Sorte della violazione delle norme sul litisconsorzio necessario in Cassazione

Sintesi: Quando risulta integrata la violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, non rilevata né dal giudice di primo grado, che non ha disposto l'integrazione del contraddittorio, né da quello di appello, che non ha provveduto a rimettere la causa al primo giudice ai sensi dell'art. 354, co. 1, c.p.c. resta viziato l'intero processo e s'impone, in sede di giudizio per cassazione, l'annullamento - anche d'ufficio- delle pronunce emesse ed il conseguente rinvio della causa al giudice di prime cure a norma dell'art. 383 c.p.c..

Estratto: «Deve essere ulteriormente rilevato che la questione relativa alla necessità d'integrazione del contraddittorio nei confronti dell'ente pubblico costituisce un prius logico giuridico anche rispetto al motivo relativo alla contestata eccezione di giudicato, dal momento che oggetto di valutazione nella specie deve ritenersi non solo la concreta configurabilità del giudicato medesimo ma anche la c... _OMISSIS_ ... ricomprendere in esso la qualificazione giuridica della natura pubblica o privata delle strade in contestazione, oltre che l'efficacia diacronica della situazione cristallizzata nella sentenza d'appello n. 995 del 1991 (e nell'accordo transattivo posto a base della successiva estinzione del giudizio), messa in discussione anche nella sentenza impugnata. Si tratta di un accertamento che coinvolge in ogni suo profilo la verifica della qualificazione giuridica dei beni in contestazione e, conseguentemente, la pregiudiziale esigenza d'integrare il contraddittorio.A tale riguardo deve osservarsi che nella sentenza impugnata l'esclusione della necessità dell'integrazione del contraddittorio si è fondata si è fondata sulla pronuncia delle S.U. n. 365 del 2000, così massimata : "In una causa tra privati nella quale una delle parti sostenga la tesi della natura comunale pubblica della strada e pretenda, quindi, di esercitare su di essa il diritto di pass... _OMISSIS_ ... chieda, invece, l'interdizione di tale passaggio, affermando di essere la proprietaria della stessa via, non sussiste la necessità della partecipazione al giudizio del Comune, nei cui confronti non deve perciò ordinarsi l'integrazione del contraddittorio, in quanto la questione della natura del bene resta circoscritta tra parti private, non coinvolgendo in nessun modo l'ente pubblico" (cfr. anche i precedenti conformi 3835 del 1985 e 6632 del 1988, del pari riguardanti l'esercizio contestato del diritto di passaggio su di una strada da parte di altro proprietario) .Come risulta agevole desumere già dalla lettura della massima, il caso sottoposto al vaglio delle Sezioni Unite presenta caratteristiche del tutto diverse dalla fattispecie formante oggetto del presente giudizio. La controversia riguarda esclusivamente la legittimità o l'illegittimità dell'esercizio del passaggio attraverso una strada di dubbia appartenenza al demanio pubblico. L... _OMISSIS_ ...ica della strada, nella specie, costituisce l'esclusivo oggetto di un accertamento incidenter tantum, di natura meramente strumentale rispetto al conflitto integralmente interprivato consistente nell'accertamento dell'esistenza del diritto al passaggio da parte di uno dei frontisti e dallo speculare diritto ad intercluderlo da parte dell'altro. A tale conflitto risulta del tutto estraneo l'ente territoriale nella sfera giuridica del quale non possono prodursi diritti od obblighi ulteriori inerenti alla natura del bene, derivanti dalla soluzione del caso concreto. A tale orientamento, coerentemente formatosi all'interno di controversie sorte esclusivamente per dirimere conflitti relativi alla la titolarità e l'esercizio di diritti reali contestati, si è affiancato un indirizzo successivo, rappresentato dalla pronuncia delle S.U. n. 12739 del 2004 nel quale viene affermata la necessità dell'integrazione del contraddittorio quando la controversia sorta tra pr... _OMISSIS_ ...tenzialmente idonea a coinvolgere diritti ed obblighi dell'ente pubblico nell'ipotesi in cui venga riconosciuta la natura demaniale del bene. Nella pronuncia viene, infatti, affermato che "In un procedimento relativo alla regolamentazione della comunione costituita tra i frontisti di una strada vicinale venga proposta eccezione di demanialità, l'accertamento dell'esistenza del diritto di uso pubblico sulla strada rende necessario integrare il contraddittorio nei confronti del Comune interessato, anche perché tale diritto comporta la costituzione obbligatoria di un consorzio per la manutenzione, sistemazione e ricostruzione ai sensi della L. n. 126 del 1958, art. 14, con la partecipazione del Comune stesso, tenuto a concorrere nelle relative spese in misura variabile ai sensi del D.L.Lgt. 1 settembre 1918, n. 1446, art. 3." La specie, contrariamente a quanto ritenuto nella sentenza impugnata, presenta notevoli profili di analogia con quella dedotta ne... _OMISSIS_ ...izio in quanto in entrambe la qualificazione giuridica del bene non viene accertata con l'esclusiva finalità di rimuovere o consolidare l'ostacolo all'esercizio di un diritto reale contestato, comunque diversamente regolabile alla luce delle norme codicistiche, ma al fine d'imporre un regime giuridico complessivo al bene sulla cui natura giuridica si confligge. Nella pronuncia delle S.U. l'uso pubblico del bene interferisce con il regime privatistico della comunione. Nella fattispecie dedotta nel presente giudizio, l'interferenza è ancora più incisiva, in quanto i beni in contestazione costituiscono parte integrante di una lottizzazione all'interno della quale le strade, secondo la pianificazione del Comune di Segrate, avrebbero dovuto appartenere al demanio pubblico.Al fine di completare le opere formanti oggetto della convenzione di lottizzazione era stata conclusa la transazione con il condominio, in mancanza di un trasferimento formale delle medesime a... _OMISSIS_ ...lla luce dei significativi indici conformativi adottati nel tempo dall'Ente territoriale, era necessario accertare se potevano dirsi acquisite, per fatti concludenti o atti autoritativi provenienti dalla p.a., al demanio le aree in questione. In ordine a tale accertamento, contrariamente a quanto sostenuto nella sentenza impugnata, è stata formulata domanda espressa dall'attuale ricorrente fin dal primo grado di giudizio (cfr. pag. 2 dello svolgimento del processo della sentenza impugnata, "...chiedeva riconoscersi la natura di bene pubblico delle strade della frazione di San Felice di Segrate"), per cui deve escludersi la natura meramente incidentale di esso. Inoltre la corretta qualificazione giuridica del bene non è idonea a determinare effetti soltanto in ordine alla debenza del contributo stabilito in via transattiva ma estende i suoi effetti sull'intero regime giuridico relativo alle strade predette, condizionando in modo estensivo o limitativo... _OMISSIS_ ...poteri del Condominio resistente (e dell'Ente territoriale) in mancanza di atti convenzionali o autoritativi relativi ad esse. Infine, la proprietà privata o pubblica dei predetti beni produce una netta diversità della disciplina normativa relativa al loro esercizio ed ai poteri disposizione sotto il profilo della proprietà privata e della proprietà pubblica. Risulta pertanto indispensabile disporre l'integrazione del contraddittorio al fine d'individuare in modo definitivo il regime giuridico relativo alla proprietà e all'uso di tali beni.L'accoglimento del primo motivo determina l'assorbimento dei rimanenti.Secondo il consolidato orientamento di questa Corte, "Quando risulta integrata la violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, non rilevata né dal giudice di primo grado, che non ha disposto l'integrazione del contraddittorio, né da quello di appello, che non ha provveduto a rimettere la causa al primo giudice ai sens... _OMISSIS_ ... cod. proc. civ., comma 1, resta viziato l'intero processo e s'impone, in sede di giudizio per cassazione, l'annullamento - anche d'ufficio- delle pronunce emesse ed il conseguente rinvio della causa al giudice di prime cure a norma dell'art. 383 cod. proc. civ., u.c." (Cass. 8825 del 2007: S.U. 3678 del 2009)). Ne consegue l'annullamento delle pronunce di primo e secondo grado e la rimessione della causa al primo giudice.»

Sintesi: L'eccezione del difetto del contraddittorio necessario non può essere proposta per la prima volta nel giudizio di cassazione, qualora su tale questione sia intervenuto il giudicato, ovvero se il presupposto e gli elementi posti a fondamento di essa non emergano con ogni evidenza dagli atti del processo di merito, non essendo possibile in sede di legittimità valutare nuove prove o svolgere attività istruttorie.

Estratto: «3. Con il secondo motivo i ricorrenti lamentano la violazione e falsa a... _OMISSIS_ ...l'art. 102 c.p.c. violazione del principio sull'integrità del contraddittorio in relazione all'art. 360 c.p.c., n. 4 e agli artt. 366 e 366 bis c.p.c..Secondo i ricorrenti la sentenza impugnata sarebbe nulla per non avere la corte territoriale rilevato d' ufficio la nullità della sentenza di primo grado che aveva dichiarato la nullità del contratto di vendita, senza aver preventivamente disposto l'integrazione del contraddittorio nei confronti del coniuge di C.A.V., signora Ca.Ro., che al tempo della conclusione del contratto era in regime di comunione legale, come da estratto di matrimonio e convenzione di separazione beni del 28 aprile 1999 regolarmente trascritta che si produce.3.1. Il motivo è inammissibile perché l'eccezione del difetto del contraddittorio necessario non può essere proposta per la prima volta nel giudizio di cassazione, qualora su tale questione sia intervenuto il giudicato, ovvero se il presupposto e gli elementi posti... _OMISSIS_ ...i essa non emergano con ogni evidenza dagli atti del processo di merito, non essendo possibile in sede di legittimità valutare nuove prove o svolgere attività istruttorie.3.1.a). In verità, dagli atti di causa relativi al caso in esame non risulta una situazione di comproprietà a vantaggio della moglie di C.A.V. perché non risulta, né è stato eccepito o dedotto che Cu.Al. fosse coniugato e che, all'epoca del contratto de quo, il regime patrimoniale fosse quello della comunione legale.3.1.b). In questa sede, poi, non è ammessa ai sensi dell'art. 372 cod. civ., il deposito, per la prima volta di documentazione relativa alla dimostrazione dell'esistenza di un'ipotesi di litisconsorzio necessario, e per tale ragione, la produzione documentale effettuata per la prima volta nel presente giudizio volta a dimostrare che C.V., all'epoca del contratto era coniugato e in regime di comunione legale, è inammissibile e deve essere ritenuta ... _OMISSIS_ ...ta.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.