- editore:
Exeo
-
collana:
esproprionline
- numero in collana:
25
- isbn:
978-88-6907-355-7
- sigla:
PL54
-
categoria:
MONOGRAFIE
- tipologia:
giuridica
-
genere:
studio applicato
- altezza:
cm 24
- larghezza:
cm 17
- dimensione:
A4
- funzioni permesse:
Stampa: SI - Modifica: NO - Copia/Incolla: NO
- protezione:
digital watermarking
- disponibità:
illimitata
- destinatari:
professionale accademico
-
soggetto:
diritto
INTRODUZIONE
SEZIONE 1 - QUADRO NORMATIVO
Inquadramento delle norme
Sintetica panoramica sulla disciplina delle servitù prediali
Modi di costituzione delle servitù prediali
Le servitù prediali coattive
Le indennità per le servitù prediali coattive
La servitù di metanodotto - La disciplina normativa fino al Testo Unico Espropri (D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327).
Indennizzo e risarcimento
SEZIONE 2 - APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA
L'applicazione delle norme sull'indennizzo da parte del giudice
La contestazione giudiziale dell'indennità di asservimento
I principi desumibili dalle sentenze del Giudice di legittimità
La giurisprudenza di merito (analisi di alcune decisioni emesse dalle Corti d'appello)
SEZIONE 3 - ASPETTI ESTIMATIVI
La costituzione di servitù volontaria e imposizione coattiva
La dottrina estimativa e i limiti applicativi delle formule standardizzate per la determinazione dell'indennità
Alcune metodologie di stima utilizzate dagli operatori del settore
Proposta di alcuni metodi estimativi per la determinazione dell'indennità di servitù
Indennità di servitù uguale al prezzo pagato per servitù simili
Deprezzamento del valore di mercato dell'area da asservire
Casi particolari
Differenza tra il valore di mercato del fondo con e senza la servitù
SEZIONE 4 - UN CASO DI STUDIO
L'incidenza della servitù da metanodotto sul valore di mercato: un'analisi ex post
Materiali e metodi
Analisi dei risultati
Conclusioni
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
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Il volume si propone di offrire una trattazione aggiornata sulla determinazione dell’indennità di asservimento, con particolare riferimento alle infrastrutture lineari energetiche e, in particolare, ai metanodotti. L’analisi nasce dall’esigenza di fornire strumenti interpretativi e operativi utili ad affrontare una tematica complessa, spesso trascurata nella letteratura tecnica e giuridica, ma centrale nei procedimenti relativi alle opere di pubblica utilità. L’opera, frutto della collaborazione tra professionisti di ambito giuridico e tecnico-estimativo, intende colmare un vuoto dottrinale e applicativo che coinvolge il diritto delle servitù per infrastrutture energetiche e l’estimo legale, ambiti interconnessi ma raramente affrontati congiuntamente, generando incertezze nei criteri di valutazione e nella gestione dei procedimenti.
Dopo un’introduzione generale che inquadra il tema e ne motiva l’attualità, la prima sezione esamina il quadro normativo, ricostruendo le fonti che regolano la costituzione delle servitù e la relativa indennità. Dalla disciplina civilistica, che definisce le servitù prediali e le modalità di costituzione, si giunge alla normativa speciale sull’asservimento coattivo per opere di pubblica utilità. Particolare attenzione è rivolta al Testo Unico Espropri (D.P.R. 327/2001), che, all’art. 52-octies, prevede l’asservimento per infrastrutture energetiche senza però indicare i criteri per l’indennità. Questa mancanza di un parametro normativo esplicito ha favorito prassi difformi, spesso basate su analogie con altre tipologie di servitù coattive o su criteri elaborati in sede giurisprudenziale.
La seconda sezione analizza l’applicazione delle norme da parte della giurisprudenza, chiarendo la competenza del giudice ordinario per la determinazione delle indennità e del giudice amministrativo per gli aspetti procedimentali e autorizzativi inerenti alla fase dell’asservimento/esproprio. Si ricostruiscono gli orientamenti delle Corti d’Appello e della Cassazione sulla determinazione dell’indennità di asservimento, con attenzione alla consulenza tecnica d’ufficio e ai criteri estimativi adottati nei giudizi di opposizione alla stima. Viene chiarita la distinzione tra indennizzo (previsto per atti leciti come l’asservimento) e risarcimento (conseguente a fatto illecito), spesso confusi con conseguenti errori valutativi, cui si dedica particolare approfondimento.
La terza sezione è dedicata agli aspetti estimativi. Dopo una disamina critica della dottrina estimativa e delle formule standardizzate adottate nella prassi operativa, sono analizzate le principali metodologie di stima dell’indennità, con riferimento alle loro basi teoriche, alle condizioni applicative e ai risvolti concreti nei procedimenti di stima. Si passa dalla stima parametrica basata su valori medi comunemente adottati nei protocolli interni delle società di settore, al metodo del confronto di mercato fondato su transazioni effettive di fondi asserviti; dal calcolo per deprezzamento del fondo servente, che considera la perdita di valore dell’area interessata dall’infrastruttura, alla valutazione per differenza tra il valore del fondo con e senza la servitù. Vengono evidenziati vantaggi e limiti di ciascun metodo. La sezione si chiude con una proposta metodologica che valorizza l’analisi “caso per caso”, fondata sull’effettiva incidenza della servitù sulla destinazione e sull’uso del fondo, nel rispetto dei principi di proporzionalità, effettività e congruità.
La quarta sezione presenta un caso di studio reale, condotto con metodo comparativo ex post, finalizzato a misurare l’incidenza della servitù di metanodotto sul valore di mercato dei fondi agricoli. Il confronto tra terreni simili, alcuni asserviti e altri no, selezionati per caratteristiche omogenee, consente di quantificare la differenza di valore imputabile alla presenza dell’infrastruttura, superando l’approccio puramente teorico. I risultati evidenziano che lo scostamento tra i valori di mercato rilevati non è statisticamente significativo, suggerendo che il differenziale di prezzo riconducibile alla servitù possa ritenersi quasi ininfluente.
Nel complesso, l’opera si concentra sull’analisi delle fonti normative e delle prassi applicative, sulla disamina dei metodi valutativi impiegati nei procedimenti di stima e sull’osservazione delle conseguenze in termini di differenze di valore di mercato derivanti dall’imposizione della servitù. L’obiettivo è offrire un quadro coerente e articolato che consenta di comprendere, con rigore ma senza eccessiva astrazione, come si determini il valore economico del pregiudizio arrecato al fondo asservito, nelle sue diverse forme. Il testo ricostruisce le modalità con cui viene trattata la questione estimativa nei procedimenti amministrativi e giudiziari, evidenziando l’importanza della consulenza tecnica e le criticità metodologiche nella definizione dell’indennità in assenza di criteri normativi univoci.