Conseguenze e rimedi per l'illegittima occupazione di un immobile dovuta ad un procedimento espropriativo non conclusosi con un regolare e tempestivo decreto di esproprio

PATOLOGIA - OPERA PUBBLICA - OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA - CONSEGUENZE E RIMEDI

In caso di occupazione illegittima, l'autorità che occupa il bene privato illegittimamente occupato (nella fattispecie con opere realizzate da cooperativa edilizia, responsabile in solido) ha una triplice alternativa: 1) può fare ricorso ad un accordo transattivo che determini il definitivo trasferimento su base negoziale della proprietà dell’immobile, verso il pagamento di quanto stabilito di comune accordo con i proprietari dei terreni; 2) deve restituire i terreni illegittimamente occupati (dalla cooperativa), previa riduzione in pristino stato; 3) in alternativa, deve provvedere all'acquisizione autoritativa del bene ex art. 42 bis con effetto ex nunc e con la corresponsione del necessario indennizzo, effettuando anche il doveroso risarcimento del danno per il periodo di occupazione illegittima.

L’Amministrazione che occupa illegittimamente un bene... _OMISSIS_ ...ta in primo luogo a valutare gli interessi in conflitto, esercitando il potere amministrativo discrezionale che l’ordinamento le riconosce (esercizio che ben può concretizzarsi nella decisione di non acquisire l’immobile in via autoritativa), e solo in seconda battuta, qualora cioè l’esito di tale valutazione discrezionale si traduca nella decisione di non acquisire il bene, essa dovrà considerarsi effettivamente tenuta alla restituzione dell’immobile secondo gli ordinari canoni civilistici.

Ove il procedimento espropriativo non sia stato portato alla sua conclusione con l’adozione del decreto di esproprio nei termini normativamente previsti e si sia addivenuti alla realizzazione dell'opera pubblica a seguito della occupazione in via d’urgenza, si concretizza un illecito permanente. A tale situazione la P.A. può porre fine o con la restituzione del bene ancora di proprietà del privato, previa rimozione delle opere, salvo il ... _OMISSIS_ ...i danni, ove ad una rinnovata valutazione ritenga non attuale e prevalente l'interesse pubblico all'eventuale acquisizione dei fondi; ovvero con l'adozione di un formale provvedimento di acquisizione avente effetti non retroattivi ex art. 42 bis DPR 327/2001, previa corresponsione del valore venale del bene, maggiorato di un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito.

Quale che sia la sua forma di manifestazione (vie di fatto, occupazione usurpativa, occupazione acquisitiva), la condotta illecita della P.A. incidente sul diritto di proprietà non può comportare l’acquisizione del fondo e configura un illecito permanente ex art. 2043 c.c. che viene a cessare solo in conseguenza: a) della restituzione del fondo; b) di un accordo transattivo; c) della rinunzia abdicativa (e non traslativa, secondo una certa prospettazione delle SS.UU.) da parte del proprietario implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente mone... _OMISSIS_ ...della irreversibile trasformazione del fondo; d) di una compiuta usucapione, ma solo nei ristretti limiti perspicuamente individuati dal Consiglio di Stato allo scopo di evitare che sotto mentite spoglie (alleviare gli oneri finanziari altrimenti gravanti sull’Amministrazione responsabile), si reintroduca una forma surrettizia di espropriazione indiretta in violazione dell’art. 1 del Protocollo addizionale della Cedu; e) di un provvedimento emanato ex art. 42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 (T.U. espropriazione per p.u.).

Dall’illegittima ablazione di un immobile per effetto di un procedimento espropriativo non conclusosi con un regolare e tempestivo decreto di esproprio, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di sanare la situazione di illecito venutasi a creare: o attraverso la restituzione del terreno, previa riduzione dello stesso in pristino e corresponsione del risarcimento del danno anche per il periodo di illegittima o... _OMISSIS_ ...ttraverso l’emanazione di un decreto di acquisizione sanante ex art. 42 bis del DPR 327/2001, con corresponsione del relativo risarcimento secondo i paramenti ivi disciplinati, applicabile anche alle situazioni pregresse; o attraverso una definizione contrattuale dell’assetto proprietario del bene, nonché in ordine al ristoro dei danni derivanti dall’occupazione illegittima subita.

Dall’illegittima occupazione di un immobile per effetto di un procedimento espropriativo non conclusosi con un regolare e tempestivo decreto di esproprio, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di sanare la situazione di illecito venutasi a creare, in via alternativa: - attraverso la restituzione del terreno, previa riduzione dello stesso in pristino e corresponsione del risarcimento del danno anche per il periodo di illegittima occupazione; - tramite l’emanazione di un decreto di acquisizione sanante ex art. 42 bis del DPR 327/2001, con cor... _OMISSIS_ ... relativo risarcimento secondo i paramenti ivi disciplinati, applicabile anche alle situazioni pregresse. Non risulta neppure esclusa la possibilità che tra le parti intervenga una definizione contrattuale dell’assetto proprietario del bene, nonché in ordine al ristoro dei danni derivanti dall’occupazione illegittima subita.

Quale che sia la sua forma di manifestazione (vie di fatto, occupazione usurpativa, occupazione acquisitiva), la condotta illecita dell’amministrazione incidente sul diritto di proprietà non può comportare l’acquisizione del fondo e configura un illecito permanente ex art. 2043 c.c. – con la conseguente decorrenza del termine di prescrizione quinquennale dalla proposizione della domanda basata sull’occupazione contra ius, ovvero, dalle singole annualità per quella basata sul mancato godimento del bene - che viene a cessare solo in conseguenza: a) della restituzione del fondo; b) di un accordo transattiv... _OMISSIS_ ...unzia abdicativa (e non traslativa, secondo una certa prospettazione delle SS.UU.) da parte del proprietario implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario a fronte della irreversibile trasformazione del fondo; d) di una compiuta usucapione, ma solo nei ristretti limiti individuati dal Consiglio di Stato.

Dalla condizione d’illecita detenzione (e trasformazione) del suolo di proprietà della parte ricorrente consegue, “ex se”, l'obbligo civilistico di ripristino del diritto di proprietà mediante restituzione dei suoli occupati, detenuti e trasformati in assenza di titolo legittimante, previa demolizione dei manufatti ivi realizzati, nonché il diritto al risarcimento del danno per l’occupazione illegittima; ove la P.A. (o l’Ente preposto) ritenga necessario continuare a utilizzare i fondi deve acquisirli legittimamente o mediante lo strumento autoritativo (art. 42 bis, d.P.R. n. 327/2001) ovvero con gl... _OMISSIS_ ...menti privatistici con il consenso dei privati anche in relazione ai corrispettivi patrimoniali da acquisirsi.

L’accertamento giurisdizionale della illegittimità o della mancata conclusione del procedimento espropriativo - per la circostanza che esso non si sia concluso con l’adozione del decreto di esproprio (né con l’accordo di cessione) - determina il verificarsi dei presupposti per la piena tutela del diritto di proprietà, mediante un provvedimento restitutorio da parte del giudice amministrativo, che può essere impedito (oltre che da un accordo tra le parti) dalla adozione del provvedimento di acquisizione emesso ai sensi dell’art. 42 bis del D.P.R. n. 327/2001.

Quale conseguenza dell’acclarata illegittimità del decreto di esproprio, non può che disporsi la restituzione delle aree illegittimamente occupate. Detta restituzione deve avvenire previa riduzione in pristino dell’area, ripristino che si ritiene di p... _OMISSIS_ ...te a carico dell’amministrazione procedente, ove questa non intenda conservare l’opera nei limiti e nelle forme di cui all’art. 42-bis del d.P.R. n. 327 del 2001 sulla base di un percorso motivazionale – rafforzato, stringente e assistito da garanzie partecipative rigorose – basato sull'emersione di ragioni attuali ed eccezionali che dimostrino in modo chiaro che l'apprensione coattiva si pone come extrema ratio.

In linea generale, la condotta illecita della p.a. incidente sul diritto di proprietà -manifestata per le vie di fatto, occupazione usurpativa o acquisitiva- non può comportare l’acquisizione del fondo in capo al soggetto pubblico e configura un illecito permanente ex art. 2043 c.c., con decorrenza del termine di prescrizione quinquennale dalla proposizione della domanda basata sull’occupazione contra ius, ovvero, dalle singole annualità per quella basata sul mancato godimento del bene. Tale condotta illecita ... _OMISSIS_ ... conseguenza: i) della restituzione del fondo; ii) di un accordo transattivo; iii) della rinunzia abdicativa da parte del proprietario implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario a fronte della irreversibile trasformazione del fondo; iv) di una compiuta usucapione, ma solo nei ristretti limiti individuati dal Consiglio di Stato; v) di un provvedimento emanato ex art. 42-bis, D.P.R. n. 327/2001.

Dalla condizione d’illecita detenzione (e trasformazione) del suolo di proprietà privata consegue, “ex se”, l'obbligo civilistico di ripristino del diritto di proprietà mediante restituzione dei suoli occupati, detenuti e trasformati in assenza di titolo legittimante, previa demolizione dei manufatti ivi realizzati, nonché il diritto al risarcimento del danno per l’occupazione illegittima. Ove la P.A. (o l’Ente preposto) ritenga necessario continuare a utilizzare i fondi deve acquisirli legittimamente o med... _OMISSIS_ ...nto autoritativo (art. 42 bis, d.P.R. n. 327/2001, con le conseguenze patrimoniali indicate) ovvero con gli ordinari strumenti privatistici con il consenso dei privati anche in relazione ai corrispettivi patrimoniali da acquisirsi.

L’illegittima occupazione di un’area da parte della P.A., derivante dalla mancanza di un legittimo atto di acquisizione (come nel caso di specie il decreto di espropriazione), determina l’obbligo a carico di quest’ultima: di risarcire il proprietario per il mancato godimento del bene, e comunque di restituirlo (previa rimessa in pristino stato, ove sullo stesso siano intervenute modifiche); ovvero di “acquisirlo” ai sensi dell’art.42 bis del d.P.R. n.327 del 2001; o - in estremo subordine - di ‘acquistarlo’ (con il consenso dei proprietari) al valore venale, previo risarcimento - anche in tal caso - per l’illegittima occupazione.

L'occupazione illegittima di un t... _OMISSIS_ ...da parte della p.a. termina solo in conseguenza: i) della restituzione del fondo; ii) di un accordo transattivo; iii) della rinunzia abdicativa da parte del proprietario implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario a fronte della irreversibile trasformazione del fondo; iv) di una compiuta usucapione, ma solo nei ristretti limiti individuati dal Consiglio di Stato, allo scopo di evitare che si reintroduca una forma surrettizia di espropriazione indiretta in violazione dell’art. 1 del Protocollo addizionale della C.e.d.u.; v) di un provvedimento emanato ex art. 42-bis, D.P.R. n. 327/2001 .

Quando l’occupazione e la trasformazione di fondi privati si sostanziano in un’attività illecita, questa è insuscettibile di produrre effetti acquisitivi della proprietà e, viceversa, è fonte dell’obbligo per la pubblica amministrazione di restituire il bene e risarcire il proprietario interessato per il danno sofferto.|... _OMISSIS_ ...il procedimento espropriativo non sia stato portato alla sua conclusione con l’adozione del decreto di esproprio nei termini normativamente previsti e si sia addivenuti alla realizzazione dell'opera pubblica a seguito della disposta occupazione in via d’urgenza, si concretizza un illecito permanente. A tale situazione la P.A. può porre fine o con la restituzione del bene ancora di proprietà del privato, previa rimozione delle opere, salvo il risarcimento dei danni, ove ad una rinnovata valutazione ritenga non attuale e prevalente l'interesse pubblico all'eventuale acquisizione dei fondi; ovvero con l'adozione di un formale provvedimento di acquisizione avente effetti non retroattivi ex art. 42 bis DPR 327/2001, previa corresponsione del valore venale del bene, maggiorato di un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito.

Dalla illegittima occupazione del terreno dei ricorrenti, per effetto di un procedimento espropriativo n... _OMISSIS_ ...on un regolare e tempestivo decreto di esproprio, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di sanare la situazione di illecito venutasi a creare, in via alternativa: - attraverso la restituzione del terreno, previa riduzione dello stesso in pristino e corresponsione del risarcimento del danno anche per il periodo di illegittima occupazione; - con l’emanazione di un decreto di acquisizione sanante ex art. 42 bis del DPR 327/2001, con corresponsione del relativo risarcimento secondo i paramenti ivi disciplinati, applicabile anche alle situazioni pregresse. Allo stesso modo, non risulta neppure esclusa la possibilità che tra le parti intervenga una definizione contrattuale dell’assetto propriet...


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