Concessioni demaniali marittime per porti ed approdi turistici e per punti di ormeggio

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> TIPOLOGIE --> PORTI E APPRODI TURISTICI

La concessione avente ad oggetto un approdo portuale turistico, uno specchio acqueo e pontili galleggianti non rientra in nessuna delle tipologie ascritte alla categoria delle concessioni a scopo turistico ricreativo, alle quali soltanto si applica la disciplina eccezionale sancita dall’art. 1, comma 18, del d.l. n. 194/2009.

La distinzione tra «porti/approdi turistici» e «punti di ormeggio» si fonda su un criterio funzionale, poiché i primi sono caratterizzati dall'apprestamento di strutture complementari rispetto al mero ormeggio e ricovero e i secondi sono, invece, destinati ai soli natanti ed alle piccole imbarcazioni e godono, al contrario, di servizi minimi-essenziali, come l'ormeggio, l'acqua la luce e/o la guardiania.

Quanto alla disti... _OMISSIS_ ...uo;approdi turistici» e «punti di ormeggio» si deve osservare che se è vero che i primi normalmente comportano la realizzazione di impianti di difficile rimozione, può accadere anche che gli stessi possano essere costruiti con impianti amovibili che sfruttino ad esempio la protezione marittima offerta dalle opere marittime già esistenti. L'indice presuntivo di tale qualificazione sarà dato, non dalla amovibilità o meno degli impianti, bensì dalla presenza di servizi complementari alla nautica da diporto, quali assistenza tecnica, riparazione, esercizi commerciali al servizio di qualunque categoria di unità da diporto.

La disciplina di cui al regolamento approvato con D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509 (operante anche in Sicilia, per effetto delle modifiche di cui alla legge regionale 4 del 2003) delinea un sistema improntato alla semplificazione del regime autorizzatorio per la realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto... _OMISSIS_ ...enute rispondenti all'interesse pubblico turistico ricreativo.

L'art. 3, comma 8, lettera c) del D.L. n. 70/2011, convertito nella legge n. 106/2011, ai sensi del quale, per incentivare la realizzazione di porti e approdi turistici, si applicano i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative, non implica l'applicabilità della proroga ex lege di cui al D.L. n. 194/2009: trattandosi di norma eccezionale, infatti, solo una previsione inequivocabile ed espressa potrebbe consentire l’estensione dell’istituto della proroga automatica anche agli approdi e ai porti turistici.

I porti turistici presentano caratteristiche diverse rispetto a quelle dei porti commerciali, giacché mentre in questi ultimi le navi ottengono ricovero per la sosta strettamente necessaria al compimento delle operazioni di carico e scarico, nei primi le imbarcazioni stazionano fino a quando l'utente di... _OMISSIS_ ...ttenervisi, eventualmente al fine di usufruire delle infrastrutture turistiche attigue.

L'art. 31 D. Lgs. 79/2011 non definisce le concessioni demaniali marittime, né disciplina il regime di affidamento delle stesse, ma si limita a semplificare il regime autorizzatorio della realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto, in quanto ritenute rispondenti all’interesse pubblico turistico-ricreativo.

La complessa procedura per la concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto di cui al DPR 02/12/1997 n. 509 (recepito in Sicilia con l’art. 75 della l.r. 4/2003) prevede due fasi distinte: la prima, regolata dall’art. 5, nella quale un’apposita conferenza di servizi è chiamata a una valutazione preliminare volta o al rigetto delle istanze presentate o alla individuazione, con provvedimento motivato, di quella ammessa alle successive fasi della procedura; l... _OMISSIS_ ... normata dal successivo art. 6, prevede l'approvazione del progetto definitivo.

Nell'ambito della nautica da diporto, l'individuazione dell'istanza di concessione ammessa alle successive fasi della procedura va motivata con riferimento alla maggiore idoneità dell'iniziativa prescelta a soddisfare in via combinata gli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica della regione, alla tutela del paesaggio e dell'ambiente e alla sicurezza della navigazione.

Nell'ambito della nautrica da diporto, la competenza per l'approvazione del progetto definitivo spetta a) in caso di conformità del progetto ai vigenti strumenti di pianificazione ed urbanistici, ad una conferenza di servizi; b) in caso di difformità, ad un accordo di programma ai sensi e per gli effetti dell'articolo 27 della legge n. 142 del 1990 e successive modificazioni.

In sede di approvazione di progetti per la realizzazione di opere portuali ai sensi dell'art. 6 D.P... _OMISSIS_ ...ualora il definitivo risulti redatto sulla scorta di linee-guida non coerenti con il preliminare, esso non può essere approvato e, quindi, deve essere respinto.

Il diritto di ormeggio attribuito ad un soggetto dal concessionario di uno spazio acqueo non si configura alla stregua di un diritto di uso ex art. 1024 c.c..

E' ragionevole e legittimo qualificare un intervento in termini di "porto turistico" e non di semplice "punto d'ormeggio" in ragione del numero dei pontili da allocare, della vastità dello specchio acqueo impegnato dalle opere infrastrutturali programmate e della destinazione degli stessi pontili all'attracco d’imbarcazioni di medie e grandi dimensioni.

La procedura di cui al D.P.R. 509/1997 sulle domande di concessione di costruzione e gestione del porto turistico non è interessata dalla V.A.S., che deve essere effettuata piuttosto sul piano della costa.

Il procedimento conferenziale di cui al D.P.R. 509/19... _OMISSIS_ ...ituire la V.A.S. che deve precedere il piano della costa.

I poteri attribuiti al Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo non sono limitati ai porti (e loro pertinenze) e alle rade, ma si estendono a tutte le altre zone demaniali marittime e di mare territoriale della sua circoscrizione.

La L. n. 84 del 28.01.1994 ha integrato la normativa del codice della navigazione con la tipizzazione delle concessioni demaniali di aree portuali sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo, individuando all’art. 18 quale soggetto destinatario delle concessioni di aree portuali l’impresa portuale come configurata dall’art. 16 della legge stessa, e quale oggetto della concessione, l’esercizio delle operazioni portuali.

In caso di istanza di rilascio di concessione demaniale marittima per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto, tutte le volte che manchi in radice l’interesse pubblico alla... _OMISSIS_ ...squo;area demaniale alla finalità prospettata dal privato, legittimamente l’Autorità competente può negare motivatamente la concessione, senza essere vincolata a dare inizio al procedimento ex D.P.R. n. 509/1997.

L’art. 10, comma 3, d.p.r. n. 509 del 1997 prevede la possibilità di proroga degli atti di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto presuppone l’esercizio da parte dell’Amministrazione di un potere discrezionale non tanto e non solo di carattere tecnico, ma anche di natura amministrativa: il fatto che la P.A. “possa” e non “debba” prorogare la concessione pur a fronte della mancata realizzazione delle opere previste o della necessità realizzare i nuovi interventi indicati dalla disposizione sta ad indicare che tali requisiti possono “legittimare” la P.A. a prorogare, ma non la obbligano. La proroga, cioè, è ipotesi eccez... _OMISSIS_ ... alla regola che vuole, alla scadenza della concessione, la cessazione del relativo rapporto.

Dal tenore letterale dell'art. 10, comma 3, d.p.r. n. 509 del 1997, e in applicazione di un criterio ermeneutico teleologico, l’ipotesi di proroga delle concessioni di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto non è tanto prevista a tutela, quantomeno in via principale, degli interessi della concessionaria, ma di quelli al cui soddisfacimento sono finalizzati l’attività esercitata e, conseguentemente, i poteri attribuiti all’Amministrazione competente. Infatti, la proroga non è intesa come strumento per “l’ammortamento” dei costi per manutenzioni e innovazioni, ancorché di ingente entità economica, sostenuti in corso di rapporto dalla concessionaria (la cui tutela dovrebbe trovare regolamentazione nelle pattuizioni concessorie, o in specifiche altre previsioni normative, in mancanz... _OMISSIS_ ...a concessionaria pretendere alcunché), ma è funzionale a soddisfare l’interesse dell’Amministrazione a far sì che la concessionaria termini le opere già previste, ma non ancora ultimate, non per responsabilità della stessa, ovvero realizzi nuovi interventi necessari per la funzionalità delle strutture portuali.

Le strutture di darsena sono ricomprese tra quelle portuali non appare di per sè illogica ed irrazionale, stante la funzione di ricovero, attracco ed ormeggio di imbarcazioni, pacificamente riconoscibile, salva una diversificazione quantitativa incidente sul piano economico, ad entrambe le tipologie.

I porti turistici dedicati alla nautica da diporto (cfr. l’art. 2 lett. a del D.P.R. 2.12.1997, n. 509) costituiscono attività di rilevante interesse pubblico, al punto che si può affermare la natura di servizio pubblico della relativa gestione.

Il porto turistico non comprende soltanto le banchine, i pontili e... _OMISSIS_ ...a anche le opere accessorie, in quanto funzionali all’apprestamento di servizi complementari alla nautica da diporto (cfr. l’art. 2 lett. a del D.P.R. 2.12.1997, n. 509), quale una darsena destinata all’attività cantieristica.

La realizzazione di un porto turistico comporta la realizzazione di opere non soltanto a mare ma anche a terra.

Per l'art. 2, comma 1, lett. a), del d.P.R. n. 509 del 1997, il porto turistico è il complesso di strutture amovibili ed inamovibili realizzate con opere a terra e a mare. È ragionevole ritenere che le opere a terra, così inscindibilmente previste, non siano soltanto quelle indispensabili per mero e necessario completamento tecnico-costruttivo sulla terraferma delle strutture a mare, essendo il porto una struttura complessa destinata allo scopo di servire il diportista nautico o precipuamente la nautica da diporto, anche mediante l'apprestamento di servizi complementari e non potendosi ritene... _OMISSIS_ ...vizio possa essere svolto senza alcuna opera a terra idonea a garantire le diverse prestazioni a tal fine necessarie.

Un’area demaniale marittima, concessa al solo fine di mantenere un distributore di carburante, non è sussumibile nella definizione normativa di approdo turistico, in quanto la fornitura del carburante non è un servizio complementare offerto (unitamente ad altri) al diportista da parte del gestore dell’approdo turistico, ma costituisce l’unica prestazione che il titolare della concessione demaniale è autorizzato a fornire; la sola prestazione di servizi complementari non può ricondurre l’oggetto della concessione demaniale alla definizione di “approdo turistico”, con la conseguente inapplicabilità del regime di proroga legale, di cui all’art. 1, comma 18, del d.l. n. 194/2009 e s.m.i. conv. in legge n. 25/2010.

Diverso rispetto al vincolo imposto ai sensi dell'art. 49 nonies del Codice della n... _OMISSIS_ ...to è il potere esplicato, in sede di regolamentazione locale, dall’Autorità marittima e dalla Regione che possono prevedere, d’intesa, una peculiare disciplina per le unità in transito, in banchine pubbliche, compresa la durata della tempistica, delle modalità e dei limiti di permanenza. Con esplicazione dell’attività di cura del transito, gratuito, da parte di un soggetto che è stato investito della funzione di assicurare il libero passaggio transitorio.

La concessione di suolo pubblico, quale atto rientrante nella competenza delle Autorità del Sistema Portuale, per le aree ricomprese nella circoscrizione del porto, non esime dalla necessità di richiedere il permesso di costruire quando su di essa si realizzino opere ad esso soggette: lo strumento dell’intesa (di cui alla legge n. 84/1994 sul piano regolatore portuale) non ha la corrispettiva capacità di imporsi ai procedimenti di adozione delle previsioni urbanistico-edilizie del Com... _OMISSIS_ ...rofili che non siano stati dedotti ad oggetto del piano regolatore del porto.


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Le funzioni di regolamentazione dell'uso del demanio marittimo, previste dall'art. 30 cod. nav. ed affidate alla Capitaneria di porto, attengono essenzialmente ai profili della sicurezza, della vigilanza e della polizia, e non si estendono ai profili concernenti i rapporti, anche di natura economica, fra concessionario ed utenti.


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Autore

Boschetti, Monica

Avvocato