Prescrizioni contenute nell'autorizzazione paesaggistica per strutture stagionali rimovibili

TITOLO PAESAGGISTICO --> OPERE STAGIONALI

Sono irrazionali e contraddittorie le valutazioni paesaggistiche secondo cui il pregiudizio al contesto paesistico ed alla godibilità del panorama si determinerebbe durante il solo periodo invernale e non anche durante quello estivo (periodo quest’ultimo in cui si registra tra l’altro una maggiore affluenza di turisti e visitatori e le bellezze panoramiche sono oggetto di maggiore attenzione).

E' illegittimo l'obbligo di rimozione delle strutture balneari al termine della stagione estiva il quale omette di considerare che, in conseguenza delle operazioni di smontaggio e successivo rimontaggio delle opere stagionali – operazioni connotate da una certa invasività – i danni prodotti all’ambiente circostante potrebbero essere maggiori rispetto ai potenziali benefici.

La Soprintendenza non può ritenere compatibile con la tutela della costa la realizzazione d... _OMISSIS_ ...er gli attrezzi sportivi soltanto nei mesi estivi, senza indicare le ragioni per le quali tale compatibilità sussista per quei soli periodi e non anche per quelli invernali, tanto più in un ambito geografico nei quali il clima mite consenta notoriamente la pratica degli sport acquatici.

La Soprintendenza può imporre l’obbligo di smontare la struttura al termine della stagione estiva, ma, tenuto conto del generale obbligo di motivazione vigente per tutti i provvedimenti amministrativi, nonché dell'eventuale favore espresso dal legislatore regionale per la destagionalizzazione (nella specie, ai sensi dell’art. 2 della l.r. Sicilia n. 15 del 2005) deve puntualmente indicare le ragioni che giustificano tale limitazione.

Pur consentendo, in astratto, il titolo urbanistico il mantenimento per l’intero anno di strutture funzionali alla balneazione in area demaniale soggetta a vincolo ambientale-paesaggistico, l’autorizzazion... _OMISSIS_ ... può comunque imporre che strutture, anche precarie, collocate in uno stabilimento balneare, siano rimosse al termine della stagione estiva.

L’attuale formulazione dell’art. 11 della l.r. Puglia n. 17 del 2006 consente che venga rilasciata una concessione che non impone, al termine della stagione estiva, la rimozione delle strutture funzionali all’attività; tuttavia, l’ottenimento del titolo abilitativo, per evitare la riproduzione di una norma già dichiarata incostituzionale, deve intendersi come espressamente condizionata all’ottenimento del nulla osta delle autorità preposte alla tutela dell’ambiente e del paesaggio.

A seguito della dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 11, comma 4-bis, della legge della Regione Puglia n. 17 del 2006 (che ammetteva il mantenimento per l’intero anno delle strutture precarie e amovibili di facile rimozione, funzionali all’attività turistico-ricre... _OMISSIS_ ...orizzate per il mantenimento stagionale, anche in deroga ai vincoli previsti dalle normativa in materia di tutela territoriale, paesaggistica, ambientale e idrogeologica), qualora una autorizzazione paesaggistica abbia consentito l’installazione di opere precarie per la stagione estiva, sul territorio regionale occorre il rilascio di una distinta autorizzazione paesaggistica (oltre agli altri titoli richiesti dall’ordinamento), affinché vi possa essere il mantenimento in loco delle relative strutture: sussiste pertanto il relativo potere discrezionale della Soprintendenza di esprimersi in senso negativo.

Rispetto all’esigenza di contenere le spese per i costi di rimozione e di rimontaggio della struttura amovibile, ragionevolmente la Soprintendenza può considerare prevalente l’interesse pubblico alla salvaguardia del carattere naturalistico dell’area.

In sede di rilascio della autorizzazione paesaggistica &lsquo... _OMISSIS_ ...uo;, la Soprintendenza può valutare se e in che limiti le esigenze riguardanti la balneazione e il turismo possano dar luogo ad una valutazione positiva sulla realizzazione di una struttura precaria, tale da non incidere stabilmente sullo stato dei luoghi e tale da consentire la libera fruizione e dell’area nel periodo residuo, ripristinata nei suoi aspetti naturalistici.

La Soprintendenza può attribuire un rilievo decisivo all’esigenza di salvaguardare le dune da una antropizzazione che non abbia soluzioni di continuità e può attribuire rilievo anche all’esigenza che, al di fuori del periodo estivo, chiunque possa frequentare aree nelle quali siano assenti opere e strutture di qualsiasi natura.

Le strutture precarie possono essere realizzate sul demanio solo se siano ‘appoggiate’, nel senso che non deve esservi alcuna oggettiva modifica dello stato dei luoghi, poiché questi devono risultare esattamente gli stes... _OMISSIS_ ...e siano state rimosse le medesime strutture: l’aspetto naturalistico dell’area demaniale deve essere totalmente identico a quello che preesisteva alla realizzazione della struttura precaria.

E' illegittimo l'annullamento soprintendentizio nel quale non vi è alcun riferimento alle ragioni per le quali il mantenimento della struttura per l’intero anno determinerebbe una violazione del vincolo esistente, violazione che, invece, non era stata ravvisata dall’organo ministeriale in relazione alla allocazione stagionale dello stesso.

Il valore paesaggistico oggetto di tutela costituisce elemento permanente del territorio, onde, in generale la sua violazione può configurarsi allo stesso modo sia per opere stagionali che per manufatti permanenti.

E' legittimo il diniego di autorizzazione paesaggistica per il mantenimento delle strutture funzionali ad un chiosco-bar su area demaniale fondato sul fatto che il mant... _OMISSIS_ ...e delle strutture balneari, per la durata di permanenza e tipologia di intervento, altererebbe la conservazione esteriore del bene protetto, caratterizzato da litorale sabbioso con presenza di dune, configurandosi come trasformazione del territorio, costituendo di fatto un ingombro stabile.

L'autorizzazione paesaggistica annuale al mantenimento di uno stabilimento balneare può essere rilasciata anche nell'ipotesi di omessa rimozione della struttura in relazione al tempo precedente al rilascio dell’autorizzazione.

E' correttamente motivata l'autorizzazione paesaggistica rilasciata a favore di strutture da adibire a chioschi e servizi igienici in considerazione del fatto che si tratta di servizi che il concessionario ha l'obbligo di garantire (nella specie, ai sensi di quanto previsto dall’art. 11 l.r. Puglia 23 giugno 2006, n. 17).

E' sproporzionato ed illegittimo l'annullamento, da parte della Soprintendenza, di un... _OMISSIS_ ... paesaggistica rilasciata dal Comune a favore di una struttura “minimale”, in legno, di facile amovibilità e per un tempo limitato alla durata della concessione demaniale marittima.

L’installazione temporanea degli impianti necessari per l'esercizio della concessione demaniale su una porzione di arenile (consistenti nella specie in chioschi destinati a bar, servizi igienici, locale soccorso, spogliatoio, deposito di sdraio ed ombrelloni) rientra indubbiamente tra quelli per i quali opera la procedura semplificata di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica disciplinata dal D.P.R. n. 139/2010, e segnatamente tra quelli individuati al punto 39 dell’Allegato al precitato regolamento, ovverosia «Strutture stagionali non permanenti collegate ad attività turistiche, sportive o del tempo libero, da considerare come attrezzature amovibili».

Nell'autorizzazione paesaggistica o nel proprio parere la Soprinte... _OMISSIS_ ...rre che delle attrezzature balneari al termine della stagione estiva siano rimosse, quantunque la legge regionale sul demanio marittimo ne consenta il mantenimento anche oltre la stagione estiva e quindi permanentemente.

I contesti, estivo e invernale, in cui gli stabilimenti si inseriscono sono diversi, il che implica che differente è l'impatto che un manufatto può avere a seconda del periodo dell’anno e che è giustificata una prescrizione dell'autorizzazione paesaggistica che imponga la rimozione delle attrezzature balneari al termine della stagione estiva.

E' adeguatamente motivata e non irragionevole l'autorizzazione paesaggistica nella quale si ritiene che i valori della zona non vengano alterati soltanto se il manufatto viene mantenuto per il solo periodo estivo.

E' logico e correttamente motivato il parere della Soprintendenza che ritiene di limitare il numero dei gazebo al fine di consentire la visibilità e la go... _OMISSIS_ ...i pubblici di particolare pregio e di preservarne la visuale; e ciò soprattutto nel periodo estivo che è caratterizzato da un forte afflusso di turisti.

E' legittimo l'annullamento soprintendentizio del parere che esprime la compatibilità paesaggistica del bar di uno stabilimento balneare, di dimensioni oggettivamente non trascurabili, in riferimento al quale il Comune non ha spiegato le ragioni per le quali esso sarebbe compatibile con l’area circostante soggetta a vincolo paesaggistico.

È illegittimo il diniego di autorizzazione paesaggistica e di concessione demaniale al mantenimento delle strutture balneari anche durante la stagione invernale basate sul pregiudizio arrecato al paesaggio: infatti, è contraddittorio ritenere che, pur a fronte della mancata alterazione della struttura, il pregiudizio al contesto paesistico si determini durante il solo periodo invernale e non anche durante quello estivo.

E' irrazionale e... _OMISSIS_ ...a l'autorizzazione paesaggistica la quale ritiene che il pregiudizio al contesto paesistico ed alla godibilità del panorama arrecato da una struttura balneare si determinerebbe durante il solo periodo invernale e non anche durante quello estivo (periodo quest’ultimo in cui si registra tra l’altro una maggiore affluenza di turisti e visitatori e le bellezze panoramiche sono oggetto di maggiore attenzione).

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.