PROCEDIMENTO

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Il contraddittorio nel decreto di esproprio

La partecipazione dei destinatari del decreto di esproprio consente un maggior approfondimento, o aggiornamento istruttorio ai fini della determinazione delle indennità espropriative ma soprattutto dell’acquisizione di elementi sopravvenuti (nel caso di specie l’area ha subito rilevanti trasformazioni urbanistiche), potendo apportare elementi tali da incidere sull’an o sul quomodo della determinazione conclusiva espropriativa.

La partecipazione degli interessati alla conferenza di servizi

L’individuazione delle amministrazioni interessate ai fini della convocazione ad una conferenza di servizi decisoria risponde a logiche in linea di principio discrezionali, pur dovendosi invitare tutte le amministrazioni titolari di poteri decisori in materia al fine di non alterare surrettiziamente l’esito della conferenza stessa.

I destinatari della comunicazione di avvio del procedimento

Il concessionario di suolo pubblico interessato dalla realizzazione di opera pubblica non è destinatario della comunicazione di avvio del procedimento ex art. 16, comma 4, del d.P.R. n. 327 del 2001 (e ex art. 16, comma 3, della legge reg. n. 37 del 2002), ma semmai rientra nella fattispecie di cui all'art. 7 comma 1 L. n. 241/1990; ciò in quanto la normativa citata riguarda la realizzazione delle opere pubbliche che comportano l’espropriazione delle aree dei privati cui v ...

La partecipazione nella dismissione dei beni pubblici

Dato il carattere accertativo dell’attività prodromica alla dismissione ex art. 3 d.l. 351/2001, tesa all’acquisizione di dati di fatto le cui conseguenze, compiutamente indicate dalla legge, non sono in alcun modo negoziabili, deriva che nessun apporto può derivare dal coinvolgimento degli interessati in ciascuna delle fasi del procedimento, per cui è legittimo prescindere dalla comunicazione di avvio del procedimento.

Il giusto procedimento sostanziale e il principio di effettività nella partecipazione dei privati al provvedimento amministrativo.

Il criterio dell’economicità dell’azione amministrativa deve essere valutata, in linea generale, come un principio subordinato a quello della partecipazione, il quale collegandosi direttamente ai valori dell’imparzialità e dello stesso buon andamento dell’azione pubblicistica, riveste un rango decisamente superiore.

Il diniego di sanatoria in contraddittorio

Qualora la istanza di condono sia incompleta e venga richiesta un'integrazione documentale, tale richiesta di integrazione documentale ed il successivo provvedimento si inseriscono logicamente e giuridicamente nello stesso procedimento di condono edilizio, e non è pertanto necessario, ai fini della legittimità del provvedimento conclusivo del procedimento, la comunicazione di avvio del procedimento, coerentemente al consolidato indirizzo giurisprudenziale secondo cui la predetta co ...

Finalità del "giusto procedimento"

il principio del giusto procedimento è “principio costituzionale”, diretto a consentire agli interessati l’intervento negli interna corporis dell’azione pubblica, intervento che può realizzarsi a titolo collaborativo (allo scopo, quindi, di permettere ai cittadini di fornire all’amministrazione procedente elementi atti a consentire una migliore ponderazione del provvedimento) o difensivo (ossia al fine di consentire ai destinatari del provvedimento di ...

Il contraddittorio nell'esecuzione del giudicato

Tutte le volte in cui il provvedimento, di natura discrezionale, sia annullato per la mancata comunicazione d’avvio del relativo procedimento l’amministrazione ha l’obbligo di riavviare il procedimento comunicandolo all’interessato ed esaminando i suoi contributi, impregiudicato il tenore del provvedimento finale che rimane nella piena disponibilità dell’amministrazione.

Il contraddittorio nella determinazione dell'indennità di espropriazione

La determinazione dell'indennità di esproprio rientra certamente nel potere del soggetto espropriante, non essendo prevista la necessità di un accordo preventivo o di una “contrattazione” dell’indennità con l’espropriato (il quale può solo non accettare il quantum stabilito e opporsi alla stima, instaurando un contenzioso dinanzi al giudice ordinario).

La partecipazione degli espropriati alle varie fasi dell'espropriazione per pubblica utilità

Per pacifica giurisprudenza, in forza di quanto previsto dagli artt. 11 e 16 del D.P.R. n. 327/2001, al proprietario del bene sul quale si intende apporre il vincolo preordinato all’esproprio deve essere inviato l’avviso di avvio del procedimento e del deposito degli atti di cui al comma 1 (ossia quelli volti a promuovere l’adozione dell’atto dichiarativo di pubblica utilità), con l’indicazione del nominativo del responsabile del procedimento. In sostanza, ...

L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento per motivi di urgenza

L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non può costituire causa di invalidità dell'ordine di sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande, trattandosi di un atto di natura cautelare, dettato da ragioni di urgenza al fine di tutelare l'igiene e la sicurezza alimentare. In questi casi l'art. 7, l. n. 241 del 1990 consente di derogare all'obbligo di previa comunicazione di avvio del procedimento, sussistendo ragioni di impedimento derivan ...

Le garanzie partecipative nei vincoli conformativi

Accertata la natura conformativa e non espropriativa delle previsioni pianificatorie, si palesano infondate le doglianze concernenti la violazione degli obblighi partecipativi previsti dal D.P.R. n. 327/2001 (T.U. Espropriazione) e la fattispecie resta governata dalla norma generale contenuta nell’art. 13 della L. n. 241/1990, secondo cui l’obbligo di comunicazione di avvio del procedimento non si applica nei confronti dell’attività delle amministrazioni pubbliche dire ...

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