DECRETO DI ESPROPRIO E CESSIONE VOLONTARIA

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Gli strumenti traslativi nelle procedure ablatorie per pubblica utilità

Boschetti, Monica

26 febbraio 2025

 / 139 Pagine in formato A4 (21X29,7 cm)

La monografia tratta gli istituti del decreto di esproprio e dell’atto di cessione volontaria, ovvero gli strumenti traslativi dei diritti reali relativi ai beni oggetto delle procedure di espropriazione per opere di pubblica utilità. L’opera è suddivisa in una prima parte dedicata al decreto di esproprio, attraverso un’analisi circostanziata delle disposizioni rilevanti (in particolare dell’art. 23 del dPR 327/2001) ed una seconda parte dedicata all’atto di cessione volontaria, considerato nelle varie casistiche procedimentali. Viene dato conto delle prese di posizione di dottrina e giurisprudenza, indicando le soluzioni operative ritenute più corrette.

25,00

  • editore: Exeo
  • collana: esproprionline
  • numero in collana: 24
  • isbn: 9788869073519
  • sigla: PL53
  • categoria: MONOGRAFIE
  • tipologia: giuridica
  • genere: studio applicato
  • altezza: cm 29,7
  • larghezza: cm 21
  • dimensione: A4
  • funzioni permesse: Stampa: SI - Modifica: NO - Copia/Incolla: NO
  • protezione: digital watermarking
  • disponibità: illimitata
  • destinatari: professionale accademico
  • soggetto: diritto

CAPITOLO I - INTRODUZIONE

1.1. Premessa.
1.2. Le fonti normative.
1.2.1. Evoluzione storico-normativa della cessione volontaria.
1.2.2. Le fonti normative del decreto di esproprio.

CAPITOLO II - IL DECRETO DI ESPROPRIO

2.1 Premessa.
2.1.1. L’accettazione e il pagamento dell’indennità provvisoria.
2.1.2. L’accettazione e il deposito dell’indennità provvisoria.
2.2. Il contenuto del decreto di esproprio.
2.2.1. Quale contenuto.
2.2.2. Funzioni del contenuto minimo del decreto di esproprio.
2.2.3. Garanzie partecipative: la notifica del decreto.
2.2.4. I termini per l’emanazione. Orientamenti giurisprudenziali sul decreto tardivo.
2.2.5. L’indicazione degli estremi degli atti preordinati all’esproprio.
2.2.6. L’indicazione dell’indennità e delle vicende ad essa relative.
2.2.7. L’indicazione eventuale della nomina dei tecnici.
2.2.8. L’indicazione del decreto di occupazione in via d’urgenza.
2.3. Gli effetti del decreto di esproprio.
2.3.1. L’effetto traslativo del decreto di esproprio.
2.3.2. Decreto di esproprio: natura recettizia o non recettizia?
2.3.3. La notifica del decreto di esproprio.
2.3.4. L’avviso di esecuzione del decreto di esproprio.
2.3.5. Proprietario reale o proprietario catastale?
2.3.6. La trascrizione del decreto di esproprio.
2.3.7. La registrazione del decreto di esproprio.
2.3.8. Ulteriori adempimenti.
2.4. L’esecuzione del decreto di esproprio.
2.4.1. Premessa.
2.4.2. L’immissione in possesso.
2.4.3. Il termine per l’emanazione e per l’esecuzione del decreto di esproprio.
2.4.4. La natura di atto pubblico.
2.4.5. Gli effetti dell’immissione in possesso.
2.4.6. Gli effetti dell’espropriazione sui diritti dei terzi.
2.5. Decreto di esproprio e procedure accelerate
2.5.1. Breve introduzione.
2.5.2. Decreto di esproprio e determinazione urgente dell’indennità.
2.5.3. Decreto di esproprio e occupazione d’urgenza.

CAPITOLO III - LA CESSIONE VOLONTARIA

3.1. Introduzione.
3.2. La cessione volontaria nel procedimento per la determinazione dell’indennità provvisoria.
3.3. Accordi e atti di cessione volontaria.
3.3.1. Gli accordi di cessione volontaria.
3.3.2. La trascrizione dell’accordo.
3.4. L’atto di cessione volontaria. La forma scritta.
3.4.1. Forma notarile o non notarile?
3.5. La natura giuridica dell’atto di cessione volontaria.
3.6. Le condizioni per addivenire alla cessione volontaria.
3.7. Il corrispettivo della cessione volontaria.
3.8. Clausole e quietanze rinunziative.
3.8.1. In generale.
3.8.2. Transazioni, clausole rinunziative e accordi di cessione ex art. 20 T.U.Es.
3.8.3. Clausole satisfattive e accordi di cessione volontaria.
3.8.4. Conclusioni.
3.9. Patologia della cessione volontaria: l’invalidità.
3.10. La risoluzione per inadempimento.
3.11. La retrocessione.

CONCLUSIONI

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La presente monografia si propone il complicato obiettivo di diventare una sintesi delle caratteristiche principali sia del decreto di esproprio (uno degli istituti che costituiscono il caposaldo dei procedimenti di espropriazione per pubblica utilità) e della (piuttosto vituperata) cessione volontaria. L’opera può essere divisa in due parti: la prima, dedicata al decreto di esproprio e la seconda dedicata alla cessione volontaria.

Il decreto di esproprio costituisce il provvedimento «finale» del procedimento ablatorio e nel Testo Unico esiste un Capo ad esso dedicato: l’opera analizza il (e parte dal) dato testuale della legge per poter poi passare ad un’interpretazione non solo del contenuto e degli effetti, ma anche e soprattutto delle fasi di esecuzione del provvedimento in commento, con il sempre prezioso ausilio della giurisprudenza, amministrativa e ordinaria, di merito e di legittimità. Viene analizzata la natura del decreto di esproprio, in questa delicata fase attuale tra chi lo ritiene atto non recettizio (come la maggioranza della giurisprudenza) e chi, invece, inizia a ritenerlo atto recettizio con il necessario approfondimento sulla notifica, anche digitale, del provvedimento. Si parla altresì di questo provvedimento in ordine alla c.d. occupazione d’urgenza (art. 22 bis del d.P.R. n. 327/2001) e alla determinazione urgente dell’indennità provvisoria (di cui all’art. 22 del testo unico).

La seconda parte della monografia affronta invece l’istituto della cessione volontaria, con doverosi cenni storici e con una scissione ideale in due – ulteriori – parti: la cessione volontaria come prevista dall’art. 20 del Testo Unico in sede di determinazione della provvisoria e la cessione volontaria «vera e propria», come prevista dall’art. 45. Vengono infatti analizzati gli accordi di cessione volontaria e gli atti di cessione volontaria, operando una necessaria distinzione tra i due quanto ai momenti e agli effetti. Infine, viene approfondita la questione della forma della cessione volontaria, necessariamente scritta, ma con l’analisi della questione tra forma notarile e forma non notarile.

L’intera monografia riporta le prese di posizione della più autorevole dottrina, oltre che della giurisprudenza, senza essere una mera elencazione di citazioni, ma con un’analisi critica delle quaestiones iuris.

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