PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO
La tutela risarcitoria serve ad assicurare al danneggiato la restituito in integrum del suo patrimonio e quindi a garantire l’eliminazione delle conseguenze pregiudizievoli dell’attività illecita ascritta al soggetto responsabile, venendo la riparazione delle conseguenze dannose garantita a mezzo del modello di tutela del risarcimento per equivalente.
Ai fini del calcolo del risarcimento del danno non può considerarsi la funzionalità del bene ad attività estrattiva qualora quest'ultima manchi delle prescritte autorizzazione al momento dell'occupazione.
In ipotesi di accessione invertita non è dovuta l'indennità, dovendosi configurare in capo al proprietario del bene il diverso diritto al risarcimento del danno.
Qualora non risulti perfezionata alcuna fattispecie traslativa, non può essere accolta la domanda volta a conseguire una tutela riparatoria per la perdi...
_OMISSIS_ ...età dei beni.
PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> NECESSITÀ
Nell'unitario atto di acquisizione sanante coesistono e risultano nitidamente distinguibili due diversi contenuti precettivi. Il primo di essi è tipicamente autoritativo e attiene all'individuazione dei presupposti perché possa aversi una legittima ablazione di un immobile. Il secondo riguarda invece la determinazione del risarcimento spettante a fronte dell'acquisizione. Tale struttura composita del provvedimento comporta che deve giudicarsi illegittimo un atto di acquisizione privo della determinazione del risarcimento, posto che l'art. 43, comma 2, lett. c), TU individua in tale determinazione un contenuto essenziale e quindi un indispensabile requisito legittimante l’ablazione.
La posta risarcitoria rappresenta parte costitutiva del provvedimento acquisitivo ex art. 43 DPR 327/2001, tant’è che il valore del bene si correla alla nuova fattisp...
_OMISSIS_ ...originante dall’acquisizione sanante, con la quale la P.A. ha palesato l’interesse ad evitare la restituzione dell’immobile.
PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> ACCETTAZIONE --> EFFETTI
All’accettazione del risarcimento dei danni conseguente all’illegittima definitiva compressione dello ius aedificandi imputabile ai provvedimenti illegittimi e ai comportamenti illeciti posti in essere dall’Amministrazione, da parte di alcuni dei comproprietari, non consegue alcun effetto traslativo/acquisitivo e di subentro dell’Amministrazione nella comproprietà pro quota dell’immobile.
PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> ONERE DELLA PROVA
Il risarcimento in forma equivalente non può essere riconosciuto ove il ricorrente non dimostri di aver subito alcun danno, per il generale principio dell’onere della prova che trova piena applicazione nelle contro...
_OMISSIS_ ... alle domande risarcitorie, secondo cui il soggetto che deduce di aver subito dei danni, ai fini del riconoscimento del loro risarcimento deve fornire la prova dei relativi danni subiti sia in ordine all’an che al quantum.
La valutazione equitativa può essere effettuata, ai sensi dell’art. 1226 c.c. soltanto per i danni che non possono essere provati nel loro preciso ammontare.
In tema di responsabilità della pubblica amministrazione da ritardo o da attività provvedimentale lesiva di interessi legittimi pretensivi il ricorrente ha l'onere di provare, secondo i principi generali, la sussistenza e l'ammontare dei danni dedotti in giudizio
I fatti dedotti e posti a base delle richieste, in tema di risarcimento del danno, devono essere integralmente dimostrati dalla medesima parte alla stregua dei criteri di ripartizione dell'onere della prova posti dall'art. 2697 c.c..
In applicazione del generale princ...
_OMISSIS_ ...;onere della prova, che trova piena applicazione nelle controversie relative alle domande risarcitorie, il soggetto, che deduce di aver subito un danno, ai fini del riconoscimento del suo risarcimento deve fornire la prova del danno subito sia in ordine all’an che al quantum.
La mancanza di prova circa l'an e il quantum del danno asseritamente subito non può essere superata con la richiesta di consulenza tecnica di ufficio, la quale ha la funzione di fornire all’attività valutativa del giudice l’apporto di cognizioni tecniche non possedute, ma non è certo destinata ad esonerare la parte dalla prova dei fatti dalla stessa dedotti e posti a base delle proprie richieste.
In materia di risarcimento del danno, vertendosi in tema di diritti soggettivi, trova piena applicazione il principio dell’onere della prova e non già l’onere del principio di prova che, almeno tendenzialmente, si applica in materia di interessi le...
_OMISSIS_ ...
Incombe sul danneggiato l’onere di fornire la prova del danno, quanto meno mediante allegazione di precise circostanze di fatto, dell’attribuibilità psicologica al soggetto agente (circostanza presumibile in conseguenza dell’annullamento del provvedimento), e della sua quantificazione, quanto meno sotto il profilo della allegazione dei fatti da cui ricavare l’importo da risarcire, fermo comunque restando l’onere, sancito dall’art. 64, co. 1, cpa, di fornire gli elementi di prova che siano nella disponibilità delle parti.
Il mancato rispetto dell’onere probatorio incombente a parte ricorrente è, di per sé, sufficiente a determinare il rigetto della domanda risarcitoria.
In tema di “risarcimento” l’onere della prova del danno subito incombe sul danneggiato.
Per quel che concerne la domanda risarcitoria, incombe in capo al ricorrente l'onere della prova del dann...
_OMISSIS_ ...
In base alle regole della responsabilità extracontrattuale, è in capo al danneggiato l’onere di fornire la prova del danno, quanto meno mediante allegazione di precise circostanze di fatto.
Spetta al ricorrente fornire in modo rigoroso la prova dell'esistenza del danno, non potendosi invocare il c.d. principio acquisitivo perché tale principio attiene allo svolgimento dell'istruttoria e non all'allegazione dei fatti, né può ammettersi il ricorso alle presunzioni semplici ex art. 2729 c.c. per fornire la prova del danno subito e della sua entità, essendo comunque ineludibile l'obbligo di allegazione di circostanze di fatto precise e, quando il soggetto onerato della allegazione e della prova dei fatti non vi adempie, non può darsi ingresso alla valutazione equitativa del danno ex art. 1226 c.c., perché tale norma presuppone l'impossibilità di provare l'ammontare preciso del pregiudizio subito.
La domanda di risarcimento dei da...
_OMISSIS_ ...ti dell’amministrazione è regolata dal principio dell'onere della prova di cui all'art. 2697 c.c. Il risarcimento del danno non è una conseguenza automatica e costante dell'annullamento giurisdizionale, richiedendo la positiva verifica, oltre che della lesione della situazione soggettiva di interesse tutelata dall'ordinamento, della sussistenza della colpa e del dolo dell'Amministrazione e del nesso causale tra l'illecito e il danno subito.
La condanna dell’amministrazione al risarcimento del danno presuppone che il ricorrente, il quale assuma di avere subito un pregiudizio, dimostri, secondo gli ordinari criteri di distribuzione dell’onere della prova ex art. 2697 c.c., la sussistenza di tutti i presupposti della responsabilità aquiliana, ai sensi dell’art. 2043 c.c., compreso il nesso di causalità tra la condotta dell’amministrazione e il danno lamentato.
Spetta al ricorrente fornire in modo rigoroso la prova ...
_OMISSIS_ ...del danno, non potendosi invocare il c.d. principio acquisitivo perché tale principio attiene allo svolgimento dell'istruttoria e non all'allegazione dei fatti
In materia di prova del danno sofferto da lesione dell'interesse legittimo, se può ammettersi il ricorso alle presunzioni semplici ex art. 2729 c.c. per la prova del danno subito e della sua entità, è comunque ineludibile l’obbligo di allegare circostanze di fatto precise, e quando il soggetto onerato della allegazione e della prova dei fatti non vi adempie non può darsi ingresso alla valutazione equitativa del danno ex art. 1226 c.c., perché tale norma presuppone l’impossibilità oggettiva (non dovuta all’incompletezza della domanda) di provare l'ammontare preciso del pregiudizio subito.
L’azione risarcitoria, benché proposta dinanzi al giudice amministrativo, sul piano probatorio è comunque soggetta non alla regola del principio dispositivo con metodo acquisit...
_OMISSIS_ ...e; al principio dell’onere della prova, ex art. 2697 c.c., applicabile anche al processo amministrativo, con conseguente inammissibilità per genericità della domanda risarcitoria per la quale non sia stata neppure allegata la misura del danno da risarcire.
È infondata la domanda risarcitoria che rinvii la quantificazione dei danni al C.T.U. o al potere equitativo del giudice, senza fornire alcun ulteriore supporto istruttorio.
Nelle controversie risarcitorie, instaurate dinanzi al Giudice Amministrativo, vige il generale principio dell’onere della prova, ai sensi del quale ai fini del riconoscimento del risarcimento danni, deve essere fornita la prova del danno subito sia in ordine all’an che al quantum.
In applicazione del generale principio dell’onere della prova, che trova piena applicazione nelle controversie relative alle domande risarcitorie, il soggetto, che deduce di aver subito un danno, ai fin...
_OMISSIS_ ...mento del risarcimento danni deve fornire la prova del danno subito sia in ordine all’an che al quantum.
Nel rispetto del principio generale sancito dall'art. 2697 c.c., secondo cui chi agisce in giudizio deve fornire la prova dei fatti costitutivi della domanda, ai fini del risarcimento dei danni provocati da illegittimo esercizio del potere amministrativo il soggetto che avanza la domanda di risarcimento deve fornire in modo rigoroso la prova dell'esistenza del danno, né, in difetto, detta carenza può essere supplita dal giudice amministrativo con il meccanismo di cui all'art. 35 D. Lgs. 80/1998, che presuppone la difficoltà di quantificare un danno la cui esistenza è provata.
Il pregiudizio della porzione residua del fondo a fini esclusivamente risarcitori (e non come parametro indennitario), è soggetto ad un onere, quantomeno, di allegazione.
Per costante giurisprudenza vanno dichiarate inammissibili le domande di ri...
_OMISSIS_ ...i ove affette da genericità oltre che non supportate da alcuna prova.
L’azione risarcitoria, benché proposta dinanzi al giudice amministrativo, sul piano probatorio è comunque soggetta non alla regola del principio dispositivo con metodo acquisitivo, bensì al principio dell’onere della prova, ex art. 2697 c.c., applicabile anche al processo amministrativo.
Se costituisce principio pacifico che vada respinta la domanda di risarcimento del danno presentata in modo del tutto generico senza il minimo principio di prova e senza neanche indicare quali siano i danni subiti a seguito dell'irrogazione della sanzione, corollario ne è che alla totale carenza probatoria non possa supplire la richiesta di consulenza tecnica di ufficio.
Per la liquidazione equitativa del danno è necessario che siano addotti dalla parte o comunque presenti negli atti elementi idonei a costituire plausibili parametri per una liquidazione ch...
_OMISSIS_ ...raria o addirittura di pura fantasia.
È possibile far ricorso alla liquidazione in via equitativa, quando sussistano i presupposti indicati dall'art. 1226 c.c., solo a condizione che l'esistenza del danno sia comunque dimostrata e pur sempre sulla scorta di elementi idonei a fornire parametri plausibili di quantificazione.
Se può ritenersi, in accoglimento della domanda caducatoria, che sia ravvisabile una condotta lesiva dell’Amministrazione, l’accertamento dell’illegittimità del comportamento non può condurre all’accoglimento anche dell’ulteriore domanda volta al risarcimento, qualora la parte richiedente non abbia assolto l’onere probatorio.
Il ricorso all’equità è consentito solo in presenza di un’impossibilità o motivata grande difficoltà di procedere all’esatta quantificazione del danno, non già per supplire al mancato assolvimento dell’onere della prova posto a...
_OMISSIS_ ...neggiato.
All'azione risarcitoria non si applica la regola del principio dispositivo con metodo acquisitivo, bensì al principio dell'onere della prova (art. 2697 cc e 115 cpc) ed è, quindi,necessario che il danneggiato dimostri, anche in via presuntiva, ma pur sempre sulla base di circostanze di fatto certe e puntualmente allegate, la realizzazione in concreto del danno lamentato.
Il criterio equitativo può sopperire solo in sede di liquidazione del risarcimento...