Superamento della distinzione tra l'occupazione acquisitiva e l'occupazione usurpativa

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA E USURPATIVA

Sia nelle ipotesi della (superata) occupazione appropriativa sia in quelle dell'occupazione usurpativa resta esclusa l'acquisizione autoritativa del bene alla mano pubblica, e va riconosciuto al proprietario - rimasto tale nonostante la manipolazione, illecita, del bene da parte dell'amministrazione - la tutela reale e cautelare apprestata nei confronti di qualsiasi soggetto dell'ordinamento (restituzione, riduzione in pristino stato dell'immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione ecc.), oltre al consueto risarcimento del danno, ancorato ai parametri dell'art. 2043 cc. Trattandosi, dunque, sempre, di un'ipotesi d'illecito permanente, lo stesso viene a cessare, solo, per effetto della restituzione, di un accordo transattivo, della compiuta usucapione da parte dell'occupante che lo ha trasformato, ovvero della rinunzia del prop... _OMISSIS_ ... diritto, implicita nella richiesta di risarcimento dei danni per equivalente.

L'espropriazione indiretta, a cui l'occupazione "appropriativa" e quella "usurpativa" mettono capo, si pone in violazione del principio di legalità, perché non è in grado di assicurare un sufficiente grado di certezza e permette all'amministrazione di utilizzare a proprio vantaggio una situazione di fatto derivante da azioni illegali.

Gli istituti di creazione giurisprudenziale dell'occupazione appropriativa e usurpativa risultano ormai espunti dall’ordinamento giuridico, atteso il loro dichiarato contrasto con l’art. 1 del protocollo aggiuntivo della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA E USURPATIVA --> DISTINZIONE

Ogni distinzione tra l'occupazione acquisitiva e l'occupazi... _OMISSIS_ ...non ha più ragion d'essere, per esser state le ipotesi esattamente equiparate, a seguito della sentenza n. 735 del 2015 delle SU di questa Corte, che ha escluso in entrambi i casi l'acquisizione autoritativa del bene alla mano pubblica, considerandole alla stregua di un illecito permanente di diritto comune, che viene a cessare per effetto della restituzione, o di un accordo transattivo, o della compiuta usucapione da parte dell'occupante che lo ha trasformato, ovvero della rinunzia del proprietario al suo diritto, implicita nella richiesta di risarcimento dei danni per equivalente, caso quest'ultimo che si è verificato nella specie.

È pacifico che la c.d. espropriazione appropriativa sia illegittima al pari dell'occupazione usurpativa (in cui manca la dichiarazione di pubblica utilità), ravvisandosi, in entrambi i casi, un illecito a carattere permanente, inidoneo a comportare l'acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene occupato, che viene a c... _OMISSIS_ ... effetto della restituzione, di un accordo transattivo, della compiuta usucapione da parte dell'occupante che lo ha trasformato, ovvero della rinunzia del proprietario al suo diritto, implicita nella mera richiesta di risarcimento dei danni per equivalente.

L'occupazione acquisitiva si verifica quando alla dichiarazione di pubblica utilità non segue nei termini di legge il decreto di esproprio, mentre in quella usurpativa manca del tutto detta dichiarazione.

La distinzione tra occupazione appropriativa e usurpativa è divenuta desueta a seguito della rimeditazione dell'occupazione appropriativa, di guisa che, essendo venuta meno per effetto della giurisprudenza demolitoria della CEDU la possibilità di affermare che da una attività illecita della P.A. possa derivare la perdita del diritto di proprietà da parte del privato, diviene applicabile lo schema generale degli artt. 2043 e 2058 c.c., il quale non solo non consente l'acquisizione autorit... _OMISSIS_ ...alla mano pubblica, ma attribuisce al proprietario, rimasto tale, la tutela reale e cautelare apprestata nei confronti di qualsiasi soggetto dell'ordinamento (restituzione, riduzione in pristino stato dell'immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione ecc.), oltre al consueto risarcimento del danno, ancorato ai parametri dell'art. 2043 c.c.: esattamente come sinora ritenuto per la c.d. occupazione usurpativa.

La riduzione dell'occupazione appropriativa al rango di illecito aquiliano di diritto comune rende superata la distinzione di essa dall'occupazione usurpativa, giacché in entrambi i casi ci si trova in presenza di una condotta illecita della P.A. che spoglia il privato della proprietà di un bene in esecuzione di una condotta materiale che, indipendentemente dall'esistenza o meno di una pregressa dichiarazione di pubblica utilità, non determina alcun trasferimento della proprietà in capo all'Amministrazione, ma genera solo una resp... _OMISSIS_ ...rcitoria di questa per i danni procurati.

L'espropriazione appropriativa è illegittima al pari dell'occupazione usurpativa, in cui manca la dichiarazione di pubblica utilità, ravvisandosi in entrambi i casi un illecito a carattere permanente, inidoneo a comportare l'acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene occupato, che viene a cessare solo per effetto della restituzione, di un accordo transattivo, della compiuta usucapione da parte dell'occupante che lo ha trasformato, ovvero della rinunzia del proprietario al suo diritto, implicita nella richiesta di risarcimento dei danni per equivalente.

Allo stato attuale assume un valore solo descrittivo la pregressa qualificazione dell’illecito in termini di cd. occupazione “appropriativa” o “usurpativa” ( la prima era caratterizzata da una anomalia del procedimento espropriativo, a causa della sua mancata conclusione con un formale atto ablativo, mentre la s... _OMISSIS_ ...egata alla trasformazione del fondo di proprietà privata, in assenza di dichiarazione di pubblica utilità) sulla base della risalente elaborazione giurisprudenziale delle Sezioni Unite della Cassazione.

La distinizione tra occupazione appropriativa e usurpativa va considerata superata alla luce della giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo, secondo la quale quando il procedimento ablativo non si è concluso con il decreto di espropriazione "l'occupazione e la manipolazione del bene immobile di un privato da parte dell'Amministrazione si configurano, indipendentemente dalla sussistenza o meno di una dichiarazione di pubblica utilità, come un illecito di diritto comune, che determina non il trasferimento della proprietà in capo all'Amministrazione, ma la responsabilità di questa per i danni." Non è più configurabile l'ipotesi di illecito istantaneo con effetti permanenti, ma va riconosciuta in ogni caso la natura di illecito permane... _OMISSIS_ ...LF| La questione relativa alla novità o meno della domanda, riferita alla natura usurpativa o acquisitiva dell'occupazione, già dibattuta in giurisprudenza, è rimasta del tutto superata a seguito della sentenza n. 735 del 2015, con la quale le Sezioni Unite della Cassazione hanno eliminato ogni differenza pratica tra le due forme di illecito, considerate entrambe a carattere permanente ed improduttive dell'acquisizione del bene occupato alla mano pubblica, anche nel caso della presenza di una valida dichiarazione di pubblica utilità.

La presenza o meno della dichiarazione di pubblica utilità non è in grado di differenziare le due forme di illecito, trattandosi pur sempre di occupazione illegittima a carattere permanente.

La distinzione tra occupazione usurpativa (quella realizzata in assenza di una valida dichiarazione di pubblica utilità) ed occupazione appropriativa ha perso di significato anche per quel che riguarda la decorrenza del ter... _OMISSIS_ ...zione. In ambedue i casi, infatti, si è in presenza di un illecito permanente con conseguente non decorrenza della prescrizione relativamente alle istanze risarcitorie.

Nel tempo sono stati elaborati i distinti istituti della occupazione “appropriativa” e di quella “usurpativa”, caratterizzati, nel primo caso, “da una anomalia del procedimento espropriativo, a causa della sua mancata conclusione con un formale atto ablativo”, nel secondo caso dalla “trasformazione del fondo di proprietà privata, in assenza di dichiarazione di pubblica utilità”.

La giurisprudenza, approfondendo il caso dell'occupazione sine titulo della proprietà altrui, aveva distinto tra una occupazione cd. acquisitiva ed una occupazione cd. usurpativa. Secondo la giurisprudenza: a) l’occupazione appropriativa si realizza allorché vi sia trasformazione irreversibile del fondo, con destinazione ad opera pubblica o ad uso ... _OMISSIS_ ...comporta l’obbligo dell’amministrazione espropriante di risarcire il danno nei confronti del privato; b) l'occupazione usurpativa, invece, si ha nell’ipotesi in cui la dichiarazione di pubblica utilità manchi ovvero debba ritenersi giuridicamente inesistente configurandosi in tal caso solo una mera occupazione – detenzione illegittima dell’immobile privato, inquadrabile nella responsabilità ex art. 2043 c.c.

Secondo la distinzione elaborata dalla giurisprudenza tra una occupazione cd. acquisitiva ed una occupazione cd. usurpativa, diverse erano le conseguenze derivanti dalle due forme di occupazione in relazione al momento acquisitivo della proprietà da parte dell’amministrazione: nel caso di occupazione appropriativa, tale momento deve essere individuato in quello in cui si realizza l’irreversibile trasformazione del bene occupato, mentre nel caso di occupazione usurpativa, il momento di acquisto della proprietà ... _OMISSIS_ ...ece individuato in un momento successivo che dipende da una scelta del proprietario usurpato che, rinunciando implicitamente al diritto dominicale, opta per una tutela (integralmente) risarcitoria in luogo della (pur possibile) tutela restitutoria.

L'occupazione appropriativa, istituto di genesi pretoria, è stato ritenuto non conforme con il principio enunciato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, secondo cui l'espropriazione deve sempre avvenire in "buona e debita forma", e, pertanto, superando il pregresso indirizzo conservativo, è stato esattamente equiparato a quello della c.d. occupazione usurpativa, caratterizzata dalla mancanza di dichiarazione di pubblica utilità e costituente un illecito a carattere permanente.

L'istituto dell'occupazione appropriativa, istituto di genesi pretoria, è stato ritenuto non conforme con il principio enunciato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, secondo cui l'espropriazione deve se... _OMISSIS_ ...ot;buona e debita forma", e, pertanto, superando il pregresso indirizzo conservativo, è stato esattamente equiparato a quello della c.d. occupazione usurpativa, caratterizzata dalla mancanza di dichiarazione di pubblica utilità e costituente un illecito a carattere permanente.

L'istituto dell'occupazione appropriativa, di genesi pretoria, sorto a seguito della sentenza n. 1464 del 1983 delle Sezioni Unite, e successivamente variamente sviluppato e sempre applicato in giurisprudenza è stato, di recente, riconsiderato dalle Sezioni Unite che, con la sentenza n. 735 del 2015, hanno, invece, ritenuto il predetto istituto non conforme con il principio enunciato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, secondo cui l'espropriazione deve sempre avvenire in "buona e debita forma", e, pertanto, superando il pregresso indirizzo conservativo dell'istituto, lo hanno esattamente equiparato a quello della c.d. occupazione usurpativa, caratterizzata ... _OMISSIS_ ...di dichiarazione di pubblica utilità e costituente un illecito a carattere permanente.

Con la sentenza n. 735 del 2015, le Sezioni Unite hanno ritenuto l'istituto dell'occupazione acquisitiva non conforme con il principio enunciato dalla CEDU secondo cui l'espropriazione deve sempre avvenire in "buona e debita forma", e, perciò, superando il pregresso indirizzo conservativo dell'istituto, lo hanno esattamente equiparato a quello della c.d. occupazione usurpativa.

La presenza della dichiarazione di pubblica utilità non è in grado di differenziare la forma di illecito costituita dall'occupazione illegittima da quella in cui la dichiarazione anzidetta è assente, e, poiché non è idonea a comportare l'acquisto del bene occupato alla mano pubblica, non incide sulla causa petendi, giuridicamente significativa, rappresentata in entrambi i casi da un illecito a carattere permanente sanzionato dall'art. 2043 c.c..

Risulta or... _OMISSIS_ ...uperata la distinzione, operata dalla giurisprudenza, fra occupazione appropriativa e usurpativa in quanto in materia di espropriazione per pubblica utilità, la necessità di interpretare il diritto interno in conformità con il principio enunciato dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo, secondo cui l'espropriazione deve sempre avvenire in "buona e debita forma", comporta che l'illecito spossessamento dei privato da parte della P.A. e l'irreversibile trasformazione del suo terreno per la costruzione di un'opera pubblica non danno luogo, anche quando vi sia stata ...


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