Calcolo dell'entità del danno da risarcire in caso di occupazione illegittima di suolo privato da parte della pubblica amministrazione

PATOLOGIA - RISARCIMENTO DEL DANNO - OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA - ENTITÀ - 5%

In caso di occupazione illegittima di suolo privato da parte della pubblica amministrazione, non può essere risarcito il danno da perdita della proprietà, in quanto il diritto dominicale permane in capo al soggetto non legittimamente espropriato, dovendosi invece riferire il risarcimento del danno all’illegittima occupazione del bene (illecito permanente), dal suo perfezionamento fino alla giuridica regolarizzazione della fattispecie. Ai fini ai fini della quantificazione del danno in esame, è possibile utilizzare il criterio forfettario di liquidazione di cui all’art. 42-bis, comma 3, del d.P.R. n. 327/2001 (il saggio di interesse annuo del 5%) applicato al valore venale attuale de... _OMISSIS_ ...a carico del danneggiante dare la prova che il proprietario avrebbe potuto esercitarle in tutto o in parte e se ne sia volontariamente astenuto. Il quantum del risarcimento può essere stabilito in applicazione del criterio accolto dall’art. 42 bis del d.P.R. n. 327/2001, ritenuto espressivo dei principi generali in materia, nella misura del 5% annuo del valore di mercato del suolo da determinarsi secondo il metodo sintetico comparativo che tenga conto del prezzo pagato per acquisti coevi di aree omogenee, da rivalutare anno per anno, trattandosi di debito di valore.

Il risarcimento da “occupazione illegittima” rapportato al 5% annuo del “valore venale” delle aree occupate, limitatamente ai cinque anni antecedenti la proposizione del ricorso, stante... _OMISSIS_ ...ropriativa va determinata con riferimento ad ogni anno di occupazione illecita, anno per anno in base al valore del terreno alla data del 31 dicembre di ogni anno di riferimento; segnatamente va riconosciuto per ogni anno di occupazione illecita, ove non risulti una diversa entità del danno, il 5% del valore che l’area aveva al termine di ogni anno di occupazione. I ratei così ottenuti, diminuiti dell’indennità di occupazione d’urgenza ove a suo tempo corrisposta, vanno maggiorati di interessi e rivalutazione monetaria fino all’effettivo pagamento delle relative somme.

In caso di occupazione illegittima di area privata per scopi di pubblica utilità, il risarcimento per mancato godimento del bene può essere calcolato - ai sensi dell'art. 34, co. 4, ... _OMISSIS_ ...tori dettati dall'art. 42-bis dPR n. 327/2001, e dunque in una somma pari al 5% annuo del valore del terreno.

Il valore d'uso, corrispondente al danno per l'illecita, prolungata occupazione del terreno di proprietà privata, può quantificarsi, con valutazione equitativa ex artt. 2056 e 1226 c.c., nell'interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene, comprensivo del valore del soprassuolo relativo alle opere legittimamente realizzate in virtù di titolo edilizio, in linea con il parametro fatto proprio dal legislatore con il cit. art. 42 bis comma 3, d.P.R. n. 327 del 2001, suscettibile di applicazione analogica in quanto espressione di un principio generale.

Il risarcimento del danno per mancato godimento del bene a cagione dell’occupazione (divenu... _OMISSIS_ ....R. n. 327/2001, e, dunque, in una somma pari al 5% annuo (per ciascun anno di illegittima occupazione) del valore dei terreni in questione. Trattandosi di debito di valore, tale somma (annua) dovrà essere rivalutata alla data della sentenza di condanna (con applicazione degli Indici nazionali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolati dall’I.S.T.A.T.), e sulla stessa dovranno essere riconosciuti gli interessi al tasso legale, da calcolarsi sulla somma annualmente rivalutata in base ai suddetti indici I.S.T.A.T., sino all’effettivo soddisfo.

Il risarcimento del danno per mancato godimento del bene a cagione dell’occupazione divenuta illegittima deve essere calcolato facendo applicazione analogica, in via equitativa (ai sensi de... _OMISSIS_ ...del valore del terreno.

Una volta attivata la procedura espropriativa con l’occupazione d’urgenza dei fondi e la realizzazione delle opere, ove non sia emesso il decreto di esproprio (o in caso di tardività di questo), l’Autorità espropriante, alla scadenza del periodo di occupazione legittima, pone in essere un illecito permanente, che impedisce il maturarsi della prescrizione del diritto al risarcimento del danno da parte del proprietario e senza alcuna traslazione della proprietà in capo a tale Autorità. In tale situazione, se non può essere risarcito il danno da perdita della proprietà, in quanto il diritto dominicale permane in capo al soggetto non legittimamente espropriato, il risarcimento del danno deve operare in riferimento all’illegittima occup... _OMISSIS_ ...ne del risarcimento del danno da occupazione illegittima, in assenza di prova di una maggiore entità, si può utilizzare il criterio forfettario di liquidazione di cui all’art. 42-bis, comma 3, del d.P.R. n. 327/2001 (il saggio di interesse annuo del 5% sul valore venale del terreno da acquisire, calcolato al momento del passaggio della proprietà).

Il danno da occupazione illegittima può quantificarsi, con valutazione equitativa ex artt. 2056 e 1226 c.c., nell'interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene, in linea con il parametro fatto proprio dal legislatore con l'art. 42-bis comma 3, d.P.R. n. 327 del 2001, suscettibile di applicazione analogica in quanto espressione di un principio generale.

Laddove l’amministrazione non ritenga di ... _OMISSIS_ ...tto il periodo di durata dell’occupazione abusiva e fino alla effettiva restituzione dei beni. Al riguardo va ricordato che, per giurisprudenza consolidata, il danno da occupazione illegittima di un immobile è un danno in re ipsa, discendente per presunzione iuris tantum dalla perdita di disponibilità del bene (la cui natura è fruttifera) e dall’impossibilità di conseguire l'utilità da esso ricavabile nell'esercizio delle facoltà di godimento e disponibilità insite nel diritto dominicale. Il risarcimento può essere calcolato facendo applicazione in via equitativa degli stessi criteri dettati dall'art. 42-bis del T.U. n. 327/2001, e dunque con il riconoscimento di una somma pari al 5% annuo del valore del singolo bene. E ai fini della determinazione di quest’ultimo valore ... _OMISSIS_ ...a, alcuna liquidazione in misura forfettaria del danno non patrimoniale. La relativa somma dovrà essere attualizzata e su di essa andranno applicati gli interessi legali fino all’effettivo soddisfo. Al riguardo il giudice amministrativo può naturalmente far ricorso allo strumento di cui all’art. 34, comma 4, cod. proc. amm., ossia condannare l’amministrazione a formulare la proposta risarcitoria sulla base dei criteri indicati in sentenza.

Il risarcimento da mancato godimento dei beni in rilievo può essere calcolato, in difetto di una prova rigorosa di diversi ulteriori profili di danno, facendo applicazione in via equitativa dei criteri dettati dall'art. 42 bis del d.P.R. n. 327/2001, e più segnatamente con il riconoscimento di una somma pari al 5% annuo del v... _OMISSIS_ ...mnicomprensiva pari al 5% annuo del valore degli immobili.

Il danno da occupazione illegittima di terreno privato può quantificarsi, con valutazione equitativa ex artt. 2056 e 1226 c.c., nell'interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene, in linea con il parametro fatto proprio dal legislatore con il cit. art. 42-bis, comma 3, d.P.R. n. 327 del 2001, per il caso di emanazione dell’atto di acquisizione. Quanto alla determinazione del valore venale del bene, da valutarsi unicamente per definire il parametro per la determinazione del danno patrimoniale da illegittima occupazione, tenuto conto della destinazione urbanistica dell’area, si deve utilizzare il metodo di stima diretta (o sintetica), che consiste nella determinazione del più probabile valore ... _OMISSIS_ ...el valore di mercato. Occorre poi devalutare e rivalutare annualmente i valori medi a mq., secondo gli indici dell’andamento dei prezzi del mercato immobiliare pubblicati nei siti internet delle maggiori e più accreditate società di studi e di osservatori del mercato immobiliare, per comprendere il periodo che va dall’inizio dell’illegittima detenzione fino all’attualità; su tali ultimi valori -devalutati al momento dell’illegittimo possesso e aggiornati all’attualità-, vanno computati, a titolo di risarcimento del danno dovuto, come detto, gli interessi nella misura del 5% per ogni anno di occupazione illegittima.

Il risarcimento del danno per il mancato godimento dei terreni a cagione dell’occupazione illegittima, il risarcimento può ... _OMISSIS_ ... dunque in una somma pari al 5% annuo del valore del terreno.

Il valore venale del bene, da valutarsi unicamente per definire il parametro per la determinazione del danno patrimoniale da illegittima occupazione (pari al 5% annuo) va devalutato e rivalutato secondo gli indici dell’andamento dei prezzi del mercato immobiliare pubblicati nei siti internet delle maggiori e più accreditate società di studi e di osservatori del mercato immobiliare.

Per quanto concerne il quantum dovuto per risarcimento danno da illegittima occupazione, vanno presi a riferimento i criteri individuati dal legislatore nell’ambito dell’art. 42 bis TU espropri 327/2001: 5% annuo del valore venale dei terreni occupati al 31 dicembre di ogni anno di occupazione illegittima, riv... _OMISSIS_ ...ietà del bene in capo al privato, che giammai può ritenersi espropriato del suo diritto dominicale in forza di un fatto illecito, e che, quindi, giammai ha perduto la proprietà del bene medesimo, di cui va disposta la restituzione, bensì alla sua occupazione illegittima, secondo il criterio forfettario di liquidazione descritto dall’art. 42 bis, comma 3, del d.p.r. n. 327/2001, ossia in base al saggio di interesse del 5%, da applicarsi per ogni anno di occupazione illegittima sul valore venale del terreno (il quale andrà calcolato utilizzando il metodo di stima diretta o sintetica, che consiste nella determinazione del più probabile valore di mercato di un bene mediante la comparazione di valori di beni della stessa tipologia di quello oggetto di stima – quali atti di co... _OMISSIS_ ...le maggiori e più accreditate società di studi e di osservatori del mercato immobiliare). Trattandosi di un debito di valore, infine, sulla somma così ottenuta dovranno essere corrisposti interessi legali e rivalutazione, anno per anno, sino alla data di liquidazione dell'importo così determinato.

In caso di occupazione sine titulo di un terreno privato va rigettata la domanda di risarcimento dei danni conseguenti alla perdita del diritto di proprietà, atteso che, a seguito dell'espunzione dall'ordinamento dell'istituto dell’occupazione usurpativa/appropriativa, non si determina alcun acquisto né alcuna estinzione di tale diritto. Va accolta, invece, la domanda di risarcimento dei danni derivanti da illegittima occupazione, subiti in conseguenza dell'illecito... _OMISSIS_ ...to dal proprietario per l'illecita, prolungata occupazione dei suoi terreni, che sono stati sottratti alla disponibilità dei legittimi proprietari, che, per ciò solo, non potendo trarre le utilità connesse al godimento del bene, ne hanno sofferto pregiudizio sul piano patrimoniale. Il danno da illecita occupazione va determinato, con valutazione equitativa, ai sensi degli artt. 1226 e 2056 c.c., facendo riferimento all'interesse nella misura del 5% annuo calcolato sul valore venale del bene, a far data dal giorno in cui l'occupazione è divenuta illegittima.

Il danno da occupazione illegittima va quantificato nell'interesse del 5% (cinque per cento) annuo sul valore venale dei terreni illegittimamente occupati, che rappresenta la commisurazione dei c.d. frutti civili, in linea co... _OMISSIS_ ...arsi unicamente per definire il parametro per la determinazione del danno patrimoniale da illegittima occupazione, va utilizzato il metodo di stima diretta (o sintetica), che consiste nella determinazione del più probabile valore di mercato di un bene mediante la comparazione di valori di beni della stessa tipologia di quello oggetto di stima (atti di compravendita di terreni finitimi e simili); vanno devalutati o rivalutati annualmente i valori medi a mq. indicati per il terreno interessato, secondo gli indici dell'andamento dei prezzi del mercato immobiliare pubblicati nei siti internet delle maggiori e più accreditate società di studi e di osservatori del mercato immobiliare, per comprendere il periodo che va dall'inizio dell'illegittima detenzione fino all'attualità; su tali ultimi val... _OMISSIS_ ... ogni anno di fine della legittima occupazione e sino all'effettivo rilascio dei beni nella disponibilità del proprietario ovvero fino alla regolarizzazione della fattispecie da parte del Comune, mediante l’esercizio dei poteri discrezionali ad esso spettanti ex art. 42-bis cit..

Per quanto riguarda la quantificazione del risarcimento da occupazione illegittima, stante la mancanza di prova di un maggior danno ad opera della ricorrente, è utilizzabile il criterio forfettario di liquidazione di cui all’art. 42-bis, comma 3, d.P.R. n. 327 cit. (i.e. un ristoro pari al saggio di interesse annuo del 5% sul valore venale del terreno da acquisire, calcolato al momento del passaggio della proprietà). Ai fini della determinazione del danno in esame, per valore venale del ter... _OMISSIS_ ...dei terreni di cui si discute. Al contrario, in ipotesi di attivazione dell’acquisizione non retroattiva, la quantificazione del danno da occupazione illegittima resta assorbita nella liquidazione di esso ad opera dell’atto di acquisizione, alla stregua dello art. 42-bis, comma 3, d.P.R. n. 327 cit.. Il valore in parola deve essere attualizzato anno per anno con utilizzo dell’indice ISTAT e a tali importi devono aggiungersi gli interessi legali per il ritardo nell’erogazione delle somme, da computarsi anno per anno, partendo dal primo anno di scadenza dell’occupazione abusiva sino al soddisfo. Infine, la somma così risultante deve essere maggiorata degli interessi legali dalla pubblicazione della sentenza sino alla restituzione effettiva.

Per... _OMISSIS_ ...i all’art. 42-bis, comma 3, d.P.R. n. 327 cit. (i.e. un importo pari al saggio di interesse annuo del 5% sul valore venale del terreno da acquisire, calcolato al momento del passaggio della proprietà).

Il valore d’uso del bene illegittimamente occupato dalla pubblica amministrazione può quantificarsi, con valutazione equitativa ex artt. 2056 e 1226 C.C., nell’interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene, in linea con il parametro fatto proprio dal legislatore con il comma 3 dell’art. 42 bis TUEs, oltre gli interessi legali; e tale valore venale è ricavabile da atti di compravendita dell’intorno geografico, ovvero da altri atti pubblici in possesso degli Enti competenti.

La persistente occupazione del fondo da parte del... _OMISSIS_ ...atistica), il suolo, ovvero non ne disponga la restituzione, costituisce illecito, in quanto tale generatore di un obbligo risarcitorio, parametrato al mancato utile costituito dal possesso, sia in proprio, sia per interposta persona, comunemente quantificato, al pari dell’indennità di legittima occupazione, nel 5% annuo del valore venale del bene, di comune mercato, ricavabile da atti di compravendita dell&rsq...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Autore

Accordino, Salvatore

Avvocato, funzionario legale - Responsabile di servizio presso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato OO.PP. Sicilia Calabria