AMBIENTE PAESAGGIO

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Esecuzione di lavori in assenza o in difformità dell'autorizzazione paesaggistica: il reato di cui all'art. 181 del D.Lgs. 42/2004

La disposizione incriminatrice di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 punisce l'esecuzione dei lavori in assenza dell'autorizzazione paesaggistica "o in difformità di essa", senza che assuma rilievo la distinzione tra le ipotesi di difformità parziale e totale rilevante invece nella disciplina urbanistica.

Lavori edilizi eseguiti senza autorizzazione paesaggistica in zona vincolata: l'ordine di demolizione è atto dovuto

In presenza di interventi edilizi in zona vincolata, si impone la previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che l'applicazione della sanzione demolitoria è in ogni caso doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna preventiva autorizzazione paesistica.

Decorrenza del termine per la prescrizione delle sanzioni per illeciti paesaggistici

In caso di opera abusiva realizzata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, il rilascio del titolo edilizio in sanatoria non è idoneo a far decorrere il termine per la prescrizione della sanzione per l’illecito paesaggistico.

Sanzioni amministrative pecuniarie per abusi edilizi in zone soggette a vincoli paesaggistici

L’art. 167 del d.lgs.vo n. 42/2004 va interpretato nel senso che l’indennità prevista per abusi edilizi in zone soggette a vincoli paesaggistici costituisce vera e propria sanzione amministrativa e non una forma di risarcimento del danno che, come tale, prescinde dalla sussistenza effettiva di un danno ambientale.

Motivazione del rilascio o diniego di autorizzazione paesaggistica per opere edilizie in zone vincolate

Il diniego di autorizzazione paesaggistica non può limitarsi ad esprimere valutazioni apodittiche e stereotipate, dovendo specificare le ragioni del rigetto dell'istanza con riferimento concreto alla fattispecie coinvolta (sia in relazione al vincolo che ai caratteri del manufatto) ovvero esplicitare i motivi del contrasto tra le opere da realizzarsi e le ragioni di tutela dell'area interessata dall'apposizione del vincolo.

Prescrizioni contenute nell'autorizzazione paesaggistica per strutture stagionali rimovibili

In sede di rilascio della autorizzazione paesaggistica ‘stagionale’, la Soprintendenza può valutare se e in che limiti le esigenze riguardanti la balneazione e il turismo possano dar luogo ad una valutazione positiva sulla realizzazione di una struttura precaria, tale da non incidere stabilmente sullo stato dei luoghi e tale da consentire la libera fruizione e dell’area nel periodo residuo, ripristinata nei suoi aspetti naturalistici.

Autorizzazioni e titoli paesaggistici nella normativa regionale

Il codice dei beni culturali e del paesaggio (art. 145, comma 3 D.lgs 42/2004) definisce, con efficacia vincolante anche per le Regioni, i rapporti tra le prescrizioni del piano paesaggistico e le prescrizioni di carattere urbanistico ed edilizio, secondo un modello di prevalenza delle prime, non alterabile ad opera della legislazione regionale.

Vincolo di inedificabilità storico. archeologico e artistico

Ai fini della tutela vincolistica su beni archeologici, l'effettiva esistenza delle cose da tutelare può essere dimostrata anche per presunzione ed è ininfluente che i beni tutelati siano stati portati alla luce o ancora interrati, essendo sufficiente che il complesso risulti adeguatamente definito e il vincolo archeologico appaia adeguato alla finalità di pubblico interesse al quale è preordinato.

Oggetto della tutela del Codice dei beni paesaggistici

Oggetto della tutela del Codice dei beni paesaggistici non è, in generale, la cosa in quanto tale, ma il valore paesaggistico del quale essa è portatrice.

Partecipazione degli enti locali alla pianificazione paesaggistica

Il D. Lgs. 42/2004, a seguito delle modifiche apportate dal D. Lgs. 63/2008, tra i beni paesaggistici soggetti all’obbligo di pianificazione congiunta, non indica zone umide diverse da quelle incluse nell’elenco previsto dal D.P.R. 448/1976, adottato in esecuzione della cosiddetta Convenzione Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale.

Rapporto tra piani paesaggistici e vincoli urbanistici

Ai sensi dell’art. 145, comma 3, del d.lgs. n. 42/2004, gli strumenti urbanistici comunali non possono contemplare condizioni peggiorative rispetto alle disposizioni del Piano paesistico ma possono disciplinare le aree vincolate con previsioni che tutelano in modo più favorevole il paesaggio e/o l’ambiente.

Il piano per il parco: strumento urbanistico di valenza ambientale

Il piano per il parco è uno strumento urbanistico di valenza ambientale, idoneo ad esplicare un’immediata efficacia precettiva di carattere prevalente sia nei confronti di singoli soggetti privati interessati all'edificazione, e sia rispetto alle stesse competenze dei Comuni in materia urbanistico-edilizia impongono un immediato ed inderogabile regime di tutela dell'area interessata.

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