Verde privato e verde pubblico: natura dei vincoli urbanistici

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PRIVATO --> ART. 25 LEGGE URBANISTICA

Non può essere invocata la previsione di cui all'art. 25 L. n. 1150 del 1942 nelle ipotesi in cui lo strumento urbanistico abbia prescritto un divieto assoluto di edificabilità in relazione a un'intera zona omogenea, pur avendo riconosciuto la funzione di "verde privato" di singoli lotti appartenenti al medesimo ambito.

Il potere ablatorio previsto dall’art. 25 l.u. appare applicabile solo quando lo strumento urbanistico generale imponga (in pratica), con riferimento ad una singola area edificabile, un indice di fabbricabilità diverso ed inferiore rispetto a quello fissato in via generale per la medesima zona omogenea, e non quando, in relazione ad una intera zona omogenea, venga apposto un divieto assoluto di edificabilità nell’ambito del quale si... _OMISSIS_ ... funzione a “verde privato” di singoli lotti.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PUBBLICO

Va riconosciuta la natura di vincolo espropriativo alla destinazione a “Verde pubblico di progetto con demolizione senza ricostruzione (manufatti edilizi che vi ricadono)”.

La destinazione a verde pubblico la cui attuazione risulti riservata alla P.A., con esclusione dell’intervento diretto privato o di forme di partenariato con la P.A. (che, viceversa, comporterebbero la natura conformativa del vincolo, e che, per giurisprudenza consolidata e condivisibile, necessitano di espressa e puntuale previsione da parte dello strumento urbanistico), configura un vincolo urbanistico “puntuale” preordinato ad esproprio.

Il vincolo conseguente alla destinazione di un’area a “verde pub... _OMISSIS_ ...uo;, in quanto idoneo a privare il diritto di proprietà di ogni effettivo, utile e concreto contenuto, riveste natura sostanzialmente espropriativa ed è, dunque, temporalmente limitato: tale destinazione, infatti, eviscera anche il “contenuto minimo essenziale” del diritto dominicale, di cui residua solo l’aspetto formale, giacché il fondo, attratto alla fruizione gratuita da parte del pubblico indistinto, è privato di qualsiasi possibile potenzialità economica ed è, pertanto, nella sostanza espropriato.

Qualora lo strumento urbanistico sia esplicito nell’assoggettare la realizzazione delle previsioni all’intervento pubblico, non resta che dedurne una qualificazione del verde pubblico ivi localizzato come avente natura di vincolo preordinato all’esproprio o comunque sostanzialmente espropriativo, soggetto a decadenza.

Non convince l’argomento per cui la destinazione a “verde pubblico attre... _OMISSIS_ ...nfigura un vincolo avente natura conformativa, consentendo la realizzazione e gestione delle attrezzature previste anche al privato oltre che all'ente pubblico, sulla base anche di una convenzione. Se infatti un terreno è destinato a “verde pubblico” (e, magari, “attrezzato”), esso potrà divenire un parco aperto all’uso pubblico generale; è ovvio che al suo interno il privato (anche proprietario), possa essere autorizzato a gestirvi, per esempio, una giostra o un impianto sportivo ma è palese che ciò non è un’estrinsecazione, sia pur minima, del suo diritto dominicale né la realizzazione dell'attrezzatura dell’area può porsi a carico del proprietario, di norma privo di ogni interesse, sicché essa deriverà necessariamente da iniziative pubbliche ovviamente previa espropriazione.

Diversamente da altre solo in apparenza simili destinazioni urbanistiche (tra cui quelle a “verde privato” o “verde agric... _OMISSIS_ ...e invece effettivamente conformano il diritto dominicale dei proprietari dei fondi interessati, senza però sopprimerlo in toto, la destinazione a “verde pubblico attrezzato” (al pari di quella a “verde pubblico”), è radicalmente incompatibile con la permanenza del fondo in proprietà privata. Ciò implica la natura ineluttabilmente espropriativa, essendo esso preordinato all’esproprio, del vincolo consistente nella destinazione di un’area privata a “verde pubblico".

Deve riconoscersi alla destinazione a verde pubblico in cui è ammessa unicamente la creazione di parco pubblico, natura di vincolo espropriativo; diversamente da altre solo in apparenza simili destinazioni urbanistiche (tra cui quelle a “verde privato” o “verde agricolo”), che invece effettivamente conformano il diritto dominicale dei proprietari dei fondi interessati, senza però sopprimerlo in toto – la destinazion... _OMISSIS_ ...blico attrezzato” (al pari di quella a “verde pubblico”) è radicalmente incompatibile con la permanenza del fondo in proprietà privata. Deve infatti ritenersi sussistente un vincolo preordinato all’espropriazione tutte le volte in cui la destinazione dell’area permetta la realizzazione di opere destinate esclusivamente alla fruizione soggettivamente pubblica.

Il vincolo di piano regolatore a verde pubblico ha carattere espropriativo, sussistendo più in generale un vincolo preordinato all'espropriazione quando la destinazione di un'area da parte del piano regolatore generale permetta la realizzazione di opere destinate esclusivamente alla fruizione soggettivamente pubblica.

La destinazione a servizi- verde pubblico, realizzabile solo dall'Amministrazione, configura un vincolo espropriativo.

La destinazione a verde pubblico ha natura di vincolo preordinato all’esproprio o comunque sostanzialme... _OMISSIS_ ...vo, qualora sulla base delle N.T.A. è esclusa ogni tipologia di intervento privato suscettibile di una qualsivoglia effettiva utilizzazione economica per essere gli interventi ammessi riservati all'iniziativa “pubblica”.

La destinazione ad area verde configura un vincolo espropriativo se dalle NTA emerga una destinazione esclusivamente pubblica e la eventuale realizzazione di piccoli manufatti, nonché di servizi strettamente connessi alla cura del verde e alla sua fruizione sociale, non possano comportare la realizzazione di un opus suscettibile di effettivo sfruttamento in un regime di libero mercato.

Ha natura espropriativa la destinazione ad opere esclusivamente di natura pubblica (nel caso di specie Aree per opere di urbanizzazione secondaria – Verde di quartiere), sicché gli interventi ivi consentiti sono solo quelli a soluzione edificatoria di tipo pubblico.

I vincoli a verde pubblico suscettibili di es... _OMISSIS_ ...d iniziativa dell’ente pubblico hanno natura espropriativa e sono soggetti a decadenza ex art. 9, comma 2 DPR 327/2001.

La destinazione a verde pubblico è meramente conformativa e non preordinata all’esproprio.

La previsione a verde pubblico per la parte che ha reso possibile l’attivazione del procedimento espropriativo, ha in re ipsa carattere espropriativo.

Configura vincolo espropriativo la destinazione a verde pubblico che implichi una destinazione esclusivamente pubblica ancorché sia previsto l'intervento del privato tramite lo strumento della convenzione.

Le norme del P.R.G. o sue varianti che impongono vincoli sulle aree destinate a verde di quartiere, impedendone l’edificazione ed ogni altro utilizzo, hanno natura espropriativa e sono conseguentemente soggette a decadenza, una volta spirato il termine quinquennale di cui all’art. 9, D.P.R. n. 327/2001.

Qualora... _OMISSIS_ ...PRG prevedano per le aree a verde pubblico che le stesse siano di proprietà pubblica, tale destinazione, in quanto incompatibile con alcuna forma di edificazione privata, configura un vincolo espropriativo, con conseguente assoggettabilità della previsione in questione al termine quinquennale di efficacia di cui all'art. 2 comma 1 della L. n. 1187/68.

La destinazione del suolo a verde pubblico comporta il regime giuridico di tale destinazione con conseguente assoggettabilità ad espropriazione.

La destinazione a zona omogenea F2 – verde pubblico è un vincolo di tipo espropriativo, qualora implichi una previsione di edificabilità in vista della sola realizzazione di opere ed infrastrutture pubbliche insuscettibili di essere attuate per effetto di iniziativa privata; ne consegue la decadenza per infruttuoso decorso del termine di cinque anni di efficacia ex art. 2 della legge 19 novembre 1968, n. 1167.

Qualora le NTA prescr... _OMISSIS_ ...e parti a verde pubblico e parco agricolo di un determinato sottoambito si proceda con progetto di opera pubblica ed acquisizione diretta delle aree, ciò significa che il vincolo espropriativo gravante sui terreni del privato è espresso direttamente dal Piano Regolatore (avendo esso scelto l’acquisizione diretta) e la sua adozione non è rinviata ad alcun atto di pianificazione di dettaglio.

La destinazione a verde pubblico, con previsione di utilizzo pubblico e d’esproprio, senza alcun riferimento all’iniziativa privata in regime di economia di mercato che avrebbe consentito all’interessato uno sfruttamento almeno minimale della proprietà, configura vincolo sostanzialmente espropriativo.

Nel caso in cui la disciplina urbanistica escluda in modo assoluto che nelle zone destinate a "verde pubblico" siano possibili, anche parzialmente, iniziative da parte del privato proprietario dell'area, detto vincolo va qua... _OMISSIS_ ...reordinato all'espropriazione o comunque tale da sottrarre sostanzialmente l'area medesima alla naturale vocazione edificatoria e, come tale, è soggetto a decadenza ex art. 2 legge n. 1187 del 1968.

Solo nel caso in cui la disciplina urbanistica escluda in modo assoluto che nelle zone destinate a «verde pubblico» siano possibili, anche parzialmente, iniziative da parte del privato proprietario dell'area, detto vincolo potrà essere qualificato come preordinato all'espropriazione o comunque tale da sottrarre sostanzialmente l'area medesima alla naturale vocazione edificatoria e, come tale, soggetto a decadenza.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PUBBLICO --> IN FASCIA DI RISPETTO

La destinazione a “verde pubblico” costituisce vincolo preordinato all'espropriazione, a nulla rilevando il fatto che sull'area... _OMISSIS_ ...a anche l'ulteriore vincolo di rispetto stradale, e cioè un (altro) vincolo non preordinato all'espropriazione.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PUBBLICO --> STANDARD

Lo standard (nel caso di specie verde pubblico), non importa necessariamente solo vincoli ablatori, né la realizzazione di opere pubbliche puntuali. Esso ben si può inverare anche in modalità di godimento delle facoltà dominicali (e delle relative rendite) diverse dalla mera edificazione (o della rendita esclusivamente basata su essa o sull’alienazione dell’area edificabile all’impresa edile), ossia mercé usi attivi e produttivi, sempre privati, ma come capitale di rischio. Si realizza così il principio di C. cost., 12 maggio 1999 n. 179, secondo il quale si è fuori dello schema ablatorio, le volte in cui le iniziative siano suscettibili di operare in... _OMISSIS_ ...ato.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PUBBLICO ATTREZZATO

Ha natura espropriativa il vincolo a verde pubblico attrezzato; secondo l’impostazione della più recente giurisprudenza (cfr. C.G.A., sez. giur., n. 212 del 2012), tale destinazione (al pari di quella a “verde pubblico”), è da ritenersi, infatti, radicalmente incompatibile con la permanenza del fondo in proprietà privata.

Secondo l’orientamento giurisprudenziale più recente, diversamente da altre solo in apparenza simili destinazioni urbanistiche (tra cui quelle a “verde privato” o “verde agricolo”), che invece effettivamente conformano il diritto dominicale dei proprietari dei fondi interessati, senza però sopprimerlo in toto, la destinazione a “verde pubblico attrezzato” (al pari di quella a “verde pubbl... _OMISSIS_ ...adicalmente incompatibile con la permanenza del fondo in proprietà privata. Ciò implica la natura ineluttabilmente espropriativa, essendo esso preordinato all’esproprio, del vincolo consistente nella destinazione di un’area privata a “verde pubblico”. Tale natura ne comporta, naturalmente, la temporaneità.

La salvezza posta dalle N.T.A. al mantenimento della proprietà privata e, dunque, la non definitiva soggezione di essa al regime espropriativo...


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