Inderograbilità del principio di alternatività tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale all'atto amministrativo

Sintesi: E’ inammissibile per violazione del principio di alternatività tra ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e ricorso giurisdizionale, sancita dall’art. 8, comma 2, del D.P.R. 24.11 1971, n. 1199, il ricorso avverso decreto di esproprio impugnato non per vizi propri ed autonomi, ma facendo valere, per invalidità derivata, quali motivi di impugnazione, unicamente vizi afferenti agli atti presupposti già impugnati con ricorso straordinario al Capo dello Stato.

Estratto: «4. Nella procedura espropriativa in esame, da un rapido excursus dei motivi di gravame, come risultante dall’esposizione in “fatto”, il decreto di esproprio è stato impugnato non per vizi propri ed autonomi, ma facendo valere, per invalidità derivata, quali motivi di impugnazione, unicamente vizi afferenti agli atti presupposti ed, in particolare, alla deliberazione di Giunta Comunale n. 106 del 12.10.2006 con cui è stato approva... _OMISSIS_ ...o delle Piazze” e ad “ogni altro atto preordinato e connesso”, tra cui la deliberazione della Giunta Comunale n. 23 del 3.3.2006 con cui era stato approvato il progetto preliminare (oltre ai precedenti atti richiamati nella premessa dei suddetti provvedimenti).Tuttavia, come ammesso dalle medesime ricorrenti, la suddetta deliberazione di Giunta Comunale n. 106 del 12.10.2006 risulta già impugnata con ricorso straordinario al Capo dello Stato, notificato il 17 maggio 2007 e la pendenza di un procedimento per ricorso straordinario anche avverso la delibera di Giunta Comunale n. 23 del 3.3.2006, recante l’approvazione del progetto preliminare, è attestata dalla nota prot. n. 0004192 del 15.9.2008 - prodotta in giudizio - con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti informa la sig. ra Russo Elisabetta ed altri, domiciliate presso il loro difensore, che: “E’ stato depositato presso questo Ministero il ricorso straordinario al P... _OMISSIS_ ... Repubblica in data 17.5.2007 proposto da Russo Elisabetta ed altri contro il Comune di Castelvolturno avverso la delibera di Giunta Comunale n. 23 del 3/3/2006”.5. Pertanto deve rilevarsi che, nell’ambito del presente giudizio, risultano impugnati, quali atti presupposti della procedura espropriativa de qua, atti (delibere di Giunta Comunale n. 23 del 3.3.2006 e n. 106 del 12.10.2006) già impugnati in sede di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, tuttora pendente, mentre, relativamente al decreto di espropriazione n. 46985 del 24 agosto 2010, quale atto terminale della medesima procedura, impugnato, unicamente in questa sede, vengono dedotte esclusivamente censure per invalidità derivata dai suddetti atti presupposti, con la conseguenza che nel presente giudizio vengono dedotte e dovrebbero esaminarsi le medesime censure, già oggetto di disamina in sede di procedimento per ricorso straordinario, anche se proposto avverso e per l’annulla... _OMISSIS_ ...resupposti rispetto al predetto decreto di espropriazione.»

Sintesi: La regola dell'alternatività tra il ricorso straordinario al Capo dello Stato e quello giurisdizionale, deve ritenersi operante in ipotesi in cui oggetto del ricorso straordinario sono gli atti relativi alla fase della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera e dell'imposizione del vincolo, mentre oggetto del ricorso giurisdizionale il decreto di espropriazione per profili di illegittimità derivata.

Estratto: «Al fine di chiarire i contorni fattuali della questione controversa ora all’esame, deve ricordarsi in sintesi che - come meglio evidenziato nelle premesse - gli odierni appellanti hanno impugnato con ricorso straordinario al Presidente della Regione siciliana la delibera giuntale con la quale fu approvato il progetto definitivo dell’opera in contestazione e ne venne dichiarata la pubblica utilità indifferibilità ed urgenza, mentre hanno poi... _OMISSIS_ ...e giurisdizionale il decreto di esproprio.Come è noto, in tema di alternatività tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale si contrappongono in giurisprudenza due diversi indirizzi.Secondo un primo orientamento (cui si è ispirata la sentenza impugnata) il principio dell’alternatività fra ricorso straordinario e tutela in sede giurisdizionale opera non solo nei casi di impugnativa diretta del medesimo atto, ma con riguardo anche agli atti presupposti e connessi, nel caso in cui, muovendo dall’illegittimità degli stessi, si intenda far valere l'invalidità del provvedimento terminale già in precedenza direttamente impugnato. (C. di S., I sez., n. 1491 del 2009).All’opposto, secondo un diverso indirizzo, il principio di alternatività fra ricorso straordinario al Capo dello Stato e ricorso giurisdizionale, per il suo carattere limitativo dell'esercizio del diritto di azione, non è suscettibile di applicazione analogica e pertanto opera nel solo caso... _OMISSIS_ ...i aventi ad oggetto il medesimo atto. (VI sez., n. 6518 del 2007).Indipendentemente da ogni ulteriore approfondimento sul punto, nel caso all’esame va tuttavia considerato che le censure dichiarate inammissibili dal T.A.R. - al di là di come formalmente rubricate - investono profili di illegittimità derivata in senso sostanziale.Mediante tali censure infatti i proprietari denunciano vizi i quali non possono che risalire al progetto definitivo approvato dalla Giunta comunale con la delibera appunto gravata in sede straordinaria e non riguardano invece il decreto di esproprio impugnato in sede giurisdizionale.E’ evidente infatti che la configurazione concreta dell’opera pubblica, la sua asserita eccessiva invasività rispetto alla proprietà privata coinvolta nonché la sua contestata conformità alle previsioni urbanistiche non risultano determinate dal provvedimento ablatorio bensì dall’atto presupposto col quale sono state definite le caratter... _OMISSIS_ ...uali dell’opera stessa ed è stato imposto sui terreni interessati il vincolo appunto preordinato all’esproprio.In sostanza, come si è detto, i vizi di cui si discute attengono effettivamente a profili di illegittimità derivata che non possono essere qui esaminati in omaggio al principio dell’alternatività: gli odierni appellanti, infatti, hanno impugnato il progetto e la dichiarazione di p.u. in quella sede straordinaria nella quale le relative questioni vanno dunque decise.Le considerazioni ora svolte inducono in conclusione il Collegio a confermare la statuizione di inammissibilità delle predette censure contenuta nella sentenza impugnata, con conseguente rigetto dei mezzi ora presi in considerazione.»

Sintesi: La regola dell'alternatività tra il ricorso straordinario al Capo dello Stato e quello giurisdizionale, sancita dall'art. 8 D.P.R. n. 1199/1971, deve ritenersi operante in ipotesi in cui oggetto del ricorso straordinario so... _OMISSIS_ ...ativi alla fase della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera e d'imposizione del vincolo preordinato all'espropriazione, mentre oggetto del ricorso giurisdizionale il decreto di espropriazione e gli atti esecutivi.

Estratto: «Condivide il Collegio l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale la regola dell'alternatività tra il ricorso straordinario al Capo dello Stato e quello giurisdizionale, sancita dall'art. 8 d.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199, pur non essendo suscettibile di interpretazione analogica, allorché le due impugnative riguardino atti distinti, deve comunque ritenersi operante nel caso in cui dopo l'impugnativa in sede giurisdizionale dell'atto presupposto venga successivamente impugnato in sede straordinaria l'atto conseguente, al fine di dimostrarne l'illegittimità derivata dalla dedotta invalidità dell'atto presupposto; ciò per l'identità sostanziale delle due impugnative in relazione alla "ratio" della norm... _OMISSIS_ ..., la quale appare volta ad impedire un possibile contrasto di giudizi in ordine al medesimo oggetto. Tale principio è da ritenersi ugualmente valido nella situazione inversa in cui come nella fattispecie l'atto presupposto sia stato precedentemente impugnato in sede straordinaria (Consiglio Stato , sez. IV, 21 aprile 2005 , n. 1852).Detto principio trova applicazione in particolare nella fattispecie all'esame del Collegio, nella quale oggetto del ricorso straordinario sono gli atti relativi alla fase della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera ed il finanziamento della stessa e sono in contestazione anche negli aspetti relativi alla localizzazione dell'opera ed alla fase di imposizione del vincolo preordinato all'espropriazione, mentre sono oggetto del ricorso giurisdizionale il decreto di espropriazione e gli atti esecutivi.A tal proposito va richiamato il costante orientamento giurisprudenziale, dal quale il Collegio non ha motivo di discostarsi, secondo cui l'a... _OMISSIS_ ...sede giurisdizionale della dichiarazione di pubblica utilità o degli atti nei quali essa deve ritenersi contemplata in modo implicito comporta la automatica caducazione degli effetti del decreto di esproprio nel frattempo emesso, senza alcuna necessità o onere di autonoma e ulteriore impugnazione (da ultimo, Consiglio Stato , sez. IV, 19 marzo 2009 , n. 1651).Ciò comporta che l'eventuale annullamento degli atti antecedenti il decreto di espropriazione in sede di decisione del ricorso straordinario avrebbe effetti caducatori e non meramente vizianti rispetto ai provvedimenti impugnati con il ricorso introduttivo del giudizio.»

Sintesi: Il principio di alternatività espresso nell’art. 8, comma 2, del d. P. R. n. 1199/1971 e nell’art. 20, comma 4, della L. n. 1034/1971, non può esser derogato in virtù di una presunta differente natura degli atti, rispettivamente impugnati con il ricorso straordinario e con quello proposto in sede giurisdizi... _OMISSIS_ ...vamente inerenti all’approvazione dei progetti – preliminare ed esecutivo – (il primo), ed al successivo, e distinto, decreto di esproprio (il secondo); ciò in forza sostanziale unità del procedimento espropriativo, che trova testuale conferma, del resto, nell’art. 8 del d. P. R. 327/2001.

Estratto: «Il Collegio, aderendo alla prima delle eccezioni, sollevate dalla difesa dell’Amministrazione Comunale, ritiene che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile, per violazione del principio di alternatività tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale.L’operatività del principio in questione, espresso nell’art. 8, comma 2, del d. P. R. n. 1199 del 1971 (“Quando l’atto sia stato impugnato con ricorso giurisdizionale, non è ammesso il ricorso straordinario da parte dello stesso interessato”) e nell’art. 20, comma 4, della legge n. 1034 del 1971 (“Quando sia stato promosso r... _OMISSIS_ ...nale amministrativo regionale è escluso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica”), testualmente riferito al caso di ricorsi proposti, nelle diverse sedi giurisdizionale e straordinaria, avverso gli stessi atti, è stata progressivamente estesa, in via d’interpretazione giurisprudenziale, all’ipotesi dell’impugnativa di atti distinti, purché legati tra loro da un nesso di presupposizione.In particolare, s’è affermato che: “La regola dell’alternatività tra il ricorso straordinario al Capo dello Stato e quello giurisdizionale, sancita dall’art. 8 d. P. R. 24 novembre 1971 n. 1199, pur non essendo suscettibile di interpretazione analogica, allorché le due impugnative riguardino atti distinti, deve comunque ritenersi operante nel caso in cui dopo l’impugnativa in sede giurisdizionale dell’atto presupposto venga successivamente impugnato in sede straordinaria l’atto conseguente, al fine di dimostr... _OMISSIS_ ...legittimità derivata dalla dedotta invalidità dell’atto presupposto; ciò per l’identità sostanziale delle due impugnative in relazione alla “ratio” della norma summenzionata, la quale appare volta ad impedire un possibile contrasto di giudizi in ordine al medesimo oggetto. Tale principio è da ritenersi ugualmente valido nella situazione inversa in cui come nella fattispecie l’atto presupposto sia stato precedentemente impugnato in sede straordinaria” (Consiglio Stato, sez. IV, 21 aprile 2005, n. 1852).Nella motivazione della sentenza, testé citata, si osserva, inoltre, che: “La correttezza di un simile orientamento appare altresì suffragata dalle sopravvenute disposizioni della legge 21 luglio 2000, n. 205, che all’art. 1, nel modificare l’art. 21 della citata legge n. 1034 del 1971, pongono in rapporto di stretta correlazione tutti i provvedimenti successivi che risultino connessi a quello originariamente impu... _OMISSIS_ ...do che i predetti atti ulteriori sono impugnati mediante proposizione di motivi aggiunti, al fine evidente di favorire la trattazione congiunta di tutte le questioni afferenti ad un medesimo oggetto”.L’argomento, da ultimo espresso, può essere, a parere del Collegio, ulteriormente approfondito: secondo l’indirizzo, espresso nella sentenza del Consiglio di Stato, sez. IV, 16 ottobre 2006, n...


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