Effetti sull'intero procedimento d'esproprio dell'impugnazione di un unico provvedimento

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> DICHIARAZIONE INIZIO LAVORI

Sintesi: Non è ammissibile il ricorso contro la dichiarazione di inizio lavori.

Estratto: «Va, invece, dichiarata l’inammissibilità dell’impugnazione per quella parte intesa a conseguire l’annullamento “per quanto occorre possa, della dichiarazione di inizio dei lavori presentata, in data 17.05.2010, dalla società Zeiler al Comune di Bolzano” e “per quanto occorre possa, della comunicazione dd.17.05.2010 della società Zeiler srl e del progettista, arch. Renzo Gennaro”, non potendo questo Giudice provvedere ad annullare atti resi da privati.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> DIFFIDE

Sintesi: Ha natura endoprocedimentale e non immediatamente lesiva l'atto con il quale la P.A. diffidi il titolare di una concessione di occupazione di suolo pubblico a ricominciare l'attività che abbia cessato, ass... _OMISSIS_ ...ermine e minacciando, in difetto, l'emanazione di un provvedimento di decadenza della concessione.

Estratto: «4) La difesa comunale eccepisce, invece, l’inammissibilità del ricorso in relazione alla natura infraprocedimentale dell’atto che forma oggetto dell’impugnativa.Questa eccezione è fondata e deve essere condivisa.Parte ricorrente, infatti, qualifica la statuizione inerente la ripresa dell’attività nel termine di dieci giorni come “ordine” impartito alla Giolfo S.r.l.Per risultare coerente con tale ricostruzione, la statuizione in parola dovrebbe tradursi in un comando che impone uno specifico obbligo di fare alla destinataria.L’amministrazione procedente, al contrario, non ha inteso far nascere in capo alla Giolfo alcun nuovo obbligo, ma solo intimarle l’osservanza di un obbligo preesistente e direttamente derivante dal titolo concessorio, con l’implicito avvertimento che la mancata ripresa... _OMISSIS_ ...ività nel termine ivi indicato avrebbe condotto ineluttabilmente alla decadenza della concessione.L’atto in esame, perlomeno in questa parte, deve essere più propriamente qualificato, pertanto, come “diffida” ed il suo stesso tenore letterale appare perfettamente coerente con questa soluzione ermeneutica.Trattasi, quindi, di atto meramente preparatorio e privo di effetti costitutivi, come tale inidoneo a ledere direttamente gli interessi giuridici di alcuno, ma eventualmente impugnabile solo con il provvedimento conclusivo.In tale contesto, peraltro, le ricorrenti avrebbero avuto interesse, ove del caso, solo a reagire avverso la mancata adozione del provvedimento finale di decadenza, non certo a contestare la legittimità di una diffida cui esse stesse avevano dato impulso con l’esposto del 7 settembre 2011.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> DINIEGO DI SANATORIA EDILIZIA

Sintesi: E’ illegittimo il dinie... _OMISSIS_ ...ne in sanatoria giustificato sulla base di un generico contrasto con una disposizione del regolamento edilizio, in quanto l’amministrazione deve motivare l'effettivo contrasto tra l'opera realizzata e gli strumenti urbanistici, e tale contrasto deve essere evidenziato in maniera intellegibile, così da consentire al soggetto interessato di impugnare l'atto denunziando non solo i vizi propri della motivazione, ma anche le errate interpretazioni delle norme urbanistiche.

Estratto: «L’impugnato provvedimento di diniego, riguarda l’istanza di sanatoria prot. n. 2017 del 12 settembre 1999, presentata dall’odierno ricorrente ai sensi degli artt. 13 l. n. 47/1985 e 9 l. n. 122/1989. L’intervento per cui si controverte riguarda la realizzazione di uno spiazzo per parcheggio, con relativo superamento del dislivello dalla via d’accesso, in parte con un volume preesistente, consistente in un vecchio locale da demolire, ... _OMISSIS_ ... un volume tecnico. La costruzione era stata precedentemente assentita in forza della concessione edilizia n. 01/92/B, poi annullata. Oppone l’amministrazione comunale che il terreno oggetto di intervento ricade in zona A (Residenziale a tutela) del vigente strumento urbanistico. Tuttavia, sul punto, l’art. 34 delle norme transitorie delle N.T.A. ammette “per i fabbricati esistenti all’atto di adozione del piano, la costruzione in muratura di autorimesse private, per un numero di macchine pari a quelle degli alloggi, in confine di proprietà e con un’altezza di mt. 2,80 fuori terra”.Inoltre, l’art. 66 del Regolamento edilizio (rubricato “parcheggi”) prevede che gli “spazi per parcheggio debbono essere ricavati nella stessa costruzione ovvero in aree esterne oppure promiscuamente od anche in aree che non facciano parte del lotto…”.Questa disposizione è poi espressamente richiamata dall’art. 12 d... _OMISSIS_ ...deriva che la realizzazione di aree destinate a parcheggio è ammessa nei limiti previsti dalle citate norme regolamentari.L’impugnato diniego appare, inoltre, in contrasto con l’art. 9, l. n. 122/1989 (cd. legge Tognoli), norma che consente la realizzazione di parcheggi – in deroga agli strumenti urbanistici – anche in aree esterne qualora, com’è nel caso di specie, siano adiacenti al proprio fabbricato. L’opera prevista per realizzare lo spiazzo per parcheggio (volume tecnico in allineamento con preesistente volume) è posta al di sotto del piano stradale di accesso, è interrato su tre lati mentre sul quarto presenta un’apertura per l’aerazione. Alla luce di ciò, l’intervento è pacificamente qualificabile come parcheggio pertinenziale a raso, assentibile ai sensi dell’art. 9, l. n. 122/1989. Emerge, pertanto, il difetto d’istruttoria atteso che, nonostante le caratteristiche, l’amministrazione comuna... _OMISSIS_ ...osciuto il carattere pertinenziale dell’opera benché la stessa, per le caratteristiche sopra esposte, è funzionalmente destinata a parcheggio ed è realizzata in una corte di pertinenza della casa di abitazione del ricorrente. Il diniego appare, pertanto, generico e non opera un chiaro riferimento alle relative norme di attuazione del Piano di fabbricazione. Al riguardo, come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa (ex multis, recente, T.A.R. Sicilia, Catania, sez. I, 2 aprile 2013, n. 1055) è illegittimo il diniego di concessione in sanatoria giustificato sulla base di un generico contrasto con una disposizione del regolamento edilizio, in quanto l’amministrazione deve motivare l'effettivo contrasto tra l'opera realizzata e gli strumenti urbanistici, e tale contrasto deve essere evidenziato in maniera intellegibile, così da consentire al soggetto interessato di impugnare l'atto denunziando non solo i vizi propri della motivazione, ma anche le erra... _OMISSIS_ ...oni delle norme urbanistiche (cfr., anche, T.A.R. Piemonte, Torino, sez. I, 22 febbraio 2013, n. 240).»

Sintesi: Nel processo di impugnazione del diniego di concessione edilizia in sanatoria sono inammissibili censure che contestino il carattere abusivo del manufatto, atteso che il procedimento per condono edilizio è ad istanza di parte e richiede una dichiarazione sostitutiva d'atto notorio relativa alla descrizione e collocazione temporale dell'abuso che s'intende sanare, la quale assume carattere e natura di atto confessorio per ciò che concerne la realizzazione dell'abuso e la sua collocazione temporale.

Estratto: «Dagli atti di causa (provenienti dagli stessi ricorrenti), risulta infatti che l’intero fabbricato in questione è totalmente abusivo, in quanto realizzato senza alcun titolo edilizio nell’anno 1966.Tale circostanza emerge dai seguenti atti:- dalla domanda di condono presentata da Pia Barone (prot. n. 35... _OMISSIS_ ...85), Sezione Prima, lett. F – Epoca di Ultimazione (dove si legge che l’anno di ultimazione è il 1966), allegata al ricorso proposto da Marco Zingaropoli, e dalla relativa documentazione (descrizione delle opere del 10/9/87 e certificato di idoneità statica a firma dell’ing. Ugo Stanziano del 26/11/86, in cui si precisa che l’intero fabbricato è stato realizzato con struttura portante in cemento armato ed è stato edificato ed ultimato nell’anno 1966: cfr. produzioni Avvocatura Stato depositate il 29/9/2010 nei ricorsi proposti da Maria Pia Signorini e da Antonietta Riemma, ed il 24/4/2003 nel ricorso proposto da Antonella Nocera e Salvatore Canzanella); - dall’esposizione in fatto contenuta nel ricorso proposto da Marco Zingaropoli, in cui si afferma che l’attuale fabbricato è stato realizzato <<in sostituzione di preesistente fabbricato totalmente demolito>>;- dalla produzione depositata il 28/4/2009, nei rispettivi ... _OMISSIS_ ...tro Giannattasio e da Antonella Nocera e Salvatore Canzanella, da cui risulta che, prima dell’imposizione del vincolo (nel 1953) esistevano in contrada Angara due fabbricati rurali di cui uno diruto e l’altro costituito da due livelli;- dalla relazione tecnica giurata a firma dell’ing. Sergio Salvati del 25/3/2011, depositata il 29/3/2011, nei rispettivi giudizi, da Maria Pia Signorini e da Antonietta Riemma (nella quale si legge, a pag. 5, che il fabbricato in questione <<è stato ristrutturato nel lontano 1966 mediante demolizione e ricostruzione>>);- dalla domanda di condono presentata da Concetta Uccellatore (prot. n. 42200 del 5/12/85), Sezione Prima, lett. F – Epoca di Ultimazione (dove si legge che l’anno di ultimazione è il 1966), allegata al ricorso proposto da Antonella Nocera e Salvatore Canzanella.Gli evidenziati argomenti, provenendo dagli stessi ricorrenti (o dai loro danti causa), elidono ogni possibile dubbio sulla... _OMISSIS_ ... data di ultimazione del fabbricato condominiale in questione (cfr. C.d.S., sez. IV, 14 aprile 2010, n. 2086, secondo cui: <<Nel processo di impugnazione del diniego di concessione edilizia in sanatoria sono inammissibili censure che contestino il carattere abusivo del manufatto, atteso che il procedimento per condono edilizio ex l. 28 febbraio 1985 n. 47 è ad istanza di parte e richiede una dichiarazione sostitutiva d'atto notorio relativa alla descrizione e collocazione temporale dell'abuso che s'intende sanare, la quale assume carattere e natura di atto confessorio per ciò che concerne la realizzazione dell'abuso e la sua collocazione temporale>>).»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> EFFETTI SUL PROCEDIMENTO

Sintesi: L’opposizione giudiziale alla determinazione di dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, non produce alcun effetto sospensivo in ordine al procedimento attivato, ben potendo l’amminis... _OMISSIS_ ...ca proseguire nell’adozione degli atti consequenziali e/o di attuazione delle iniziali determinazioni inerenti la procedura di espropriazione.

Estratto: «Lamenta parte appellante il fatto che l’Amministrazione provinciale ha proseguito nell’adozione de i provvedimenti tipizzanti la procedura ablatoria, nonostante l’opposizione giudiziale alla determinazione di dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.Ora è sufficiente rilevare che l’impugnativa proposta in primo grado dalla Comunella, come dalla stessa pure espressamente ammesso, non produce alcun effetto sospensivo in ordine al procedimento attivato, ben potendo l’amministrazione pubblica proseguire nell’adozione degli atti consequenziali e/o di attuazione delle iniziali determinazioni inerenti la procedura di espropriazione, come nella specie puntualmente avvenuto.»

Sintesi: La proposizione di un ricorso avverso un provvedimen... _OMISSIS_ ... procedimentale, non impone, di per sé, alcuna sospensione del procedimento, potendo certamente l’Amministrazione adottare gli atti conseguenti.

Estratto: «Con riferimento al primo motivo di ricorso (sostanziale impossibilità per le Amministrazioni convenute di adottare atti nelle more della pubblicazione della decisione adottata sul precedente ricorso R.G. n. 892/2008), è sufficiente rilevare come la proposizione di un ricorso avverso un provvedimento di una serie procedimentale, non imponga, di per sé, alcuna sospensione del procedimento, potendo certamente l’Amministrazione adottare gli atti conseguenti; del resto, nella fattispecie, gli atti adottati dall’Amministrazione provinciale di Taranto (delib. 22 dicembre 2008 n. 332 e 22 dicembre 2008 n. 333 e 334) erano, in un certo senso, imposti dalla stessa necessità di aggiornare il quadro economico preliminare dell’opera, dopo l’allungamento dei tempi dovuto anche alla... _OMISSIS_ ...dizionale precedentemente instaurata dalle ricorrenti.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> FINANZIAMENTO DELL'OPERA

Sintesi: Gli espropriati non sono titolari di un interesse qualificato e differenziato rispetto a quello di quisque de populo a sindacare l’adeguatezza e l’affidabilità delle scelte economico-finanziarie adottate dalla p.a.

Estratto: «6. Infine, è priva di pregio l’ulteriore censura – anch’essa non esaminata dal T.A.R. – formulata in relazione all’asserita incongruità della spesa preventivata dall&rsquo...


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