A quali condizioni titolo edilizio, V.I.A. e tutela della concorrenza sono devoluti alla competenza del T.S.A.P.?

GIUDIZIO --> GIURISDIZIONE E COMPETENZA --> TSAP --> TITOLO EDILIZIO

Sintesi: Sono devoluti alla cognizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche le controversie sulla legittimità dei provvedimenti amministrativi di diniego di titolo edilizio per motivi relativi alla vicinanza del fabbricato ad un corso d'acqua in zona di esondazione, anche potenziale.


Estratto: «Ciò posto, risultando incontestato, tanto che la ricorrente ha anche impugnato il parere reso al riguardo dalla Commissione consultiva presso l'Ufficio del Genio civile di Venezia, organo deputato specificamente al controllo della compatibilità dell'effettuazione delle opere che abbiano incidenza diretta sulla materia delle acque pubbliche, tanto che le ragioni del diniego del Comune al rilascio della concessione edilizia richiesta risiedono nella incompatibilità della progettata costruzione con il regime delle acque, ne consegue che deve trovare qui applicazione la più recente giurisprudenza di questa Corte secondo cui (Cass. SS. UU. (ordza) n 896 del 27.4.2005; n 23070 del 27.10.2006, oltre a quella citata in precedenza) anche provvedimenti che sebbene non costituiscano esercizio di un potere propriamente attinente alla materia delle acque pubbliche, pure riguardino l'utilizzazione del demanio idrico, incidendo in maniera diretta ed immediata sul regime delle acque stesse rientrano nella competenza del TSAP, e pertanto lo stabilire se nella specie il diniego della concessione edilizia per i motivi addotti e relativi alla vicinanza dell'immobile erigendo al fiume in zona di esondazione, debba esser deciso dal Tribunale superiore per le acque pubbliche, in ragione delle incidenza diretta ed immediata che i provvedimenti stessi hanno, almeno potenzialmente, sul regime delle acque pubbliche.Va pertanto affermato il principio di diritto secondo cui sono devoluti alla cognizione del TSAP anche i provvedimenti amministrativi che, pur non costituendo esercizio di un potere non propriamente attinente alla suddetta materia, riguardino comunque la adeguata utilizzazione del demanio idrico, incidendo in maniera diretta ed immediata sul regime delle acque pubbliche, estremo che deve ritenersi sussistente in caso di diniego di concessione alla costruzione di un fabbricato in zona di esondazione, anche potenziale.»

Sintesi: Sono devoluti alla cognizione del TSAP anche i provvedimenti amministrativi che, pur non costituendo esercizio di un potere non propriamente attinente alla suddetta materia, riguardino comunque la adeguata utilizzazione del demanio idrico, incidendo in maniera diretta ed immediata sul regime delle acque pubbliche, estremo che deve ritenersi sussistente in caso di diniego di concessione alla costruzione di un fabbricato in zona di esondazione, anche potenziale.

Estratto: «Va considerato altresì che la giurisdizione del TSAP si estende a quegli atti e provvedimenti che, ancorché emanati da autorità non specificamente preposte alla tutela delle acque pubbliche, abbiano tuttavia nel regime di queste ultime, un'incidenza immediata e diretta (v. Cass. SS. UU. 9.11.1998, n. 11274)...
[...omissis...]

GIUDIZIO --> GIURISDIZIONE E COMPETENZA --> TSAP --> V.I.A.

Sintesi: È devoluta alla giurisdizione del T.S.A.P. la controversia sul provvedimento di valutazione di impatto ambientale di un progetto di derivazione di acque del demanio idrico, in quanto tale giudizio riguarda la realizzazione di un'opera idraulica riguardante un'acqua pubblica, e quindi incidente in maniera diretta ed immediata sul regime di quest'ultima.

Estratto: «1. La Nord Energia s.r.l. propone istanza di regolamento della giurisdizione in pendenza del giudizio promosso dinanzi al T.A.R. del Piemonte da F.E., T.P. e T.G. (queste ultime in proprio e in qualità di legali rappresentanti prò tempore della GEO s.s.) per chiedere l'annullamento della Delib. Giunta Provinciale Vercelli 17 maggio 2012 (e degli atti connessi), avente ad oggetto "la valutazione di impatto ambientale della L.R. n. 40 del 1998, art. 12 e s.m.i. giudizio positivo di compatibilità ambientale relativamente al progetto di rinnovo della derivazione VC00091 e contestuale variante per ottenere lo sfruttamento delle portate originariamente concesse e non utilizzate localizzato in Borgosesia e Serravalle Sesia (VC), presentato dalla Società Nord Energia s.r.l.".In particolare, le ricorrenti, premesso di essere proprietarie di alcuni edifici ubicati sulle rive del fiume Sesia a ridosso della traversa mobile oggetto del provvedimento di v.i.a. impugnato, hanno lamentato che la traversa "sbarra di fatto il corso del fiume Sesia nelle immediate vicinanze" di tali edifici e che "l'altezza della predetta traversa e le sue modalità costruttive assentite non consentono tecnicamente all'acqua di asportare in fase di piena detta traversa in tempi utili per prevenire l'allagamento degli edifici" medesimi.(omissis)2. Alla stregua degli esposti principi, la controversia in esame, avendo ad oggetto - come risulta da quanto detto in narrativa - un provvedimento relativo alla realizzazione di un'opera idraulica riguardante un'acqua pubblica, quindi incidente in maniera diretta ed immediata sul regime di quest'ultima, è devoluta alla giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche, dinanzi al quale le parti vanno, pertanto, rimesse.»

Sintesi: Ha incidenza diretta sul regime delle acque il provvedimento con il quale l’organismo competente si pronuncia con proprio decreto sull’assoggettamento di un progetto di opera idrica alla procedura di v.i.a..

Sintesi: Ove l’oggetto del progetto esaminato nella procedura di screening sia un’opera idraulica, l’impugnazione del decreto emesso dal responsabile della struttura competente, per la sua ricaduta immediata sul regime delle acque pubbliche, va ricondotta alla giurisdizione del T.S.A.P..

Estratto: «1.1. Con la prima eccezione si assume l’inammissibilità dei ricorsi, introduttivo e per motivi aggiunti, per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo.1.2. L’eccezione è fondata.La controversia in esame si riferisce ad una richiesta di autorizzazione finalizzata all’ottenimento di una subconcessione di derivazione di acqua...
[...omissis...]

Sintesi: I ricorsi avverso provvedimenti emessi in materia di compatibilità ambientale in relazione al potenziamento di un impianto elettrico che utilizzi una derivazione di acqua da un fiume appartiene alla giurisdizione del Tribunale delle Acque Pubbliche.

Estratto: «L’eccezione di difetto di giurisdizione avanzata dalla Provincia resistente è fondata.L’art. 143 R.D. 17751933 così dispone: “Appartengono alla cognizione diretta del Tribunale superiore delle acque pubbliche: i ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere e per violazione di legge avverso i provvedimenti definitivi presi dall'amministrazione in materia di acque pubbliche…”.I ricorsi avverso provvedimenti emessi in materia di compatibilità ambientale in relazione al potenziamento di un impianto elettrico che utilizzi una derivazione di acqua da un fiume sono sempre stati ritenuti appartenenti alla giurisdizione del Tribunale delle Acque Pubbliche ( vedasi Trib Sup. Acque Pubbliche 952011 e Cass SS.UU. 107502007 ).Nel caso di specie i ricorrenti avevano richiesto una procedura di verifica di Impatto Ambientale sul progetto per la costruzione di una minicentrale idroelettrica sul fiume Arno che a buon diritto può farsi rientrare tra i provvedimenti di cui alla lett. a) dell’art. 143 T.U. 17751933.»

Sintesi: Ha incidenza diretta sul regime delle acque il provvedimento con il quale l'organismo competente si pronuncia con proprio decreto sull'assoggettamento di un progetto di opera idrica (nella specie un progetto per il quale si chiede una concessione di derivazione) alla relativa procedura, in quanto tale provvedimento postula l'esame nel merito dell'opera o dell'intervento, chiaramente incidente sulla consistenza dell'opera e sulle modalità di gestione della stessa, e ne può condizionare la effettiva realizzazione o le modalità di gestione: pertanto, ove l'oggetto del progetto esaminato nella procedura di screening sia un'opera idraulica, l'impugnazione del decreto emesso dal Responsabile della struttura competente, per la sua ricaduta immediata sul regime delle acque pubbliche, va ricondotta alla giurisdizione del Tribunale delle acque pubbliche.

Estratto: «Il motivo è infondato in quanto gli atti che regolano la materia delle “Acque pubbliche” non vanno considerati in astratto, ma con riferimento alla possibilità di influire, comunque, sulla loro regolamentazione (C.S. V n. 6942/10).Le Sezioni Unite, del resto, hanno riaffermato che la giurisdizione di legittimità in unico grado attribuita al Tribunale superiore delle acque pubbliche con riferimento ai "ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere e per violazione di legge avverso i provvedimenti definitivi presi dall'amministrazione in materia di acque pubbliche", sussiste quando i provvedimenti amministrativi impugnati incidano direttamente sul regime delle acque pubbliche, nel senso che concorrano, in concreto, a disciplinare la gestione e l'esercizio delle opere idrauliche o a determinare i modi di acquisto dei beni necessari all'esercizio e alla realizzazione delle opere stesse od a stabilire o modificarne la localizzazione o a influire nella loro realizzazione mediante sospensione o revoca dei relativi provvedimenti (cfr. Cass., Sez. Un., n. 27528/08 e 10848/09).Ed inoltre, hanno osservato che "l'incidenza diretta del provvedimento amministrativo sul regime delle acque pubbliche, che radica la giurisdizione di legittimità del Tribunale superiore delle acque pubbliche, è configurabile non solo quando l'atto provenga da organo amministrativo preposto alla cura di pubblici interessi in tale materia e costituisca manifestazione dei poteri attributi a tale organo per vigilare o disporre in ordine agli usi delle acque, ma anche quando l'atto, ancorché proveniente da organi dell'amministrazione non preposti alla cura degli interessi del settore, finisca, tuttavia, con l'incidere immediatamente sull'uso delle acque pubbliche, in quanto interferisca con i provvedimenti relativi a tale uso, autorizzando, impedendo o modificando i lavori relativi”. (Cassazione civile , sez. un., 26 luglio 2002 , n. 11126).Da quanto sopra consegue che ha incidenza diretta sul regime delle acque il provvedimento con il quale l'organismo competente si pronuncia con proprio decreto sull'assoggettamento di un progetto di opera idrica (nella specie un progetto per il quale si chiede una concessione di derivazione) alla relativa procedura, in quanto tale provvedimento postula l'esame nel merito dell'opera o dell'intervento, chiaramente incidente sulla consistenza dell'opera e sulle modalità di gestione della stessa, e ne può condizionare la effettiva realizzazione o le modalità di gestione. Pertanto, ove l'oggetto del progetto esaminato nella procedura di screening sia un'opera idraulica, l'impugnazione del decreto emesso dal Responsabile della struttura competente, per la sua ricaduta immediata sul regime delle acque pubbliche, va ricondotta alla giurisdizione del Tribunale delle acque pubbliche”( cfr. C.S. V n. 3678/09).»

Sintesi: L'impugnazione del provvedimento con cui la Regione chide la sottoposizione a procedura di V.I.A. di un progetto avente ad oggetto la derivazione di acqua pubblica per la realizzazione di un impianto idroelettrico appartiene alla giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

Estratto: «Con riguardo a fattispecie simile a quella sottoposta al vaglio di questo Consiglio, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno osservato che “l’'incidenza diretta del provvedimento amministrativo sul regime delle acque pubbliche, che radica la giurisdizione di legittimità del tribunale superiore delle acque pubbliche, è configurabile non solo quando l'atto provenga da organo amministrativo preposto alla cura di pubblici interessi in tale materia e costituisca manifestazione dei poteri attributi a tale organo per vigilare o disporre in ordine agli usi delle acque, ma anche quando l'atto, ancorché proveniente da organi dell'amministrazione non preposti alla cura degli interessi del settore, finisca, tuttavia, con l'incidere immediatamente sull'uso delle acque pubbliche, in quanto interferisca con i provvedimenti relativi a tale uso, autorizzando, impedendo o modificando i lavori relativi. (Cassazione civile , sez. un., 26 luglio 2002 , n. 11126, con riferimento a fattispecie relativa a diniego di autorizzazione paesaggistica alla derivazione di acqua ed alla costruzione di impianto idroelettrico, adottato dal direttore regionale della pianificazione territoriale ai sensi dell'art. 1, lett. c, l. 8 agosto 1985 n. 431). Da quanto sopra consegue che ha incidenza diretta sul regime delle acque il provvedimento con il quale l’organismo competente si pronuncia con proprio decreto sull'assoggettamento di un progetto di opera idrica (nella specie un progetto per il quale si chiede una concessione di derivazione) alla relativa procedura, in quanto tale provvedimento postula l'esame nel merito dell'opera o dell'intervento, chiaramente incidente sulla consistenza dell'opera e sulle modalità di gestione della stessa, e ne può condizionare la effettiva realizzazione o le modalità di gestione. Pertanto, ove l'oggetto del progetto esaminato nella procedura di screening sia un'opera idraulica, l'impugnazione del decreto emesso dal Responsabile della struttura competente, per la sua ricaduta immediata sul regime delle acque pubbliche, va ricondotta alla giurisdizione del Tribunale delle acque pubbliche-»
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.