La richiesta di una corretta determinazione dell’indennità, sul presupposto che i provvedimenti espropriativi possano essere giudicati legittimi, non si pone in contraddizione con la contestazione radicale dell’intera procedura, che potrebbe arrecare alla parte un vantaggio che essa considera maggiore, e cioè il recupero del bene, con la sua rimessione in pristino, o almeno un risarcimento pieno del danno conseguente al sacrificio derivante dalla sua perdita illegittima.