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La p.a. ha diritto al risarcimento del danno da illegittima occupazione di un bene pubblico

Nell’ipotesi di abusiva occupazione diparte di un terreno altrui, la privazione del possesso costituisce un fatto potenzialmente produttivo di effetti pregiudizievoli, idoneo a legittimare la pronunzia di condanna generica al risarcimento del danno, la quale si risolve in una declaratoria iuris che non esclude la possibilità di verificare, in sede di liquidazione, la reale esistenza del danno risarcibile.

Demanio marittimo: i canoni non possono essere commisurati alla futura conformazione dei beni ma a quella attuale

È illegittima la commisurazione del canone che, anziché tener conto della consistenza attuale del bene dato in concessione, lo commisuri alla sua conformazione futura, a seguito della realizzazione delle opere.

Il divieto di balneazione non legittima il concessionario a ridurre il canone

È illegittima la riduzione del canone operata unilateralmente dal concessionario (nella specie per il divieto di balneazione che interessava il mare antistante l’area oggetto di concessione, con conseguente possibilità di utilizzarla esclusivamente per le cure elioterapiche).

Concessione demaniale e procedura di affidamento: ecco come va applicato il criterio del prezzo più basso

Nel caso delle procedure di affidamento di concessioni demaniali o di concessioni del servizio di gestione di impianti sportivi, il meccanismo che regola il rapporto sinallagmatico prevede che l’aggiudicatario corrisponda un canone alla P.A. e pertanto è legittimo applicare il criterio del prezzo più basso individuando il prezzo più conveniente nel massimo rialzo sul canone posto a base di gara.

Concessione demaniale marittima: serve attenta istruttoria se l’istante contesta che l’area sia destinata a spiaggia libera

La scelta di individuare dei tratti di arenile destinati all’uso pubblico (spiaggia libera) non è sindacabile dal P.A., e può essere censurata esclusivamente in presenza di macroscopici vizi di arbitrarietà, illogicità e travisamento fattuale, nel quadro delle linee portanti della pianificazione.

Servizio idrico integrato: all’accordo di compartecipazione delle spese stipulato tra comune e regione non si applicano le direttive CIPE

Qualora tra la Regione e i Comuni sia stato stipulato un accordo per la compartecipazione di questi ultimi alle spese di manutenzione degli acquedotti sostenute dalla stessa Regione, la delibera con cui viene determinato di volta l’effettivo ammontare del contributo dovuto dai Comuni non deve rispettare le direttive CIPE per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato.

Le associazioni ambientaliste non possono impugnare concessioni di aree balneari che non siano demaniali

Le associazioni ambientaliste non sono legittimate ad impugnare la concessione di area balneare che sia di proprietà del Comune e non demaniale e che, quindi, sia sottratta alla finalità tipica del Piano Regionale delle Coste, ossia la tutela del patrimonio costiero.

Occupazione abusiva di area demaniale

L'emissione di un'ordine di sgombero non fa decorrere la prescrizione del reato di occupazione abusiva | il comune non ha margini di discrezionalità per ordinare la rimozione degli abusi eseguiti su area demaniale | se la natura demaniale dell'area è controversa, la condanna per il reato di occupazione abusiva deve essere ben motivata | il giudice penale non può confiscare le opere abusive eseguite sul demanio marittimo | il reato di occupazione abusiva sussiste anche in caso di risarcimento

La Corte Costituzionale salva la s.c.i.a.

La s.c.i.a. costituisce una prestazione specifica, circoscritta all’inizio della fase procedimentale strutturata secondo un modello ad efficacia legittimante immediata, che attiene al principio di semplificazione dell’azione amministrativa ed è finalizzata ad agevolare l’iniziativa economica (art. 41, primo comma, Cost.), tutelando il diritto dell’interessato ad un sollecito esame, da parte della P.A. competente, dei presupposti di diritto e di fatto che autorizzano l’iniziativa medesima.

Responsabilità della p.a. da custodia: chi risponde

la responsabilità civile del comune per le cose in custodia non può essere riversata sul dirigente dell'u.t.c. | omessa manutenzione delle strade: il responsabile del servizio manutenzione risponde anche penalmente dei sinistri | danni da allagamento: il consorzio di bonifica è responsabile anche se la regione non ha finanziato le opere di manutenzione

Inderogabilità delle distanze tra pareti finestrate

Data la connessione e le interferenze tra interessi privati e interessi pubblici in tema di distanze tra costruzioni, l’assetto costituzionale delle competenze in materia di governo del territorio interferisce con la competenza esclusiva dello Stato (ordinamento civile) a fissare le distanze minime, sicché le Regioni devono esercitare le loro funzioni nel rispetto dei principi della legislazione statale, potendo, nei limiti della ragionevolezza, fissare limiti maggiori.

La sentenza n. 181 del 2011

Il problema della sorte del tertium genus | L’indennizzo per le aree dotate di vocazione edificatoria

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