DETERMINAZIONE

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Condizioni per l'esercizio dell'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio

Una volta emanato il provvedimento espropriativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo

La domanda di determinazione della giusta indennità di espropriazione e di opposizione alla stima amministrativa

La contestazione sul criterio di stima adottato nella sentenza che definisce la determinazione della giusta indennità di esproprio non introduce una domanda quanto una argomentazione in diritto che ben può essere disattesa dal giudice del merito

Poteri del giudice nella scelta dei metodi e criteri di stima per determinare il valore del bene espropriato

Rientra tra i compiti del giudice di merito stabilire se sussistono gli elementi occorrenti per la ricerca del presumibile valore comparativo dell'area, con apprezzamento il cui controllo è precluso in sede di legittimità

Poteri d'ufficio del giudice del merito nel determinare l'ammontare dell'indennità di esproprio

Il primo compito cui è tenuto il giudice del merito per la determinazione delle indennità di esproprio è accertare d'ufficio la destinazione legale del terreno esclusivamente in base alla classificazione urbanistica

Rapporti tra la richiesta di determinazione dell’indennità di esproprio e il risarcimento danni da occupazione illegittima

La domanda di condanna al pagamento dell’indennità di espropriazione non rende incompatibile la contestuale domanda risarcitoria.

Il termine di trenta giorni fissato dall'art. 27, secondo comma, del D.P.R. 327/2001 non è perentorio ma dilatorio

Il termine di trenta giorni fissato dall'art. 27, secondo comma, del D.P.R. 6 agosto 2001, n. 327, non è perentorio ma dilatorio: le parti possono agire per la determinazione giudiziale dell'indennità almeno trenta giorni dopo la comunicazione del deposito della relazione di stima, e fino alla scadenza del termine perentorio di cui all'art. 54, secondo comma, del D.P.R. 6 agosto 2001, n. 327 citato.

L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è prevista in aggiunta a quella di opposizione alla stima

Al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia stata calcolata o meno l'indennità definitiva.

Procedura di determinazione dell'indennità definitiva di esproprio

Tutti gli atti amministrativi, relativi alla determinazione dell'indennità (provvisoria o definitiva) di espropriazione per pubblica utilità, assumono la configurazione di atti paritetici, nei confronti dei quali i soggetti privati interessati vantano sempre la posizione giuridica di diritto soggettivo.

Il collegio dei tecnici incaricati per la determinazione definitiva dell'indennità di esproprio ai sensi dell'art. 21 T.U.Es.

L'autonomia del collegio dei tecnici incaricati per la determinazione definitiva dell'indennità di esproprio rispetto all'autorità espropriante è comprovata da puntuali indici testuali che si rinvengono nell'art. 21 del T.U.Es.

Determinazione dell'indennità di esproprio: il criterio estimativo sintetico-comparativo

Qualora venga utilizzato per la valutazione di un fabbricato il metodo sintetico-comparativo, il valore del bene va accertato attraverso il prezzo di mercato di fabbricati omogenei per struttura, destinazione e ubicazione urbanistica.

Il valore di arbitrato rituale di cui all'art. 21 t.u. espropri

L’art. 21 del D.P.R. 327/2001, nel definire il procedimento di determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione, illustra uno speciale procedimento deflattivo di un possibile contenzioso tramite il rito giudiziario di opposizione dell’indennità articolata in decreto, così come definita dalla Commissione provinciale espropri.

Finalità e condizioni dell'art. 21 T.U. espropri

Le finalità dell’istituto della nomina dei tre tecnici per la determinazione dell'indennità di esproprio sono contraddistinte dalla possibilità di ricorrere ad un’autorevole fonte tecnica per la qualificazione della stima indennitaria, permettendo non solo un incontro della volontà del richiedente, ma anche l’ausilio di un metodo democratico di maggioranza per il riconoscimento della somma dovuta in seguito alla spoliazione della proprietà privata.

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