Attribuzione degli interessi legali sulla somma liquidata a titolo di risarcimento danni per occupazione illegittima

Sintesi: Gli interessi legali sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno decorrono di diritto ed il giudice può attribuirli d'ufficio in assenza di una specifica domanda della parte, senza incorrere nel vizio di ultra petizione, quando questa abbia chiesto il risarcimento integrale del danno.

Estratto: «Il motivo è infondato. E', infatti, consolidato il principio secondo cui "gli interessi legali sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno decorrono di diritto ed il giudice può attribuirli d'ufficio in assenza di una specifica domanda della parte, senza incorrere nel vizio di ultra petizione, quando questa abbia chiesto il risarcimento integrale del danno. Detti interessi, avendo natura compensativa del mancato godimento della somma liquidata, concorrono con la rivalutazione monetaria, che tende alla reintegrazione del danneggiato nella situazione patrimoniale antecedente il fatto illecito e devono essere cal... _OMISSIS_ ... anno, sul valore della somma via via rivalutata nell'arco di tempo compreso tra l'evento dannoso e la liquidazione" (e plurimis Cass. 27 marzo 1997, n. 2745; Cass. 3 marzo 2009, n. 5054; Cass. 9 marzo 2010, n. 5671; Cass. 3 agosto 2010, n. 18028).»

Sintesi: Ai fini dell'attribuzione degli interessi sul risarcimento del danno, aventi carattere compensativo, deve escludersi la necessità di un'espressa domanda in virtù della loro stessa funzione, la quale consiste nell'adeguare l'entità del risarcimento all'ulteriore pregiudizio arrecato al proprietario dal ritardo nel conseguimento della disponibilità dell'equivalente pecuniario del danno subito con la conseguenza che essi si configurano come una mera componente del risarcimento, da ritenersi compresa nell'originaria domanda, al pari di quella rappresentata dalla somma attribuita a titolo di rivalutazione monetaria.

Estratto: «L'applicabilità, ai fini della li... _OMISSIS_ ...danno, di un criterio legale analogo a quello previsto per la determinazione dell'indennità di espropriazione, sia esso quello riduttivo di cui al D.L. n. 333 del 1992, art. 5 bis, comma 1 bis, riprodotto nel testo originario del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 55, ovvero quello fondato sul valore venale del fondo, ai sensi del nuovo testo dell'art. 55 cit., non consente, sul piano logico-giuridico, alcuna equiparazione tra risarcimento del danno ed indennità di esproprio, che, in quanto ricollegabili rispettivamente ad una condotta illecita dell'occupante, sanzionata dall'art. 2043 cod. civ., e ad un'attività legittima dell'Amministrazione, fondata sull'art. 42 Cost. e l'art. 832 cod. civ., conservano la loro ontologica differenza, con la conseguente impossibilità di estendere la natura di debito di valuta, propria dell'obbligazione indennitaria, a quella risarcitoria derivante dall'occupazione illegittima: quest'ultima resta pertanto configurabile come... _OMISSIS_ ...re, da liquidarsi con riferimento al valore che l'immobile aveva all'epoca della perdita della proprietà, espresso in termini monetari che tengano conto della svalutazione sopravvenuta fino alla data della decisione definitiva (cfr. Cass., Sez. 1, 11 febbraio 2008, n. 3289).7.2. - Quanto agl'interessi, aventi carattere compensativo, la necessità di un'espressa domanda ai fini della loro attribuzione dev'essere esclusa in virtù della loro stessa funzione, la quale consiste nell'adeguare l'entità del risarcimento all'ulteriore pregiudizio arrecato al proprietario dal ritardo nel conseguimento della disponibilità dell'equivalente pecuniario del danno subito (cfr. Cass., Sez. 1, 21 aprile 2006, n. 9410; 7 ottobre 2005, n. 19636), con la conseguenza che essi si configurano come una mera componente del risarcimento, da ritenersi compresa nell'originaria domanda, al pari di quella rappresentata dalla somma attribuita a titolo di rivalutazione monetaria ... _OMISSIS_ ...z. 1, 20 febbraio 2003, n. 2580; 18 febbraio 2000, n. 1814). A differenza degl'interessi moratori e corrispettivi, disciplinati rispettivamente dagli artt. 1224 e 1282 cod. civ., essi sono dovuti indipendentemente sia dall'imputabilità del ritardo nella corresponsione dell'importo dovuto che dalla liquidità ed esigibilità del credito, purché ne sia provata la certezza e la definitività (cfr. Cass., Sez. 1, 11 maggio 2007, n. 10884; Cass., Sez. 2, 3 agosto 2001, n. 10726): è pertanto irrilevante, nella specie, la circostanza che la liquidazione del risarcimento abbia avuto luogo sulla base di un criterio previsto da una norma sopravvenuta rispetto all'epoca in cui ha avuto luogo l'occupazione (norma peraltro non individuabile nel D.L. n. 333 del 1992, art. 5 bis, del quale la Corte di merito ha escluso l'applicabilità, alla luce dell'intervenuta dichiarazione d'illegittimità costituzionale).»

Sintesi: La richiesta di... _OMISSIS_ ...'indennità di espropriazione costituisce una mera emendatio e non una mutatio libelli.

Estratto: «che deve essere condivisa la relazione per quanto riguarda l'accoglimento del primo motivo e il rigetto del terzo, mentre non può condividersi la proposta di rigetto del secondo motivo avente ad oggetto la richiesta di pagamento degli interessi legali sulle spettanti, in quanto, come l questa Corte ha già avuto modo di affermare (Cass. N. 5570/2003, 4829/1993, 11791/1993) la richiesta di interessi sull'indennità di espropriazione può essere fatta anche in corso, in quanto costituisce una mera emendatio e non una mutatio libelli, fermo che, essendo l'indennità di esproprio debito di valuta gli interessi stessi decorrono dalla data della domanda;»

Sintesi: Nella domanda di risarcimento del danno per fatto illecito deve ritenersi implicitamente inclusa la richiesta di riconoscimento sia degli interessi compensativi s... _OMISSIS_ ... svalutazione monetaria che il giudice di merito deve attribuire gli uni e l'altro anche se non espressamente richiesti, senza per ciò solo incorrere in ultrapetizione.

Estratto: «La sentenza impugnata ha fatto corretta applicazione del principio, seguito dalla prevalente giurisprudenza di questa Corte, secondo cui gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito sono rivolti a compensare il pregiudizio derivante al creditore dal ritardato conseguimento dell'equivalente pecuniario del danno subito, di cui costituiscono una necessaria componente, al pari di quella rappresentata dalla somma attribuita a titolo di rivalutazione monetaria che consente di rendere effettiva la reintegrazione patrimoniale, adeguando l'equivalente pecuniario dovuto al mutato valore del denaro nel momento in cui è emanata la pronuncia giudiziale; con la conseguenza che nella domanda di risarcimento del danno per fatto illecito dev... _OMISSIS_ ...licitamente inclusa la richiesta di riconoscimento sia degli interessi compensativi sia del danno da svalutazione monetaria - quali componenti indispensabili del risarcimento, tra loro concorrenti attesa la diversità delle rispettive funzioni - e che il giudice di merito deve attribuire gli uni e l'altro anche se non espressamente richiesti, pure in grado di appello, senza per ciò solo incorrere in ultrapetizione (v., tra le altre, Cass. n. 20943/2009, n. 19636/2005, quest'ultima in un caso di occupazione illegittima di un terreno da parte della Pubblica Amministrazione).»

Sintesi: La rivalutazione monetaria e gli interessi costituiscono una componente dell'obbligazione di risarcimento del danno e possono essere riconosciuti dal giudice anche d'ufficio ed in grado di appello, pur se non specificamente richiesti, atteso che essi devono ritenersi compresi nell'originario "petitum" della domanda risarcitoria, ove non ne siano stati espres... _OMISSIS_ ....

Estratto: «6 - Il quinto motivo del ricorso principale è del pari infondato.Benvero la dedotta violazione degli artt. 1227, 1282 e 2009 c.c., nonché dell'art. 112 c.p.c., per aver la corte territoriale, in assenza di specifica domanda, disposto l'ulteriore rivalutazione delle somme fino alla data della propria decisione, impinge contro il principio, costantemente affermato da questa Corte, secondo cui la rivalutazione monetaria e gli interessi costituiscono una componente dell'obbligazione di risarcimento del danno e possono essere riconosciuti dal giudice anche d'ufficio ed in grado di appello, pur se non specificamente richiesti, atteso che essi devono ritenersi compresi nell'originario "petitum" della domanda risarcitoria, ove non ne siano stati espressamente esclusi (cfr., per tutte, Cass., 39 settembre 2009, n. 20943).»

Sintesi: La rivalutazione monetaria e gli interessi costituiscono componenti dell'obbligazione... _OMISSIS_ ...o del danno che devono ritenersi ricompresi nell'originario petitum della domanda risarcitoria, ove non espressamente esclusi, e che vanno pertanto riconosciuti dal giudice d'appello anche d'ufficio.

Estratto: «4) Con il quarto motivo le ricorrenti, denunciando violazione degli artt. 1223 e 1224 c.c., in relazione all'art. 112 c.p.c. nonché vizio di motivazione, lamentano che la Corte di merito abbia omesso di pronunciare sulla domanda da esse formulata in grado di appello, di liquidazione dell'ulteriore rivalutazione monetaria e degli interessi legali maturati sino alla data della decisione sulle somme loro riconosciute a titolo risarcitorio.Il motivo è fondato.La rivalutazione monetaria e gli interessi costituiscono infatti componenti dell'obbligazione da risarcimento del danno che devono ritenersi ricompresi nell'originario petitum della domanda risarcitoria, ove non espressamente esclusi, e che vanno pertanto riconosciuti dal giudice d'appel... _OMISSIS_ ...cio (cfr. da ultimo, fra molte, Cass. nn. 20943/09, 15928/09, 5567/09).»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.