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Impugnazione del provvedimento tacito di rigetto dell'istanza di accertamento di conformità

L’imposizione di un onere di demolizione o di correzione progettuale quale condizione di efficacia del titolo edilizio in sanatoria, assume immediata efficacia lesiva per le ragioni dell’istante, per cui se ne impone l’impugnazione entro l’ordinario termine decadenziale, decorso il quale i profili sfavorevoli del provvedimento di sanatoria si consolidano.

Ammissibilità della domanda di annullamento della D.I.A. ed impugnazione del provvedimento

La comunicazione dell’avvio del procedimento di verifica della DIA conserva la propria natura di mera comunicazione o, in sostanza, di preavviso dei motivi per i quali il procedimento è stato avviato e che potranno condurre al formale provvedimento repressivo terminale: è solo l’emissione di quest’ultimo, privando la DIA della sua efficacia, che assume valenza lesiva dello “ius aedificandi” relativamente a quel determinato intervento che la dichiarazione mirava a legittimare

Ammissibile l’impugnazione del titolo abilitativo formatosi per denuncia di inizio attività

È ammissibile la diretta impugnazione della d.i.a. anteriormente alle modifiche introdotte dal d.l. 138/2011.

La "sollecitazione" del terzo alla P.A. (ex art. 19 comma 6-ter L. 241/1990)

Il comma 6-ter dell'art. 19 legge 241/1990 (introdotto dall'art. 6, d.l. 138/2011) ha, di fatto, determinato il superamento, quanto meno parziale, proprio delle conclusioni cui era giunta l’Adunanza Plenaria n. 15/2011 e per quanto attiene il proponimento di un’azione (atipica) di accertamento dell’obbligo di provvedere.

Impugnazione dei titoli edilizi in senso lato e in deroga

Poiché i poteri di deroga di disposizioni del piano regolatore spettano al Sindaco, previa deliberazione del Consiglio comunale, è solo il provvedimento sindacale di permesso di costruire in deroga ad essere dotato di immediata forza lesiva nei confronti degli interessi dei privati.

Impugnazione dell'autorizzazione paesaggistica

L'autorizzazione paesaggistica deve essere impugnata autonomamente rispetto al titolo edilizio.

Impugnazione del provvedimento di trasferimento alle USL dei beni degli enti mutualistici

Il ricorso con cui il comune impugna il provvedimento regionale di trasferimento alle USL dei beni degli enti mutualistici che erano stati attribuiti al comune ai sensi dell'art. 66 legge 833/1978 deve essere notificato non solo alla Regione, ma anche alla USL.

Impugnabilità della valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)

La v.i.a., ancorché positiva, non è effettivamente idonea ad esprimere un giudizio definitivo sul progetto stesso, la cui realizzabilità è resa possibile solo dal rilascio della successiva autorizzazione finale; è questa che costituisce il provvedimento lesivo di qualsivoglia posizione di interesse contraria all'evento.

Legittimazione ad impugnare i V.A.M.

È attribuito alla Regione il potere di istituire la Commissione competente alla determinazione dell’indennità di esproprio, di nominare la maggioranza dei componenti della medesima, di decidere se nominare altri componenti oltre quelli previsti e di istituire sottocommissioni. La disciplina nazionale non attribuisce alla Regione solo un potere di costituzione dell’organo, ma, al contrario, un potere di costituzione di un organo destinato a svolgere funzioni con esclusivo riferimento regionale

Il verbale di sopralluogo è direttamente impugnabile o ha soltanto natura endoprocedimentale?

Il verbale di sopralluogo ha natura meramente endoprocedimentale e non è impugnabile autonomamente, ma soltanto congiuntamente all'atto provvedimentale conclusivo della sequenza procedimentale.

Contestazioni e impugnabilità dell’esistenza, validità ed efficacia del vincolo espropriativo

L'atto di approvazione del progetto preliminare comportante variante urbanistica impositiva di vincolo espropriativo, è certamente lesivo degli interessi dei proprietari dei beni incisi da suddetto vincolo.

Condizioni di ammissibilità nel giudizio amministrativo del ricorso collettivo e cumulativo

Il ricorso collettivo postula una situazione di identità sostanziale e processuale in rapporto a domande giudiziali fondate sulle stesse ragioni ed è inammissibile se azionato da ricorrenti che non si trovino in situazioni del tutto identiche tra loro.

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