Adire innanzi al G.O. contro le azioni possessorie della P.A.

Sintesi: Le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non supportata da atti o provvedimenti amministrativi formali. Ove viceversa risulti, sulla base del criterio del "petitum" sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, deve dichiararsi il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo.

Estratto: «Orbene sulla base degli elementi di fatto evidenziati dall'ordinanza impugnata e non contestati dal ricorrente, è quindi emerso che dopo l'occupazione del fondo per cui è causa da parte del Comune di Roccainola, con Delib. 13 novembre 2009 era stata approvata una variante dei lavori e del connesso "Progetto di completamento della rete di regimentazione e raccolta delle acque meteoriche - Perizia di assestamento", riguardante in parte anche il fondo in questione, e che con Delib. 1 dicembre 2009 era stato approvato il Piano Particellare di esproprio collegato alla suddetta perizia di assestamento, mentre solo in data 28-5-2010 il M.M. aveva proposto il ricorso per reintegra nel possesso del fondo;pertanto, allorché quest'ultimo aveva invocato tale tutela possessoria, era già stato emesso un provvedimento da parte del Comune di Roccainola di natura espropriativa idoneo ad affievolire da diritto soggettivo ad interesse legittimo la posizione giuridica del M.M., con le conseguenti ricadute in materia di giurisdizione, essendo noto che le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non supportata da atti o provvedimenti amministrativi formali, mentre ove risulti, sulla base del criterio del "petitum" sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, deve dichiararsi il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo (Cass. S.U. 8-5-2007 n. 10375; Cass. S.U. Ord. 12-9- 2008 n. 23561; Cass. S.U. 3-10-2011 n. 20142).Nella fattispecie, pertanto, deve essere valutata la legittimità delle suddette delibere comunali quali esplicazioni dell'esercizio del potere espropriativo da parte dalla P.A., idonee ad incidere sulla situazione possessoria vantata dal privato, con la conseguenza al riguardo della sussistenza della giurisdizione del giudice amministrativo, poiché integra una questione di merito - che spetta al giudice provvisto di giurisdizione decidere - accertare se l'azione sia proponibile e la pretesa del ricorrente possa essere soddisfatta (Cass. S.U. 8-5-2007 n. 10375).»

Sintesi: L'azione possessoria è esperibile davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non sorretta da atti o provvedimenti amministrativi formali; ove risulti, invece, sulla base del criterio del petitum sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, va dichiarato il difetto di giurisdizione de giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo.

Estratto: «4. Nel merito la questione di giurisdizione - consistente nell'accertare se l'azione possessoria proposta dalla ricorrente nei confronti di altri soggetti privati rientri nella giurisdizione del giudice ordinario, come affermato nel provvedimento adottato dal giudice del Tribunale di Treviso, ovvero del giudice amministrativo, come invece sostenuto dai resistenti e affermato dal medesimo Tribunale in composizione collegiale in sede di reclamo - deve essere risolta nel senso della sussistenza della giurisdizione del giudice ordinario.4.1. Nella giurisprudenza di questa Corte si è chiarito che "l'azione possessoria è esperibile davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non sorretta da atti o provvedimenti amministrativi formali; ove risulti, invece, sulla base del criterio del petitum sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, va dichiarato il difetto di giurisdizione de giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo (Cass., S.U. n. 23561 del 2008).»

Sintesi: Le azioni possessorie sono esperibili davanti al G.O. quando il comportamento della P.A. non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non sorretta da atti o provvedimenti amministrativi; ove risulti, invece, sulla base del criterio del petitum sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, va dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo.

Estratto: «Entrambi i ricorsi, in relazione a tutte le suesposte doglianze, non meritano accoglimento.Quanto al ricorso principale, preliminare è l'esame del terzo motivo in relazione alla dedotta violazione di norme sulla giurisdizione:premesso che nel caso di specie con il ricorso presentato nei confronti del Comune di (OMISSIS), gli istanti deducevano un illecito comportamento di quest'ultimo riguardo all'abbattimento di un mero di recinzione, posto a delimitazione di un area di proprietà degli stessi, del tutto prescindendo, quindi, dall'esercizio di un pubblico potere (a carattere discrezionale) o dall'emissione di un provvedimento amministrativo e che, inoltre, nella vicenda in esame, non viene in evidenza e non assume alcun rilievo la procedura espropriativa promossa dallo stesso Comune nei confronti dell'immobiliare Ruggeri, dante causa della Edilgiuffrè (a sua volta dante causa degli odierni resistenti), in quanto come evidenziato in fase di merito, dalla Corte territoriale, l'area in questione non rientra in quella espropriata, deve affermarsi la giurisdizione del giudice ordinario (correttamente individuata dalla Corte di Messina).Come infatti già statuito da queste Sezioni Unite (tra le altre, Ord. n. 23 561/08), le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti, ma si concreti e si risolva in una mera attività materiale, non sorretta da atti o provvedimenti amministrativi; ove risulti, invece, sulla base del criterio del petitum sostanziale, che oggetto della tutela invocata non è una situazione possessoria, ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere, va dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, competente essendo il giudice amministrativo.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.