Poteri del giudice amministrativo nei confronti dell'Amministrazione nell'ambito dei procedimenti di acquisizione ex art. 42 bis T.U.Es.

PATOLOGIA - OPERA PUBBLICA - OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA - ACQUISIZIONE SANANTE - ART. 42 BIS DPR 327/2001 - POTERI DEL GIUDICE

La valutazione comparativa degli interessi in gioco e la conseguente decisione in ordine all’acquisizione o alla restituzione del bene rimane nella sfera di discrezionalità dell'Amministrazione, secondo la ratio ordinamentale per cui il giudice amministrativo, nel caso di ricorso avverso il silenzio ex art. 117 cod. proc. amm., non può condannare la P.A. all'adozione di un atto specifico riconoscendo la fondatezza della pretesa sostanziale, dovendosi limitare all’accertamento dell’obbligo generico di provvedere entro il termine all’uopo fissato e di fornire quindi una risposta all’istanza proposta.

Il giudice amministrativo, nel caso di ricorso avverso il silenzio ex art. 117 c.p.a., non può condannare la P.A. all'adozione di un atto specifico riconoscendo la fondatezza della pretesa sos... _OMISSIS_ ...dosi limitare all'accertamento dell'obbligo generico di provvedere entro il termine all'uopo fissato. Ed invero nei giudizi di tale natura il giudice amministrativo non può di regola andare oltre la declaratoria di illegittimità dell’inerzia e l’ordine di provvedere; restando precluso il potere di accertare direttamente la fondatezza della pretesa fatta valere dal richiedente, sostituendosi all’Amministrazione stessa (investendo una giurisdizione di merito); ed infatti il giudice non può condannare l’Amministrazione all’emanazione del provvedimento ex art. 42 bis dPR 327 del 2001, in quanto di natura discrezionale, ma può solo imporre l’obbligo di provvedere sulla relativa istanza avanzata dai proprietari privati.

I principi desumibili dall'art. 42 bis TUES e le possibilità insite nel principio di atipicità delle pronunce di condanna, ex art. 34, lett. c), c.p.a. consentano, nell’ipotesi di occupazione illegittima di ... _OMISSIS_ ...imitazione della condanna a carico dell’amministrazione all'obbligo generico di provvedere ex art. 42 bis, nel senso di esercitare il potere discrezionale ad essa riservato, di valutare gli interessi in conflitto e decidere se restituire il fondo al legittimo proprietario, previa riduzione nel pristino stato, ovvero, in alternativa, disporre la sua acquisizione.

È esperibile il rimedio di cui agli artt. 31 e 117 c.p.a. per reagire all’inerzia della P.A. nel pronunciarsi su una istanza di acquisizione c.d. sanante ex art. 42-bis d.p.r. 327/2001, con la precisazione che in base all’art. 31, comma 3 c.p.a. il giudice non può ordinare alla PA di emanare il provvedimento ex art. 42-bis cit., ma solo di avviare e concludere il relativo procedimento, venendo in considerazione un’attività della pubblica amministrazione caratterizzata da ampi margini di discrezionali, e non certo di natura vincolata.

Il giudice amministrativo non può... _OMISSIS_ ...bbligo di adottare un provvedimento di acquisizione ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327 del 2001 per il trasferimento delle aree illegittimamente occupate, perché in tal modo compirebbe esso stesso la valutazione degli interessi in conflitto rientrante nell’ambito dei poteri istituzionali dell’Amministrazione competente.

All’Autorità amministrativa che utilizza il bene, in sede giurisdizionale di cognizione non può essere imposto un obbligo di facere, sia pure a carattere alternativo, con un contenuto predeterminato, in una materia che la legge riserva alla potestà amministrativa discrezionale. In particolare l’art. 42-bis del d.P.R. n. 327 del 2001 attribuisce all’autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico, modificato in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, la facoltà che esso sia acquisito al proprio patrimonio indisponibile “valutati g... _OMISSIS_ ... conflitto”. In sostanza, si tratta di un potere discrezionale attribuito all’Amministrazione che, sine titulo, utilizza un bene immobile per scopi di pubblico interesse, affinché, nella cura dei molteplici interessi coinvolti, possa scegliere, in alternativa alla restituzione del bene, di conservare il bene adeguando la situazione di diritto (inerente la proprietà del bene) alla situazione di fatto (inerente l’utilizzo sine titulo dello stesso).

Nè il giudice dell'ottemperanza né il suo ausiliare possono attivare la procedura espropriativa ai sensi dell'art. 42 bis T.U.E. perché è solo l'autorità che utilizza il bene per scopi di interesse pubblico che può assumere a decisione di espropriarlo attivando il procedimento eccezionale ex art. 42 bis. È pertanto inammissibile il ricorso avverso un'ordinanza giudiziale di proroga di un incarico commissariale in quanto si rivolge contro un provvedimento interinale e ordinatorio privo di qualsiasi a... _OMISSIS_ ...udicato e all'ingerenza nella sfera della discrezionalità amministrativa.

L’art. 42-bis, comma 1, D.P.R. 327/2001, riconosce all’Amministrazione il potere di disporre l’acquisizione del bene di proprietà privata illegittimamente occupato, al proprio patrimonio indisponibile, con corresponsione al privato di un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito. Tale potere è da considerarsi espressione del più generale potere di amministrazione attiva che compete agli enti pubblici, cui il giudice amministrativo non può sostituirsi, salvo che nei casi di giurisdizione estesa al merito, di modo che la valutazione degli interessi in conflitto e la decisione di procedere all’acquisizione sanante afferisce necessariamente alla sfera di discrezionalità dell’Amministrazione.

Non esiste la possibilità, tranne si versi in una situazione processuale patologica, che il giudice condanni direttamente in sede di co... _OMISSIS_ ...o;Amministrazione a emanare tout court il provvedimento di acquisizione ex art. 42 bis TUEs: vi si oppongono, da un lato, il principio fondamentale di separazione dei poteri (e della riserva di amministrazione) su cui è costruito il sistema costituzionale della Giustizia Amministrativa, dall’altro, uno dei suoi più importanti corollari processuali consistente nella tassatività ed eccezionalità dei casi di giurisdizione di merito sanciti dall’art. 134 c.p.a. fra i quali non si rinviene tale tipologia di contenzioso. È invece possibile che il giudice amministrativo imponga all’amministrazione di decidere - ad esito libero, ma una volta e per sempre - se intraprendere la via dell’acquisizione ex art. 42-bis ovvero abbandonarla in favore delle altre soluzioni.

La scelta dell’amministrazione di non procedere all’acquisizione sanante di un immobile occupato non è assoggettabile, sul piano strettamente sostanziale, al vaglio del g... _OMISSIS_ ...rativo (salvo per i profili formali-procedimentali) perché costituisce espressione di una scelta politica rispetto alla quale vale il principio generale della separazione dei poteri tra giudiziario ed esecutivo. Costituisce, infatti, scelta politica acquisire un bene o restituirlo al privato, attese anche le conseguente sul piano economico.

La Corte costituzionale nella sentenza n. 71/2015 ha indicato, quale una delle possibili soluzioni per superare l’inerzia della pubblica amministrazione autrice dell’illecito e compulsarla all’esercizio del potere ex art. 42-bis Tues (che a tal fine non stabilisce alcun termine), l’assegnazione giudiziale di un termine «per scegliere tra l’adozione del provvedimento di cui all’art. 42-bis e la restituzione dell’immobile».

Il giudice amministrativo, in caso di inerzia dell’Amministrazione e di ricorso avverso il silenzio ex art. 117 c.p.a., può nominare ... _OMISSIS_ ...cognizione il commissario ad acta, che provvederà ad esercitare i poteri di cui all’art. 42-bis d.P.R. n. 327-2001 o nel senso della acquisizione o nel senso della restituzione del bene illegittimamente espropriato.

L’art. 42-bis cit. attribuisce all’Amministrazione occupante un potere latamente discrezionale in ordine alla scelta finale, all’esito della comparazione degli interessi, di acquisire il bene o restituirlo, al fine di adeguare la situazione di diritto a quella di fatto. La norma esclude che sia il giudice a decidere la sorte del bene nel giudizio di cognizione instaurato dal proprietario e, a maggior ragione, non può che escludere che tale exitus sia deciso dal proprietario.

Ove il giudice - in applicazione dei principi generali - condannasse sic et simpliciter l’Amministrazione pubblica alla restituzione del bene privato illegittimamente trasformato, il potere sanante stesso risulterebbe eliso dal vincolo ... _OMISSIS_ ...con conseguente frustrazione degli obiettivi avuti a riferimento dal legislatore. I principi desumibili dall'art. 42 bis T.U. Espropri e le possibilità insite nel principio di atipicità delle pronunce di condanna, ex art. 34 lett. c) c.p.a., impongono una limitazione della condanna all'obbligo generico di provvedere a tenore dell’art. 42-bis cit..

Non esiste la possibilità, tranne si versi in una situazione processuale patologica, che il giudice condanni direttamente in sede di cognizione l’Amministrazione che occupa illegittimamente un bene privato a emanare tout court il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis tues. È ben possibile, invece, che il giudice amministrativo, adito in sede di cognizione ordinaria ovvero nell’ambito del c.d. rito silenzio, a chiusura del sistema, imponga all’amministrazione di decidere - ad esito libero, ma una volta e per sempre - se intraprendere la via dell’acquisizione ex art. 42-bis ... _OMISSIS_ ...arla in favore delle altre soluzioni individuate in precedenza.

Il giudice amministrativo non può emettere statuizioni che attengano alla quantificazione delle somme dovute dall’Amministrazione in caso di occupazione illegittima di terreni privati, qualora l’Amministrazione stessa non abbia ancora esercitato il proprio potere mediante provvedimento di cui all’art. 42 bis d.P.R. n. 327/2001, altrimenti viola il disposto dell’articolo 34, comma 2 c.p.a. secondo il quale "In nessun caso il giudice può pronunciare con riferimento a poteri amministrativi non ancora esercitati". [Nella fattispecie è stata annullata la sentenza di primo grado nella parte in cui in motivazione prescriveva i parametri di calcolo dell'indennizzo da acquisizione sanante nell’ipotesi in cui l'Amministrazione avesse adottato il relativo provvedimento, tra cui l'abbattimento del 50% ai sensi dell’art. 1227 c.c. a causa del supposto concorso di colpa dei r... _OMISSIS_ ...LF|
Non esiste la possibilità che il giudice condanni direttamente in sede di cognizione l'Amministrazione a emanare tout court il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis tues.

Qualora il proprietario del suolo lamenti la sussistenza di una occupazione sine titulo e chieda al giudice amministrativo l’emanazione dei rimedi di tutela previsti dall’ordinamento (e, dunque, dall’art. 42 bis del testo unico sugli espropri), la sentenza di accoglimento del ricorso di cognizione si deve limitare a disporre che l’Amministrazione emani il provvedimento di acquisizione o di restituzione del terreno, mentre le pretese di carattere patrimoniale (riguardanti la spettanza di un indennizzo o di un risarcimento) possono essere esaminate (dal giudice avente giurisdizione, a seconda dei casi) solo dopo che si sia chiarito quale sia il regime proprietario del terreno e, di conseguenza, quale sia il titolo in base al quale sono formulate l... _OMISSIS_ ...ese.

È ben possibile che il giudice amministrativo, adito in sede di cognizione ordinaria ovvero nell'ambito del c.d. rito silenzio, a chiusura del sistema, imponga all'amministrazione di decidere - ad esito libero, ma una volta e per sempre, nell'ovvio rispetto di tutte le garanzie sostanziali e procedurali dianzi illustrate - se intraprendere la via dell'acquisizione ex art. 42-bis T.U.Es. ovvero abbandonarla in favore delle altre soluzioni alternative (restituzione, accordo transattivo, ecc.). Ciò in quanto il menzionato art. 42-bis, introducendo nell'ordinamento una facoltà di valutazione della fattispecie da parte dell'Amministrazione per l'eventuale acquisizione in via di sanatoria della proprietà di aree precedentemente occupate "contra ius", fonda in capo ai proprietari una posizione di interesse legittimo ulteriore e distinta rispetto a quella di diritto soggettivo consistente nel diritto di proprietà.

La valutazione comparativa degli inte... _OMISSIS_ ...e la conseguente decisione in ordine all'acquisizione o alla restituzione del bene rimane nella sfera di discrezionalità dell'Amministrazione, secondo la ratio ordinamentale di recente chiarita dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 71/2015, per cui il giudice amministrativo, nel caso di ricorso avverso il silenzio ex art. 117 c.p.a., non può condannare la P.A. all'adozione di un atto specifico riconoscendo la fondatezza della pretesa sostanziale, dovendosi limitare all’accertamento dell’obbligo generico di provvedere entro il termine ...


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