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Piani urbanistici attuativi: i Programmi di Recupero Urbano

I Programmi di Recupero Urbano rientrano tra i nuovi strumenti urbanistici di pianificazione “indiretta”, che il Legislatore ha accostato al P.R.G. ed alle sue varianti generali e dei quali il piano particolareggiato in variante rappresenta solo un tipo.

La natura di atto generale di pianificazione del piano di insediamento produttivo

Il Piano degli Insediamenti Produttivi, costituisce, dal punto di vista tecnico, un piano di zonizzazione attuativo, che disciplina la realizzazione di “impianti produttivi di carattere industriale, artigianale, commerciale e turistico”.

L'integrale copertura dei costi sostenuti per l’acquisizione delle aree da assegnare in zona P.I.P.

Che la spesa per l’acquisizione delle aree espropriate in ambito PIP sia stata assai più alta di quanto preventivato in sede di convenzione, rientra nell’alea normale del giudizio, intentato dai proprietari dei suoli espropriati, ed il Comune non può certo ritenersi responsabile, nei confronti degli acquirenti dei lotti dell’area p. i. p., a cagione della presunta inadeguatezza della difesa tecnica, in detto giudizio espletata dal professionista incaricato.

Il programma costruttivo di edilizia residenziale pubblica

A differenza del Piano adottato ai sensi della legge n. 167 del 1962, la localizzazione di un intervento costruttivo, da realizzarsi in attuazione del predetto Piano, ai sensi dell’art. 51 della legge 22 ottobre 1971 n. 865 non ha una connotazione pianificatioria, ma ha un carattere immediatamente operativo, in quanto più limitatamente inteso ad assicurare la realizzazione di un programma costruttivo già finanziato e definito in tutte le sue parti essenziali.

Il reato di costruzione abusiva: profili generali

Ai fini dell'integrazione dei reati di cui al D.P.R. 380/2001, art. 44, comma 1, lett. b) e c), salva la necessità di ravvisare in capo all'agente il necessario elemento soggettivo quantomeno colposo, la contravvenzione di esecuzione di lavori sine titulo sussiste anche quando il titolo, pur apparentemente formato, sia (oltre che inefficace, inesistente o illecito) illegittimo per contrasto con la disciplina urbanistico - edilizia sostanziale di fonte normativa o risultante dalla pianificazione

Il contenuto tipico dell’ordinanza di demolizione

Per integrare il contenuto tipico dell’ordinanza di demolizione basta che il Comune indichi quale sia l’illecito edilizio oggetto di contestazione e disponga che si provveda alla sua eliminazione: esso non ha alcun onere di individuare quali siano le attività da porre in essere per ottemperare all’ordine dato, spettando al responsabile scegliere le modalità attraverso cui conformarsi all’intimazione ricevuta.

Motivazione dell'ordine di demolizione emanato dopo lungo tempo dalla commissione dell'abuso edilizio

Il potere sanzionatorio dell’ente comunale non si esaurisce con il decorso del tempo, imponendo al più un onere motivazionale rafforzato.

L'ordine di demolizione dell'immobile abusivo contenuto nella sentenza penale di condanna

L'ordine di demolizione contenuto nella sentenza penale di condanna ha natura autonoma rispetto a quello impartito dall'autorità amministrativa, rilevando l'assenza di norme specifiche che riconducano alla suddetta autorità l'esecuzione dell'ordine di demolizione emesso dal giudice penale e, dunque, l'assoggettamento della demolizione alla disciplina dell'esecuzione prevista dal Codice di procedura penale.

Il potere generale di vigilanza e controllo su tutta l’attività urbanistica ed edilizia attribuito agli enti locali

L’art. 27, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001 attribuisce agli enti locali un generale potere di vigilanza e controllo su tutta l’attività urbanistica ed edilizia, imponendo l’adozione di provvedimenti rimessione in pristino in caso di opere realizzate in assenza dei relativi titoli abilitativi, al fine di ripristinare la legalità violata dall'intervento edilizio non autorizzato.

Rapporto tra l'esito del giudizio penale per interventi edilizi abusivi e la loro sanabilità

L’esito del giudizio penale non può sanare sul piano amministrativo gli abusi edilizi, rispetto non sia stata offerta prova alcuna della loro sanabilità o effettiva sanatoria.

L'elemento soggettivo nei reati di cui all'art. 44 DPR n. 380/2001

Ai fini dell'integrazione dei reati di cui all'art. 44 DPR n. 380/2001, la macroscopica illegittimità del permesso di costruire non è condizione essenziale per la oggettiva configurabilità del reato, ma l'accertata esistenza di profili assolutamente eclatanti di illegalità costituisce un significativo indice di riscontro dell'elemento soggettivo anche riguardo all'apprezzamento della colpa.

Il momento consumativo dei reati urbanistici ed edilizi

La permanenza del reato urbanistico cessa con l'ultimazione dei lavori del manufatto, in essa essendo comprese le rifiniture, ovvero al momento della desistenza definitiva dagli stessi, da dimostrare in base a dati obiettivi ed univoci.

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