Sono trascorsi ormai quasi cinque anni dall’inizio della fase conclamata di una crisi che interessa la normativa in materia di demanio marittimo, ma non possiamo dire che la questione non abbia radici lontane e profondamente insite nella sua struttura genetica.
Nel corso degli anni, le numerose battaglie della categoria, avevano portato all’acquisizione di importanti certezze per il mondo dell’impresa balneare, raggiungendo, nel 1994 il primo traguardo con la codificazione del «diritto di insistenza» per arrivare poi alla quasi certezza con la «Legge Baldini», la 23.03.2001 n. 88, che con una piccola modifica lessicale, determinò una sostanziale stabilità dei titoli di concessione.
Tutto questo è «franato», in modo fragoroso quanto repentino, con una velocità impressionante in luogo della lunga e faticosa marcia che era stata percorsa negli anni precedenti: perché è accaduto?
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_OMISSIS_ ...to, la crisi non è frutto dell’applicazione di una filosofia ultronea, derivante dalla normativa comunitaria, né è conseguenza di un’innovazione della legislazione che abbia provocato una radicale riforma del settore.
Le condizioni della crisi erano insite proprio nella mancata presa di coscienza del ruolo assunto, nel quadro economico nazionale, dal comparto turistico balneare e della sua trasformazione da attività artigianale a quella di impresa a tutto tondo, con la conseguente necessità di una profonda riforma della disciplina normativa del settore
Il crollo della legislazione, di cui si discute negli ultimi anni, discende solo ed esclusivamente dall’errata valutazione della categoria dei balneari, la quale ha perseguito la stabilità dei titoli di concessione e della «certezza giuridica» della occupazione, con metodi in cui veniva privilegiato l’intervento su questo o sul quel comma della normativa vig...
_OMISSIS_ ...re il sistema di gestione alle esigenze che nel momento erano minacciate.
Tutto questo dimostrava di non avere la consapevolezza di essere di fronte ad un cambiamento epocale del sistema di gestione dell’attività commerciale sul demanio marittimo, in cui l’aspetto, come detto dell’artigianato, lasciava sempre maggiore spazio a quello della imprenditorialità, con ampliamento dell’offerta turistica mediante nuovi servizi, nuove formule che superavano la semplice offerta, appunto, di noleggio di ombrelloni e sedie a sdraio.
La possibilità di effettuare somministrazione, intrattenimento musicale o addirittura di strutturare gli impianti come veri e propri locali di pubblico spettacolo, hanno infatti portato ad una radicale diversificazione che supera, in ogni circostanza, gli angusti limiti dell’attività artigianale di modesta entità finanziaria.
La riprova della importanza economica del comparto, si ...
_OMISSIS_ ...nella quantità di investimenti che comunque sono stati effettuati: la loro mole e rilevanza dimostrano proprio che vi è una importante capacità di rientro di quanto investito e quindi, al loro incremento, corrisponde necessariamente l’aspettativa dell’imprenditore al giusto guadagno al netto di quanto speso per l’intervento.
Tutto questo si è prodotto in un quadro normativo, lo abbiamo ripetuto fino alla noia, arcaico, vecchio, pensato per uso estemporaneo e precario del demanio marittimo e non con impianti e strutture moderne, di rilevante impegno economico e comunque con un sistema gestionale che genera posti di lavoro, crea un indotto e incrementa il sistema economico nazionale.
Le condizioni attuali sono quindi frutto di una visione limitata del ruolo dell’imprenditore balneare, di un modo di pensare in cui l’obiettivo della stabilità veniva perseguito con metodi di piccoli passi, senza una spinta alla deter...
_OMISSIS_ ... quadro di regole che fosse adeguato alla nuova dimensione economica e sociale dell’impresa balneare.
La crisi inizia quando entra in gioco un nuovo attore su di un palco fino a quel momento occupato solo da due soggetti: il balneare e l’Autorità Marittima.
Con il trasferimento delle funzioni si sono avvicinati i momenti di decisione tra i concessionari e le amministrazioni locali, ora nuovi soggetti incaricati dell’esercizio delle funzioni amministrative: ma si sono aperti anche scenari fino a quel momento imprevedibili; la vicinanza del momento decisionale e della gestione delle aree demaniali, ha portato però ad una maggiore possibilità di informazione delle disponibilità delle aree e soprattutto della potenziale contendibilità delle concessioni stesse.
Sempre più estese informazioni sono circolate sulle modalità di rilascio e lo svolgimento delle procedure inerenti il demanio marittimo, grazie anche ad un...
_OMISSIS_ ...ibilità sull’argomento che nel corso del tempo si è manifestata in molti strati della popolazione, per i motivi più disparati, sia di tipo ambientale che per la ricerca di sbocchi occupazionali e di lavoro.
Il crollo repentino è quindi conseguenza di questa assoluta certezza di ormai raggiunta stabilità, che invece poggiava su basi fragilissime e di fatto inconsistenti, come dimostrato dalla rapida dissoluzione di tali capisaldi, ritenuti inespugnabili in un lasso di tempo brevissimo.
È storia ormai, quella di un metodo sbagliato che però continua a perpetuarsi nell’attesa di un ritorno al passato che si manifesta con la scadenza senza effetto della delega prevista dalla Legge 15.12.2011 n. 217, faticosamente introdotta per una prima riorganizzazione organica del settore che avrebbe probabilmente portato una maggiore consapevolezza dell’esigenza di un intervento incisivo e radicale di riforma.
Il libro, del q...
_OMISSIS_ ...ilegio di scrivere questa breve prefazione, affronta uno ad uno i vari temi oggetto di discussione, partendo dagli effetti dell’intervento comunitario nella disciplina demaniale, analizzando i suoi prodromi nazionali ed arrivando alla verifica delle conseguenze di tali istituti e delle novelle legislative sulle diverse modalità di utilizzo delle aree demaniali marittime.
In ogni casistica analizzata, puntualizza in modo dettagliato le origini delle diverse condizioni giuridiche e soprattutto offre spunti sostenuti giuridicamente alle tesi proposte per le diverse argomentazioni, puntando alla dimostrazione pratica che l’applicazione delle diverse prospettive comunitarie nelle ipotesi gestionali del demanio marittimo, non portino in automatico alla esigenza di una «gara» tout court, ma aprendo scenari differenti e sostenibili.
Tutta l’analisi mostra, e comunque conferma per quanto ci fosse bisogno, la complessità ...
_OMISSIS_ ... della condizione della gestione del demanio marittimo, con la conseguente esigenza di una profonda riforma globale della settore che però non sia limitata alla soluzione delle contingenze ma ampli il suo spettro di intervento anche al mondo che circonda il demanio stesso, in una logica globale di sistema ormai imprescindibile.
Ed uno degli argomenti affrontati dall’autore, che può sembrare forse eccentrico rispetto alla questione più rilevante dell’applicazione degli istituti comunitari alla gestione del demanio marittimo, contiene in sé l’evidenza di quanto sopra accennato e l’esigenza della sua pratica attuazione per i risvolti che le decisioni in merito possono provocare nel futuro.
Mi riferisco alla questione degli incameramenti dei beni realizzati sulle aree demaniali, definibile come uno degli elementi di maggiore criticità derivante dalla normativa obsoleta di cui ho parlato e paradigma, a mio giudizio, di una...
_OMISSIS_ ...stemica del settore da affrontare nella sua interezza.
Fiumi di inchiostro per sentenze civili ed amministrative, pesantissimi tomi di dottrina giuridica e testi tecnici, hanno affrontato la questione, sotto ogni profilo possibile, arrivando alle più disparate considerazioni, che dimostrano la complessità delle soluzioni oggettive e tecniche per la definizione dell’argomento, ma in pratica confermano l’esigenza della rivisitazione dell’intera struttura normativa completamente inadeguata all’attuale fase storica.
Infatti l’incameramento, da tutela dello Stato per una disponibilità senza indennizzo di beni di non «facile sgombero» in ogni caso o necessità, è divenuto un oggetto di dibattito e discussione per la sua possibilità di far perdere al concessionario i beni che ha realizzato e far aumentare il gettito per l’Erario del canone ritraibile dal godimento del bene divenuto pertinenza demaniale...
_OMISSIS_ ...
Siamo di fronte ad una inversione radicale della prospettiva iniziale del legislatore del 1942, quando si perseguiva l’obiettivo di tutela del bene demaniale delle possibili occupazioni con manufatti pesanti e consistenti, garantendo in ogni caso una remissione in pristino stato dell’area, per arrivare ad una finalità del tutto avulsa e finalizzata ad una utilizzazione del manufatto da parte dello Stato, il tutto in conseguenza della redditività dell’impianto realizzato sul demanio marittimo.
Questo dimostra quanto in precedenza indicato, della schizofrenia della normativa che disciplina la gestione del demanio marittimo, connessa ad istituti giuridici introdotti per una finalità la cui applicazione concreta assume tutt’altra valenza per effetto dell’uso delle aree demaniali con le modalità proprie del turistico ricreativo di cui si tratta.
Si comprende quindi la rilevanza dell’argomento e la sua importa...
_OMISSIS_ ...attuale quadro del conflitto ed assume pertanto un valore di sicuro interesse la trattazione della condizione giuridica del bene realizzato sull’area demaniale marittima che il testo vuole analizzare in tutta la sua complessità seguendo un ragionamento logico fondato sull’analisi dei testi normativi, delle circolari ministeriali e soprattutto la copiosa, e soprattutto recentissima, giurisprudenza in materia.
Se da un lato le considerazioni dell’autore sono di sicura condivisione in merito agli effetti giuridici delle devoluzioni nell’attuale contesto normativo, dall’altro non dimostrano soltanto l’esigenza della ristrutturazione normativa ma sollevano anche l’esigenza che siano inquadrate in un ambito più ampio di visione della condizione generale del demanio marittimo, in quella che alcuni chiamano, ormai senza speranza aggiungo, la «Gestione Integrata della Fascia Costiera».
Infatti, ol...
_OMISSIS_ ...matiche squisitamente giuridiche, di un’altro elemento di fondamentale importanza si dovrebbe tenere di conto nella questione, vista la sua incidenza sul bene di cui si discute e cioè la spiaggia su cui insistono i manufatti: mi riferisco alla condizione dell’estrema variabilità della consistenza della costa e delle spiagge.
La fragilità della costa è un dato acclarato e riconosciuto, con circa il 60 % delle coste italiane sottoposte ad erosione, condizione che si presenta poi in continuo incremento, in conseguenza della subsidenza delle aree costiere, della forte riduzione degli apporti di sabbia dai fiumi e dei, seppur minimi, effetti dell’innalzamento del livello del mare che si unisce agli effetti della eustasia, cioè i movimenti della crosta terreste connessi alla riduzione dello spessore del ghiaccio ai poli.
La disciplina giuridica del bene realizzato sull’area demaniale quindi non può più essere solo argomento...
_OMISSIS_ ... giuridica sull’incameramento o sulla facile rimozione ma deve assumere una dimensione più ampia, che contempli l’interesse non solo economico delle parti (Stato e concessionario), ma anche quello più ampio dell’intera collettività per i riflessi che si possono manifestare in conseguenza delle diverse scelte da assunte nella ponderazione di tali interessi.