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L'accordo di programma nella panificazione urbanistica

Nessun ostacolo all’adozione dello strumento dell’accordo di programma anche quale strumento di semplificazione e accelerazione del procedimento in materia urbanistica, può essere rinvenuto nell’estensione – asseritamente vastissima – delle aree interessate, non confliggendo tale elemento con il ricorso all’azione integrata degli enti interessati per la programmazione degli interventi di congiunta competenza.

Provvedimenti cautelari

Illegittima l’ordinanza di rimessione in pristino adottata in violazione del giudicato cautelare.

Eccesso di potere nei provvedimenti vincolati

Il vizio di eccesso di potere non può essere fondatamente dedotto nel caso in cui non vi sia spazio per scelte discrezionali della P.A. e la sanabilità delle opere sia esclusa ex legge.

Il provvedimento amministrativo

L’obbligo di concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso e motivato non opera nei procedimenti avviati con istanza del privato.

Atto amministrativo implicito

Vi è atto amministrativo implicito laddove l’amministrazione, pur non adottando formalmente un provvedimento, ne determina tuttavia univocamente i contenuti sostanziali o attraverso un comportamento conseguente, ovvero determinandosi in una direzione, anche con riferimento a fasi istruttorie coerentemente svolte, a cui non può essere ricondotto altro volere che quello equivalente al contenuto del provvedimento formale corrispondente.

Autenticazione di copia

Non è rilevante l’assenza sulla documentazione rilasciata dall'Amministrazione a riscontro ad istanza di acceso agli atti, degli estremi di protocollo di arrivo presso l'Ente ovvero della sottoscrizione dell’autore o del visto, atteso che - in presenza dell’attestazione di conformità della copia - non può allo stato (e salva l’eventuale querela di falso), dubitarsi dell'autenticità dei documenti e della corrispondenza agli originali.

L'interpretazione del provvedimento

L’interpretazione dell’atto amministrativo segue le stesse regole previste dagli artt. 1362 e seguenti del codice civile per gli atti negoziali, e in particolare va compiuta, ai sensi dell’art. 1366 c.c., secondo buona fede, ovvero secondo quanto il destinatario può ragionevolmente intendere.

Diniego del provvedimento

La motivazione vera e propria di un diniego è costituita dalle ragioni in diritto esposte per giustificare la determinazione negativa, con esclusione delle “criticità” che appaiono frutto più di ipotesi che di effettivo approfondimento istruttorio: se l’amministrazione vuole considerarle a loro volta ragioni di diniego, ha l’onere di qualificarle come tali.

Efficacia del provvedimento amministrativo

L’art. 21 bis della L. 241 del 1990 si riferisce agli atti limitativi della sfera giuridica dei privati, per cui non si applica al condono, che ha natura ampliativa e non restrittiva delle posizioni giuridiche dei suoi destinatari.

La tipicità del provvedimento amministrativo

Il principio di tipicità degli atti e dei provvedimenti amministrativi comporta che l'autorità amministrativa ha il potere di emanare solo atti disciplinati nel contenuto, nei presupposti e nell'oggetto dalla legge, ed il settore delle violazioni edilizie non è di certo estraneo all’applicazione di tale indeclinabile principio.

I termini nel provvedimento

L’obbligo di adozione del provvedimento espresso sancito dall'art. 2 L. n. 241/90 attiene esclusivamente all'atto conclusivo del procedimento e non anche ad altri generici atti endoprocedimentali.

La sottoscrizione del provvedimento

L'autografia della sottoscrizione non è configurabile come requisito di esistenza o di validità degli atti amministrativi quando i dati esplicitati nel contesto documentativo dell'atto consentono di accertarne la sicura attribuibilità a chi deve esserne l'autore.

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