CONCESSIONI DEMANIALI

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Annullato l’affidamento in house di concessioni e servizi portuali l’affidatario non può proseguire l’attività neppure provvisoriamente

Se il giudice amministrativo ha ritenuto illegittimo l’affidamento in house di concessioni e servizi portuali, consentire che l’affidatario continui, senza soluzione di continuità, a gestire il servizio, sebbene in via provvisoria, costituisce elusione del giudicato.

Se l’associazione concessionaria diventa una s.r.l. la concessione va revocata e rilasciata alla società

Laddove il concessionario abbia mutato forma giuridica e chiesto all’ente concedente di prenderne atto (nel caso di specie assumendo la forma di s.r.l. in luogo di quella associativa) è legittima la revoca della concessione rilasciata al concessionario originario per rilasciarla al concessionario attuale.

Il decreto milleproroghe si applica anche alle concessioni demaniali marittime non contemplate dall’art. 1 d.l. 400/1993

Il titolare di concessione demaniale marittima avente ad oggetto punti d’ormeggio ha un interesse qualificato a contestare la legittimità del provvedimento recante disposizioni sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime che non esclude dal proprio ambito di efficacia le concessioni aventi finalità turistico-ricreative, tra le quali rientrano quelle aventi ad oggetto i “punti di ormeggio”, per le quali l’art. 1, comma 18, della legge n. 25/2010, di conversione del D.L. n. 194

La proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime non si applica a porti ed approdi turistici

La proroga automatica ex art. 1, comma 18, del D.L. n. 194/2009, convertito nella legge n. 25/2010, si applica alle concessioni aventi ad oggetto punti d’ormeggio e non a quelle riferite a porti turistici.

La concessione demaniale rilasciata dall’autorità portuale non richiede autorizzazioni integrative comunali

È illegittima la pretesa comunale di ottenere il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche in relazione ad un’area che appartiene al demanio statale e la cui occupazione è stata autorizzata con concessione demaniale marittima rilasciata dall’Autorità Portuale.

Il procedimento concessorio va concluso anche se c’è incertezza sulla titolarità dell’area

L’incertezza sulla titolarità dell’area oggetto di concessione e la necessità di compiere attività istruttoria non escludono l’illegittimità dell’inerzia serbata dall’amministrazione sull’istanza di concessione demaniale.

È doverosa la decadenza dalla concessione se il bene demaniale non viene utilizzato

È rimessa al potere ampiamente discrezionale dell’amministrazione marittima la valutazione di quale tra i vari usi del bene demaniale si presenti nel caso singolo più proficuo e conforme all’interesse della collettività e la scelta dell’amministrazione stessa di concedere spazi di arenile va effettuata considerando sempre il superiore interesse pubblico a garantire la libera balneazione.

La pianificazione demaniale in itinere non è ostacolata dalle concessioni demaniali rilasciate sub condicione

Laddove l’arenile sia stato concesso sub conditione, salvaguardando l’effettività della sua attività pianificatoria in itinere, così come prevista dalla legge, il fatto che il privato abbia realizzato o acquisito la disponibilità di manufatti su aree private contigue, funzionali all’uso turistico balneare, non può essere fattore impeditivo, né condizionante, a prescindere dalla comune proprietà o disponibilità delle aree interessate.

Il titolo concessorio rilasciato in ritardo fa sorgere il diritto al risarcimento del danno

Risulta del tutto non condivisibile la disinvoltura con cui l’amministrazione passi da un vaglio di autotutela riferito all’autorizzazione ad un vaglio di imputabilità riferito al solo soggetto autorizzato: un conto è delineare l’illegittimità dell’atto autorizzativo, ed altro è invece addebitare al beneficiario dell’autorizzazione un comportamento abusivo in spregio della stessa autorizzazione rilasciata.

Proroga delle concessioni demaniali marittime : il decreto milleproroghe non va disapplicato

È legittima la proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2015, disposta sia dalla legge statale n. 25 del 26/2/2010, di conversione con modificazioni del D.L. n. 194 del 30/12/2009, relativamente all’ambito nazionale, trattandosi di termine necessario e congruo per potere espletare le necessarie gare per l’affidamento di tutte le concessioni di competenza dell’amministrazione regionale medesima.

La modifica della concessione demaniale non richiede la previa gara

Il diniego di modifica di concessione demaniale non ha valenza solo interlocutoria, ma ha contenuto provvedimentale e lesivo della formale richiesta formulata dalla ricorrente (di modifica del titolo), sorretta da nuovi elementi di fatto e di diritto, impedendo la prosecuzione dell’istruttoria sulla domanda.

Il concessionario estraneo ai fatti non risponde dell’abuso edilizio su area demaniale

L’ordine demolitorio non può essere indirizzato al concessionario che abbia la mera disponibilità del bene demaniale ma sia estraneo alla realizzazione dell’abuso.

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