Vincoli di natura «sostanzialmente» espropriativa

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> SOSTANZIALMENTE ESPROPRIATIVI

Si pone a pieno titolo all’interno dello schema ablatorio-espropriativo, assumendo, quindi, natura espropriativa, in quanto comportante un obiettivo svuotamento del diritto proprietario, la destinazione urbanistica che esclude la possibilità per il proprietario di esercitare il c.d. ius aedificandi, riservando l'attività edificatoria a soggetto terzo ancorché privato (nel caso di specie Ente Fiera).

La Corte Cost. 6/1966 ha ravvisato il carattere espropriativo di cui all'art. 42 Cost., comma 3, tanto allorché "il sacrificio" sia imposto direttamente dalla legge, quanto nel caso in cui provenga da un atto amministrativo, ed a prescindere dal fatto che "titolare del bene resti o no il proprietario": perciò istituendo nel suo ambito una duplice fattispecie applicativa di vincoli (comu... _OMISSIS_ ...ivi) a seconda che siano preordinati alla successiva traslazione della proprietà del bene ovvero che, pur conservandola al suo titolare "incidano sul godimento del bene tanto profondamente da renderlo inutilizzabile in rapporto alla destinazione inerente alla natura del bene stesso" (fattispecie quest'ultima ravvisata tra l'altro nella costituzione di alcune servitù pubbliche o di altri limiti di similare natura e consistenza).

L'operazione ermeneutica consistente nell'enucleare la sottocategoria di vincoli (comunque espropriativi), che pur conservando la proprietà del bene al suo titolare "incidano sul godimento del bene tanto profondamente da renderlo inutilizzabile in rapporto alla destinazione inerente alla natura del bene stesso" da quella delle imposizioni comportanti "un sacrificio per singoli soggetti o gruppi di soggetti rispetto a beni specifici", nel cui ambito è stata istituita per mescolarla con i limiti allo ius ... _OMISSIS_ ...t;aventi carattere generale ed obbiettivo", ne disvela il palese intento di aggirare e rendere inoperante la reale distinzione per contenuti, destinatari e funzioni tra i due generi di vincoli (quelli aventi carattere generale ed obiettivo e quelli comportanti un sacrificio per singoli soggetti), imposta secondo la Consulta ( Corte Cost. 6/1966) dai due diversi precetti dell'art. 42 Cost.

La Corte costituzionale, con la nota sentenza n. 179/1999, sulla cui spinta il legislatore del 2001 ha stabilito l'indennizzabilità dei vincoli sostanzialmente espropriativi, ha affermato che questi ultimi sono quelli che comportano come effetto pratico uno svuotamento, di rilevante entità ed incisività, del contenuto della proprietà stessa, mediante imposizione, immediatamente operativa, di vincoli a titolo particolare su beni determinati comportanti inedificabilità assoluta.

Sono manifestazioni di potere ablatorio, e richiedono l’indennizzo, qu... _OMISSIS_ ...nerale, privano la proprietà del contenuto essenziale, avuto sempre riguardo alla natura del bene. E' noto che un vincolo d'inedificabilità può ben essere espropriativo se imposto su un terreno urbano che normalmente è destinato proprio all’edilizia, è invece conformativo se corrisponde, ad esempio, alla fascia di rispetto di un corso d’acqua.

Le previsioni urbanistiche (nel caso di specie ‘parco turistico’), che mirano ad un ordinato assetto del territorio ed alla sua salvaguardia, in una logica lungimirante, non implica lo ‘svilimento’ del valore commerciale della proprietà immobiliare: può comportare viceversa un maggior valore indotto dei terreni, perché il loro particolare pregio è salvaguardato e valorizzato proprio da quella destinazione che appare prima facie limitativa delle loro potenzialità edificatorie, non potendosi più ritenere che – nell’epoca attuale, in cui vi è stato un notevole ‘consu... _OMISSIS_ ...uo; - il valore commerciale della proprietà immobiliare sia dato solo dalla loro vocazione edificatoria.

A migliore illustrazione del concetto di vincoli preordinati all’esproprio o sostanzialmente espropriativi e comunque comportanti l’inedificabilità, va fatto presente che sono tali quelli che svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone il suo valore di scambio.

L’espropriazione c.d. sostanziale o di valore presuppone la presenza di vincoli a titolo particolare comportanti l’effetto pratico dello “svuotamento, di rilevante entità ed incisività, del contenuto della proprietà”.

Una norma di piano, ad apparente contenuto classificatorio, la quale destini un’area edificabile ad ospitare solamente comunità religiose e servizi privati gestiti da religios... _OMISSIS_ ...svuotare, ed in maniera sensibile, il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, che viene reso scarsamente utilizzabile rispetto alla sua (pur riconosciuta) vocazione edificatoria, così diminuendone in modo significativo il valore di scambio.

La destinazione che preclude ogni forma di intervento del privato allo scopo di non pregiudicare future scelte pianificatorie dell’Amministrazione, ha natura sostanzialmente espropriativa, con conseguenti obblighi indennitari e motivazionali.

La generalizzata inedificabilità del fondo e la mancata previsione della possibilità dei proprietari di concorrere attraverso proprie iniziative alla realizzazione di opere e strutture intese all’effettivo godimento di esso, non permettono di ravvisare alcun profilo di residua utilizzabilità dell’area, ciò che rivela il definitivo svuotamento delle prerogative proprietarie, di per sé incompatibile con una destina... _OMISSIS_ ...onformativo.

Il comma 1 dell’art. 39 DPR 327/2001 prevede sia l’ipotesi di “vincolo preordinato all'esproprio”, sia l’ipotesi di “vincolo sostanzialmente espropriativo”, e ciò proprio sulla base dell’insegnamento della Corte Costituzionale che, nella sentenza n. 179/1979, ha affermato che tali sono quelli che comportano come effetto pratico uno svuotamento, di rilevante entità ed incisività, del contenuto della proprietà stessa, mediante imposizione, immediatamente operativa, di vincoli a titolo particolare su beni determinati, comportanti inedificabilità assoluta.

Dirimente, ai fini dell'individuazione della natura “sostanzialmente espropriativa” del vincolo, è verificare se la previsione dello strumento urbanistico produca, quale “effetto pratico”, uno “svuotamento, di rilevante entità ed incisività, del contenuto della proprietà stessa, mediante imposizione, imm... _OMISSIS_ ...rativa, di vincoli a titolo particolare su beni determinati.

L’introduzione di vincoli che impediscano di utilizzare un bene oggetto di proprietà privata per fini personali privati e di sfruttarlo per fini produttivi, costituisce (e va considerato alla stregua di) un limite che ne svuota oltre misura il suo contenuto tipico; e che pertanto si concreta in una sostanziale (quanto illegittima) espropriazione.

Il vincolo, per essere qualificato sostanzialmente espropriativo, deve comportare l'azzeramento del contenuto economico del diritto di proprietà.

La natura sostanzialmente espropriativa del vincolo è fatto dipendere anche dalla maggiore o minore incidenza che il sacrificio imposto ha sul contenuto del diritto; questo è un elemento insopprimibile del concetto di espropriazione, intesa non soltanto come trasferimento ma anche come sottrazione o menomazione del godimento del diritto.

Se il risultato in conc... _OMISSIS_ ...inazione agricola prescelta per l’area, tenuto conto della vigenza delle disposizioni in materia di “lotto minimo”, finisce per essere la privazione di ogni possibile utilità del suolo, si è in presenza di una scelta urbanistica che svuota illegittimamente il diritto dominicale di ogni suo contenuto.

Se è vero che la previsione dell'indennizzo è doverosa non soltanto per i vincoli preordinati all'ablazione del suolo, ma anche per quelli "sostanzialmente espropriativi" (secondo la definizione di cui all'art. 39, comma 1, del precitato D.P.R. 327/2001), è anche vero che non possono essere annoverati in quest'ultima categoria, quei vincoli derivanti da destinazioni realizzabili anche attraverso l'iniziativa privata in regime di economia di mercato, non risolvendosi gli stessi in una sostanziale espropriazione, ma solo in una limitazione, conforme ai principi che presiedono al corretto ed ordinario esercizio del potere pianificatori... _OMISSIS_ ...à edilizia realizzabile sul terreno.

La destinazione di aree a verde di arredo stradale di cui le N.T.A. prevedono la previa acquisizione da parte dell'amministrazione mediante piani particolareggiati, con possibilità, in attesa di tale acquisizione, di soli interventi di ordinaria manutenzione sulle costruzioni eventualmente esistenti, comporta un sostanziale azzeramento del contenuto economico del bene, che lo rende privo, sine die, di qualsiasi utilità funzionale; tale previsione ha natura di espropriazione sostanziale o di valore.

Non possono essere annoverati nella categoria dei vincoli sostanzialmente espropriativi (secondo la definizione di cui all’art. 39 comma 1 del DPR n.327/2001), quei vincoli derivanti da destinazioni realizzabili anche attraverso l’iniziativa privata in regime di economia di mercato.

La preclusione all’incremento o alla variazione in termini edilizi della singola attività produtt... _OMISSIS_ ...tante sacrificio diretto e immediato della stessa (ammessa all’ulteriore svolgimento “rebus sic stantibus”), costituisce espressione degli ordinari limiti, non ablatori, connaturati al diritto di proprietà; non è tale pertanto da configurare un effetto sostanzialmente espropriativo.

La destinazione a "teatro comunale" costituisce un vincolo sostanziale d'inedificabilità assoluta soggetto a decadenza con il trascorrere di cinque anni dall'approvazione del PRG .
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.