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Per l’affidamento di concessioni demaniali comunali non può prescindersi dalla previa pubblicazione di un bando di gara ad evidenza pubblica, come prescritto dalla prevalente normativa UE.
Va disapplicata la normativa interna che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, con finalità turistico-ricreative per il contrasto con l'art. 12, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2006/123/CE (Bolkestein) e con l'art. 49 TFUE
Il rinnovo della concessione integra gli estremi di una nuova concessione che si sostituisce alla precedente scaduta, a differenza delle proroghe che determinano il prolungamento della durata della concessioni in essere.
La normativa privatistica sulle locazioni degli immobili e quella sul cd. equo canone non trovano applicazione ai fini dell’individuazione del canone di occupazione sine titulo di alloggi di servizio.
La riserva di legge introdotta dall'art. 93 d.lgs. n. 259/2003 esclude a carico dei fornitori di reti di comunicazione elettronica il pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal decreto stesso o da leggi statali successive.
L’applicazione dell’art.1 co. 251 legge 296/2006 sugli aumenti dei canoni demaniali ai rapporti concessori in corso, e quindi con effetto retroattivo, non lede il principio di affidamento dei cittadini nella sicurezza dei rapporti giuridici.
Condizione necessaria e sufficiente per giustificare l’imposizione del canone ricognitorio ex art. 27 C.d.S. per occupazione della sede stradale è il rilascio di un titolo che abilita a un uso singolare della risorsa pubblica.
Il diritto sul sepolcro già costituito nasce da una concessione da parte dell’autorità amministrativa di un’area di terreno o di porzione di edificio in un cimitero pubblico di carattere demaniale.
Nell’esercizio del potere sanzionatorio di decadenza della concessione demaniale marittima, la P.A. ha l’obbligo di ponderare i diversi interessi coinvolti e di giustificare la decisione assunta con un’adeguata motivazione.
Il principio dell’accessione allo Stato delle opere non amovibili sancito dall’art. 49 del cod. nav. va riferito all’effettiva e definitiva cessazione e non alla mera scadenza della concessione demaniale marittima.
La disciplina relativa al subingresso nella concessione demaniale marittima delinea un istituto sui generis, contemporaneamente diverso dal rilascio della concessione (artt. 36 e ss. Cod. nav.), ma anche dalla mera autorizzazione.
La facoltà di non smontare le strutture amovibili al termine della stagione estiva attribuito ex lege ai titolari delle concessioni demaniali marittime individuati dall’art. 1 co. 246 L. 145/2018 ha effetto in via automatica senza necessità di titoli.
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