PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PIANO DI RECUPERO
Il piano di recupero, previsto dalla normativa in tema di edilizia, è lo strumento utilizzato per attuare il riequilibrio nelle aree degradate e non è ipotizzabile che in tali aree, pur compromesse da fenomeni di urbanizzazione spontanea e incontrollata, possa essere eluso con titoli edilizi singoli per costruire, pur attenendo questi ultimi a lotti prospicienti su aree urbanizzate e interclusi; il piano di recupero attiene infatti non solo al recupero fisico degli edifici, ma anche e soprattutto rappresenta un'operazione complessa a scala urbanistica, che deve puntare alla rivitalizzazione di un comprensorio urbano.
L'equipollenza tra piano di recupero e piano particolareggiato non può...
_OMISSIS_ ...isanamento del piano edilizio esistente a cui i Comuni hanno attribuito il valore di piani di recupero.
Il Piano di Recupero può consentire, per raggiungere una migliore fruizione residenziale, altezze maggiori rispetto a quelle originarie.
Ai piani di recupero, presentando specifiche connotazioni che derivano dalla loro precipua finalità, che è quella di recupero del patrimonio edilizio esistente, piuttosto che quella di determinare una complessiva trasformazione del territorio non sono estensibili le peculiarità del P.e.e.p. e del P.i.p.; il rapporto fra il piano regolatore generale e il programma costruttivo sia connotato dalla primazia del primo.
Il piano di recupero costituisce uno strumento attuativo delle previsioni urbanistiche contenute...
_OMISSIS_ ...stici di pianificazione “indiretta”, che il Legislatore ha accostato al P.R.G. ed alle sue varianti generali e dei quali il piano particolareggiato in variante rappresenta solo un tipo.
Il piano di recupero può integrare e specificare e non già derogare le previsioni contenute nel P.R.G..
L'integrazione e la specificazione ad opera del piano di recupero delle previsioni del P.R.G. può avvenire solo in conformità della sua funzione tipica, che è il recupero del patrimonio edilizio esistente, non già l’incremento del medesimo, in alterazione degli standards stabiliti dalla disciplina urbanistica generale.
Il Piano di recupero rientra nell’ipotesi generale del piano particolareggiato.
Il piano di recupero è, s...
_OMISSIS_ ...ggiato: esso è per sua natura finalizzato ad organizzare razionalmente ed esteticamente il patrimonio edilizio preesistente, avendo come connotazione tipica - che ne individua anche i limiti oggettivi - quella di disciplinare la conservazione, ricostruzione e riutilizzazione del patrimonio preesistente.
Il piano di recupero è notoriamente, sotto il profilo giuridico, uno strumento urbanistico sostanzialmente attuativo delle scelte urbanistiche primarie contenute nel piano regolatore generale ed è quindi equivalente al piano particolareggiato, dal quale si differenzia in quanto finalizzato piuttosto che alla complessiva trasformazione del territorio al recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente con interventi rivolti alla conservazione, ricostruzione e alla mig...
_OMISSIS_ ...né può essere adottato in variante al PRG.
Il Piano di Recupero è assimilato – ex art. 28 l. 457/78 – al piano particolareggiato, ed ha efficacia per dieci anni dalla data di approvazione, ai sensi dell’art. 16 della l. 18 agosto 1942 n. 1150.
Il piano di recupero è a tutti gli effetti un piano attuativo e non comportando l’inedificabilità assoluta, in quanto il vincolo di destinazione è realizzabile anche attraverso l’iniziativa privata o promiscua senza previa ablazione del bene, deve escludersi la natura espropriativa dello stesso.
L'individuazione, nell'ambito dei piani regolatori generali, delle zone di recupero del patrimonio edilizio esistente ex L. n. 457/1978 e gli stessi piani di recupero non introducono v...
_OMISSIS_ ...isione dell'amministrazione di attuare direttamente il piano, nei casi consentiti dalla citata L. n. 457/1978, art. 28, comma 5, lett. B, n. 3, che comporta, con l'approvazione dell'opera pubblica a tal fine necessaria, un vincolo preordinato all'esproprio.
Il piano di recupero è uno strumento urbanistico equivalente, sotto il profilo dell'efficacia giuridica, al piano particolareggiato, dal quale si differenzia perché finalizzato, piuttosto che alla complessiva trasformazione del territorio, al recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente con interventi rivolti alla conservazione, rifacimento, ricostruzione e alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso.
I piani di recupero del patrimonio edilizio esistente di cui alla legge 457/1978 sono st...
_OMISSIS_ ...upero, il piano di recupero ex l. n. 457/1978 ha pacifico valore di piano particolareggiato, sì che ogniqualvolta una norma faccia riferimento in relazione a dette zone ad un piano particolareggiato quale strumento attuativo, gli stessi effetti devono intendersi attribuiti dalla norma stessa ad un piano di recupero.
Il piano di recupero è uno strumento urbanistico attuativo che ha lo scopo di ridefinire il tessuto urbanistico di un’area per recuperare un patrimonio edilizio e urbanistico degradato, ossia per conservare e riutilizzare lo stesso sia con riferimento all’assetto territoriale esistente sia con riguardo allo sviluppo programmato attraverso gli strumenti di pianificazione generale.
La predisposizione del piano di recupero non rappr...
_OMISSIS_ ...t; qualora la C.E.C. abbia approvato detto piano e la compatibilità con gli atti di pianificazione sovraordinati e con la valutazione integrata emerga dalla relazione illustrativa del piano di recupero stesso.
Pur essendo il presupposto richiesto per legittimare la redazione e approvazione di un Piano di Recupero rappresentato principaliter dall’esistenza concreta ed effettiva di un patrimonio edilizio degradato, tuttavia i piani medesimi possono riguardare aree ed immobili che abbisognino di un intervento di conservazione, risanamento, ricostruzione e utilizzazione razionale del patrimonio immobiliare al di là dell’esistenza o meno di uno stato di degrado inteso stricto sensu.
E' legittimo ritenere, secondo una valutazione che rientra ne...
_OMISSIS_ ... di urbanizzazione primaria e secondaria.
Come si ricava dall'art. 29 della l. n. 47/1985, sotto tale profilo costituente normativa di principio vincolante per le Regioni, dal punto di vista logico il recupero urbanistico–paesistico precede la verifica di condonabilità dell’opera.
Per definizione il piano di recupero è finalizzato alla conservazione di ciò che già esiste, mediante un’operazione pianificatoria di inserimento in un tessuto di urbanizzazione primaria e secondaria e mediante interventi di lifting dei fabbricati esistenti: tale non può essere, pertanto, il piano con il quale non si recupera ciò che c’è, ma lo si elimina per sostituirlo con opere radicalmente differenti.
PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ...
_OMISSIS_ ...istenti nell’area interessata dal piano stesso.
L'atto di adozione del Piano di Recupero è suscettibile di autonoma impugnazione.
PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PIANO DI RECUPERO --> APPROVAZIONE --> LEGGE 219/1981
L'approvazione regionale del piano di recupero prevista dall'art. 28, co. 10, legge 219/1981 risulta necessaria soltanto se le ristrutturazioni, che comportino la maggiorazione della volumetria preesistente, previste dal Piano di Recupero, sono state deliberate in assenza dello strumento urbanistico generale o risultano connesse ad una variante allo strumento urbanistico generale vigente o adottato.
PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PIANO DI RECUPERO --> DU...
_OMISSIS_ ...emplata dal piano attuativo (ovvero la destinazione di zona) bensì soltanto quella preordinata all’esercizio del potere espropriativo, quella comunque comportante l’inedificabilità dei suoli ovvero recante prescrizioni di dettaglio. Detto termine riguarda dunque gli interventi edilizi autorizzati dal piano di lottizzazione ma non riguarda la disciplina del territorio e la destinazione delle aree, che rimane inalterata fino all'intervento di un nuovo atto di pianificazione. Di conseguenza, restano inalterati a tempo indeterminato gli allineamenti, le prescrizioni, le destinazioni di piano e quant'altro attenga all'armonico assetto del territorio.
In considerazione della comune natura di strumenti urbanistici attuativi, ai piani di recupero vanno applicate, ...
_OMISSIS_ ...t. 16) che ne fissa in dieci anni il termine di efficacia. Il citato art. 16 non può ritenersi abrogato per effetto dell’art. 58 d.P.R. n. 327/2001 in relazione alla durata decennale dei piani particolareggiati poiché l’abrogazione riferita agli articoli da 13 a 23 della l. n. 1150/1942 è limitata alle norme riguardanti l’espropriazione e tale non può ritenersi la disposizione che definisce un termine per l’attuazione di un piano particolareggiato, strumento attuativo del piano regolatore di per sé non destinato all’esercizio del potere espropriativo.
Qualora il piano di recupero, sulla base delle NTA del Piano Regolatore, si configuri quale piano attuativo realizzabile anche attraverso l'iniziativa privata o promiscua senza la previa ablazione ...
_OMISSIS_ ...spropriativa, per cui l'individuazione delle "zone" di recupero non è soggetta a termine di efficacia.
Il limite temporale di vigenza dei piani di recupero va riferito esclusivamente ai piani di recupero di iniziativa pubblica, in funzione dell’esigenza di evitare la sottoposizione “sine die” dell’edificazione al potere di adozione del piano di recupero da parte del comune per immobili già individuati, con riferimento ai quali, in tal modo, si verrebbe ad introdurre un inammissibile vincolo di rilascio del titolo abilitativo all’edificazione.
Se si limitasse ad un termine l'obbligo di piani di recupero ad iniziativa di privati si perverrebbe all'assurda conseguenza secondo cui agli interessati sarebbe consentito far deco...
_OMISSIS_ ...a zona in cui insiste l'immobile.
PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PIANO DI RECUPERO --> FUNZIONE
Il piano di “recupero” persegue la finalità di promuovere il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente mediante interventi rivolti alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione e alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso. Si tratta di uno strumento urbanistico che tendenzialmente non si limita al recupero episodico del singolo edificio, ma propone un approccio sistematico e più organico a intere parti della “città”.
Il preminente scopo dei piani di recupero è consentire una migliore riutilizzazione del tessuto territoriale esistente caratterizzato dal prevalente stat...
_OMISSIS_ ...zione complessa a scala urbanistica, che deve puntare alla rivitalizzazione di un nuovo e funzionale comprensorio urbano.
I piani di recupero hanno la finalità di recupero del patrimonio edilizio esistente anche attraverso vincoli conformativi imposti allo ius aedificandi, pertanto, caratterizzandosi per la tassativa individuazione degli interventi, perseguendo lo scopo di assicurare, anche attraverso l'intervento sostitutivo del Comune (L. n. 457 del 1978, art. 28, comma 5), la restituzione all'abitato esistente, ove caratterizzato da avanzati processi di degrado, di sufficienti condizioni di decoro e vivibilità.
Il Piano di recupero – anche se ad iniziativa privata e poi approvato dall’Amministrazione - deve avere ad oggetto il recupero urbanisti...
_OMISSIS_ ...ntenuto generale in cui tutte le previsioni, anche quelle non residenziali, debbono essere finalizzate al recupero urbano e, quindi abitativo, ma anche economico e sociale.
È necessario che il Piano di recupero – anche se ad iniziativa privata e poi approvato dall’Amministrazione - abbia ad oggetto il recupero urbanistico, quello edilizio ed anche la riqualificazione ambientale e paesistica e, infine, il recupero delle superfici minime individuate dal D.M. 2.4.1968, n. 1444, configurandosi quale Piano attuativo a contenuto generale in cui tutte le previsioni, anche quelle non residenziali, debbono essere finalizzate al recupero urbano e, quindi abitativo, ma anche economico e sociale.
Il Piano di recupero – anche se ad iniziativa privata...
_OMISSIS_ ... comprensorio urbano; in ogni caso le prescrizioni delle N.T.A. del PRG devono ritenersi prevalenti su quelle del Piano di recupero e, in caso di contrasto, sono quelle a prevalere.
Solo il piano di recupero (e non anche il piano attuativo, in generale, delle previsioni di piano comunale) è deputato alla riconversione delle zone caratterizzate da condizioni di degrado.
Il piano di recupero di cui all’art. 27 della legge n. 457 del 1978 è, per sua natura, finalizzato ad organizzare razionalmente ed esteticamente il patrimonio edilizio esistente, essendo diretto ad eliminare situazioni di degrado e di disarmonia: in questa ottica, con il piano di recupero si realizzano interventi edilizi diretti, di volta in volta, alla conservazione, al risanamento, alla ...
_OMISSIS_ ...o anche vocazioni espansive, occorre non solo che queste ultime s’attuino una volta realizzata l’armoniosa saldatura delle zone degradate al tessuto urbano regolato, ma pure che sia mantenuto l'equilibrio tra le zone urbanistiche.
Il piano di recupero attiene non soltanto al ripristino fisico dei singoli edifici ma rappresenta una operazione complessa su scala urbanistica nella misura in cui – mediante un insieme coordinato di interventi - punta alla rivitalizzazione di interi comprensori urbani caratterizzati da una urbanizzazione degradata e incontrollata.
Il piano di recupero ex art. 28 L. n. 457/1978 è uno strumento equivalente, sotto il profilo dell'efficacia giuridica, al piano particolareggiato, dal quale si differenzia perché finalizz...
_OMISSIS_ ...la migliore utilizzazione del patrimonio stesso.
L’art. 27 l. n. 457/1978 finalizza gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione ed alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso, nozioni nelle quali rientra sicuramente il ripristino funzionale. Esigenze di risanamento igienico-sanitario non appaiono esulare dalle dette finalità.
I Programmi di Recupero Urbano il P.R.U. risultano rivolti prevalentemente alla realizzazione di interventi di completamento e di integrazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica, localizzati all’interno degli insediamenti stessi, o in aree contigue o prossime a detti insediamenti, ovvero anche in aree esterne, promossi ...
_OMISSIS_ ...esistente in misura via via più complessa dagli interventi di manutenzione ordinaria a quelli di ristrutturazione edilizia (lettere da a) a d) del comma 1 dell'art. 31 della legge n. 457/1978), sia finalità di recupero urbanistico, laddove, come contemplato dall'art. 31, comma 1, lettera e), della legge n. 457 del 1978, esso può prevedere interventi "rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico - edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi anche co...