L'interesse ad agire nei casi di alienazione ovvero di assegnazione dei beni pubblici

GIUDIZIO --> INTERESSE AD AGIRE --> ALIENAZIONE DI BENI PUBBLICI

Sintesi: È inammissibile l'impugnazione proposta da soggetti occupanti sine titulo degli alloggi di servizio del Ministero della difesa contro il provvedimento che dispone il trasferimento al patrimonio disponibile degli alloggi da alienare ai sensi dell'art. 2, co. 628, legge 244/2007: tali soggetti, infatti, non hanno alcuna aspettativa giuridicamente tutelata di acquisto con prelazione.

Estratto: «Come rilevato e comunicato alle parti presenti nel corso dell’odierna udienza pubblica, ai sensi e per gli effetti dell’art. 73, comma 3, del c.p.a., la domanda di impugnazione del Decreto Direttoriale della Direzione Generale dei Lavori e del Demanio n. 14/2/5/2010 del 22 novembre 2010 - con cui si dispone il trasferimento al patrimonio disponibile degli alloggi da alienare ai sensi dell'art. 2, comma 628, della L. n. 244/07 - è del tutto inammissibile per ... _OMISSIS_ ...ttimazione ad agire in capo alle parti ricorrenti.L’atto in questione è stato adottato in applicazione dell’art. 306, comma 3, del D.Lgs. 15 marzo 2010 n. 66 (nel teso in vigore dal 9 ottobre 2010 al 26 marzo 2012, cioè antecedente alle modifiche apportate dal D.Lgs. 24 febbraio 2012, n. 20) che ha sostanzialmente riprodotto la disposizione normativa contenuta nell’art. 2, comma 628 lett. b), della legge n. 244 del 2007.La norma vigente al momento dell’adozione del decreto dirigenziale generale, impugnato con il ricorso principale, disponeva testualmente che:“Al fine della realizzazione del programma pluriennale di cui all’articolo 297, il Ministero della difesa provvede all’alienazione della proprietà, dell’usufrutto o della nuda proprietà di alloggi non più ritenuti utili nel quadro delle esigenze dell'amministrazione, in numero non inferiore a tremila, compresi in interi stabili da alienare in blocco, con diritto di prel... _OMISSIS_ ...onduttore e, in caso di mancato esercizio da parte dello stesso, per il personale militare e civile del Ministero della difesa non proprietario di altra abitazione nella provincia, con prezzo di vendita determinato d’intesa con l’Agenzia del demanio, ridotto nella misura massima del 25 per cento e minima del 10 per cento, tenendo conto del reddito del nucleo familiare, della presenza di portatori di handicap tra i componenti di tale nucleo e dell’eventuale avvenuta perdita del titolo alla concessione e assicurando la permanenza negli alloggi dei conduttori delle unità immobiliari e del coniuge superstite, alle condizioni di cui al comma 2, con basso reddito familiare, non superiore a quello determinato con il decreto ministeriale di cui al comma 2, ovvero con componenti familiari portatori di handicap, dietro corresponsione del canone in vigore all’atto della vendita, aggiornato in base agli indici ISTAT. Gli acquirenti degli alloggi non possono r... _OMISSIS_ ... della scadenza del quinto anno dalla data di acquisto. I proventi derivanti dalle alienazioni sono versati all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati in apposita unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero della difesa.”.Al fine di individuare una loro posizione giuridica differenziata, nonché legittimante l’impugnazione proposta, le parti istanti sostengono che la stessa possa trovare fondamento nella previsione del programma pluriennale del 1 dicembre 2008 e nei provvedimenti per la vendita manifestatisi nel D.M. 28 gennaio 2010 e nel D.M. 23 giugno 2010, concernenti il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della difesa rispettivamente per il 2008 e per il 2009, adottati ai sensi dell’art. 9, comma 7, della legge n. 537 del 1993.A tal proposito si sostiene che le norme da ultimo richiamate abilitavano la predetta Amministrazione ad alienare gli alloggi militari non ubicati nelle infrastruttur... _OMISSIS_ ...e invece ubicati in tali infrastrutture non operativamente posti al loro diretto e funzionale servizio, secondo quanto previsto da un emanando decreto ministeriale.In tale contesto, i ricorrenti ritengono che il decreto impugnato con il ricorso principale sia gravemente lesivo della loro legittima aspettativa di acquisto.L’assunto posto a fondamento della posizione legittimante dei ricorrenti, oltre a basarsi su elementi alquanto incerti e presuntivi, non trova conforto nei precedenti decreti richiamati poiché gli stessi sono finalizzati a determinare strumenti di pianificazione risalenti al 1993.Lo stesso art. 2, comma 631, della legge n. 244 del 2007 ha chiaramente stabilito che nessuna rilevanza giuridica dovesse accordarsi a qualsiasi procedura di alienazione che avesse, eventualmente e precedentemente, coinvolto gli immobili alloggiativi della Difesa.Infatti la norma testualmente dispone che:“L’articolo 26, comma 11-quater, del decreto-legge 30 set... _OMISSIS_ ... 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, è abrogato. Gli immobili originariamente individuati per essere destinati alle procedure di vendita di cui al citato decreto-legge rimangono nelle disponibilità del Ministero della difesa per l’utilizzo o per l’alienazione”Giova, altresì, rilevare che la stessa disciplina normativa abrogata, nella sua articolazione, escludeva in radice la possibile acquisizione con diritto di prelazione a favore degli occupanti sine titulo degli alloggi di servizio.Il comma 11-quater dell’art. 26 del D.L. n. 269/2003 stabiliva che: “Con le modalità ed alle condizioni previste al capo I del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, e successive modificazioni, sono alienati gli alloggi di cui alla legge 18 agosto 1978, n. 497, non ubicati nelle infrastrutture militari (139) o, se ubicati, non operativamente posti... _OMISSIS_ ...o e funzionale servizio, secondo quanto previsto con decreto del Ministero della difesa, né classificati quali alloggi di servizio connessi all'incarico occupati dai titolari dell'incarico in servizio. La disposizione di cui al presente comma non si applica agli alloggi che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, si trovino in una delle seguenti situazioni: a) sono effettivamente assegnati a personale in servizio per attuali esigenze abitative proprie o della famiglia, nel rispetto delle condizioni e dei criteri di cui al regolamento di cui al D.M. 16 gennaio 1997, n. 253 del Ministro della difesa; b) sono in corso di manutenzione per avvicendamento dei titolari; c) sono occupati da soggetti ai quali sia stato notificato, anche eventualmente a mezzo ufficiale giudiziario, il provvedimento amministrativo di recupero forzoso.”.Invece, con l’entrata in vigore dell’art. 306, comma 2, del D.Lgs. n. 66 del 2010, si è d... _OMISSIS_ ...squo;intento del legislatore di predisporre una pianificazione pluriennale prevista dall’art. 297 del medesimo decreto legislativo.La pianificazione pluriennale è, secondo la lettera di quest’ultimo articolo, funzionale alle esigenze derivanti dalla riforma strutturale connessa al nuovo modello delle Forze armate, conseguito alla sospensione del servizio obbligatorio di leva. Per perseguire tale scopo il Ministero della Difesa ha il potere di predisporre, con criteri di semplificazione, di razionalizzazione e di contenimento della spesa, un programma pluriennale per la costruzione, l’acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio di cui all’ articolo 231, comma 4.Il predetto programma pluriennale presuppone l’individuazione di tre categorie di alloggi di servizio:a) alloggi da assegnare al personale per il periodo di tempo in cui svolge particolari incarichi di servizio richiedenti la costante presenza del titolare nella sede di ... _OMISSIS_ ...loggi da assegnare per una durata determinata e rinnovabile in ragione delle esigenze di mobilità e abitative; c) alloggi da assegnare con possibilità di opzione di acquisto mediante riscatto.E’ vero che secondo l’art. 26, comma 11 quinquies, del citato D.L. n. 269 del 2003, il diritto di opzione previsto dai commi 3 e 6 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 351 del 2001, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 410 del 2001, spettava solo a coloro che comunque corrispondono allo Stato un canone o una indennità per l'occupazione dell'alloggio, ma tale disposizione normativa ha trovato anche essa un’esplicita abrogazione per opera dell’art. 2268, comma 1, n. 1018), D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, a decorrere dal 9 ottobre 2010.In un diverso assetto normativo si colloca, pertanto, l’adozione del decreto dirigenziale impugnato con il ricorso principale in esame.Ne consegue che, dalla disamina delle norme applicate e dei provvedimenti adottati,... _OMISSIS_ ...e ricavare alcuna aspettativa giuridicamente tutelata di acquisto degli immobili occupati dai ricorrenti.Nè la stessa poteva sorgere dai piani annuali di gestione del patrimonio abitativo che, essendo uno strumento di pianificazione, non potevano assurgere a provvedimento diretto a orientare ed a condizionare le possibili procedure di alienazione.Infatti, a titolo esemplificativo, è sufficiente notare che l’art. 2 del richiamato D.M. del 28 gennaio 2010 dispone soltanto che “Gli utenti di alloggi AST non aventi più titolo alla concessione, ancorché si tratti di personale in quiescenza o di vedove non legalmente separate né divorziate, possono mantenere la conduzione dell'alloggio, qualora il reddito annuo lordo complessivo dei componenti il nucleo familiare conviventi non superi la somma di euro 40.167,54, incrementata di euro 1.259,59, per ogni familiare a carico oltre il terzo, purché né gli utenti, né i loro familiari conviventi siano proprietari di altro ... _OMISSIS_ ...ile sul territorio nazionale. Tali somme sono comprensive della variazione percentuale dell'indice ISTAT per l'anno 2009. L'utente dichiara, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, la situazione reddituale del proprio nucleo familiare ed altresì che lo stesso nucleo non è proprietario di altro alloggio abitabile sul territorio nazionale.”.Né l’esame della vigente normativa di settore pone a favore degli occupanti sine titulo di alloggi di servizio del Ministero della Difesa una posizione giuridicamente qualificata che possa definirsi, in rapporto agli atti generali, ampiamente discrezionali, come interesse legittimo di natura pretensiva da farsi valere avanti i competenti organi della giustizia amministrativa.Ciò induce a ritenere inammissibile il ricorso principale per difetto di una legittimazione ad agire, normativamente qualificata.La predetta questione pregiudiziale pone il Collegio nella condizione di respin... _OMISSIS_ ... proposto per accertare il diritto all’accesso agli atti amministrativi posti a fondamento dell’adozione del più volte richiamato Decreto Direttoriale della Direzione Generale dei Lavori e del Demanio n. 14/2/5/2010 del 22 novembre 2010.Al riguardo, è sufficiente richiamare il principio di ordine processuale già enunciato da questa sezione nella ordinanza n. 5853/2013 dell’11 giugno 2013, dove con richiamo ad una conferente giurisprudenza (Cfr. Cons. Stato, Sez. VI, 10 ottobre 2002 n. 5450), la domanda giudiziale legata all’accesso è stata qualificata come attività giurisdizionale che si innesta in un processo già pendente e può essere risolta positivamente soltanto laddove l’acquisizione sia utile a dirimere la controversia già instaurata.»

Sintesi: E' inammissibile per carenza di interesse il ricorso avverso il provvedimento di aggiudicazione del terreno di proprietà comunale se proposto da chi non abbia partecipato al... _OMISSIS_ ...per la vendita mediante asta pubblica del terreno in questione.

Estratto: «In merito poi al provvedimento di aggiudicazione alla controinteressata del terreno di proprietà comunale, va parimenti condivisa la valutazione di inammissibilità per carenza di interesse. Infatti, dal verbale di aggiudicazione in data 22 aprile 2004, risulta che il bando di gara per la vendita mediante asta pubblica del terreno in questione è stato pubblicato fino al 21 aprile 2004 e che per la gara sono pervenute solo due offerte, nessuna delle quali presentata dai ricorrenti, pertanto i ricorrenti non potrebbero conseguire alcun vantaggio dall’annullamento dell’aggiudicazione di una gara cui essi non hanno preso parte.»

Sintesi: I residenti nel comune vantano una legittima aspettativa all’espletamento di una regolare gara per l’alienazione di beni del patrimonio comunale, e conseguentemente un interesse strumentale all’ann... _OMISSIS_ ... irregolare procedura de qua in vista di una procedura di gara legittimamente espletata alla quale partecipare per la soddisfazione dei propri interessi giuridicamente protetti.

Estratto: «Infondata è la dedotta inammissibilità poiché i ricorrenti, residenti nel comune di Piedimonte, vantano una legittima aspettativa all’espletamento di una regolare gara per l’alienazione di beni del patrimonio comunale, e conseguentemente un interesse strumentale all’annullamento della irregolare procedura de qua in vista di una procedura di gara legittimamente espletata alla quale partecipare per la soddisfazione dei p...


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