutto difforme dal paradigma normativo, possa considerarsi lecitamente effettuata, ben potendo il titolo abilitativo formatosi per... _OMISSIS_ ...nerzia dell'Amministrazione formare oggetto di interventi di annullamento d'ufficio o révoca da parte dell'Amministrazione stessa

Anche dopo il decorso del termine di trenta giorni previsto per la verifica dei presupposti e requisiti di legge, l'Amministrazione non perde i propri poteri di autotutela, ma con il limite, per l'ipotesi in cui la legittimità dell'opera edilizia dipenda da valutazioni discrezionali e di merito tecnico che possono mutare nel tempo, che detto potere deve essere opportunamente coordinato con il principio di certezza dei rapporti giuridici e di salvaguardia del legittimo affidamento del privato nei confronti dell'attività amministrativa.

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI --> COMPETENZA

L’esercizio del potere inibitorio di cui all'art. 19 L. n. 241/1990 spetta all'amministrazione comunale nel cui territorio si svolge l’attività ed ha... _OMISSIS_ ...versi dal potere del Prefetto di inibire l’attività per ragioni di pubblica sicurezza.

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI --> FORMA

Qualora la PA eserciti il proprio potere di controllo sull'attività soggetta a DIA, il privato può dolersi dell’eventuale contenuto illegittimo del diniego di autorizzazione, ma non della forma provvedimentale con cui questo è adottato.

L’adozione di un diniego di concessione edilizia emesso a fronte di una DIA non è censurabile solo a causa della forma provvedimentale adottata.

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI --> LIMITI

In caso di denuncia di inizio presentata in assenza delle condizioni, modalità e fatti legittimanti l’amministrazione può esercitare il potere inibitorio nel termine di trenta giorni dalla presentazione della d... _OMISSIS_ ...he, a sua volta, deve precedere di almeno trenta giorni l’inizio concreto dell’attività edificatoria.

Il termine di trenta per l’esercizio del potere inibitorio è perentorio per cui, dopo il decorso di tale spazio temporale, la pubblica amministrazione conserva un potere residuale di autotutela.

È illegittimo il provvedimento con cui il comune diffida il soggetto che ha presentato la d.i.a. ad intraprendere qualsiasi lavoro fino a quando la pratica non sia integrata con parere favorevole da parte del condominio.

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI --> MOTIVAZIONE

Il difetto di motivazione di un provvedimento inibitorio di s.c.i.a. si configura, sotto il profilo formale, solo laddove in esso non si reperisca alcuna motivazione; il difetto de quo non è invece configurabile allorché il provvedimento indichi le ragioni su cui si fonda, seppur... _OMISSIS_ ... indicare le norme che precludono l’intervento edilizio, essendo ciò necessario e nel contempo sufficiente a sostenere l’atto impugnato.

Il provvedimento inibitorio di una SCIA va necessariamente letto in stretta correlazione con l'eventuale precedente richiesta di integrazione documentale, di modo che dal tenore complessivo degli atti posti in essere dal Comune possa risultare che l’inibitoria adottata è legata alla non piena ottemperanza all’ordine di integrazione istruttoria.

TITOLO EDILIZIO --> TIPOLOGIA DI TITOLI --> DIA/SCIA --> PROVVEDIMENTI INIBITORI --> TERMINI

E' illegittimo il provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi della SCIA intervenuto oltre 30 giorni dalla presentazione della SCIA stessa.

Ai fini della tempestività del provvedimento di inibizione di una DIA, non rileva la comunicazione di preavviso di... _OMISSIS_ ...provvedimento contestato è stato comunque assunto e notificato in data posteriore alla scadenza del termine di legge.

Superato il termine di legge per l’adozione dei provvedimenti inibitori, l’amministrazione conserva certamente il potere di annullamento d’ufficio della SCIA, dovendolo però esercitare, ove ritenuto, previo rispetto delle regole procedimentali di cui all’art. 7 e segg. della legge n.241 del 1990.

L’amministrazione può esercitare il proprio potere inibitorio avverso la DIA edilizia pres...


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