Caratteri dei motivi di impugnazione del provvedimento: assorbimento e genericità

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> MOTIVI

Sintesi: La contraddittorietà del motivo di impugnazione ne determina l'inammissibilità.

Estratto: «4.4. Accertata l’improcedibilità in parte qua dell’atto introduttivo del giudizio, quest’ultimo va, poi, dichiarato inammissibile nella parte in cui (terzo motivo) è rivolto nei confronti del P.U.A. adottato dal Comune di Terracina ed approvato dalla Regione Lazio, per aver esso destinato a spiaggia libera i tratti di arenile oggetto dell’istanza di concessione. 4.5. Invero, da un lato l’inammissibilità deriva dal fatto che, con tale motivo, la ricorrente pretende di ottenere un sindacato sul merito delle scelte amministrative discrezionali effettuate dalla P.A. in sede di individuazione dei tratti dell’arenile di Terracina destinati all’uso pubblico (spiaggia libera). Sul punto, ci si può richiamare all’insegnamento della giurisprudenza formatasi ... _OMISSIS_ ...acato sulle scelte pianificatorie della P.A. (cfr., ex multis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VIII, 6 ottobre 2011, n. 4630), la quale ha sottolineato come, nella materia della programmazione degli assetti del territorio, la P.A. goda di un ampio potere discrezionale, sottratto al sindacato di legittimità per ciò che riguarda le scelte adottate sulla destinazione delle singole aree: tali scelte, in quanto espressione della suddetta ampia discrezionalità, e considerata la portata generale dell’atto di programmazione territoriale in cui sono ricomprese, non necessitano di apposita motivazione, oltre quella desumibile dai criteri generali seguiti dalla P.A. nell’impostazione dello strumento di pianificazione, e possono, pertanto, essere censurate esclusivamente in presenza di macroscopici vizi di arbitrarietà, illogicità e travisamento fattuale, nel quadro delle linee portanti della pianificazione. Nella fattispecie per cui è causa, tuttavia, i succitati vizi mac... _OMISSIS_ ...ono desumibili dalle doglianze della ricorrente, in quanto queste ultime si incentrano su elementi (conformazione e ubicazione degli arenili, natura del suolo) non idonei a qualificare in termini di irragionevolezza la destinazione pubblicistica impressa agli arenili stessi dal P.U.A. (ciò, in disparte quanto si dirà oltre circa l’effettiva inclusione, o meno, di uno dei tratti richiesti tra le aree destinate a spiaggia libera). Né una simile irragionevolezza può in alcun modo ricavarsi dallo stato di abbandono in cui verserebbero i tratti richiesti, essendo questo un elemento che attiene, semmai, alla cattiva gestione delle aree in discorso e, dunque, non alla fase delle scelte pianificatorie, ma a quella dell’attuazione di tali scelte: analogamente, sarebbe del tutto assurdo pretendere di ricavare dalla cattiva esecuzione di un’opera pubblica un giudizio di inutilità della stessa.4.6. In argomento occorre poi aggiungere che, in contraddizione con la d... _OMISSIS_ ... esposta, in altra parte del ricorso – e poi ancora nei motivi aggiunti – la ricorrente si rifà proprio alle tavole del P.U.A., per dimostrare che almeno uno dei due tratti di arenile richiesti in concessione non sarebbe compreso tra quelli destinati a spiaggia libera: da ciò si ricava un ulteriore profilo di inammissibilità della censura, giacché la riferita contraddizione non consente di comprendere l’esatta portata della censura stessa e, pertanto, ne determina l’inammissibilità (cfr. Cass. civ., Sez. I, 17 maggio 2006, n. 11501).»

Sintesi: Ai fini dell’impugnazione di un atto amministrativo, non è necessaria ed indispensabile l’esplicitazione formale, attraverso formule specifiche, dei motivi di ricorso, essendo sufficiente che nel proposto gravame le ragioni dell’impugnazione appaiano comunque evidenti nell’esaminarne il contenuto, valutato nel suo complessivo contesto.

Estratt... _OMISSIS_ ...atteso, innanzitutto, il primo rilievo del ricorso in esame, secondo cui il giudice di primo grado avrebbe erroneamente accolto il gravame proposto sulla base di un motivo non espresso e non contenuto nel gravame stesso, in violazione del principio di cui all’art.112 c.p.c..Deve ritenere, infatti, il Collegio che, ai fini dell’impugnazione di un atto amministrativo, non è necessaria ed indispensabile l’esplicitazione formale, attraverso formule specifiche, dei motivi di ricorso, essendo sufficiente che nel proposto gravame le ragioni dell’impugnazione appaiano comunque evidenti nell’esaminarne il contenuto, valutato nel suo complessivo contesto; il che nel caso in esame si è appunto verificato, dal momento che i primi giudici hanno preso in considerazione il ricorso originario nella sua interezza, esaminando la censura centrale, che da esso emergeva, volta sostanzialmente a denunciare la carenza di motivazione della ordinanza impugnata, anc... _OMISSIS_ ...uo;Amministrazione non aveva svolto un’adeguata istruttoria (con le necessarie constatazioni sull’effettivo stato dei luoghi e con la necessaria valutazione dei titoli di proprietà).»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> MOTIVI --> ASSORBIMENTO

Sintesi: Nel processo amministrativo, la tecnica dell'assorbimento dei motivi non può ritenersi illegittima ex se quando è espressione consapevole del controllo esercitato dal giudice nell'esercizio della funzione pubblica e se è limitata ai soli casi - del tutto marginali - in cui sussista un rapporto di stretta e chiara continenza, di pregiudizialità o implicazione logica tra la censura accolta e quella non esaminata.

Sintesi: I principi di effettività e completezza della tutela giurisdizionale impongono al Giudice di valorizzare sempre le censure del ricorrente qualora queste non siano comunque connotate, a loro volta, da pretesuosità, defatigatorietà, ripetitivit... _OMISSIS_ ...ragionevolezza.

Estratto: «__1.§.2.1. Deve condividersi il primo profilo del secondo motivo con cui si lamenta che il primo giudice avrebbe affermato l’illegittimità dell'inserimento dell'immobile della classe X, sanzionando l’asserito mancato chiarimento da parte del Comune delle ragioni della predetta classazione. Al contrario, per l’Amministrazione appellante il Comune non avrebbe affatto dovuto provare l'inserimento nella classe X in quanto ciò sarebbe stato il risultato di un calcolo matematico eseguito sulla base della tabella ministeriale allegata al predetto D.M. che non lascerebbe alcun margine di discrezionalità. Inoltre il Comune aveva depositato in adempimento dell'ordinanza istruttoria una relazione nella quale aveva puntualmente indicati parametri e criteri utilizzati per la tabella.Il Tar non ha esaminato le censure di merito della Società Immobiliare per cui, se non era verificabile la correttezza della classifi... _OMISSIS_ ...e sarebbe stato possibile dedurne l'erroneità ed annullare il provvedimento in base ad un’inaccettabile inversione logica per cui si sarebbe ritenuto il provvedimento illegittimo per principio e sarebbe stato compito del Comune di mostrarne la legittimità , la quale invece sarebbe emersa dal documento depositato dalla società immobiliare in primo grado.L’assunto merita adesione.Deve al riguardo rilevarsi che effettivamente l'Amministrazione appellante aveva versato in primo grado il rapporto istruttorio tecnico del 28 12 2006 sulla cui base è stata corretta in aumento, con un incremento del 54,17 %, l’autoliquidazione del costo di costruzione in contrasto con la tabella prodotta dalla parte privata che nei propri conteggi rilevava un aumento di 34,17 % pari a classe VI del D.M. .Nel caso non può condividersi che, in relazione agli atti inviati dal Comune in adempimento dell’istruttoria, potesse farsi applicazione dell’art.116 c.p.c. anche pe... _OMISSIS_ ...me si vedrà in seguito – la Società immobiliare aveva specificamente fatto oggetto di censura tutte le modifiche operate d’ufficio dal Comune ed in ogni caso, il profilo non poteva essere ritenuto assorbente delle altre questioni sollevate dalla Società ricorrente.La pronuncia dichiarativa dell'assorbimento nel caso in esame lasciava infatti aperte numerose questioni di diritto, e quindi si risolveva in un’omessa pronuncia.Nel processo amministrativo, la tecnica dell'assorbimento dei motivi non può ritenersi illegittima ex se quando è espressione consapevole del controllo esercitato dal giudice nell'esercizio della funzione pubblica e se è limitata ai soli casi - del tutto marginali - in cui sussista un rapporto di stretta e chiara continenza, di pregiudizialità o implicazione logica tra la censura accolta e quella non esaminata (cfr. Cons. Stato, Sez. IV n. 4827 - 11 settembre 2012).Il che qui deve essere escluso. In sostanza, certamente nel caso in es... _OMISSIS_ ...a di assorbimento dei motivi non è affatto il frutto di un arbitrio o di casualità giudiziaria, ma ciò nondimeno, i principi di effettività e completezza della tutela giurisdizionale impongono al Giudice di valorizzare sempre le censure del ricorrente qualora queste non siano comunque connotate, a loro volta, da pretesuosità, defatigatorietà, ripetitività o comunque irragionevolezza (cfr. Cons. Stato Sez. VI 4 agosto 2009 n. 4905; Cons. Stato Sez. Sez. III 19 novembre 2012 n. 5820).Sul punto la decisione impugnata non appare dunque esaustiva e deve pertanto essere riformulata. Di conseguenza il Collegio deve esaminare compiutamente non solo il secondo profilo del secondo motivo principale del Comune ma anche tutte le doglianze sostanzialmente contrapposte introdotte della Società Immobiliare con il ricorso incidentale.»

Sintesi: In caso di impugnazione giurisdizionale di determinazioni amministrative di segno negativo fondate su una pluralità di ragi... _OMISSIS_ ...elle quali di per sé idonea a supportare la parte dispositiva del provvedimento, è sufficiente che una sola di esse resista al vaglio giurisdizionale perché il provvedimento nel suo complesso resti indenne dalle censure articolate.--

Estratto: «26. Con il quarto motivo, la parte sostiene che, in ogni caso l’insediamento di esercizi commerciali nell’area di cui è causa dovrebbe considerarsi non incompatibile con gli atti di pianificazione e programmazione in quanto, a seguito dell’entrata in vigore del d.P.R. n. 447/98 e del d.P.R. n. 440/2000, la differenza fra attività produttiva e attività di commercializzazione di beni diverrebbe sfumata; sicché l’insediamento di esercizi commerciali dovrebbe essere consentito anche in aree aventi vocazione industriale.27. Anche questo motivo non può essere condiviso.28. Si deve invero osservare che, ai fini urbanistici, la distinzione fra attività produttiva ed attività commerciale deve ri... _OMISSIS_ ... ciò nonostante l’esistenza di disposizioni, quali quelle contenute nel d.P.R. 20 ottobre 1998 n. 447, come modificato dal d.P.R. 7 dicembre 2000 n., che accomunano invece le due figure. La necessità di mantenere la distinzione discende dalla constatazione che le attività industriali determinano un carico urbanistico di norma inferiore rispetto a quello proprio delle attività che si svolgono negli edifici adibiti a residenza, a terziario o ad attività commerciali, laddove la presenza umana è normalmente numericamente molto più significativa (cfr. TAR Lombardia Milano sez. II, 26 febbraio 2013 n. 539). Le disposizioni contenute nel citato d.P.R: n. 447/98, d’altro canto, non hanno la specifica finalità di disciplinare l’uso del territorio, ma quella di semplificare le procedure amministrative dirette all’individuazione delle aree destinate ad impianti produttivi ed al rilascio di titoli riguardanti interventi edilizi da eseguirsi su tali impianti: ... _OMISSIS_ ...ò la scelta del legislatore di accomunare le due figure, giacché a questo specifico fine non vi è ragione per distinguere fra attività dirette alla produzione di beni e quelle dirette alla loro commercializzazione. 29. Va pertanto ribadita l’infondatezza della censura.30. Con l’ultimo motivo la parte lamenta disparità di trattamento in quanto l’Amministrazione, a differenza di quanto accaduto nel caso di specie, avrebbe consentito, con l’approvazione di un diverso PII, l’insediamento di esercizi commerciali nella stessa zona in cui è ubicata l’area di cui è causa.31. La censura è infondata in quanto la ricorrente non offre sufficienti parametri comparativi, e non è dunque possibile stabilire se la disparità di trattamento lamentata sia effettivamente sussistente. Va invero rilevato che, al di là di ogni altra considerazione, la parte non chiarisce se, in base agli strumenti di pianificazione generale, la specifica area oggetto di tale ... _OMISSIS_ ...ta o meno ad ospitare esercizi commerciali. Questo elemento è decisivo ai fini che qui interessano, posto che, come visto, la decisione del Comune di rigettare la domanda della ricorrente dipende in sostanza dalla volontà di non consentire, attraverso l’approvazione di PII in variante al PRG, la proliferazione di ...


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